Pensavo di aver letto tutto lo schifo che la mente umana (occidentale) possa concepire: sporco, tanfo, topi, colera....
Mi sbagliavo: mancavano all'appello le carceri indiane, schifo e vomito all'ennesima potenza.
Spilla se sei schizzinosa preparati. :OO
Lin e Prabu sono in viaggio e Lin impara il significato dell'ondeggiare della testa indiano
Questo scrittore è un grande, senza troppi giri di parole coglie aspetti profondissimi della cultura e dei rapporti interpersonali.
Bellissimo il dialogo tra Parabu e l'autista del pullman sulla stranezza degli occidentali :wink:
Esatto. Ha il dono di esprimere concetti profondi con una semplicità disarmante, la prova che non c'è bisogno di papiri filosofici che fanno venire l'emicrania per riflettere profondamente e sentirsi "toccati" dentro.
Sento che qui c'è un messaggio subliminale per me :??...
Non disprezzo affatto la semplicità, anzi. Non si capirebbe sennò come, a intervalli regolari, io mi rilegga Le Piccole Donne o la saga di Harry Potter TUNZZZ. Che poi io sia affascinata anche da chi impiega dodici pagine per descrivere un portone è solo questione di affinità personale :link:, mica di disprezzo nei confronti del resto.
Invece è vero che sono sempre sospettosa nei confronti di chi "vende facile", degli scrittori seriali e compagnia...
Qui sto facendo la brava gruppettara, sono arrivata al cap. 8 e accompagno Lin nel suo ingresso nello slum :??
Scommetto che anche qui Shantaram apprenderà insegnamenti di vita. Ho l'impressione che alla fine qui si stia compiendo una sorta di percorso di purificazione, Lin vuole in fondo redimersi dal suo passato, dal male che ha fatto e vuole presentarsi a chi lo amerà (che potrebbe non essere Karla, alla fine, no?) come un uomo interiormente libero. Bel progetto, mi piace
Ila, ma tu a che capitolo sei?
Tanny? sei ancora dei nostri?
[Terribili, gli standing baba!!!:OO]
Sento che qui c'è un messaggio subliminale per me :??...
Non disprezzo affatto la semplicità, anzi. Non si capirebbe sennò come, a intervalli regolari, io mi rilegga Le Piccole Donne o la saga di Harry Potter TUNZZZ. Che poi io sia affascinata anche da chi impiega dodici pagine per descrivere un portone è solo questione di affinità personale :link:, mica di disprezzo nei confronti del resto.
Invece è vero che sono sempre sospettosa nei confronti di chi "vende facile", degli scrittori seriali e compagnia...
Qui sto facendo la brava gruppettara, sono arrivata al cap. 8 e accompagno Lin nel suo ingresso nello slum :??
Scommetto che anche qui Shantaram apprenderà insegnamenti di vita. Ho l'impressione che alla fine qui si stia compiendo una sorta di percorso di purificazione, Lin vuole in fondo redimersi dal suo passato, dal male che ha fatto e vuole presentarsi a chi lo amerà (che potrebbe non essere Karla, alla fine, no?) come un uomo interiormente libero. Bel progetto, mi piace
Ila, ma tu a che capitolo sei?
Tanny? sei ancora dei nostri?
[Terribili, gli standing baba!!!:OO]
Eccome che ci sono,questo libro mi ha preso molto e forse mi ha fatto riprendere i vecchi ritmi, ho macinato capitoli su capitoli, se vado avanti con questo slancio il libro non dura molto.
Il libro è molto bello, la vicenda è appassionante, ma la cosa in assoluto che mi piace di più sono le atmosfere e le incredibili differenze dal punto di vista culturale che vengono descritte.
Quello che mi colpisce sono proprio le cose minime, ad esempio il fatto di doversi lavare con le mutande ed i "sopra-mutande" per me che non sono molto "pudico" è una cosa quasi inconcepibile:??
Eccomi al capitolo 15. Lin è entrato a far parte dello slum, ha messo in pratica arti mediche, ha assistito al funzionamento della giustizia nella baraccopoli, ha intrecciato relazioni (molto amichevoli :??) con un pericoloso capomafia-filosofo e con un killer professionista, ha aiutato Karla in una strana, rischiosissima missione... Non c'è davvero da annoiarsi, tra una pagina e l'altra
Ora Lin sta partecipando ad una strana tavola rotonda filosofico-religiosa con tutti i personaggi che governano la parte illegale di Bombay. Non so cosa ne uscirà, non capisco bene quale obiettivo abbia l'autore (uno deve esserci, ne sono sicura :?), ma procedo, anche perché qui si sta come tra i flutti del fiume, bisogna lasciarsi trasportare e amen.
Questa "facilità" di Lin di incontrare e accattivarsi tutti i più pericolosi personaggi del luogo mi suona molto "romanzesca" e un po' lontana dalla immersione che si sperimenta nella realtà della vita cittadina di Bombay... ma forse sono io la solita noiosa e pedante mai-contenta :OO
Il personaggio di Karla mi pare il meno riuscito, cosa ne dite? non solo perché è poco simpatica, come già diceva Ila (che queste cose le coglie ben prima di me ), ma anche perché è un mix troppo strano...pericolosa e fiduciosa, sensibile e glaciale, intoccabile e compromessa... mi suona davvero irreale; e che Lin, così appassionato della genuinità delle persone, sia addirittura innamorato perso di lei non fa che aumentare la mia sensazione :boh:
Ieri ho macinato parecchie pagine, sono arrivata al capitolo 18 e mi sono dovuta fermare solo perché il Kobo mi sta dando alcuni problemi :?
Ho trovato strana la parte dell'"affidamento" di Tariq a Lin: come mai viene "zappato" anziché raccontato? finora l'autore non era mie ricorso a questa modalità :? Peccato, mi sarebbe piaciuto leggere del rapporto che andava sviluppandosi tra Lin e il bambino (anche Tariq è un piccolo superman, peraltro: sfonda il cranio al cane che li assale, riesce a placare il bullo gigante che lo stava sfidando...).
Adesso Lin ha conosciuto un gangster nuovo: non c'è da annoiarsi, da quelle parti aura: