19° Poeticforum - Le poesie che amiamo

A Giulia

Ti ho cercata a lungo
senza conoscere il tuo viso
la tua voce
il tuo profumo.
Invano ti ho cercata nelle canzoni
e nelle poesie maledette dagli uomini delusi
perché fanno innamorare dell’amore,
così come l’amore maledice
gli uomini che non amano.

E tu che eri già in me
non parlavi
non vedevi
non giuravi
non piangevi l’assenza
dei miei occhi
dei miei baci
ma giacevi silenziosa
come io nella pace
del ricordo del tuo viso
del tuo profumo
della tua voce.
 

bouvard

Well-known member
PREGHIERA DEL CLOWN


Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono,
ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno,
un pò per amor Tuo e un pò perchè hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene,
rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola,
ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.
C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità,
noi dobbiamo soffrire per divertirla.
Manda, se puoi, qualcuno su questo mondo,
capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.

Antonio De Curtis Toto’

Ho un po' di commenti arretrati da fare :mrgreen:
Questa poesia mi mette una tristezza addosso, il comico è "costretto" a far ridere gli altri anche quando non ne avrebbe voglia, è costretto a dire qualcosa di divertente anche quando ha altri pensieri per la testa, perché la gente da lui si aspetta questo, che li distragga dai loro pensieri, dai loro problemi, ma chi distrae un comico dai suoi pensieri, dalle sue preoccupazioni? Il comico prima di essere un comico è innanzitutto una persona, perciò come uno sportivo non sempre è nella sua giornata buona, o come un impiegato non sempre ha voglia di andare in ufficio, allo stesso modo non sempre un comico ha voglia di far ridere, e a volte vorrebbe che fossero gli altri a riuscire a risollevare l'animo a lui.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nelle sere azzurre d'estate
andrò per i sentieri pizzicato dal grano
a calpestare l'erba tenera:
come in sogno ne sentirò il fresco nei piedi
Lascerò che il vento bagni la mia testa nuda
Non dirò nulla, non penserò a niente
ma l'amore che non ha fine,mi riempirà l'anima
e andrò lontano,molto lontano come un vagabondo
attraverso la natura,felice come con una donna.

Arthur Rimbaud

Riprendiamo i commenti da qui :)
Questa poesia mi trasmette un senso di libertà e di serenità: quando il rapporto con la natura può dare gioia come quello con una persona, con la differenza che Lei non può lasciarti o tradirti ...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Va be', io vado avanti :mrgreen:
Speriamo che almeno la poesia del nostro amico Hot ci risvegli un po' dal torpore :mrgreen:

(Procedevo tra la folla)

Marciapiedi semafori strisce pedonali
negozi bar uffici banche, vetrine
Edifici, alti bassi moderni fatiscenti

Sole pioggia nebbia stagioni, grigio
Rombo di motori, sbuffi mefitici, frastuono

Volti amici volti ostili volti indifferenti, volti
Sorrisi gomitate gentilezza prepotenza, sguardi
Calma fretta urgenza stress, rassegnazione
Borse ombrelli occhiali cani telefonini, ego

Chi ha una meta chi la simula chi la rifugge
Muti vocianti comunicativi apatici, zombie

(E ti vidi da lontano)

Da una traversa il mio blob decisa incroci.
Qualche passo come a venirmi incontro…
Sorpresa piacere speranza, agitazione

Sosti con noncuranza a fissar quella vetrina
Seggioloni passeggini biberon e fasciatoi…
Riflessi un breve istante affiancati i nostri visi
Illusione dubbio onirica realtà, miraggio

Io proseguo e tu, serena, fiera al fianco mio ti poni
Troppo brevi i metri e il tempo, or per mano hai una bambina
Per attendervi rallento, mi raggiungi e passi oltre
Il mio passo allora affretto, sempre uniti resteremo

Ma i tuoi occhi sono tristi, siamo già di nuovo soli…

Poi mi guardi all’improvviso, ti avvicini sorridendo:
“Scusi…” e un attimo mi sfiori, mentre tagli il mio cammino

Non deviare, non adesso: troppi fogli ha ancora bianchi
del destino il nostro libro, per poter già scriver "Fine"...


Ma in un mare indifferente ed anonimo di teste
Già inghiottita dall’ignoto, nel mio mondo più non sei.


