1° Diario di Lettura: Orlando Furioso di L. Ariosto

Spilla

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Bradamante non può accogliere la richiesta di Atlante, visto che è proprio Ruggiero che lei vuole, e si comporta duramente con il vecchio mago, imponendogli di liberare immediatamente tutti i prigionieri. Atlante la conduce all'ingrasso del castello, dove ribollono alcuni orci di terracotta. Con un bastone il mago distrugge gli orci e..... per incanto castello e negromante sono scomparsi!
In compenso sono rimasti l'ippogrifo e i prigionieri, dame e cavalieri, frastornati e in molti casi piuttosto seccati :mrgreen: di non trovarsi più all'interno del castello.
Ruggiero e Bradamante hanno modo di incontrarsi e confermarsi il reciproco amore, ma ben presto i cavalieri devono inseguire l'ippogrifo, che è salito sul monte. Il primo a raggiungerlo è proprio Ruggiero, che lo afferra per le briglie. Il destriero però si rifiuta di seguirlo allora Rinaldo, per imporsi alla sua volontà, sale in groppa. Ma, ahimè, l'ippogrifo spicca il volo e conduce Ruggiero lontano. Il mago Atlante infatti l'aveva istruito affinché riportasse a lui l'amato Ruggiero.
Povera Bradamante! Deve rassegnarsi a veder scomparire nel cielo il proprio amato appena ritrovato:paura:
 

Spilla

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Intermezzo :)

Questo post mi sta obbligando a leggere in modo nuovo.
Anziché macinare un canto al giorno, come forse vorrei fare e di sicuro potrei, vista la scorrevolezza del testo, sono costretta a darmi il tempo di scrivere, cosa per cui fatico a trovare spazi. Così facendo, però, ciò che ho letto si sedimenta molto di più, diventa una compagnia discreta, che gira nei miei pensieri, non si disperde come succede a tutte le mie frenetiche letture.
Molto interessante :mrgreen:...
 

Spilla

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Un po' di ...versi

L'oste racconta di Atlante, e delle fanciulle rapite:

IV, 6
Volando, talor s'alza ne le stelle,
e poi quasi talor la terra rade;
e ne porta con lui tutte le belle
donne che trova per quelle contrade:
talmente che le misere donzelle
ch'abbino o aver si credano beltade
(come affatto costui tutte le invole)
non escon fuor sì che le veggia il sole

Ecco l'ippogrifo:

IV, 18
Non è finto il destrier, ma naturale,
ch'una giumenta generò d'un grifo:
simile al padre avea la piuma e l'ale,
li piedi anterïori, il capo e il grifo;
in tutte l'altre membra parea quale
era la madre, e chiamasi ippogrifo;
che nei monti Rifei vengon, ma rari,
molto di là dagli aghiacciati mari
 

Spilla

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... ahimè, l'ippogrifo spicca il volo e conduce Ruggiero lontano. Il mago Atlante infatti l'aveva istruito affinché riportasse a lui l'amato Ruggiero.
Povera Bradamante! Deve rassegnarsi a veder scomparire nel cielo il proprio amato appena ritrovato:paura:

Riprendo da qui la mia appassionante lettura, che gli impegni dell'ultimo mese mi avevano costretto ad abbandonare.

Lasciata Bradamande col naso all'aria, Ariosto torna da Rinaldo che, in nave, deve raggiungere l'Inghilterra per cercare truppe di rinforzo per l'esercito di Carlo.
Superate le tempeste la nave giunge in vista delle foreste della Caledonia e Rinaldo, ricordando che questi sono i luoghi in cui i grandi cavalieri della Tavola Rotonda hanno trovato la gloria, freme dal desiderio di imitarli e affrontare imprese che gli diano fama imperitura. Chiede perciò al capitano della nave di essere sbarcato e si inoltra nella selva.

Ma non aveva una missione da compiere per conto di Carlo? E non ardeva dal desiderio di cercare la sua amata, Angelica la bella?
Mah.

Dopo aver un poco vagato giunge ad un convento, dove viene accolto e rifocillato. Rinaldo svela il suo desiderio ai buoni frati, e questi gli confermano che, sì, molti cavalieri trovano onori e gloria in quelle terre, ma molti altri scompaiono senza dar più notizia di sé. Meglio sarebbe, se Rinaldo vuole accettare un consiglio, dedicarsi ad un'impresa che ha maggio probabilità di successo, ed eccone una già pronta ed imbandita.

Inizia qui una lunga digressione, spettacolare, a mio parere, che chiamerei Il Romanzo di Ginevra.
Ed ecco il fatto. Ginevra è la giovane figlia del re, fanciulla costumata quant'altre mai, e sta per essere messa a morte. Il perfido Lurcanio infatti l'ha accusata davanti al re di aver ricevuto nelle sue stanze un uomo, un amante. Ora, vige in questa landa una legge per cui qualunque fanciulla sia sorpresa ad accogliere un uomo che non sia suo legittimo sposo debba essere messa a morte. Il solo modo perché la giovane possa sopravvivere è che giunga un cavaliere a prenderne le difese, il quale vinca una tenzone in suo onore. Se Rinaldo accetterà di difendere l'onore di Ginevra potrà ottenerne la mano, oltre a infiniti onori e prebende. Che fare?
 

bonadext

Ananke
Riprendo da qui la mia appassionante lettura, che gli impegni dell'ultimo mese mi avevano costretto ad abbandonare.

Lasciata Bradamande col naso all'aria, Ariosto torna da Rinaldo che, in nave, deve raggiungere l'Inghilterra per cercare truppe di rinforzo per l'esercito di Carlo.
Superate le tempeste la nave giunge in vista delle foreste della Caledonia e Rinaldo, ricordando che questi sono i luoghi in cui i grandi cavalieri della Tavola Rotonda hanno trovato la gloria, freme dal desiderio di imitarli e affrontare imprese che gli diano fama imperitura. Chiede perciò al capitano della nave di essere sbarcato e si inoltra nella selva.

Ma non aveva una missione da compiere per conto di Carlo? E non ardeva dal desiderio di cercare la sua amata, Angelica la bella?
Mah.

Dopo aver un poco vagato giunge ad un convento, dove viene accolto e rifocillato. Rinaldo svela il suo desiderio ai buoni frati, e questi gli confermano che, sì, molti cavalieri trovano onori e gloria in quelle terre, ma molti altri scompaiono senza dar più notizia di sé. Meglio sarebbe, se Rinaldo vuole accettare un consiglio, dedicarsi ad un'impresa che ha maggio probabilità di successo, ed eccone una già pronta ed imbandita.

Inizia qui una lunga digressione, spettacolare, a mio parere, che chiamerei Il Romanzo di Ginevra.
Ed ecco il fatto. Ginevra è la giovane figlia del re, fanciulla costumata quant'altre mai, e sta per essere messa a morte. Il perfido Lurcanio infatti l'ha accusata davanti al re di aver ricevuto nelle sue stanze un uomo, un amante. Ora, vige in questa landa una legge per cui qualunque fanciulla sia sorpresa ad accogliere un uomo che non sia suo legittimo sposo debba essere messa a morte. Il solo modo perché la giovane possa sopravvivere è che giunga un cavaliere a prenderne le difese, il quale vinca una tenzone in suo onore. Se Rinaldo accetterà di difendere l'onore di Ginevra potrà ottenerne la mano, oltre a infiniti onori e prebende. Che fare?
Bella questa parte d'avventure di Rinaldo :YY
 

Spilla

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Fine canto IVA e prima metà del canto V

Bella questa parte d'avventure di Rinaldo :YY

Ma il bello viene adesso!
Rinaldo, dopo averci pensato su, se ne esce con un discorso di una modernità incredibile:
"Una fanciulla" dice " viene messa a morte per aver accolto il suo amato, assecondando il desiderio reciproco. Bene ha fatto, e punite andrebbero invece quelle crudeli che lasciano l'amante nei patimenti (...:mrgreen:). Andrò a difendere l'onore di Ginevra, non per affermare che ella non abbia compiuto quest'atto d'amore, poiché non lo so né potrei saperlo, ma perché ella ha fatto ciò per cui un uomo, al posto suo, non solo non sarebbe biasimato, ma anzi sarebbe molto lodato"

