197° MG - Gente di Dublino di Joyce

ila78

Well-known member
Non credo proprio, calcola che in questi racconti si narra realisticamente dei tempi che erano e la condizione della donna è quella che era (che bel gioco di parole :mrgreen:)... poi se leggerai L'Ulisse capirai che la regina del romanzo è Molly Bloom e lei fa quello che gli pare e piace :paura: :OO :mrgreen:

Sì hai ragione....ti stuzzicavo nel tuo amore per Joyce.:mrgreen:
Nun ce prova'....L'Ulysse NO! :mrgreen:
 

bonadext

Ananke
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.


Il giorno dell'edera è il secondo racconto che non mi piace, però devo dire che dopo questa seconda lettura accompagnata dalle note l'ho apprezzato di più o per lo meno ho capito i vari discorsi della combriccola :YY
Ila non so te cosa ci hai capito :? cmq il racconto è ambientato il 6 ottobre, che è il giorno della morte del patriota Parnell e l'usanza era di mettere ad ogni anniversario una foglia di edera all'occhiello, quindi si intitola il giorno dell'edera per quel motivo :wink:
Poi nelle note ho scoperto che è stato in particolare questo racconto a mettere in contrasto Joyce con i primi editori, per i riferimenti politici.
 

ila78

Well-known member
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.


Il giorno dell'edera è il secondo racconto che non mi piace, però devo dire che dopo questa seconda lettura accompagnata dalle note l'ho apprezzato di più o per lo meno ho capito i vari discorsi della combriccola :YY
Ila non so te cosa ci hai capito :? cmq il racconto è ambientato il 6 ottobre, che è il giorno della morte del patriota Parnell e l'usanza era di mettere ad ogni anniversario una foglia di edera all'occhiello, quindi si intitola il giorno dell'edera per quel motivo :wink:
Poi nelle note ho scoperto che è stato in particolare questo racconto a mettere in contrasto Joyce con i primi editori, per i riferimenti politici.

L'ho iniziato ieri ma l'ho mollato a metà pensando "Ecco....era troppo bello per essere vero, il mattone alla fine è arrivato". Pesante comunque.....:W oggi mi sforzero' di finirlo. Cos'ho capito? Nulla ovviamente.:mrgreen: è l'unico racconto fino ad ora che NECESSITA delle note.
 

bonadext

Ananke
L'ho iniziato ieri ma l'ho mollato a metà pensando "Ecco....era troppo bello per essere vero, il mattone alla fine è arrivato". Pesante comunque.....:W oggi mi sforzero' di finirlo. Cos'ho capito? Nulla ovviamente.:mrgreen: è l'unico racconto fino ad ora che NECESSITA delle note.

Almeno il senso dell'edera te l'ho spiegato :mrgreen: Cmq tranquilla è solo questo il racconto politico :wink:
 

bonadext

Ananke
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.

Una madre: è la storia di una madre che si prende cura degli interessi di sua figlia fino a pregiudicargli una promettente carriera. Interessante vedere come una madre (troppo altezzosa e autoritaria) ha la premura di proteggere i diritti della figlia possa compromettere gli sforzi fatti fino a quel momento, il tutto sempre in buona fede.

Ho letto "Una madre", bello anche questo :wink:, mi rimangono gli ultimi due... Ila non so dove sei arrivata ma preparati per l'ultimo racconto epico, dove c'è un'epifania supermegagalattica! :OO :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.

Una madre: è la storia di una madre che si prende cura degli interessi di sua figlia fino a pregiudicargli una promettente carriera. Interessante vedere come una madre (troppo altezzosa e autoritaria) ha la premura di proteggere i diritti della figlia possa compromettere gli sforzi fatti fino a quel momento, il tutto sempre in buona fede.

