Quarantunesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

qweedy

Well-known member
Ma certo qweedy!:)
L'immagine che hai postato però non la visualizzo, vedo un quadratino nero.

:?

spero che questa si veda:

Guernica_(Picasso)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bene, bene, vedo un piacevole movimento :mrgreen: Altre proposte? O domani iniziamo a commentare? (Che brutta parola, commentare. Ogni volta che la scrivo, ci penso. Con quale si potrebbe sostituire?)
 

ariano geta

New member
Molto impressionista come stile ma sembra più una bozza che un quadro ultimato... Non so, forse proprio per questa impressione iniziale mi suscita reazioni un po' "a metà", inconcluse così come mi appare il quadro...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Berthe Morisot è stata una delle poche pittrici impressioniste e riuscì, grazie alla sua determinazione, ad uscire fuori dagli schemi che la destinavano a dipingere solamente situazioni di vita domestica, all'interno della casa. Berthe infatti dipinse molti paesaggi, porti, giardini.
Questo quadro rappresenta una donna (forse lei?) che fa il bagno nel lago di Mesnil Saint Laurent, un piccolo villaggio nel nord della Francia dove lei abitava insieme a suo marito e a sua figlia Julie, ed è particolare perché la pittrice ricorre ad un taglio fotografico, questo dipinto mi sembra più una foto ma non è statico, la donna viene colta mentre è in movimento e una parte della sua figura non viene dipinta interamente, come se volesse sfuggire all'obiettivo.
Mi piace la finezza della figura, la veste fine con cui si immerge, i capelli raccolti in uno chignon, la lentezza del movimento, quasi sfiorando l'acqua.
La vegetazione intorno è riflessa nell'acqua, sembra non ci sia stacco tra cielo e acqua, predomina il blu e il celestino, colori che personalmente mi rasserenano e tra questi colori predomina il rosso dei capelli, tocco passionale secondo me.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
E' interessante l'effetto che provocano la figura in primo piano e lo sfondo abbozzati. Sembra quasi che le pennellate di una parte si scompongano dentro l'altra. Ma allo stesso tempo pochi tratti suggeriscono la figura della donna. I capelli, le braccia.

la donna viene colta mentre è in movimento e una parte della sua figura non viene dipinta interamente, come se volesse sfuggire all'obiettivo..

Volendo potremmo dire che sembra quasi "cubista" o "futurista" da questo punto di vista :SISI
 

qweedy

Well-known member
Mi colpisce il fatto che la donna sembra stia "uscendo dal quadro", la sua figura non è centrale come mi sarei aspettata.
Molto eterea, appena abbozzata, incompiuta... l'essenza della donna sfugge.. Colori molto rasserenanti e tranquilli, solo le pennellate scure al centro scompongono un po' l'armonia.
Non amo molto quando il pittore non dipinge il viso, manca qualcosa di essenziale.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Pensavo "bello, sì, però..." finché non ho letto il commento di qweedy e ho capito che la mancanza del volto mi disturba un po'. In compenso il suo corpo è espressivo e le braccia decise nell'accogliere l'acqua. I suoi gesti e la capigliatura rossa mi fanno pensare a una donna anticonvenzionale, che si comporta spontaneamente senza preoccuparsi di ciò che pensano gli altri.
Che sia una tempesta emotiva in agguato quel nero che la insegue?
 

Orazio

Member
Cerca goffamente nell'acqua,frammenti di se,perduti nella memoria.
E' smarrita ed è sola,per sempre.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Non la conoscevo e sono curiosa di sapere la sua storia.
Nonostante il mio rapporto controverso con le chiese posso dire che questa mi incuriosisce, mi piace la sua semplicità, la sua essenzialità, tipica delle chiese francescane (se ho sbagliato correggetemi), immagino all'interno affreschi e nient'altro, con l'altare in pietra e l'atmosfera meditativa.
Molto spartana, le chiese francescane mi affascinano e Genova è una delle città italiane che vorrei tanto visitare.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
La prossima opera è la Chiesa di San Pietro in Banchi .a Genova.. attendiamo la sua storia!

Ok... l'esterno è piuttosto anonimo. A differenza degli interni che sono ricchi di quadri e marmi.
Già questo accomuna queste chiesa ad altre del centro storico di Genova. Esternamente poco significative, all'interno molto ricche.

Ma c'è un particolare che va spiegato (da wikipedia):

La chiesa di san Pietro in Banchi è uno dei tre edifici religiosi (gli altri sono la cattedrale di San Lorenzo e San Bernardo) fatti costruire in città dal governo della Repubblica di Genova.
Il progetto per la costruzione della chiesa, previsto nel quadro della sistemazione di piazza Banchi, prese avvio nel 1572. La costruzione fu finanziata, insieme alla vicina Loggia dei Mercanti, posteriore di pochi anni, con l'affitto e la vendita di alcune botteghe e magazzini posti sotto di essa. Questa circostanza obbligò Bernardino Cantone, responsabile degli interventi di rinnovamento urbanistico dell'epoca, a concepire un progetto di massima in cui la chiesa, collocata su una terrazza, rimanesse sopraelevata rispetto al livello della strada [...]
Il 15 novembre 1942, durante la seconda guerra mondiale, un bombardamento aereo provocò ampi squarci nella facciata e nella volta e distrusse i due piccoli campanili sopra la facciata. La ricostruzione fu avviata nell'immediato dopoguerra, ripristinando l'aspetto precedente sulla base di fotografie e stampe che raffiguravano l'edificio.


Quindi altra testimonianza di genovesità: ossia un certo pragmatismo e praticità, magari un pò ruvida, ma che arriva allo scopo.
"Non troviamo soldi a sufficienza per fare la chiesa"
"Ci vorrebbe una rendita per finanziarla!"
"Certo che qualche banco in più nella piazza servirebbe..."

Quindi sotto la facciata si trova il negozio di ferramenta e casalinghi che vedete.
Vera istuzione nel ramo...dalla brugola al martello pneumatico, dal cavatappi alle cesoie da giardino, se quello che cercate non lo vendono, vuol dire che deve essere ancora inventato :mrgreen:.
(Sul lato sinistro, nell'ordine: un negozietto di souvenir, un frutta e verdura, un negozio di articoli in pelle, un ottico, A destra dei magazzini se non sbaglio.)


Da notare che in una cappella è collocata una statua in gesso di Cristo (calco servito per una fusione in bronzo). La statua è stata trovata con le mani accidentalmente spezzate, nel magazzino di un marmista. L'immagine è diventata emblema della preghiera del XV secolo che recita: “Cristo non ha mani – ha soltanto le nostre mani – per fare oggi le sue opere”
 
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