Fantastico! Ora io mi chiedo se a questa lettura la corte estense restasse senza fiato per l'audacia dell' autore o se piuttosto levasse un applauso entusiasta. Chissà? Di sicuro anche Boccaccio trattava temi scabrosi ed erotici, ma il tono li era di racconto popolare e scanzonato...
Certo Ariosto è fortunato: Lutero ancora non ha battuto ciglio e per il Concilio di Trento devono passare almeno 50 anni, altrimenti non avrebbe potuto essere così liberamente esplicito.:boh:

Torniamo a noi. Rinaldo lascia il convento, che lo ha debitamente rifornito anche di uno scudiero, e prende la direzione della reggia, ma dopo poco si imbatte in due tipacci che tengono prigioniera una fanciulla e minacciano di ucciderla con le loro spade. Rinaldo mette in fuga i due e salva la donna, la quale gli racconta la propria vicenda:
"Sonore Dalinda, ancella di Ginevra, dama di sua fiducia e ora caduta in gran disgrazia. A corte, infatti, ho conosciuto il più bel cavaliere che ci sia al mondo, il duca d'Albania, Polinesso, e me ne sono perdutamente innamorata. Egli diceva di ricambiare il mio amore, ed io ne ero tanto infuocata da accoglierlo di nascosto nelle stanze della regina per i nostri convegni d'amore.
Dopo qualche tempo, però, il cuore di lui è cambiato, e si è rivolto alla mia signora. Anzi, Polinesso ha cominciato addirittura ad implorare perché io intercedessi per lui presso la principessa, cosa che ho fatto ma senza successo. Ginevra è infatti innamorata del giovane Ariodante, un coraggioso cavaliere italiano che ha saputo conquistarsi l'affetto del re. Quando ho svelato a Polinesso l'amore che lega i due giovani, questi mi ha implorare di aiutarlo a levarsi dal cuore la principessa. Mi ha chiesto di vestirmi ed acconciarmi come lei e poi di accoglierlo, come sempre ho fatto, gettando una scala di corda dal verone del castello. In questo modo, egli mi diceva, avrebbe saziato il desiderio da cui era divorato e il suo cuore sarebbe tornato libero.
Ahimè, ho acconsentito.
Nel frattempo Polinesso ha affrontato Ariodante, e gli ha mentito, affermando di essere ammesso da Ginevra stessa nelle sue stanze, nel suo letto. Di fronte all'incredulità di Ariodante, il duca d'Albania si è detto disposto a provargli quanto aveva finito lì affermato"

E qui sono arrivata.
Perciò devo leggere e vedere come va a finire tutto quest' intrigo amoroso:mrgreen:
 

Spilla

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Nel frattempo Polinesso ha affrontato Ariodante, e gli ha mentito, affermando di essere ammesso da Ginevra stessa nelle sue stanze, nel suo letto. Di fronte all'incredulità di Ariodante, il duca d'Albania si è detto disposto a provargli quanto aveva fin lì affermato"

Dalinda prosegue il suo racconto:
"Polinesso ha comunicato ad Ariodante la data del successivo convegno con Ginevra. Il giovane cavaliere, certo della fedeltà della sua amata, temeva però di cadere in un'imboscata perciò ha portato con sé l'amato fratello Lurcanio (ma allora non era perfido... mi sa che ho interpretato male:ad:). All'ora stabilita io, Dalinda, mi sono presentata sul verone acconciata e vestita come Ginevra ed ho accolto Polinesso tra le mie braccia. Che dolore indicibile per Ariodante. Egli voleva togliersi immediatamente la vita e solo il tempestivo intervento di Lurcanio l'ha impedito. I due giovani sono allora tornati alla loro dimora, ma dopo alcuni giorni Ariodante si è allontanato da casa e nessuno più ne ha avuto notizia. Ginevra non capiva il motivo dell'assenza dell' amato, finché un vecchio mendicante non ha recato a corte una tragica notizia. Egli aveva visto il giovane Ariodante gettarsi in mare da un alto scoglio, nonprima, però di avergli affidato aspre parole di biasimo nei confronti della principessa. Ariodante è morto! E Ginevra non se ne dà pace, sapendo che ciò è avvenuto a causa sua, anche se per un motivo che lei non può immaginare!
Lurcanio, sconvolto dalla morte del fratello, svela al re quanto aveva visto alcune sere prima ed il sovrano ha dovuto condannare a morte la povera Ginevra.:OO
Sono fuggita dalla corte e mi sono rifugiata dal mio amore, Polinesso, il quale, lodando per il mio comportamento, ha detto di volermi nascondere in un suo castello al di là del bosco. Ma anche stavolta mentito, ed i due uomini che avrebbero dovuto scortarmi sono invece i due sicari che hai visto, pagati per uccidermi."

