:OO :OO :OO
Oh cavolo!!!!
Io la seduta l'ho interpretata in maniera completamente diversa da te!! Tu pensi che a parlare per bocca di Grace sia stato lo "spirito" di Mary????
aura:
aura: No dai, non puoi dirmi questo!! Mi rifiuto di crederci!!
Allora, ho poco tempo ma mi spiego: non è che io creda davvero che si possa trattare di questo, ma che nel romanzo l'ambiguità resta ed è voluta. E infatti questa cosa non mi piace :boh:, non perchè bisognasse a tutti i costi trovare una soluzione possibile, ma perchè
è come se la scrittrice prima lanciasse il sasso e poi nascondesse la mano... si è sentita "costretta" a trovare un escamotage, così come ha fatto dopo con la fuga precipitosa del dottore e la
sua amnesia in seguito a ferite di guerra, e sinceramente in nessuno dei due casi mi è parso questo grande escamotage... :BLABLA (comunque peggio il secondo!
aura
I casi sono due, riesaminiamoli bene: o si tratta di una
messinscena, e in effetti è poco plausibile, anche perchè a Grace non piaceva passare per pazza e non credo avrebbe accettato di "infangare" il buon nome della sua amica; oppure c'è qualcosa di "
vero", evidentemente uno sdoppiamento della personalità, ma allora non mi piace che sia stato "mascherato" da impossessamento (perchè parliamoci chiaro, ala fine quello sembra!!!
aura
... Comunque in questo secondo caso, credo che lo stesso Jeremiah non prevedesse dove si sarebbe andato a parare, anche perchè, per quanto versatile come personaggio, non credo che fosse aggiornato così bene si tutte le nuove scoperte scientifiche, oltre al fatto (come dici tu) che non vedo come avrebbe potuto prevedere la reazione di Grace alla morte di Mary :boh:. Ma allora, se anche lui non sospettava nulla, perchè non dare seguito a questa scoperta? Insomma, quello che alla fine non mi convince è: perchè dopo la seduta tutto tace? :? La risposta è ovvia: ci saremmo scostati troppo dalla "realtà storica", ma allora a un certo punto ci avrei rinunciato a priori, resta l'impressione di qualcosa di forzato. :boh:
La mia interpretazione dell'"altra" Grace è quella che ho accennato prima: secondo me l'"altra" Grace è una personalità che sfugge sempre, persino a noi lettori. Non so se la Atwood volesse davvero rivelarcela, quanto piuttosto suggerirci che dietro a tutte le teorie, dietro a tutte le mille Grace che ognuno si fabbrica per sè (dottore compreso) c'è l'unica vera Grace che non accetta di rivelarsi a pieno. E secondo me il finale può essere interpretato non solo come una sorta di "lieto fine" che risponde più o meno a quanto sappiamo dai documenti (e cioè che Grace venne graziata, si trasferì negli Stati Uniti e lì PARE che si sposò), ma anche al fatto che fino alla fine Grace accetta di apparire come gli altri vogliono che sia, persino nei confronti del "signor Walsh" (che brutto modo di chiamare il proprio marito!
aura
di cui accetta le "stranezze", pur di non doversi conformare pienamente a una sola di queste apparenze e quindi poter vivere, a suo modo, serenamente.
Volevo commentare anche alcuni passaggi della postfazione, ma ora è davvero troppo tardi, un'altra volta!!!!