223° MG - I sotterranei del Vaticano di André Gide

Minerva6

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Eli, come sei veloce :OO.
Io ho appena iniziato il terzo libro, ma ho letto solo un capitolo, comunque hai ragione, la storia è scorrevole e se avessi più tempo per leggere anche io sarei più avanti.
Mi piace molto l'interagire di Gide con il lettore.
Sono curiosa di sapere come viene tradotto il nome della terza sorella di Veronica e Margherita... da me è Arnica che è già in italiano in effetti, a te come lo porta?
 
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elisa

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E' Arnica anche nella mia versione...comunque l'ho finito. E' un genere drammatico- satirico, sotie, che si legge in grande velocità. :)Finitelo pure on calma...
 

elisa

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Non c'è moltissimo da dire su questo romanzo, proprio per lo stile che lo caratterizza, una grande farsa, satira sociale e forte presa di posizione filosofica, si pensa a Nietzsche, Dostoevskij al Decadentismo, mentre lo si legge. Ma anche l'ambiguità che contraddistingue la realtà rappresentata dallo scrittore, dove si soccombe se si è ingenui, senza schermi. La storia è proprio una rappresentazione di una società in sfacelo in cui Gide fa prova di cercare la verità.
 

Minerva6

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Ho finito il terzo libro.
Ayu tu a che punto sei?

Piccola citazione interessante:
al mondo è importante non apparire mai troppo quello che si è

Antimo resta convertito però ora vive in ristrettezze, la Chiesa non l'ha aiutato, il mondo scientifico non lo considera più e la moglie si lamenta perché prima gli pagavano bene le sue recensioni... è proprio vero, non siamo mai contenti :SISI. Ma Giulio vorrebbe fare qualcosa per lui.
Intanto Amedeo sta recandosi al Vaticano per liberare il Papa prigioniero :BLABLA.
 

ayuthaya

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Ho finito il terzo libro.
Ayu tu a che punto sei?

Piccola citazione interessante:
al mondo è importante non apparire mai troppo quello che si è

Antimo resta convertito però ora vive in ristrettezze, la Chiesa non l'ha aiutato, il mondo scientifico non lo considera più e la moglie si lamenta perché prima gli pagavano bene le sue recensioni... è proprio vero, non siamo mai contenti :SISI. Ma Giulio vorrebbe fare qualcosa per lui.
Intanto Amedeo sta recandosi al Vaticano per liberare il Papa prigioniero :BLABLA.

Sono al tuo stesso identico punto! L'inversione dei ruoli fra Anthime e la moglie l'ho trovata esilarante, c'è una frase molto divertente che dopo riporto...
Dal terzo libro in poi la storia ha preso un ritmo molto serrato, adoro i complotti e i finti complotti ancora di più!!! :mrgreen:
 

ayuthaya

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Sono andata avanti e sono a metà del quarto libro circa... Sono molto curiosa di vede dove andremo a parare, sono d'accordo che i personaggi sono quasi caricature, comunque sia molto "teatrali".
 

ayuthaya

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Ecco la citazione di cui parlavo prima: "Ma insomma, questi falsi beni vi sono dovuti. Consentelo a che la Chiesa vi insegni a disprezzarli, ma non a che ve ne privi.
" :mrgreen:

Questa l'ho appena letta ed è molto significativa: "Non sapete dunque come ci renda ciechi il rispetto?"
 

Minerva6

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fino al terzo capitolo del Libro quarto

Scommetto che ad elisa è venuto in mente il Dosto anche per le cimici, nei romanzi russi ci sono spesso, ma sono più cattive delle nostre che si limitano solo a puzzare.
Povero Amedeo, devo ammettere che ho sorriso ma ho provato anche pena per lui, prima le cimici, poi le pulci, infine le zanzare. Quasi quasi sentivo il suo prurito pure su di me :paura: :mrgreen:.

Ora sono curiosa di scoprire se Protos riuscirà nei suoi intenti.
 

elisa

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Scommetto che ad elisa è venuto in mente il Dosto anche per le cimici, nei romanzi russi ci sono spesso, ma sono più cattive delle nostre che si limitano solo a puzzare.
Povero Amedeo, devo ammettere che ho sorriso ma ho provato anche pena per lui, prima le cimici, poi le pulci, infine le zanzare. Quasi quasi sentivo il suo prurito pure su di me :paura: :mrgreen:.

Ora sono curiosa di scoprire se Protos riuscirà nei suoi intenti.

non solo per quello, non ti svelo niente però :)
 

ayuthaya

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Mi mancano venti pagine esatte. Ammetto che la piega del finale (molto dostoevskijana, concordo) mi ha sorpreso un po'... Avrò bisogno di rielaborare.
 

Minerva6

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non solo per quello, non ti svelo niente però :)

io sono ancora ferma al quarto libro, mi mancano una ventina di pagine, credo che per finire il libro ci vorranno almeno un paio di giorni.
Nel frattempo ho trovato un altro punto di contatto col Dosto, ma in realtà con i romanzi russi in generale... l'uso per gli stessi personaggi di nome e cognome in alternanza per confondere il lettore (coi russi poi c'è anche il patronimico :W, ma lo dico da amante del genere :))

Appena troverò quello che dici tu (se ci riuscirò) te lo farò sapere :wink:
 

Minerva6

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Dimenticavo: avevo segnato una nota che riguarda il primo viaggio in treno da Roma verso Napoli di Amedeo e Protos, quando viene nominato Montecassino... ho pensato che sono passati anche per il mio paese :mrgreen:.

Nel frattempo ho iniziato il quinto libro, ma solo 10 pagine, però credo di aver già trovato la parte relativa al Dosto, con l'indizio di ayu sul treno :wink:... il desiderio di Lafcadio di strozzare la vecchia ricorda Rasko di Delitto e castigo. Ho vinto qualche cosa :YY ?
Invece nel finale del quarto libro mi è venuto in mente Pirandello per la questione dell'identità, quando Amedeo dubita della sua stessa realtà e che lui sia proprio lui. Poi sospetta che anche il cognato possa non essere il vero Giulio, d'altronde non è da biasimare, con tutto l'intrigo messo in atto da Protos chiunque sarebbe uscito fuori di senno e non sarebbe più sicuro di nulla.
 

Minerva6

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vai avanti e rimarrai sorpresa ancora di più, fino adesso sono stati solo indizi...

Sì, infatti, ho appena finito il II capitolo, la mia curiosità ha prevalso e ho proseguito un po'... il delitto c'è stato davvero :paura:. Mi dispiace però per Amedeo, non me l'aspettavo, ma si sa, sono sempre i migliori che se ne vanno.

Ho capito bene? Lafcadio ha ricevuto attenzioni particolari dagli uomini della mamma, i famosi zii?
 

ayuthaya

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Sì, infatti, ho appena finito il II capitolo, la mia curiosità ha prevalso e ho proseguito un po'... il delitto c'è stato davvero :paura:. Mi dispiace però per Amedeo, non me l'aspettavo, ma si sa, sono sempre i migliori che se ne vanno.

Ho capito bene? Lafcadio ha ricevuto attenzioni particolari dagli uomini della mamma, i famosi zii?

Non è esplicito, ma si gioca molto sull'ambiguitá... Leggevo da qualche parte che il personaggio di Lafcadio è il vero apice del romanzo... In effetti il delitto ricorda in parte il protagonista di Delitto e castigo dall'altro alcune premesse filosofiche dei Karamazov, è ovvio che Gide ha tenuto presente questo substrato.
 
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