Che storia incredibile. Passa dalla commedia al dramma, poi alla tragedia, per poi ritrovare i toni garbatamente cavallereschi. E la tensione narrativa non cala un momento, non si vede l'ora di seguire la prossima puntata :mrgreen:

Mi spiace non possedere il dono della sintesi, d'altro lato però sono anche contenta: questa lettura lascerà nella mia mente una traccia ben più profonda delle altre TUNZZZ
 

Spilla

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Rinaldo è più che mai determinato:deve salvare Ginevra!!!
Entra perciò in città e lascia la povera Dalinda nel primo albergo. Puoi si avvia al luogo del torneo, dove un cavaliere misterioso, che ha rifiutato di mostrare il proprio volto, si è presentato per difendere l'onore della principessa.

Chi sarà il misterioso cavaliere? E potrà Rinaldo fare luce sull' intera vicenda?:wink::mrgreen:
 

Spilla

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Il cavaliere senza nome si sta battendo con Lurcanio, l'accusatore di Ginevra, cavaliere senza paura e di grandissimo valore.

Rinaldo si affretta: la sua imponente figura e l'aspetto fiero gli permettono di farsi largo tra la folla e di parlare con il re:

Rinaldo disse al re: -Magno signore,
Non lasciare la battaglia più seguire;
perché di questi dua qualunche more,
sappi ch'a torto tu 'l lasci morire.
L'un crede aver ragione, ed è in errore,
e dice il falso, e non sa di mentire;
ma quel medesmo errore che 'l suo germano
a morire trasse, a lui pon l'arme in mano.

L'altro non sa se s'abbia dritto o torto,
ma solo per gentilezza e per bontade
in pericolo si è posto di esser morto
per non lasciare morir tanta beltade. -
 
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bonadext

Ananke
Ma è stupenda questa tragedia! :OO :YY E' troppo appassionante... ma il cavaliere che non vuole mostrarsi in volto non sarà mica Bramante? :? O forse sto fantasticando troppo! :mrgreen:
 

Spilla

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Ma è stupenda questa tragedia! :OO :YY E' troppo appassionante... ma il cavaliere che non vuole mostrarsi in volto non sarà mica Bramante? :? O forse sto fantasticando troppo! :mrgreen:

Ma allora mi leggi davvero :OO:OO

:YY:YY:YY

Hihihi! chi lo sa? continua a seguirmi e lo scoprirai :mrgreen:
 

Spilla

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Rinaldo rivela al re quanto gli è stato raccontato da Dalinda e il duello tra Lurcanio e il cavaliere misterioso viene interrotto. Il re è incredulo e sollevato: non solo è salva la vita di Ginevra, ma anche il suo onore è completamente salvo. Vuole tributare perciò grandi onori a Rinaldo ma questi chiede di poter sfidare in singolar tenzone Polinesso, il vile ingannatore. Quest'ultimo, pallido e atterrito, cerca di negare il suo ruolo nella vicenda, ma deve infine cedere ed accettare il duello. Viene trafitto dalla lancia di Rinaldo, e gli rimane a malapena il tempo per confessare il suo misfatto.
Giustizia è compiuta, ora manca solo che il generoso cavaliere senza nome sveli la sua identità.

Per questo si deve aspettare il canto VI:mrgreen:
 
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Spilla

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Canto VI.- Fine del romanzo di Ginevra; l' isola di Alcina

Il cavaliere si toglie l'elmo e....

(rullo di tamburi, please! )

...non è altri che Ariodante, l'amato di Ginevra! Non era morto, anzi, dopo il tuffo in mare aveva deciso di vederci hiaro nella faccenda, era tornato in città e lungo la strada si era informato dello stato d'animo della principessa. Sapendo che essa si trovava tra la vita è la morte a causa del gran dolore, aveva deciso di sfidare il proprio fratello, per dimostrare con la propria morte il grande amore provato per la sua dama.

Quale miglior finale? Con grandi feste il re accetta che Ariodante sia marito di Ginevra e lo insignito del titolo ormai vacante di duca d'Albania, Dalinda viene perdonata e decide di farsi monaca in Dacia.

