34° Poeticforum - Le poesie che amiamo

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Abbiamo un'altra forumpoetessa, Evy :) Prepariamoci a commentare la sua poesia :)

Mentre il paesaggio scorre
I pensieri sono fermi.
La musica rompe il silenzio...
Le tue mani sicure
Dirigono i sogni...
Sogni che stanno arrivando a destinazione...
In un porto sicuro.
In un abbraccio infinito.
In un futuro da scrivere.

E' un cuore semplice, spontaneo quello che "sente" questi pensieri, perché è un tutt'uno con essi. Commuove la sincerità e l'immediatezza delle parole e delle emozioni sottese
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Ah nella mia beata e cieca ignoranza ho scoperto che la camionista e il segretario sono quasi 5anni che stanno insieme..TUNZZZ :MUCCA

nessun problema
anch'io conosco una zocc**a che frequenta un tizio da quasi cinque anni ...

:W
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Pronti per la prossima?

Piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell’aria.

Pierluigi Cappello
tratto da "Mandate a dire all'imperatore"
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Una carezza che, con l'effetto della pioggia, si diffonde sul corpo, una pioggia d'amore.
Occhi negli occhi, due corpi che diventano un tutt'uno e la realtà si capovolge perché l'amore capovolge le cose, le trasforma.
Stupenda.
 

shvets olga

Member
Mi sembra che sia accaduto qualcosa di terribile, e il tempo è buono, e l’ora è indovinata, ma tutto è fragile, le radici non possono essere nell’aria - si seccano.
L'albero è capovolto, il mondo è capovolto.
 

qweedy

Well-known member
Pierluigi Cappello è per me uno dei nostri più grandi poeti contemporanei, e nelle sue poesie si sente un linguaggio trasparente, ma non facile, in quanto tale trasparenza è il frutto di una lunga gestazione, di un lungo lavoro artigianale sul verso, sul peso specifico di ogni singola parola. Le sue poesie sono difficili.

Il quadro che la poesia "Piove" mi trasmette è l'immagine di una coppia fuori dal tempo e dallo spazio, in un riparo sicuro con il rumore della pioggia in sottofondo. E se piovesse per sempre resterebbero per sempre nel cerchio del tempo buono, nell'ora indovinata, intoccabili da ciò che accade all'esterno, presi dalla perfezione dell'istante. Qui e ora, perfetti. La poesia apre la finestra sul mondo delle possibilità, tutto è possibile in quell'istante perfetto, l'albero è capovolto, la radice è nell'aria, non ci sono limiti oggettivi, la realtà visibile non è l'unica realtà, la poesia ci apre all'impossibile, i due sono intangibili e intoccabili, tutto è ancora possibile.

Si percepisce un grandissimo paziente lavoro artigianale su ogni singola parola, fino a raggiungere la parola perfetta. E' un Grande!


"Da sempre sono convinto che le mie poesie vadano stropicciate. Non sono geloso dei miei versi, anzi, vanno per il mondo indipendentemente da me ed è bene che si sporchino per le strade, che ognuno li interpreti come gli pare. Anche perché si tratta di un processo che libera libertà, che fa diventare coautori della poesia nel momento in cui viene letta o interpretata. Un lavoro dove esiste la voce che dice «io» e, come per miracolo, attraverso il dialogo, si fa «io collettivo». Ma non si tratta di imperfezione, piuttosto di un’immagine fatta di un gesto, un sasso e uno stagno. La poesia è il gesto primo, l’unico perfetto, il gesto dell’arte, e il suo entrare nel mondo ne è la parabola. Ciò che suscita, le onde che apre nello stagno sono la risonanza libera nei lettori." Pierluigi Cappello
 

Orazio

Member
Kahlil Gibran (L'amicizia)

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Kahlil Gibran (L'amicizia)

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.


Grazie del contributo e benvenuto nel Poeticforum! Parleremo della tua poesia alla fine della discussione.
 

Grantenca

Well-known member
Non riesco a dare i miei "Thanks", non so perché. ma ci tengo a sottolineare che apprezzo molto i Vs. commenti su questo poeta (Pierluigi Cappello) che mi sembra, obbiettivamente, di notevole caratura.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell’aria.