Ho letto "Una madre", bello anche questo :wink:, mi rimangono gli ultimi due... Ila non so dove sei arrivata ma preparati per l'ultimo racconto epico, dove c'è un'epifania supermegagalattica! :OO :mrgreen:

Ho finito "una madre". Oggi se riesco conto di concludere. Una madre mi ha fatto pensare alle moderne madri delle Miss che buttano sulle spalle delle figlie la loro voglia di riscatto.
 

bonadext

Ananke
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.

Una madre: è la storia di una madre che si prende cura degli interessi di sua figlia fino a pregiudicargli una promettente carriera. Interessante vedere come una madre (troppo altezzosa e autoritaria) ha la premura di proteggere i diritti della figlia possa compromettere gli sforzi fatti fino a quel momento, il tutto sempre in buona fede.

La grazia: un racconto sulla religione in chiave comica, vista la superficialità spirituale dei protagonisti e del prete nella predica finale.

Questo penultimo racconto non è tra i miei preferiti, le note mi hanno svelato che tutti i discorsi dei protagonisti sulla religione sono confusi e pieni di errori, cosa che alla prima lettura non potevo sapere :wink:

Adesso mi rimane l'epilogo I morti :ad: :YY
 
Ultima modifica:

ila78

Well-known member
Finito. L'ultimo racconto: :sbav:
A breve commenti agli ultimi racconti e considerazioni finali.
Bonadext: C'è altro di Joyce che posso leggere e che non sia troppo complicato?:wink:
 

bonadext

Ananke
Finito. L'ultimo racconto: :sbav:
A breve commenti agli ultimi racconti e considerazioni finali.
Bonadext: C'è altro di Joyce che posso leggere e che non sia troppo complicato?:wink:

Finito anch'io l'ultimo racconto :wink:

Joyce ha scritto 4 libri:

Gente di Dublino
Dedalus. Ritratto dell'artista da giovane - scritto come gente di Dublino, quindi in maniera ineccepibile, mi hanno detto che è molto bello ma io non l'ho ancora letto :wink:
Ulisse - difficile, ma in buona parte comprensibile :mrgreen:
Finnegans Wake - in italiano non esiste ancora una traduzione completa da tanto che è incomprensibile :OO
 

bonadext

Ananke
Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.

Una madre: è la storia di una madre che si prende cura degli interessi di sua figlia fino a pregiudicargli una promettente carriera. Interessante vedere come una madre (troppo altezzosa e autoritaria) ha la premura di proteggere i diritti della figlia possa compromettere gli sforzi fatti fino a quel momento, il tutto sempre in buona fede.

La grazia: un racconto sulla religione in chiave comica, vista la superficialità spirituale dei protagonisti e del prete nella predica finale.

I morti: Il racconto capolavoro di Joyce. Questo racconto riepiloga temi, simboli, virtù e vizi dell'intera raccolta. Il protagonista Gabriel e sua moglie partecipano ad una serata di ballo annuale a casa di parenti con amici vari, la serata procede brillantemente tra canti, balli, discorsi e conversazioni fino al momento di tornare a casa. E' nel ritornare a casa (in albergo) di Gabriel e moglie che il racconto “esplode” in un'epifania devastante. Il desiderio di Gabriel per la moglie viene risvegliato da vecchi ricordi di intimità e tenerezza passati con la moglie nell'arco della vita, ma quando si aspetta di essere ricambiato ecco il colpo di scena finale! Che chiude il racconto in una “paralisi” sublime di un mondo che va oltre i personaggi di Gente di Dublino, ma a mio parere racchiude l'intera società moderna.

L'ultimo racconto è talmente epico che fatico a trovare le parole adeguate a tale capolavoro... cmq è bellissimo il colpo di scena finale del segreto della moglie mi ha lasciato così :shock: :shock: :shock: io che poi mi sono immedesimato in Gabriel prova un po te a immaginarti che trauma! :OO :mrgreen:
 

bonadext

Ananke
Finito - commento a tutti i racconti

In Gente di Dublino sono descritti veri e propri sprazzi di vita dell'epoca, con una prosa impeccabile e raffinata. Mi sembra quasi di vivere quei momenti che vengono descritti da Joyce!