Tutto va bene, in terra di Scozia, perciò Ariosto torna ad occuparsi di Ruggiero e Bradamante :wink:
 

Spilla

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Ruggiero, in sella all'ippogrifo, nonostante il suo coraggio ha la tremarella. Il destriero sembra infaticabile, vola per un tempo che pare infinito, supera le colonne d'Ercole e si addentra nell'oceano.
Finalmente giunge ad un'isola e plana così vicino alla terra da permettere a Rinaldo di saltare giù, pur tenendo il cavallo alato per le redini.
Rinaldo si trova in un'isola dalla vegetazione meravigliosa, ricca di animali che vagano tranquilli per prati e boschi,. Tutto appare incantevole e sereno. Per potersi dissetare alle acque di un fiume, Rinaldo lega l'ippogrifo ad un ramo di mirto, ma dopo qualche istante quest'ultimo comincia a borbottare e a lamentarsi. Rinaldo, spaventato, chiede chi si nasconda sotto quelle spoglie vegetali, e il ramo parla, svelando la propria vera identità. Si tratta di Astolfo, cugino di Rinaldo e di Orlando, così miseramente trasformato dalla perfida fata Alcina.

Eccoci in una parte zdel racconto dove la magia, i paesaggi da idillio, il fantasy prendono il sopravvento. Non sono , questi, gli elementi che amo di più ma sono così curiosa di vedere cosa sapra inventare Ariosto che riesco a leggere volentieri anche questi😊
 

bonadext

Ananke
Il cavaliere si toglie l'elmo e....

(rullo di tamburi, please! )

...non è altri che Ariodante, l'amato di Ginevra! Non era morto, anzi, dopo il tuffo in mare aveva deciso di vederci hiaro nella faccenda, era tornato in città e lungo la strada si era informato dello stato d'animo della principessa. Sapendo che essa si trovava tra la vita è la morte a causa del gran dolore, aveva deciso di sfidare il proprio fratello, per dimostrare con la propria morte il grande amore provato per la sua dama.

Quale miglior finale? Con grandi feste il re accetta che Ariodante sia marito di Ginevra e lo insignito del titolo ormai vacante di duca d'Albania, Dalinda viene perdonata e decide di farsi monaca in Dacia.

Tutto va bene, in terra di Scozia, perciò Ariosto torna ad occuparsi di Ruggiero e Bradamante :wink:

Tutto è bene quel che finisce bene! :YY :mrgreen:
 

Spilla

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Tutto è bene quel che finisce bene! :YY :mrgreen:

Ho come l'impressione che qui il lieto fine sia una regola:?.
Poco male, così si esce un po' dai pensieri del quotidiano:mrgreen:

Poco fa ho sentito un'intervista fatta ad Eco qualche mese fa da Fabio Fazio. Beh, cosa non va a dire il professore? Che il migliore antidoto contro l'invecchiamento della mente è imparare a memoria un'ottava dell'Ariosto al giorno😁. INCREDIBILE!

Ora mi tocca anche impararlo a memoria 😂😂
 

Spilla

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Sull'isola di Alcina Astolfo, ormai trasformarono in arbusto, rivela a Ruggiero come ha incontrato la fata:
"MI
i trovavo i India con i miei compagni cavalieri, quando, giunti ad una spiaggia, vedemmo una donna bellissima, quasi la sintesi di ogni bellezza, che , sulla riva, compiva una pesca miracolosa. I pesci saltavano infatti fino a lei, come attratti da una forza irresistibile. La fata mi vide, apparve attratta dal mio aspetto vigoroso e mi invitò ad avvicinarmi per vedere meglio i meravigliosi pesci attratti dalla sua arte. Mi accostati a lei, senza ascoltare gli avvertimenti dei miei compagni, e salii su quello che mi pareva uno scoglio. Si trattava invece ...di una balena! Ad un ordine della fata, la balena prese il largo e portò me ed Alcina su questa isola. Non posso dire che fossi dispiaciuto di essere stato "rapito", perché Alcina mi amava sopra ogni altro uomo, ed io ero così felice ed appagato da non pensare ad altro. Ma dopo due mesi la fata si innamorò di un altro e mi trasformò come vedi. Tutto ciò che vedi qui intorno, albero animale o sasso, è stato un amante della fata e d ora è ridotto in questa condizione.
Ora accadrà lo stesso anche a te, perciò stai attento!"
 