Hot
 

maclaus

New member
...e come posso non risvegliarmi dal torpore e commentare l'opera del mio poeta contemporaneo preferito?
Come non cogliere l'attimo di un commento ad un componimento che dall'attimo non colto trae la sua ispirazione?
L'eterno carpe diem che ci perseguita, dolce tormento dei giorni nostri,
dei nostri affanni,
della nostra ricerca ossessiva di qualcosa,
che nell'attimo in cui crediamo di possederla è già svanita...
"...troppi fogli ha ancora bianchi
del destino il nostro libro..."
è l'equivalente, per me, del "...solo e pensoso i più diserti campi vo' mesurando a passi tardi e lenti..."

:ad:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
...e come posso non risvegliarmi dal torpore e commentare l'opera del mio poeta contemporaneo preferito?
Come non cogliere l'attimo di un commento ad un componimento che dall'attimo non colto trae la sua ispirazione?
L'eterno carpe diem che ci perseguita, dolce tormento dei giorni nostri,
dei nostri affanni,
della nostra ricerca ossessiva di qualcosa,
che nell'attimo in cui crediamo di possederla è già svanita...
"...troppi fogli ha ancora bianchi
del destino il nostro libro..."
è l'equivalente, per me, del "...solo e pensoso i più diserti campi vo' mesurando a passi tardi e lenti..."

:ad:

approvo in pieno.

nel caso della presente poesia si va addirittura oltre ...
quel "credere di possederla" è ben altro
dell'attimo non colto:
è in realtà frutto di una momentanea proiezione del se'

in una figura femminile che, volutamente in maniera casuale,
l'autore fa compare sulla strada del protagonista (autobiografico),
percorrerne un tratto quasi al fianco,
poi deviare per proseguire il proprio cammino.

diventando la protagonista inconscia
della metafora esistenziale
di quell'uomo come di tutti gli esseri umani ...

non occasione persa, dunque -o almeno non solo
(non gioca ruolo primario il fatto che di occasione potesse trattarsi)-
ma onirico flash di una vita
vissuta in un istante nel proprio io
quasi catarticamente, se vogliamo,
in un cortometraggio che per un breve attimo
ha due estranei come attori co-protagonisti.

è così che accade anche nella realtà ?!?

:boh:
 

maclaus

New member
approvo in pieno.

nel caso della presente poesia si va addirittura oltre ...
quel "credere di possederla" è ben altro
dell'attimo non colto:
è in realtà frutto di una momentanea proiezione del se'

in una figura femminile che, volutamente in maniera casuale,
l'autore fa compare sulla strada del protagonista (autobiografico),
percorrerne un tratto quasi al fianco,
poi deviare per proseguire il proprio cammino.

diventando la protagonista inconscia
della metafora esistenziale
di quell'uomo come di tutti gli esseri umani ...

non occasione persa, dunque -o almeno non solo
(non gioca ruolo primario il fatto che di occasione potesse trattarsi)-
ma onirico flash di una vita
vissuta in un istante nel proprio io
quasi catarticamente, se vogliamo,
in un cortometraggio che per un breve attimo
ha due estranei come attori co-protagonisti.

è così che accade anche nella realtà ?!?

:boh:

...secondo me, si. Accade nella realtà.
A me è accaduto. Ne sono certo.
L'unico dettaglio (differente ma - credo - determinante)
è che i protagonisti non erano estranei...
 

shvets olga

Member
La prima parte è molto dinamica (si vede anche dalla mancanza delle virgole :)), si sente il ritmo folle della città.
Ma poi...
Se fosse questa poesia stata scritta da mio marito, io sarei stata male :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi piace molto questa poesia, la prima parte evoca efficacemente immagini frenetiche di vita cittadina moderna e trasmette un'ansia che si placa nel momento dell'incontro con la sconosciuta, e ancora di più, sconsolatamente, nella presa d'atto finale. Non so se ne ho colto appieno il significato, ma queste sono state le mie sensazioni leggendola: quasi si immagina la sua colonna sonora, prima martellante, poi dolce, quasi romantica e infine malinconica.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco l'ultima proposta "poetica", credo sia dell'utente Andrea Di Lorenzo che l'ha proposta, che però sembra sparito :boh:

A Giulia

Ti ho cercata a lungo
senza conoscere il tuo viso
la tua voce
il tuo profumo.
Invano ti ho cercata nelle canzoni
e nelle poesie maledette dagli uomini delusi
perché fanno innamorare dell’amore,
così come l’amore maledice
gli uomini che non amano.

