29° Poeticforum - Le poesie che amiamo

Marzati

Utente stonato
Temo che abbia ragione @maclaus: questa è più prosa che poesia, anche se riconosco che bisognerebbe vedere l' "originale" non tradotto. Comunque mi permetto (pur premettendo che maclaus ritengo abbia detto il giusto, ossia che bisogni seguire, nella poesia, alcuni ritmi, alcune regole) anche di dire che non sempre adeguarsi ad un dato metro faccia di un testo una poesia. Secondo me talvolta il metro quasi limita, ti costringe a incatenare pensieri liberi che quasi verrebbero castrati, e quindi in quei casi bisogna dare sfogo al sentire, pur cercando di dare ritmicità e unità al componimento, ma abbandonando i classici schemi*. Questo è ovviamente un parere personale, e io non sono un poeta, anzi...

*e non mi sembra il caso del testo in questione.
 

maclaus

New member
...non so se sono stato mai poeta
e non m'importa di saperlo;
riempirò i bicchieri del mio vino:
non so com'è, però v'invito a berlo...

...e le masturbazioni cerebrali le lascio
a chi è maturo al punto giusto:
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.

(Pierangelo Bertoli)

:D :YY :D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E siamo arrivati alla poesia del nostro forumlibroso Hot :D


Guardo


pigiamone colorato, quello con gli orsetti
niente trucco, broncio da sonno, bigodini
fai colazione appollaiata sullo sgabello alto;
buffa una macchia di cioccolato sulla guancia

io che ti guardo mentre preparo il caffè
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


gli scaffali nel nostro supermercato di periferia
i tuoi gusti le tue scelte e i tuoi dinieghi:
questo è buono e genuino, l’altro invece ingrassa...
le sopracciglia aggrottate nel calcolare i prezzi

io che poso diligente la roba nel carrello
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


mare immenso azzurro e caldo: la brezza
carezza il tuo bel corpo in costume, già scuro
e ti lasci cospargere la pelle di abbronzante
mentre con risolutezza ti stendi sul lettino al sole

io che leggo un libro, un po’ in disparte
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


la nostra figlia amata è qui oggi, col compagno;
per offrire loro il meglio, tanto abbiamo fatto insieme
poi esordisci nuncurante con banali frivolezze,
il preludio al piatto forte: matrimonio e nipotini

io che con te marito padre e figlio
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


sei rimasta più del consueto alla specchiera
ti sei truccata accuratamente, e un po’ pesante
hai indossato i tuoi abiti più eleganti e giovanili:
oggi esci; ma tanto non farai tardi per cena.

io che so che non ti rivedrò mai più
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


Hot
 

shvets olga

Member
"Во всех ты, Душенька, нарядах хороша: По образу ль какой царицы ты одета, Пастушкою ль сидишь ты возле шалаша, Во всех ты чудо света."
"In tutti gli abiti,Tesoro mio, tu sei bellissima: e quando tu vestita come una regina, e quando siedi come una pastorella vicino alla tenda, in tutti gli abiti tu sei meraviglia del mondo." :)

Secondo me questa poesia faceta e giocosa, scritta amorevolmente da un marito che ogni giorno, in tutte le condizioni quarda la moglie "gli occhi come un bimbo nelle fiabe", ma la vita quotidiana e la fiaba sono due cose non molto compatibili.
Ogni donna è un mistero da risolvere e quando questo mistero è risolto( o quasi :)) fiaba è finita:
"io che so che non ti rivedrò mai più
gli occhi come un bimbo nelle fiabe"


Ho apprezzato anche la autoironia:

mare immenso azzurro e caldo: la brezza
carezza il tuo bel corpo in costume...

io che leggo un libro, un po’ in disparte

:)

Mi è piaciuta la poesia. :)
 

Grantenca

Well-known member
Carlo Michelstaedter, ho letto su l'espresso un articolo dedicato a questo poeta morto suicida a 23 anni. Ci sono pubblicate anche alcune poesie, che seppur denuncino la giovane età del poeta, sono, a mio avviso molto belle.
Qualcuno lo conosce?
 

maclaus

New member
La poesia di Hot per me è tutta condensata nel penultimo verso: "io che so che non ti rivedrò mai più"...
C'è tutta la malinconia di fondo che accompagna ogni poeta: l'ineluttabilità della vita.
Le stanze di vita quotidiana, che egli descrive con gli occhi del bimbo meravigliato,
già presagiscono e fanno intravedere al lettore il finale che è previsto per ognuno di noi...
Dolce nello sviluppo,
amaro nella conclusione...
:ad:
 