Spilla

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Non so com'è, ma a me questo Ruggiero pare poco sveglio:?. Sbaglierò.
Sta di fatto che parte, convinto di poter raggiungere facilmente la legittima proprietaria dell'isola, Filistella, sorellastra di Alcina e Morgana e, a differenza di queste due, specchio di ogni virtù.
Ma le cose non vanno come R. se le era immaginate (ma va'?). Prima incontra un'orda di mostri di varia fattura che gli sbarrano la strada, poi viene adescato da due bellissime donzelle in sella a due unicorni, che lo portano (le donzelle, non gli unicorni) dritto dritto da Alcina.
Forse Ruggiero si mette sul chi va là? Forse pensa che sia meglio non fidarsi? Ma assolutamente no!!!!! Corre, si può dire, fra le braccia della bella fata, felice e beato come mai è stato prima.:boh:

Intanto la sua amata (???? :??) Bradamante lo va cercando per mari e per monti...
 

Spilla

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Bradamante, dicevo, cerca Ruggiero e non lo trova (ovviamente), perciò decide di chiedere aiuto a fata Melissa, che ha dimostrato già in precedenza di tenere tanto a lei.

Chissà perché, dico io, di fate si è persa ogni traccia:WHY? Sarebbe tanto comodo averne una a disposizione, di tanto in tanto :mrgreen:

Melissa sa già tutto, ha seguito le vicende di Rinaldo grazie alle sue arti magiche e conforta Bradamante: l'indomani stesso raggiungerà Rinaldo e lo riporterà tra le braccia della fanciulla. Melissa porta con sé l'anello fatato, per poter meglio contrastare la magia di Alcina.

Giunta sull'isola, Melissa si trasforma e prende le sembianze di Atlante (mi è venuta in mente la professoressa McGranitt quando si trasforma in gatto, avete presente? non c'entra niente, ma mi andava di dirlo :mrgreen:). Così "apparecchiata" cerca Ruggiero.
E lo trova :paura: !!!
Sta sotto un albero, con sguardo perso, vestito di seta, con cerchi d'oro sulle braccia e pendenti di perle ai lobi delle orecchie. Un damerino :mrgreen: :paura:!!!

Melissa/Atlante gli appare all'improvviso e lo riprende:"ah, è così che passi il tuo tempo? E pensare che ti ho allevato nelle caverne, cibandoti di midollo di orsi e leoni (BLEAH !!!) perché tu fossi il più forte tra i più forti ! Guardati ora! Sei davvero un bell'esempio di prestanza e onorabilità!"
Mentre Ruggiero vorrebbe sprofondare sottoterra Melissa gli infila al dito l'anello e lo invita ad andare al castello di Alcina.
Ruggiero obbedisce, già pensa che abbandonerà la fata per unirsi a Filistella quando... .Vede! Senza lo schermo degli incantesimi la bella Alcina si mostra a lui quale è in realtà : una vecchietta sdentata e senza capelli, alta quattro palmi e dalla pelle cascate! Orrore:OO !!!

Ruggiero finge di subire ancora l'incanto, chiede alla fata le proprie armi e, affermando di voler fare una cavalcata, fugge dal castello. A nulla vale che un servo tenti di fermarlo, ormai Ruggiero non tornerà più dalla fata. Quando comprende ciò che è successo, Alcina si dispera (era davvero innamorata di Ruggiero) e lascia la sua isola. Melissa distrugge tutti gli incantesimi di Alcina e libera i giovani trasformati in sassi ed arbusti, e primo di tutti il giovane Astolfo.

E siccome qui le cose sono ormai a posto, Ariosto ci fa tornare in Scozia da Rinaldo. :)
 

bonadext

Ananke
Bellissima anche quest'ultima parte :ad: E poi i tuoi commenti sono sempre azzeccati e divertenti :wink: Hai proprio ragione ci vorrebbero più fate di tanto in tanto! Basterebbe anche solo un po di "magia" in più, in generale :mrgreen:

Nel saggio di Schiller che sto leggendo fa alcuni esempi di menti geniali, e cita tra questi Ariosto :YY
 
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