Le sorelle: il primo racconto parla di morte parallelamente con l'ultimo, è una storia malinconica, dove il bambino (le note dicono che è un sognatore) entra a contatto con la morte, per la prima volta, di una persona cara. Un racconto molto delicato dove vengono descritti i rituali delle condoglianze e i sentimenti del bambino.

Un incontro: questo racconto è il massimo della spensieratezza, la voglia di libertà e di esplorare oltre i propri confini. I ragazzini che marinano la scuola per evadere è tipico di quell'età, le descrizioni dei moti d'animo del protagonista sono sublimi e raggiungono l'apice quando sente il pericolo che gli suscita quel personaggio ambiguo sul finale.

Arabia: il protagonista in questo racconto vive il primo amore, con tutti i suoi misteri e angosce. Le descrizioni sono molto delicate e dettagliate, quasi a non voler rovinare qualcosa di così prezioso come il primo "grande" amore. Nel finale esplode tutto il senso di impotenza e di confusione nell'animo del protagonista in tutta la sua innocenza.

Eveline: questo è uno dei racconti più belli di Joyce. E' la storia di una ragazza che può dare una svolta alla sua vita. Il tutto ruota attorno ai moti di coscienza di Eveline, che vive interiormente una "paralisi" tra passato e futuro. Bellissime le descrizioni dei ricordi e il finale.

Dopo la corsa: è la storia di quattro giovani di nazionalità diverse, tutti benestanti, che si godono la bella vita tra corse automobilistiche, cene lussuose e partite a poker. Questo racconto non mi è sembrato granché, ho letto che Joyce ha voluto mettere in evidenza l'inferiorità degli irlandesi rispetto alle altre nazionalità.

I due galanti: i due galanti in questione sono due perdigiorno, che vivono di espedienti, cercando di scroccare soldi, cibo, alcol e altri piaceri a donne ingenue. Ho trovato interessante questo racconto, in quanto Joyce riveli l'altra faccia di Dublino, quella dei personaggi più viscidi e dei disadattati. Molto belle le riflessioni sul fallimento della propria vita di uno dei due galanti.

Pensione di famiglia: questo racconto è tra i miei preferiti. La storia di una madre, scaltra e intelligente, che "architetta" il matrimonio della figlia in maniera arguta in modo da salvare l'onore della famiglia e della figlia stessa. Il personaggio della madre è stato costruito perfettamente, da vera matrona!
Joyce in questo racconto ha voluto sottolineare il peso delle convenzioni sociali dell'epoca.

Una piccola nube: in questo racconto un giovane impiegato si rivede con un vecchio amico che non vede da anni, perchè ha vissuto all'estero, e messo di fronte a tutte le sue avventure prova una forte frustrazione riguardo la sua vita, la "paralisi" interiore è grande, il cambiamento per lui sarà impossibile.

Rivalsa: un racconto di rabbia e frustrazione. E' la storia di un impiegato alcolizzato che pensa solo a darsi a i bagordi, senza pensare alla moglie e ai cinque figli. Umiliato costantemente al lavoro per il suo scarso rendimento pensa solo di sfogarsi con l'alcol, tornato a casa ancora più insoddisfatto avendo ricevuto altre piccole frustrazioni con gli amici picchia il più piccolo dei suoi figli. Il finale drammatico col bambino che implora di dire un'Ave Maria per il padre per non essere bastonato accentua ancora di più la mancanza spirituale dell'epoca, dove l'unico rimedio al vuoto esistenziale era l'alcol e la violenza.

Polvere: questo racconto è molto delicato, racconta di una donna lavandaia dalla vita monotona e insignificante. Anche qui il tema è la "paralisi", l'esistenza della donna è inadeguata e fragile, tutti la trattano con gentilezza ma sembra più per compassione che per altro.

