214° MG - Palomar di Italo Calvino

Minerva6

Monkey *MOD*
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fino al capitolo 1

Ho appena cercato la nota anche io, mi avevate incuriosito.
Ora so che posso anche saltare le parti con l'1 :mrgreen:... scherzo non lo farei mai, ma mi riferisco al fatto che le parti descrittive non le amo molto :boh:.
Ho finito la parte sulla spiaggia e stasera devo iniziare quella in giardino.
Posso dire che me l'aspettavo diverso, più riflessivo? Avevo capito male, però cercherò di farmelo piacere lo stesso :wink:.
 

Roberto89

MODerato
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Fino al 1.2.3

È interessante il modo in cui Palomar osserva il mondo. Partendo da oggetti comuni e dalla loro osservazione coi sensi Palomar inizia a porsi domande più o meno importanti (e forse riesce veramente a farsi venire qualche ulcera...).
Però mi piace proprio per questa sua caratteristica, che in parte possiedo. Non si ferma al modo in cui tutti vedono il mondo, ma si fa domande su domande anche se poi il risultato non lo porta ad essere "più intelligente".
 

Spilla

Well-known member
Fino a 1.2.1

Il racconto delle tartarughe mi è piaciuto molto. E ancora di più quello sul seno nudo, esilarante, anche perché il risultato di tutte le riflessioni psico-socio ecc., tutto il raccontarsi del valore della donna e poi.... alla fine ha trovato le migliori scuse per tornare a dare più volte una sbirciatina :mrgreen:
 

Spilla

Well-known member
... e pensare che l'ho voluto leggere solo perchè era già in casa, ma non mi ispirava molto!
Questo libro è....spettacolare :paura:
:ad::ad:
 

elisa

Motherator
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pagina 37

Calvino dà dignità alla realtà rendendola affascinante soprattutto dando valore a ciò che ci circonda, basta uno sguardo attento e partecipe e quello che ci sta attorno diventa, prezioso, luccicoso, speciale...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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fino al cap 1.3.3

Le parti che mi hanno interessata sono state quelle dell'erba del prato piena di erbacce e quella sugli uccelli, perché ho pensato a me quando dovevo togliere dall'orto la maledetta gramigna :W, cicoria selvatica e borragine ci sono anche da me, qualcuno se le mangia, io no però, solo la borragine la usava mia mamma parecchi anni fa quando preparava i ravioli secondo la ricetta piemontese di mia nonna, poi lessi da qualche parte che era pericolosa da mangiare e non gliela feci più usare :boh:.
Gli uccelli del mio vicino invece mi svegliano la mattina, c'è una pica che fa come i pappagalli, imita il verso dei gatti, è stranissima :mrgreen:.

Purtroppo non riesco molto ad immedesimarmi nella lettura e spesso la trovo noiosa e troppo tecnica, anche se stimo parecchio Calvino soprattutto per la sua attività politica e da partigiano.
 

Spilla

Well-known member
Io oggi non ho letto, per Calvino ci vuole concentrazione e a me mancava :?
Comunque non e un libro che vada letto per forza d'un fiato, mi piace l'idea di assaporarlo un pezzetto alla volta.
Non mi abbandona la sensazione che ci sia molto di autobiografico, non pare anche a voi?
Roberto, ti abbiamo già perso? :?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io oggi non ho letto, per Calvino ci vuole concentrazione e a me mancava :?
Comunque non e un libro che vada letto per forza d'un fiato, mi piace l'idea di assaporarlo un pezzetto alla volta.
Non mi abbandona la sensazione che ci sia molto di autobiografico, non pare anche a voi?
Roberto, ti abbiamo già perso? :?

Sarà anche per questo che non lo sto apprezzando molto? A me la concentrazione manca tutti i giorni purtroppo :W.
Stasera mi prendo una pausa e ritorno alle Favole di Grimm :).

Di certo c'è molto di autobiografico, lui aveva studiato Agraria, il padre era agronomo e botanico e la madre una naturalista, poi si è sempre interessato di scienze, alla mia maturità di liceo scientifico uscì come tema specifico qualcosa tratto dalle sue Lezioni americane ma siccome non l'avevamo affatto studiato come autore io lo scartai subito e scelsi quello di attualità (per la letteratura c'era il Manzoni che non ho mai amato troppo).
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Io oggi non ho letto, per Calvino ci vuole concentrazione e a me mancava :?
Comunque non e un libro che vada letto per forza d'un fiato, mi piace l'idea di assaporarlo un pezzetto alla volta.
Non mi abbandona la sensazione che ci sia molto di autobiografico, non pare anche a voi?
Roberto, ti abbiamo già perso? :?