Bellissima poesia, un po' difficile come è stato già detto, ma l'armonia del suono delle parole la rende accogliente e le immagini sono particolarmente evocative. I due si trovano "nel cerchio del tempo buono", senza dimora, liberi seppure in una realtà ovattata che non prevede vie di fuga; solo, vedo una leggera insicurezza in quel sentiero di matita, così facilmente cancellabile, anche se non credo che il poeta avesse previsto questa sensazione. Non si sa cosa succederà domani, ma oggi lo sconvolgimento, seppur silenzioso, è tale che "l'albero è capovolto".
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Siamo distanti, dispersi
Riflessi lontani
di immagini indistinte.

Siamo soli, recisi
Pioggia d'estate
che evapora al sole

C'era musica
tra la polvere dei gradini
tra lacrime e cartone.

C'era un riflesso giallo
una fiamma verde
un sorriso sempre in tasca.

C'era poesia
tra le pieghe dell'asfalto
tra curve rosse e bianche.

C'era il cielo
che ci guarda ancora
mentre inconsapevolmente
ci cerchiamo.

Grazie ancora, mi dispiace ma in questo 3d proponiamo solo una poesia a ciascuno. Poi le commentiamo. :)
Puoi conservarla per la prossima volta, e intanto proporla nel topic "La poesia del giorno", dove puoi postare tutte le poesie che vuoi in qualsiasi momento. :wink:
Se si tratta di creazioni tue, invece, c'è il 3d "Le nostre poesie". Anche lì puoi postare quando vuoi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Oggi vi propongo la prossima poesia :)

Sul tavolo

Ci terrei a precisare che ho comprato
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.

Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un’astina dell’olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.

È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.

Andrew Motion
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Sul tavolo
Ci terrei a precisare che ho comprato questa tovaglia con il suo semplice disegno ripetitivo di fiori viola scuro non menzionati da alcun botanico perché mi ricorda quel vestito stampato che indossavi l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito – hai sempre sostenuto – che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva. Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro oppure no. Come è potuto uscirsene così in silenzio dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche altro sedere che faccia svolazzare a sinistra e a destra quelle pesanti corolle. Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi in una discarica o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce un’astina dell’olio un pezzo là intorno a una crepa in un tubo di piombo.
È passato tanto tempo ormai, amore mio, tanto tempo, ma stanotte proprio come la nostra prima notte sono qua, la testa leggera tra le mani e il bicchiere pieno, che fisso i grossi petali sonnolenti fino a quando si mettono in moto, amandoli ma con il desiderio di sollevarli, di schiuderli, persino di farli a pezzi, se questo è quanto ci vuole per arrivare alla tua bellissima pelle, desiderosa, calda, candida come la luna.
*
Mi ha colpito di questo componimento la forza evocativa delle sensazioni provate nell’animo umano, riportate con un’immediatezza e contemporanea semplicità che ben ne sottolineano la genuinità umana.È nelle cose di tutti i giorni, non escluse quelle importanti che possono segnare la nostra esistenza, che si accavallano nella mente i pensieri e le considerazioni più semplici, apparentemente banali.Banali non sono, però, dato che le nostre ore sono segnate da ondate di pensieri e sensazioni che ce le contraddistinguono assieme a colori temperature odori e accostamenti anche banali o al limite grotteschi, tutti fatti che poi è compito della fase rem del sonno mettere nel giusto ordine per interpretarne il significato.Stupendo il trip del vestito simile alla tovaglia, il pensiero al botanico, le corolle fatte svolazzare dagli ancheggiamenti… fino allo straccetto per l’astina dell’olio o la perdita idraulica, all’apparenza psicotiche assurdità.Questi flash tra le cose quotidiane di una convivenza, immagini di cui ci si rende conto quando poi ci si ritrova soli, e tornano in forma nostalgica come parti di una vita perduta; reminiscenze sopite nel vino, stimolate dalla vista da questo resa incerta e ondeggiante, che movimento restituisce alla tovaglia che tanto ricorda l’abito di lei, ondeggiante e variopinto.E l’impossibilità di tornare ad avere lei accanto origina moti di sentimento amoroso ma anche di violenta impotenza.Mi sia permesso concludere con una leggera personalissima critica: il contenuto della composizione lo trovo estremamente poetico, ma sono del parere che la poeticità dei pensieri non basti per dare a uno scritto dimensione di poesia. Si tratta di un lavoro poetico senza dubbio, ma anche senza entrare in inconcludenti e forse obsolete considerazioni su metrica e altro, questo lavoro non mi parrebbe tanto definibile “poesia” (come cerco di dimostrare qui
 