Un caso pietoso: molto bello questo racconto tragico. La "paralisi" esistenziale del protagonista (uomo chiuso e solitario) porta alla rovina una donna, la quale diventata col tempo sua amica e confidente si lascia andare ad una infatuazione romantica per lui, da quel momento lui rifiuta di vederla, sostenendo che qualsiasi legame affettivo sia solamente fonte di dolore. Rivelatrice è una frase che scrive il protagonista: "L'amore tra uomo e uomo è impossibile, perchè non ci può essere rapporto sessuale, e l'amicizia tra uomo e donna è impossibile, per la necessità di un rapporto sessuale".

Il giorno dell'edera: questo è il racconto politico di Gente di Dublino; difficile apprezzarlo fuori dal contesto sociale dell'epoca. Sono discussioni tra i candidati che raccolgono i voti dell'elettorato in vista di elezioni, tutto ruota attorno a nazionalismo e liberalismo. Deus ex machina del racconto è il patriota irlandese Charles Stewart Parnell, morto per gli ideali di libertà in cui credeva.

Una madre: è la storia di una madre che si prende cura degli interessi di sua figlia fino a pregiudicargli una promettente carriera. Interessante vedere come una madre (troppo altezzosa e autoritaria) ha la premura di proteggere i diritti della figlia possa compromettere gli sforzi fatti fino a quel momento, il tutto sempre in buona fede.

La grazia: un racconto sulla religione in chiave comica, vista la superficialità spirituale dei protagonisti e del prete nella predica finale. Non mi ha appassionato più di tanto.

I morti: Il racconto capolavoro di Joyce. Questo racconto riepiloga temi, simboli, virtù e vizi dell'intera raccolta. Il protagonista Gabriel e sua moglie partecipano ad una serata di ballo annuale a casa di parenti con amici vari, la serata procede brillantemente tra canti, balli, discorsi e conversazioni fino al momento di tornare a casa. E' nel ritornare a casa (in albergo) di Gabriel e moglie che il racconto “esplode” in un'epifania devastante. Il desiderio di Gabriel per la moglie viene risvegliato da vecchi ricordi di intimità e tenerezza passati con la moglie nell'arco della vita, ma quando si aspetta di essere ricambiato ecco il colpo di scena finale! Che chiude il racconto in una “paralisi” sublime di un mondo che va oltre i personaggi di Gente di Dublino, ma a mio parere racchiude l'intera società moderna.
 

ila78

Well-known member
Commento agli ultimi racconti:

Il giorno dell'edera: In assoluto il racconto meno "bello" della raccolta, mi sento tuttavia di "discolpare" Joyce, infatti se si legge questo racconto senza sapere nulla della politica irlandese (e senza note esplicative come nella mia -miserrima- edizione) non ci si capisce nulla, forse è l'unico che richiede un minimo di approfondimento socio-politico per essere compreso. Grazie a Bonadext che mi ha fornito qualche spiegazione ma rimane il racconto più "ostico" e che ho apprezzato meno.

Una madre: Ancora una volta quando la donna è protagonista è una donna forte e di carattere, peccato che nel contesto sociale in cui siamo non potrà mai averla vinta, infatti lei ce la mette tutta per fare emergere la figlia e per far valere il suo sacrosanto diritto di essere pagata ma alla fine, aimé, gli uomini dominano la scena e riesce solo a farsi trattare da pazza e a stroncare la carriera della figlia. Sigh.

La grazia: Joyce tratta la vita religiosa e spirituale e penso voglia ironizzare su questo aspetto e sul "bigottismo" che domina la società irlandese. Noiosetto.

I morti: E qui tocchiamo l'apice della bellezza .Avevo letto che questo racconto era il top e Joyce te lo fa assaporare, quasi "sudare" oserei dire questo "top". :wink:si capisce che il tema di fondo è la caducità della vita e questo tema viene affrontato in un "crescendo" di emozioni e sensazioni veramente spettacolari che raggiungono l'apice nelle ultime pagine, il colpo di scena finale lascia a bocca aperta e fa da degna conclusione alla "parabola" della vita umana che questi racconti rappresentano nella loro unicità. Il più bello di tutti senza dubbio.