No, ci sono ancora! Al momento sono in difficoltà con il romanzo che sto scrivendo, e mi sto concentrando molto su un'altra lettura che mi aiuta nello scrivere. Cercherò di essere più presente :D
 

elisa

Motherator
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pagina 57

provo piacere nella lettura ma non è un libro facile da commentare, perché i bozzetti sono fulminanti, con quei finali mozzafiato...
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Palomar esplora il mondo intorno a sé, quasi giocando. Sì, come un bambino che esplora ogni cosa senza preoccuparsi di quanto riesce effettivamente a conoscere.
Mi è piaciuto molto il racconto 2.1.1: Palomar cerca di immedesimarsi nel punto di vista degli uccelli, quasi aprendo la strada a un modo alternativo di vedere le cose intorno a noi. L'ultimo paragrafo l'avevo letto e stavo andando avanti con la lettura, poi sono tornato indietro e... sorpresa! Un pensiero molto profondo.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
pagina 77

Palomar osserva, e osserva in modo scientifico, a volte ossessivo, comunque da scienziato, come può ispirare il nome uguale all'osservatorio in California. Più vado avanti e più mi chiedo: ma chi è Palomar?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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fino al capitolo 2.1.2

Sono arrivata alla parte del geco, è un animale davvero carino, soprattutto quello rosa... proprio qualche giorno fa ho avuto anche io modo di osservarlo dalla parte interna perché stava salendo dall'esterno sul vetro della finestra del bagno :wink:.

Ho segnato la mia prima citazione:
Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose ci si può spingere a cercare quel che c'è di sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile.
Quindi non riusciremo mai a sapere cosa c'è davvero sotto :W :mrgreen:
 

Roberto89

MODerato
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Fino al 2.1.2 La pancia del geco

Ho provato a immedesimarmi in Palomar e sua moglie, la sera, a discutere se sia il caso di restare alla tv a seguire qualche interessante programma o mettersi davanti alla finestra a osservare il geco...
 

Spilla

Well-known member
Palomar non si svela, guarda ciò che è fuori, non ciò che è dentro :wink:. È la sua grandezza e il suo limite :mrgreen:
Anche io a volte vorrei "qualcosa di più", ma ce lo dice lui stesso: la superficie delle cose lo affascina ed esaurisce le sue energie :mrgreen:.
Oggi mi tuffo nella vita di Palomar in città.
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
2.2.1

Questa parte mi ha fatto immergere nel passato... avevo circa dieci anni, ero stato 'adottato' da poco e non conoscevo ancora quasi nulla del mondo. Ricordo le prime volte che andavo nei supermercati in compagnia di mia zia, guardando gli scaffali estasiato da colori, forme, immagini. Notavo spesso che le persone sembravano ignare di ciò che vedevo io, e tutte le volte mi sentivo proprio come Palomar, mi chiedevo: non è che sono io qui la nota stonata?
Questi ricordi sopiti ritornati a galla, anche se un po' tristi, mi hanno fatto piacere. Un grazie a Calvino (e le mie scuse a voi per questa nota forse poco consona... :??)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
@ Roberto

La nota non è affatto poco consona, a me fa sempre piacere leggere e scrivere commenti personali durante i gruppi di lettura :D. In passato però forse ho esagerato :mrgreen:, mentre ora (forse) riesco a mantenermi :wink:.

Fino al capitolo 2.2.3
Purtroppo non mangiando formaggi non sono riuscita ad identificarmi in quel capitolo, la carne invece la mangio ma la vista del sangue in macelleria da qualche anno mi provoca un po' di fastidio, quindi neppure con quel capitolo ho potuto creare affinità :boh:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
pagina 89

Palomar diventa sempre più consapevole, meno dubbioso e superficiale, si pone delle domande etiche e riesce anche a prendere posizione. Commovente il racconto Il marmo e il sangue, che descrive una macelleria, dove la riflessione arriva a un livello di profondità tale da diventare quasi una parabola.
 

Spilla

Well-known member
Sono in formaggeria. Capisco benissimo la sensazione di voler assaggiare tutto...:mrgreen:di voler discriminare tra colori, forme, gusti, aromi...:sbav:
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
2.2.3

Fra "Il museo dei formaggi" e "Il marmo e il sangue" c'è un'iniziale analogia, ma poi le strade si dividono. E mentre nel primo Palomar fallisce, non tanto nella sua analisi quanto nel trarne un vantaggio (comprare i formaggi che più lo interesseranno), davanti alla vista del sangue, come è stato detto, il suo ragionamento diventa profondo, e l'autore lo lascia stavolta indisturbato.
 
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