Parole stonate

Spilla

Well-known member
Ma che bella!
Non l'avevo mai sentita, ma la signora dell'aquilone mi somiglia, ed anche l'ubriaco un po' mi somiglia.
Solo che io sto ancora aspettando qualcuno che apprezzi i miei voli di aquilone e le mie ubriacature di malinconia.
E che ne faccia canzoni, magari.
Penso sarà per un'altra vita :mrgreen:
 

SALLY

New member
Ci sono canzoni che danno un'emozione particolare appena si sentono...questa per me è una così :D
Non credo che abbia un significato certo, penso sia più ad interpretazione personale....a me la signora aquilone da un senso di serenità, quel vivere sotto l'albero e non possedere niente...ha un tocco orientale, il non attaccamento rende liberi, e l'aquilone, a cui lei rimane legata con un filo potrebbe rappresentare i nostri sogni...e l'ubriacone travestito da santo è come siamo noi, un pò sensibili un pò no e il pianto le nostre azioni, giuste o sbagliate sono le nostre...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
La prima parte descrive un'immagine surreale, la seconda parte descrive una scena vivida, reale.
Entrambe secondo me rappresentano due modi diversi e contrastanti di affrontare la vita.
L'uno mi trasmette un'illusione di libertà, vivere in modo distaccato, per non soffrire, l'altro mi trasmette la certezza che provare emozioni inevitabilmente porta sofferenza.
L'ideale sarebbe controllare le proprie emozioni, ma è possibile? Non lo so.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Oggi vi presento la prossima proposta, un po' in ritardo...

Signora bionda dei ciliegi - Ivan Graziani

Come va? Sei ancora addormentata città da sempre amata, perduta e mai riconquistata. E il ricordo è così lontano di un bicchiere di spuma freddo nella mano. La villa è lì davanti a me in quest'alba d'estate prigioniera dentro la sua rete. Ma quella rete scavalcherò e se nessuno mi sente vorrei ancora parlarle, perché un segreto ho da dirle, da dirle. Hey! Mi ascolti? Villa bianca dei ciliegi accendi ancora le tue luci per te, per me. E rimandami le immagini di allora lo stesso giorno, la stessa ora per respirare di nuovo la vita vissuta con te. I libri sotto il braccio, Dio! Adesso come faccio? Sì signora, dopo i compiti di scuola alle cinque il tè a casa sua non mancherò. Ecco ormai la porta che si è aperta, che silenzio intorno nel grande specchio si riflette il giorno. La signora chissà dov'è, la signora che era purtroppo tanto più grande di me. Davanti a quel divano dannunziano risento la sua mano. Io spaventato rimanevo lì gli occhi sgranati a sentir quei sì fra il piacere e il terrore, l'odio e l'amore. E terminò troppo presto quel gioco crudele d'agosto. Hey! Mi ascolti? Signora bionda dei ciliegi accendi ancora quelle luci per me, per me. E rimandami quello che ho perduto che lungo gli anni non ho più trovato. Per respirare di nuovo la vita, la vita vissuta con te. I libri sotto il braccio, Dio! Adesso come faccio? sì signora, dopo i compiti di scuola alle cinque il tè a casa sua non mancherò
 

Ondine

Logopedista nei sogni
I testi di Ivan Graziani hanno una struggente malinconia, c'è tanta verità e per questo mi piacciono molto.
Bellissima la descrizione della casa tra i ciliegi, l'ansia dell'incontro con la signora, all'ora del tè, sembra un dipinto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Signora aquilone

Bella scelta, perché non è tra le più famose di De Gregori, ma è davvero bella, come quasi tutte le sue...
Io provo invidia per la Signora Aquilone e per l'ubriaco, per la loro libertà e il loro essere "cani sciolti", lontani dalle regole e dalla realtà in cui tutti siamo, nostro malgrado, imbrigliati.
La ascolto sempre con grande piacere.
 