COMMENTO FINALE

Joyce è uno di quegli scrittori che ho sempre considerato fuori dalla mia portata. Una sfida che non avevo mai accettato. Sono felice di aver superato il pregiudizio, non perché adesso posso dire "ho letto Joyce" (non me ne frega assolutamente nulla) ma perché ho compreso il motivo per cui certi scrittori sono considerati "fondamentali": dal mio punto di vista è perché si chiude l'ultima pagina e ci si sente "arricchiti", sensazione difficile da spiegare ma credo che la Ila che ha iniziato il libro quindici giorni fa avesse "qualcosa in meno" rispetto alla Ila che lo ha chiuso stamattina, non è presunzione, è quello che ho provato.
In una manciata di racconti troviamo descritta la parabola della vita umana dall'infanzia alla morte e in questa parabola tocchiamo a tratti livelli di scrittura altissimi e sensazioni intense e quasi "palpabili", che trovano l'apice nel racconto conclusivo che è il vero capolavoro di tutta l'opera. :sbav:
Un libro da leggere assolutamente, non è complesso, si legge con la scorrevolezza di un romanzo (di fatto è un romanzo) e, tranne forse l'eccezione dell'unico racconto politico, non richiede "approfondimenti" o conoscenze letterarie o di letteratura particolari, in compenso lascia la sensazione di aver letto qualcosa di bellissimo.
Ringrazio Bonadext per la compagnia e per la preziosa "guida di lettura". Alla prossima.
 

malafi

Well-known member
Joyce è uno di quegli scrittori che ho sempre considerato fuori dalla mia portata. Una sfida che non avevo mai accettato. Sono felice di aver superato il pregiudizio, non perché adesso posso dire "ho letto Joyce" (non me ne frega assolutamente nulla) ma perché ho compreso il motivo per cui certi scrittori sono considerati "fondamentali": dal mio punto di vista è perché si chiude l'ultima pagina e ci si sente "arricchiti", sensazione difficile da spiegare ma credo che la Ila che ha iniziato il libro quindici giorni fa avesse "qualcosa in meno" rispetto alla Ila che lo ha chiuso stamattina, non è presunzione, è quello che ho provato.

Epifania di Ila
 

Grantenca

Well-known member
Ho letto, qualche anno fa, questo libro, e ho seguito con interesse, tutti i vostri commenti sui racconti. Naturalmente l'ultimo mi aveva particolarmente colpito e aspettavo con curiosità il vs giudizio in merito, anche perché, al di là del valore specifico, secondo me valorizza anche tutto il resto de libro. Mi sono sempre chiesto perché un autore con un simile talento non abbia seguito questa strada e si sia invece realizzato in un (per me ) sterile esercizio di bravura e sapienza come "l'Ulisse". So che dico una cosa che senz'altro offenderà chi, molto più di me, possiede conoscenze specifiche, ma è quello che penso.
 

bonadext

Ananke
Ho letto, qualche anno fa, questo libro, e ho seguito con interesse, tutti i vostri commenti sui racconti. Naturalmente l'ultimo mi aveva particolarmente colpito e aspettavo con curiosità il vs giudizio in merito, anche perché, al di là del valore specifico, secondo me valorizza anche tutto il resto de libro. Mi sono sempre chiesto perché un autore con un simile talento non abbia seguito questa strada e si sia invece realizzato in un (per me ) sterile esercizio di bravura e sapienza come "l'Ulisse". So che dico una cosa che senz'altro offenderà chi, molto più di me, possiede conoscenze specifiche, ma è quello che penso.

Secondo me invece ha dato una svolta alla letteratura con l'Ulisse. Già con Gente di Dublino si è rivelato al mondo un grande scrittore, con Dedalus ha replicato, ma la svolta innovativa (che solo il genio può concepire) l'ha data con Ulisse, che alla fine è come un racconto di Dublino all'ennesima potenza! :mrgreen:
 
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