Parole stonate

Meri

Viôt di viodi
Secondo me, la persona con cui ricominciare c'è. Lei si lascia tutto alle spalle e ricomincia con un altro. La trovo coraggiosa.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono d'accordo con Spilla, eh furba, se ti sei innamorata di qualcun altro è troppo facile lasciarsi il passato alle spalle! Vorrei vedere se avresti lo stesso coraggio, se fossi sola :D Bel testo, comunque, inteso come canzone d'amore.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Siamo arrivati al terzo testo su cui soffermarci, Che sia benedetta di Fiorella Mannoia

Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita
Quante volte ho chiesto scusa e quante no
È una corsa che decide la sua meta
Quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa, che passa
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta

Siamo eterno, siamo passi, siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c'è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d'averla già capita
Non basta, non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta

A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso, nessuno è migliore
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l'amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta
 

Spilla

Well-known member
Io invece la prima volta che l'ho sentita ho pianto.
Non la trovo espressione di superficialità, anzi, mi sembra il risultato a cui si può arrivare dopo grandi sofferenze e lotte.
La vita non è il risultato dei nostri tantativi di evitare cio che è sbagliato e che ci dà dolore. Ma È sbagli, dolori, incertezza, cadute, limiti... accanto a gioie e dolcezze, ma non sono queste l'oggetto della canzone. Non si dice "dài, tirati su, domani andrà meglio", e nemmeno "pensa a quanto sei fortunato, in fondo". Si dice qualcosa di più radicale: la realtà della tua vita è la sua perfezione.
Mi pare il traguardo di un percorso difficile, quasi il frutto di una saggezza antica, profonda.
 

SALLY

New member
Io sono d'accordo con Spilla, su tutte e due le canzoni, la prima di Edith Piaf...bellissima, ma temo che dopo un pò anche il nuovo con cui ricomincia farà parte del passato su cui passare un'altra volta la spugna, ergo....meglio ricominciare da se. :mrgreen:

La seconda, della Mannoia, ha commosso anche me quando l'ho sentita, sono parole che si possono capire solo ad una certa età, dopo che l'hai passata la vita e ti rendi conto che è inutile fare resistenza e che tutto ciò che succede non succede per caso, che bisogna imparare a conviverci con serenità, senza rimpianti, sensi di colpa e recriminazioni.
 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Completamente dimenticata di questo gioco! La demenza senile inizia a farsi sentire ... ecco la prossima proposta :BLABLA

Il Disertore - Le Déserteur (Boris Vian) trad. G. Calabrese

In piena facoltà egregio presidente
le scrivo la presente che spero leggerà.
La cartolina qui mi dice terra terra
di andare a far la guerra quest'altro lunedì

Ma io non sono qui egregio presidente
per ammazzar la gente più o meno come me
Io non ce l'ho con lei sia detto per inciso
ma sento che ho deciso e che diserterò.

Ho avuto solo guai da quando sono nato
i figli che ho allevato han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà ormai son sotto terra
e a loro della guerra non gliene fregherà.

Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato la mia migliore età.
Domani mi alzerò e chiuderò la porta
sulla stagione morta e mi incamminerò.

Vivrò di carità sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna e a tutti griderò.
Di non partire più e di non obbedire
per andare a morire per non importa chi.

Per cui se servirà del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro se vi divertirà.
E dica pure ai suoi se vengono a cercarmi
che possono spararmi io armi non ne ho.

 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questa canzone ha una melodia che riesco a sentire leggendola, sembra una poesia, mi piace il modo in cui sono scritte le parole.
Mi piace soprattutto questa strofa:
Vivrò di carità sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna e a tutti griderò.
Di non partire più e di non obbedire
per andare a morire per non importa chi.

La libertà interiore è qualcosa che nessuno ci potrà mai togliere.
 

SALLY

New member
Bellissima, un uomo che può essere libero senza rimpianti o rimorsi, ha solo la sua vita ...e ha deciso che è sua!
 

Volgere Altrove

New member
Completamente dimenticata di questo gioco! La demenza senile inizia a farsi sentire ... ecco la prossima proposta :BLABLA

Il Disertore - Le Déserteur (Boris Vian) trad. G. Calabrese

In piena facoltà egregio presidente
le scrivo la presente che spero leggerà.
La cartolina qui mi dice terra terra
di andare a far la guerra quest'altro lunedì

Ma io non sono qui egregio presidente
per ammazzar la gente più o meno come me
Io non ce l'ho con lei sia detto per inciso
ma sento che ho deciso e che diserterò.

Ho avuto solo guai da quando sono nato
i figli che ho allevato han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà ormai son sotto terra
e a loro della guerra non gliene fregherà.

Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato la mia migliore età.
Domani mi alzerò e chiuderò la porta
sulla stagione morta e mi incamminerò.

Vivrò di carità sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna e a tutti griderò.
Di non partire più e di non obbedire
per andare a morire per non importa chi.

Per cui se servirà del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro se vi divertirà.
E dica pure ai suoi se vengono a cercarmi
che possono spararmi io armi non ne ho.


