Quarantatreesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

Ondine

Logopedista nei sogni
Le ballerine di Edgar Degas mi piacciono, sono figure eleganti.
Questo quadro "L'etoile" è particolare perché la ballerina viene dipinta dall'alto, quindi ha una prospettiva insolita, sembra che la ballerina abbia una gamba sola in quanto si sta esibendo in un arabesque, un altro elemento insolito è che la ballerina, la stella, sia quasi al margine del quadro e non al centro, tutta la parte dipinta alle sue spalle risulta indefinita e non mi attrae, il focus è su di lei.
Degas ritrasse molte ballerine perché frequentava il foyer, la sala prove e il dietro le quinte dell'Opera di Parigi dal 1860.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
[
Amrita_Sger-Gil_Bride%27s_Toilet.jpg

La riporto qui per comodità

Bellissimo, di chi è?
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Il prossimo quadro è di Degas ... credo ... attendiamo wolverine per il titolo :)
degasstar77.jpg

Credo che i pittori Impressionisti possono essere definiti autori "evergreen". Ossia riescono nella maggior parte delle volte a parlare anche a chi li guarda oggi, comunicando certe emozioni. In questo l'opera non mi coinvolge particolarmente.
 

qweedy

Well-known member
"Mi chiamano il pittore delle ballerine, non capiscono che la ballerina è per me un pretesto per dipingere belle stoffe e rendere dei movimenti...". (Degas)

Degas abbandona il punto di vista frontale per adottare prospettive oblique, punti di vista decentrati, e in questo quadro la ballerina è ritratta dall'alto e non al centro, per cui quanto si verifica sul palcoscenico è solamente una parte del quadro. Tra le quinte si intravedono altre figure di ballerine appena abbozzate, colte in istanti di attesa o riposo e un personaggio maschile vestito di scuro con le mani in tasca, un po' inquietante in quanto senza volto. Tanto più Degas è preciso e attento nel dipingere la figura in primo piano, tanto è approssimativo nel tratteggiare le quinte e le figure sullo sfondo, in penombra, rese con semplici tocchi di colore.

I quadri degli impressionisti sono gradevoli da vedere anche per chi, come me, non se ne intende di arte, però non mi coinvolgono più di tanto. Belle ed eleganti le ballerine di Degas, meravigliose le ninfee, i ponti, e i laghetti di altri impressionisti, però è tutto come ovattato, senza passione.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
A me la figura quasi evanescente, la ballerina, sembra vivere un momento di disperazione e rincorrere un punto preciso, quello che potrebbe liberarla. Il tutto è accentuato dallo sfondo cupo, dalle figure senza volto, un mondo dal quale lei fugge. Come se fosse prigioniera della danza, di un qualcosa che ama ma che la costringe a vivere rinchiusa in una gabbia virtuale. Molto bello.
 

qweedy

Well-known member
"Da allora l’atomo fu il principale oggetto dei miei pensieri. In molti scenari da me dipinti in quel periodo trova espressione la grande paura che mi assalì allorchè appresi la notizia dell’esplosione della bomba atomica. Decisi di utilizzare il mio metodo paranoico-critico per sondare quel mondo."


Dalì smaterializza i corpi, fa esplodere le forme nelle loro più microscopiche componenti, quasi per esorcizzare la paura della distruzione del genere umano.

La testa che si rifà a Raffaello, il delicato ovale del volto femminile serenamente reclinato, è reso da un turbine di frammenti, da uno sciame di cunei deformati dalla rotazione. Si intravede una carriola in basso a sinistra già deformata dal vento nucleare. In alto piove un raggio di sole che illumina l'interno della testa, ripreso a distanza dall’aureola concentrica, che si perde in alto tra le nubi, e nella cui sommità si intravede la cupola del Pantheon. Interessanti i coni che appaiono spesso nella sua opera e che sono stati interpretati come simbolo fallico.

Da notare che Raffaello, che Dalì ammirava, è sepolto nel Pantheon a Roma. L'arte vince l'oblio della morte, la bellezza che Raffaello ha creato gli ha garantito l'immortalità.

Mi è piaciuto molto questo quadro così esplosivo, molto simbolico ma nello stesso tempo di delicata bellezza.
 

ariano geta

New member
Dalì è sicuramente un genio artistico. Molti colleghi non lo apprezzavano ritenendo che le sue opere fossero "fumo negli occhi" per gente non esperta d'arte, però d'altro canto riuscire a colpire l'immaginario collettivo così come lui c'è riuscito denota un talento speciale.
Questo quadro crea un'illusione, un trompe l'oeil, e come tale colpisce l'attenzione. L'esecuzione tecnica è impeccabile come sempre nelle sue opere. Personalmente apprezzo molto questa tela.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non saprei cos'altro aggiungere ai commenti di qweedy e ariano, entrambi molto interessanti.
Non conosco benissimo le opere di Salvador Dalì, diciamo che le forme deformate, scusate il gioco di parole, visivamente mi disturbano un po' e non attirano la mia attenzione ma sono indubbiamente particolari, con un loro significato simbolico interessante e carico di rimandi artistici.
Se non avessi letto prima i vostri commenti non avrei saputo interpretarlo.
Mi colpisce in particolare l'effetto luce sulla base monocromatica ed il contrasto tra i due occhi, il destro disintegrato e il sinistro intatto, forse la dualità tra bene e male.
Ho conosciuto le opere di Salvador Dalì nel film di Hitchcock "Io ti salverò" e hanno un aspetto altamente onirico nel film, che tratta di psicanalisi.
 