SALLY

New member
Signora bionda dei ciliegi

Non la conoscevo, mi ricordo Ivan Graziani ai tempi di "Lugano addio" e " Agnese" e questa non è da meno, è delicata struggente di nostalgia, probabilmente un'adolescente che andava a ripetizione e si è innamorato dell'insegnante....poi il tempo passa, si cresce, si torna nei luoghi che ci hanno dato emozioni, ma non si ritrovano più...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Signora bionda dei ciliegi

Ho scoperto questa canzone di recente, mi piace ma non è la mia preferita tra quelle di Ivan Graziani. Questo testo mi incuriosisce perché, leggendolo oggi, lo trovo altamente trasgressivo. Ora credo che pochi si azzarderebbero a raccontare in una canzone le gesta di una distinta signora che seduce un adolescente imberbe, sottolineando la nostalgia di lui, dopo tempo, e le sue reazioni "tra il piacere e il terrore"... negli anni 70/80 mi pare si badasse molto meno al "politicamente corretto", sia nelle canzoni che nel cinema. Forse c'era semplicemente meno ipocrisia.
 

SALLY

New member
Ho scoperto questa canzone di recente, mi piace ma non è la mia preferita tra quelle di Ivan Graziani. Questo testo mi incuriosisce perché, leggendolo oggi, lo trovo altamente trasgressivo. Ora credo che pochi si azzarderebbero a raccontare in una canzone le gesta di una distinta signora che seduce un adolescente imberbe, sottolineando la nostalgia di lui, dopo tempo, e le sue reazioni "tra il piacere e il terrore"... negli anni 70/80 mi pare si badasse molto meno al "politicamente corretto", sia nelle canzoni che nel cinema. Forse c'era semplicemente meno ipocrisia.

....sai che lo penso anch'io, mi sembra che i tempi invece che evolvere (dagli anni 70') si sono involuti, sempre più bigotti e bacchettoni!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Chiedo scusa per il ritardo, ma sono rimasta diversi giorni senza linea.
Ecco a voi la prossima canzone :) anzi, il prossimo testo:)

Bird on the wire di Leonard Cohen


Like a bird on the wire
Like a drunk in a midnight choir
I have tried in my way to be free.
Like a worm on a hook
Like a knight from some old-fashioned book
I have saved all my ribbons for thee.

If I have been unkind
I hope that you can just let it go by
If I have been untrue,
I hope you know it was never to you.

Like a baby stillborn
Like a beast with his horn
I have torn everyone who reached out for me.
But I swear by this song
And by all that I have done wrong
I will make it all up to thee.

I saw a beggar leaning on his wooden crutch,
He said to me, "You must not ask for so much."
And a pretty woman leaning in her darkened door,
She cried to me, "Hey, why not ask for more?"

Like a bird on the wire
Like a drunk in a midnight choir
I have tried in my way to be free.



TRADUZIONE
Come un uccello sul filo, come un ubriaco in un coro di mezzanotte, ho cercato a modo mio di essere libero.
Come un verme sull'amo, come un cavaliere di un qualche libro antico e fuori moda, ho conservato i miei brandelli per te.
Se sono stato poco gentile, spero tu possa passarci sopra
Se sono stato insincero, spero tu sappia che non è stato mai nei tuoi confronti.

Come un bimbo nato morto, come una bestia col suo corno, ho fatto del male a chiunque si sia avvicinato a me.
Ma giuro su questa canzone e su tutto ciò che ho fatto di sbagliato che mi farò perdonare tutto da te.
Ho visto un mendicante appoggiato alla sua stampella di legno. Mi ha detto: "Non devi chiedere così tanto".
E una bella donna appoggiata alla sua porta buia, mi ha urlato: "Hey, perché non chiedere di più?"

Come un uccello sul filo, come un ubriaco in un coro di mezzanotte, ho cercato a modo mio di essere libero.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ha una bellezza maledetta questo pezzo.
Chi di noi dentro non ha un po' di autodistruzione cercando il proprio modo di essere libero?!
 

Spilla

Well-known member
Cohen

Questa è poesia. Qualcuno può dire: "invece io no"?
Ho fatto male a chiunque si sia avvicinato a me. O Dio...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi sa che qui abbiamo esaurito le proposte...vado ad aprire Parole stonate 2 ma qui non chiudo, in modo che chi vuole possa ancora commentare.
 
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