maclaus

New member
...hai perfettamente dimostrato, caro Hot, che questo componimento non rientra nei canoni della poesia... o, perlomeno, come intendo io la poesia.
Hai anticipato il mio giudizio. Ma comunque non avrei riscritto "in prosa", come hai abilmente fatto tu, questa "poesia"...
Complimenti.
Per quanto concerne il contenuto, mi è piaciuto abbastanza...ma non mi ha esaltato :boh:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
...hai perfettamente dimostrato, caro Hot, che questo componimento non rientra nei canoni della poesia... o, perlomeno, come intendo io la poesia.
Hai anticipato il mio giudizio. Ma comunque non avrei riscritto "in prosa", come hai abilmente fatto tu, questa "poesia"...
Complimenti.
Per quanto concerne il contenuto, mi è piaciuto abbastanza...ma non mi ha esaltato :boh:

ti ringrazio per il riscontro stimatissimo, che mi ha dato spunto per andarmi a rileggere ciò che avevo postato, tra l'altro scritto malissimo e in fretta.
voglio però approfittare per dirti che l'ultima frase è risultata tagliata, probabilmente per una svista nell'eseguire copia/incolla...
in effetti doveva essere:
"(come cerco di dimostrare qui sopra condensandolo senza tanti a capo)".
ci ho tenuto a comunicartelo per rispondere a quella velata tua critica, legittimissima e gradita, che tu mi hai rivolto nell'ultima parte del tuo post, di essermi preso la briga di riscrivere in prosa il componimento. come leggi ora nella frase completa, infatti, non ho riscritto proprio nulla, limitandomi a togliere i numerosi a capo buttati lì senza una regola apparente.
:MUCCA
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Andrew Motion scrive nella sua biografia per il British Council: “Voglio che i miei versi siano chiari come acqua. Nessun linguaggio ornato, solo qualche ovvio accorgimento. Voglio che i lettori possano vedere tutto il percorso attraverso lo specchio della palude. Voglio che sentano di trovarsi in un mondo che pensano di conoscere, e che diventa poi straniero, più carico, più turbato di quello che credevano”.
Mi piace il suo stile epistolare, sembra infatti più una lettera, racconta una storia.
Mi fa tristezza la tovaglia che ricorda il vestito di lei, mi fa tristezza quest'uomo che rimpiange di non aver detto alla sua amata che il vestito gli piaceva.
Mi fa tristezza il pensiero che a volte ci si accorga di non aver detto quello che si voleva dire per paura, per abitudine, per pudore, per insicurezza.
 

maclaus

New member
ti ringrazio per il riscontro stimatissimo, che mi ha dato spunto per andarmi a rileggere ciò che avevo postato, tra l'altro scritto malissimo e in fretta.
voglio però approfittare per dirti che l'ultima frase è risultata tagliata, probabilmente per una svista nell'eseguire copia/incolla...
in effetti doveva essere:
"(come cerco di dimostrare qui sopra condensandolo senza tanti a capo)".
ci ho tenuto a comunicartelo per rispondere a quella velata tua critica, legittimissima e gradita, che tu mi hai rivolto nell'ultima parte del tuo post, di essermi preso la briga di riscrivere in prosa il componimento. come leggi ora nella frase completa, infatti, non ho riscritto proprio nulla, limitandomi a togliere i numerosi a capo buttati lì senza una regola apparente.
:MUCCA

Ma la mia non era una velata critica caro Hot
Ho sottolineato e condiviso il fatto che non mi piace lo stile del poeta...
 

Orazio

Member
Oggi vi propongo la prossima poesia :)

Sul tavolo

Ci terrei a precisare che ho comprato
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.

Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un’astina dell’olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.

È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.

Andrew Motion

Molto bella e significativa.
Si percepisce il grande amore che provava per questa donna,il grande rammarico nell'averla perduta,forse per sempre senza riuscire a dirle quanto le piaceva quel vestito che indossava,quanto lo faceva sussultare di gioia.
E rincara la dose,poi arrivando a parlare della sua pelle,così speciale per lui.
La tristezza maggiore che assale i pensieri di chi amava una persona,sono quelle cose uniche che faceva con lei,in modo così intimo e prezioso.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sul tavolo

Belle le poesie per immagini, che partono da dettagli apparentemente insignificanti e che invece evocano una serie di ricordi e di pensieri legati alla persona amata e perduta.
Chissà se la loro storia sarebbe finita, se lui le avesse detto che quel vestito gli piaceva e così, magari, tante altre cose :)
 
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