Marzati

Utente stonato
La poesia ha lo "stile di Hot", per quel poco che son riuscito a coglierne, e devo dire che in ambito poetico fa una bella figura. A dire il vero non sono abituato a liriche che parlino di quotidianità, e ogni volta che ne leggo una rimango interdetto, eppure questo è un tema comunque importante, soprattutto se quella descritta è una quotidianità come quella di Hot, fatta d’ amore, affezione, tempo, nostalgia, morte. Proprio questi ultimi aspetti sono quelli che più colpiscono, forse perché vengono presentati all’ improvviso, inaspettatamente. Lo scrissi anche a proposito di un’ altra poesia scritta mi pare da maclaus: qui mi sembra venga descritta una vita magari non perfetta (come se ce ne fossero!), ma di cui si è felici ed orgogliosi, alla quale si è profondamente affezionati.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Guardo


pigiamone colorato, quello con gli orsetti
niente trucco, broncio da sonno, bigodini
fai colazione appollaiata sullo sgabello alto;
buffa una macchia di cioccolato sulla guancia

io che ti guardo mentre preparo il caffè
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


gli scaffali nel nostro supermercato di periferia
i tuoi gusti le tue scelte e i tuoi dinieghi:
questo è buono e genuino, l’altro invece ingrassa...
le sopracciglia aggrottate nel calcolare i prezzi

io che poso diligente la roba nel carrello
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


mare immenso azzurro e caldo: la brezza
carezza il tuo bel corpo in costume, già scuro
e ti lasci cospargere la pelle di abbronzante
mentre con risolutezza ti stendi sul lettino al sole

io che leggo un libro, un po’ in disparte
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


la nostra figlia amata è qui oggi, col compagno;
per offrire loro il meglio, tanto abbiamo fatto insieme
poi esordisci nuncurante con banali frivolezze,
il preludio al piatto forte: matrimonio e nipotini

io che con te marito padre e figlio
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


sei rimasta più del consueto alla specchiera
ti sei truccata accuratamente, e un po’ pesante
hai indossato i tuoi abiti più eleganti e giovanili:
oggi esci; ma tanto non farai tardi per cena.

io che so che non ti rivedrò mai più
gli occhi come un bimbo nelle fiabe


Mi piace - a parte l'amarezza del finale, che avete già commentato, mista ad una sorta di rassegnazione ironica perciò non pesa tanto - la densità del testo di questa poesia e la sua forza evocativa. Ogni scena è quasi reale, sembra di vedere quella bella signora imbronciata con il pigiama con gli orsetti e il cioccolato sulla guancia. Diverse fasi della vita di coppia, rappresentate efficacemente ciascuna con una sola immagine.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Abbiamo un altro forumlibroso in attesa :mrgreen:

Canto notturno di un finanziere errante della Legione di Ancona

Quante stelle stasera nel cielo.
In silenzio stanno a guardare
che qui io sto da solo
e invece ti vorrei accanto
anche soltanto
per poterti parlare.

In questa notte silente,
mentre sto a scrutare il cielo,
affannoso ti cerco
tra le infinite stelle,
compagna di altre notti
senza luce,
amante appassionata...

E' in questa notte
così lieve e serena
che ti cerco bramoso
tra le luci lontane.
Eppur davanti a me
ora ti vedo:
vicina e irraggiungibile
eterea e inafferrabile...

E tu, pallida luna,
del mio desiderio
testimone muta,
tra poco lascerai
- anche tu -
il posto al sole
per l'eterno rincorrersi
che è dei giorni,
del nostro destino...

(maclaus)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Mac come Leopardi mi sta benissimo

anche Ancona come l’Asia può forse trovare un suo perché

ma il finanziere come pastore …

:mrgreen:


GRANDE MAC !!!
 

shvets olga

Member
Sinceramente mi è venuta la pelle d'oca, leggendo la prima strofa

Quante stelle stasera nel cielo.
In silenzio stanno a guardare
che qui io sto da solo
e invece ti vorrei accanto
anche soltanto
per poterti parlare.