E tu che eri già in me
non parlavi
non vedevi
non giuravi
non piangevi l’assenza
dei miei occhi
dei miei baci
ma giacevi silenziosa
come io nella pace
del ricordo del tuo viso
del tuo profumo
della tua voce.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Mi piace molto questa poesia, la prima parte evoca efficacemente immagini frenetiche di vita cittadina moderna e trasmette un'ansia che si placa nel momento dell'incontro con la sconosciuta, e ancora di più, sconsolatamente, nella presa d'atto finale. Non so se ne ho colto appieno il significato, ma queste sono state le mie sensazioni leggendola: quasi si immagina la sua colonna sonora, prima martellante, poi dolce, quasi romantica e infine malinconica.

grazie per le parole che trovo molto belle, come diversamente non possono da un'animo sensibile.
il ritmo gioca in effetti ruolo essenziale nella poesia, con un flash di tipo onirico nel protagonista della breve durata dei pochi passi percorsi fianco a fianco -onirico perché la donna è del tutto inconsapevole di tali pensieri-.
gli incroci tra le strade portano a camminare insieme ma metaforicamente, in maniera illusoria.
senza nemmeno condividerne la consapevolezza.
e poco dopo, al prossimo, le strade tornano a separarci. ma abbiamo davvero camminato insieme per un po'?
 

Grantenca

Well-known member
Oggi proponiamo un'altra canzone-poesia, di tutt'altro genere :) C'è qualcunoooooo? :mrgreen:


Lontano lontano

E lontano lontano nel tempo
qualche cosa negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
i miei occhi che t’ amavano tanto

E lontano lontano nel mondo
in un sorriso sulle labbra di un altro
troverai questa mia timidezza
per cui tu mi prendevi un po’ in giro

E lontano lontano nel tempo
l’espressione di un volto per caso
ti farà ricordare il mio volto
l’aria triste che tu amavi tanto

E lontano lontano nel mondo
una sera sarai con un altro
e ad un tratto chissà come e perché
ti troverai a parlargli di me
di un amore ormai troppo lontano

Luigi Tenco

Quando ho ascoltato la prima volta questa canzone ero militare, a 800 Km. da casa (1966/67 - tornano i conti ?) e probabilmente mi colpì un po' più del normale. La canzone la trovo ancora molto bella, tanto che ogni tanto qualche nuovo interprete la riprende, e addirittura trovo il testo migliore del già bellissimo motivo musicale.
 

shvets olga

Member
Mi piace molto questa poesia...

E mi piace poesia di Hot, e mio post precedente è un coplimento (magari è un complimento insulso e goffo), semplicemente come una letrice la vedo un po' diversamente dal poeta :) Per me è una storia di un uomo e di una donna che si amano, ma per diversi motivi non stanno insieme, ognuno ha la propria vita, lui ha una moglie lei ha un marito, Ma in un mare indifferente ed anonimo di teste , di Volti amici volti ostili volti indifferenti è un incontro… Sorpresa piacere speranza, agitazione... E poi goia, paura, la consapevolezza che non possono cambiare nulla... speranza di cambiamento…
Se posso dire, non mi piace la frase troppi fogli ha ancora bianchi del destino il nostro libro, questa frase la trovo un po' banale, mi sembra Hot ha cambiato versione qualce volte?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
E mi piace poesia di Hot, e mio post precedente è un coplimento (magari è un complimento insulso e goffo), semplicemente come una letrice la vedo un po' diversamente dal poeta :) Per me è una storia di un uomo e di una donna che si amano, ma per diversi motivi non stanno insieme, ognuno ha la propria vita, lui ha una moglie lei ha un marito, Ma in un mare indifferente ed anonimo di teste , di Volti amici volti ostili volti indifferenti è un incontro… Sorpresa piacere speranza, agitazione... E poi goia, paura, la consapevolezza che non possono cambiare nulla... speranza di cambiamento…
Se posso dire, non mi piace la frase troppi fogli ha ancora bianchi del destino il nostro libro, questa frase la trovo un po' banale, mi sembra Hot ha cambiato versione qualce volte?