Fossati.
........................................................
 

Spilla

Well-known member
Magari sapessimo davvero ribellarci alle logiche dei potenti... capire che l'odio non serve a nulla...
Magari...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Che sia benedetta

Bellissimo testo, che infonde speranza, per quanto mi riguarda la speranza di potere far mio quello che c'è scritto in un giorno possibilmente non troppo lontano :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il Disertore

L'ho letto bene per la prima volta soltanto adesso. Non ho niente da aggiungere, il testo parla da sé. Ce ne fossero. Gli invidio il coraggio.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E siamo arrivati al grande Faber... :)



GIUGNO '73

Tua madre ce l'ha molto con me

perché sono sposato e in più canto

però canto bene e non so se tua madre

sia altrettanto capace a vergognarsi di me

La gazza che ti ho regalato

è morta, tua sorella ne ha pianto,

quel giorno non avevano fiori, peccato,

quel giorno vendevano gazze parlanti.

E speravo che avrebbe insegnato a tua madre

a dirmi "ciao come stai",

insomma non proprio a cantare

per quello ci sono già io come sai.



I miei amici sono tutti educati con te

però vestono in modo un po' strano

mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi

"Sono loro stasera i migliori che abbiamo"

E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa

nell'imbuto di un polsino slacciato.

I miei amici ti hanno dato la mano,

li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.

E tu aspetta un amore più fidato

il tuo accendino sai io l'ho già regalato

e lo stesso quei due peli d'elefante

mi fermavano il sangue

li ho dati a un passante.

Poi il resto viene sempre da sé

i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati

io mi dico è stato meglio lasciarci

che non esserci mai incontrati.

De Andrè
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mentre leggevo il testo scorrevo le parole e pensavo ad un lieto fine.
Le ultime due frasi sono state come un risveglio da un sogno.
A volte me lo chiedo anch'io: meglio un amore perso o un amore mai vissuto?
Ancora non trovo risposta.
 

SALLY

New member
Due mondi inconciliabili, le storie così sono destinate a concludersi appena finito l'innamoramento, di solito (scientificamente provato) 2 anni, mi trovo a dar ragione al grande Faber, meglio un amore finito che mai vissuto...è anche più pratico, un amore finito ha i suoi perchè, un amore mai vissuto lascia sospesi...chissà come sarebbe stato, ecc ecc....e si tende a idealizzare ciò che 99 su 100 non è.:wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il racconto della fine di un amore, quando è condito di dettagli realistici, ma anche bizzarri, come in questo caso, è più credibile e toccante. Non manca l'ironia: "quel giorno non vendevano fiori, peccato, quel giorno vendevano gazze parlanti".
E' una storia tra due persone poco compatibili, una conformista e una decisamente meno.
A volte gli opposti si attraggono, ma l'attrazione scivola nella sopportazione e poi nel "basta, non ce la faccio più".
Sono d'accordo, meglio lasciarci che non esserci mai incontrati, sempre se si sa vivere la sofferenza intensa mantenendo un certo equilibrio psichico.
Non c'è niente da dire, Faber sapeva scrivere davvero.
 

Spilla

Well-known member
Mah, io con il lasciarsi ho sempre avuto un pessimo rapporto... :mrgreen:
Il testo è surreale, mi pare che il protagonista sia, dei due, quello forte, che sa andare serenamente verso una nuova storia.
Anche qui, beato lui!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Francesco è molto quotato in questo 3d, e mi fa piacere :) Questa canzone non è tra le sue più conosciute; come tante altre, la trovo anche piuttosto fantasiosa e criptica e forse anche per questo mi incuriosisce commentarla e leggere le vostre parole.


Signora aquilone


C'era una donna, l'unica che ho avuto,

Aveva i seni piccoli e il cuore muto,

Nè in cielo, nè in terra, una casa possedeva,

Sotto un albero verde dolcemente viveva,

Sotto un albero verde dolcemente viveva.

Legato ai suoi fianchi con un filo d'argento,

Un vecchio aquilone la portava nel vento

E lei lo seguiva senza fare domande

Perché il vento era amico e il cielo era grande,

Perché il vento era amico ed il cielo era grande.



Io le dissi ridendo "Ma Signora Aquilone

Non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?".

Lei mi prese la mano e mi disse "Chissà,

Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà,

Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà".


E così me ne andai che ero un poco più saggio

Con tre soldi di dubbio e due di coraggio

E incontrai un ubriacone travestito da santo

Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto,

Che ogni sera si ubriacava bevendo il proprio pianto.

E mi feci vicino e gli chiesi perdono

Ma volevo sapere se il suo pianto era buono.

Lui mi disse "Fratello, è antico come Dio,

Ma è più dolce del vino perché l'ho fatto io,

Ma è più dolce del vino perché l'ho fatto io".



E prima che le stelle diventassero lacrime

E prima che le lacrime diventassero stelle

Ho scritto canzoni per tutti i dolori

E forse questa qui non è delle migliori, e forse

Questa qui non è delle migliori.
 
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