Caro maclaus, tu scrivi le poesie non in invano, hai colpito il bersaglio - la mia anima :). Diversi anni fa ero lontano da casa mia, sola e persa in mondo, a tarda serata guardavo il cielo stellato e sentivo solo la solitudine e cercavo "tra le infinite stelle" una mia (mio :)) , tra infinite cose desideravo soltanto tornare… Tu così accuratamente hai descritto lo stato di angoscia, di nostalgia, di attesa… (Secondo me).

Sei grande! :)
 

maclaus

New member
Intanto grazie per i complimenti ai miei due affezionati lettori...:D

Siccome questa poesia l'ho scritta tanti anni fa...nel 1991, precisamente, a distanza di 26 anni, la recensisco pure io...:YY

Ricordo nitidamente la situazione e dove l'ho scritta: era una limpida e gelida notte d'inverno e mi trovavo (in servizio, con la mia bella divisa di finanziere...) sul pontile della raffineria Api di Falconara Marittima (Ancona) mentre aspettavo che attraccasse la petroliera da cui avrebbero scaricato il petrolio e sulla quale io avrei dovuto eseguire una serie di operazioni di servizio...

All'improvviso mi venne in mente, come un flash, il pastore errante dell'Asia Minore di Leopardi...e invece di scrivere il verbale di operazioni compiute :)mrgreen:) ho scritto questa poesia, guardando la luna e pensando alla mia fidanzata, che di lì a poco avrei sposato...:D

Dandomi un giudizio, dico oggi, rileggendola, che mi piace...:wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Romanticone, Mac. Mi piace molto soprattutto l'ultima strofa. Il titolo mi ha divertito parecchio e anche la recensione :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Carlo Michelstaedter, ho letto su l'espresso un articolo dedicato a questo poeta morto suicida a 23 anni. Ci sono pubblicate anche alcune poesie, che seppur denuncino la giovane età del poeta, sono, a mio avviso molto belle.
Qualcuno lo conosce?

Questo post mi era sfuggito; no, io almeno non lo conosco.
Potresti aprire un thread o postare qualche sua poesia ne "La poesia del giorno", ora mi hai incuriosito :)
 

Grantenca

Well-known member
Questo post mi era sfuggito; no, io almeno non lo conosco.
Potresti aprire un thread o postare qualche sua poesia ne "La poesia del giorno", ora mi hai incuriosito :)

A dir la verità sull'autore, un ebreo goriziano morto a 23 anni, (suicida) non so molto, solo che la sua opera più importante è una tesi di laurea mai discussa. Era anche un disegnatore oltre che un poeta.
Ho postato una sua poesia ne "la poesia del giorno", ma nel giornale ce ne sono anche altre per me molto belle.
 

Marzati

Utente stonato
Abbiamo un altro forumlibroso in attesa :mrgreen:

Canto notturno di un finanziere errante della Legione di Ancona

Quante stelle stasera nel cielo.
In silenzio stanno a guardare
che qui io sto da solo
e invece ti vorrei accanto
anche soltanto
per poterti parlare.

In questa notte silente,
mentre sto a scrutare il cielo,
affannoso ti cerco
tra le infinite stelle,
compagna di altre notti
senza luce,
amante appassionata...

E' in questa notte
così lieve e serena
che ti cerco bramoso
tra le luci lontane.
Eppur davanti a me
ora ti vedo:
vicina e irraggiungibile
eterea e inafferrabile...

E tu, pallida luna,
del mio desiderio
testimone muta,
tra poco lascerai
- anche tu -
il posto al sole
per l'eterno rincorrersi
che è dei giorni,
del nostro destino...

(maclaus)

Che cosa bellissima pensare che possiamo guardare il cielo e rimanere affascinati, oggi come duemila anni fa, da quell’ (per fortuna ancora, malgrado le scoperte scientifiche) incomprensibile turbinio di luci e ombre. Qui maclaus subisce il fascino del cielo notturno come i nostri antenati. E alla bellezza delle stelle si sussegue la ricerca malinconica della luna, che è anche e soprattutto la ricerca dell’ amata assente, eppure desiderata e in qualche modo “ancora percepibile”, forse con la mente.

per l'eterno rincorrersi
che è dei giorni,
del nostro destino...


mi piace l’immagine, che dà ancor più risalto alla malinconia e al senso di piccolezza e caducità. Ma trovo azzeccatissimo il termine rincorrersi, che attraversa tutta la poesia per palesarsi solo alla fine. Rincorri con lo sguardo le stelle per cercare la luna, rincorri col pensiero l’amata, il sole rincorre rincorso la luna nel loro lunghissimo gioco amoroso.
 
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