cara amica Holga
come diceva Troisi, la poesia non è di chi la scrive ...
avevo colto perfettamente che nel post precedente avevi espresso complimenti: non sei per niente goffa, e anzi dover ancora tradurre qualche pensiero dalla tua lingua all'italiana, ti rende forse più chiara in quanto più diretta.
ti ammiro per questo impegno!
la storia, come ho premesso iniziando questo post, può benissimo interpretarsi come dici tu.
in fondo nella vita ad un certo punto le storie vissute brevemente e quelle immaginate finiscono per confondersi, mischiarsi, sovrapporsi ...
la vita stessa é fatta di esperienze vere e di intenzioni, relazioni vere, illusioni, speranze, entusiasmi, delusioni, ...
molto labile ed incerto é il confine tra stabilità e schizofrenia. accade al limite di rifugiarsi in mondi creati da noi stessi nel nostro subconscio ...
vogliamo vedere ciò che non c'è e non vediamo ciò che è a un passo da noi.
non credo però che tuo marito potrebbe scriverti questa poesia se l'interpretazione fosse quella che tu dai: in quel caso dubito infatti potrebbe essere poetico...
per finire, la frase incriminata non convinceva del tutto neanche me. ma non nel significato, bensì nella forma, che se n'è uscita in uno stile troppo antiquato rispetto al resto del componimento. ed in questo concordo possa suonare un pochino stonata, quasi artificiosa, come certe filastrocche per la scuola. tu però quarda il senso, che è ciò che più conta. se vuoi prova ad attualizzarla ad es. così:
"il libro del nostro destino, ha ancora troppe pagine vuote"
o in altri modi, come preferisci.

grazie Holga.
un abbraccio.
 

maclaus

New member
...troppi fogli ha ancora bianchi del destino il nostro libro...

è un vecchio retaggio del nostro amico Cino da Pistoia...vero hot? :D :YY:YY
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
...troppi fogli ha ancora bianchi del destino il nostro libro...

è un vecchio retaggio del nostro amico Cino da Pistoia...vero hot? :D :YY:YY

:VAFF

:mrgreen:

:wink:


et sacra di nostra vitae pergamena
d'oca algida penna in calamaio intrisa
saziarsi a piè sospinto brama ognor ...


Cino d. P.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
A Giulia

Ti ho cercata a lungo
senza conoscere il tuo viso
la tua voce
il tuo profumo.
Invano ti ho cercata nelle canzoni
e nelle poesie maledette dagli uomini delusi
perché fanno innamorare dell’amore,
così come l’amore maledice
gli uomini che non amano.

E tu che eri già in me
non parlavi
non vedevi
non giuravi
non piangevi l’assenza
dei miei occhi
dei miei baci
ma giacevi silenziosa
come io nella pace
del ricordo del tuo viso
del tuo profumo
della tua voce

Come impatto questa poesia sembra semplice ma se la si legge con attenzione non lo è, non so se l'ho interpretata nel modo giusto ma penso che si riferisca ad un amor (Giulia) che rispecchia ciò che inconsciamente il poeta desiderava prima di incontrarla. Non ho capito però la strofa che si riferisce alle canzoni maledette etc.
 

Volgere Altrove

New member
Una delle rose di R.M.Rilke

Rosa, contraddizione pura, voglia
di essere il sonno di nessuno
sotto tante palpebre.
(Rose, oh reiner Widerspruch.
Lust,
Niemandes Schlaf zu sein
unter soviel
Lidern.)
 

maclaus

New member
A Giulia

Ti ho cercata a lungo
senza conoscere il tuo viso
la tua voce
il tuo profumo.
Invano ti ho cercata nelle canzoni
e nelle poesie maledette dagli uomini delusi
perché fanno innamorare dell’amore,
così come l’amore maledice
gli uomini che non amano.

E tu che eri già in me
non parlavi
non vedevi
non giuravi
non piangevi l’assenza
dei miei occhi
dei miei baci
ma giacevi silenziosa
come io nella pace
del ricordo del tuo viso
del tuo profumo
della tua voce

Come impatto questa poesia sembra semplice ma se la si legge con attenzione non lo è, non so se l'ho interpretata nel modo giusto ma penso che si riferisca ad un amor (Giulia) che rispecchia ciò che inconsciamente il poeta desiderava prima di incontrarla. Non ho capito però la strofa che si riferisce alle canzoni maledette etc.

...devi interpretarli come "maledette dagli uomini delusi"...così è più chiaro il senso...
Sono le canzoni e le poesie che hanno "fregato" gli uomini con l'animo più sensibile nei confronti dell'amore e delle donne.
Io sono uno di quelli :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Abbiamo un'altra proposta :) Chi vuole può commentarla e naturalmente vale anche per quelle precedenti.

Una delle rose di R. M. Rilke

Rosa, contraddizione pura, voglia
di essere il sonno di nessuno
sotto tante palpebre.
(Rose, oh reiner Widerspruch.
Lust,
Niemandes Schlaf zu sein
unter soviel
Lidern.)
 
Alto