wolverine

New member
Commento 1:
I pochi colori e tutti della scala dei caldi creano un atmosfera familiare e mi piace molto, trasmette serenità e protezione.
Commento 2: la mia proposta
Il titolo è 'ballerina che fa il saluto' non tutti i quadri di Degas mi piacciono, proprio perché io e la danza non ci comprendiamo, anzi non la sopporto e non la riconosco per le tutto è uguale,ma ho trovato bizzarro questo quadro con la ballerina vista da un'altra prospettiva quella dall'alto e la figura maschile (presumo perché potrebbe essere anche una donna con abiti maschili) dietro le quinte non si vede il viso,eppure sembra più al centro del palcoscenico rispetto alla stella della danza.
Commento 3:
Sorprendente e magnifico, lo trovo davvero bello.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Prossima opera :)
Dali, Salvador (spagnolo, 1904-1989)
Testa in esplosione raffaellesca
1951

Quest'opera appare come un concentrato di "citazioni": sicuramente la figura femminile evoca l'arte rinascimentale ("Raffaello"). Allo stesso tempo, per come si [de]compone la figura, penso a Giuseppe Arcimboldo. Mentre la struttura architettonica che incorona la testa sembra la cupola del Pantheon. E' come se l'autore volesse ricordarci che in fondo siamo il risultato di quello che eravamo, attraverso una composizione e ricomposizione di frammenti del passato.
E' di certo una quadro molto interessante.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ancora una volta, grazie alle vostre argomentazioni, vedo l'opera in modo diverso (like per tutti!)
Esteticamente non è il mio genere, ora però mi soffermo sull'espressività degli occhi - lo so che è un paradosso, ma io in quell'occhio semichiuso intravedo uno sguardo profondo - e sulla cupola che evoca così chiaramente il Pantheon, e riesco ad apprezzarla. I frammenti sono inquietanti ma la sensazione è che non avvenga una vera disintegrazione, come se ci fosse un'anima che sopravvive.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Oggi iniziamo con la prossima opera
Ritratto di Ansaldo Pallavicino - opera di Antoon van Dyck

dettaglio
73223-dyck.png


il quadro
ansaldo%20per%20web%20pic.jpg
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Oggi iniziamo con la prossima opera
Ritratto di Ansaldo Pallavicino - opera di Antoon van Dyck...

Il quadro si trova nella casa museo di Palazzo Spinola a Genova (continuo nella mia deriva campanilistica... :mrgreen:) Tra l'altro se vi capita di passare da queste parti in centro vedrete alcuni manifesti con il ritratto in questione. Pubblicizzano una mostra a tema.

La storia dice:
Agostino Pallavicino, negli anni 20 del 1600, commissionò il proprio ritratto col figlio Ansaldo in occasione della nomina a protettore del Banco di san Giorgio (più tardi avrebbe ricoperto la carica di Doge per i due anni previsti). Egli fu tra i primi ad apprezzare Van Dyck e le sue straordinarie capacità di ritrattista, in particolare di bambini. Nel ‘700 l’opera risulta già mutilata del ritratto d’Agostino (disperso) e il frammento con il piccolo Ansaldo viene inserito nel decoro a fresco del salotto di Maddalena Doria a Palazzo Spinola.

Perchè mi piace il quadro:
Dal punto di vista pittorico si può certo dire "sembra che parli". In effetti i ritratti erano una delle principali specialità dell'autore. Nel suo tempo e anche successivamente è stato sempre apprezzato per questo (forse la figura intera appare piuttosto rigida, ma immagino che sia sempre stato difficile tenere in posa un ragazzino, anche nel 1600 :D).
Lo trovo molto interessante soprattutto dal punto di vista storico: come si può notare la forma irregolare è risultato della mutilazione accennata nella nota.
Adesso si griderebbe al sacrilegio ma un tempo, una "divisione di eredità" poteva essere qualcosa evidentemente da applicarsi "alla lettera". Dopo le grandi fortune del 1600 si dice che molte famiglie della nobiltà genovese imboccarono la strada di un lento declino dove si visse per molti anni delle rendite del passato, mangiandosi pezzo a pezzo le fortune create dagli avi. Questa in un certo senso ne è la plastica rappresentazione. In realtà la parte mancante a destra pare sia stata riempita con una aggiunta per rendere simmetrica l'opera e inserirla in una decorazione a parete del palazzo.
In tempi più recenti qualcuno pensò che l'aggiunta, posteriore all'originale di forse un secolo, facesse perdere autenticità all'opera e pensò di asportarla (sacrilegio numero 2).

Quindi a noi è arrivata insieme la prova di bravura di un artista, la trasformazione, attraverso i secoli, del concetto di valore di un'opera d'arte, la testimonianza di una grande ricchezza e il ricordo di un affetto famigliare.
 

qweedy

Well-known member
Incredibile, hanno tagliato la tela! :OO Non avrei mai pensato fosse possibile!
La parte che rappresentava il padre venne tagliata nel corso del Settecento, probabilmente per una divisione ereditaria, e la tela con Ansaldo venne reintegrata attraverso “l’invenzione”, accanto al bambino, di un cane sopra un tavolo coperto da una tovaglia scura realizzata utilizzando il frammento della veste paterna alla sua sinistra. Nel 1962 l’aggiunta venne eliminata lasciando il dipinto con l’attuale forma.

Il volto del piccolo Ansaldo, dolcissimo e spontaneo, mostra l'eccezionale capacità di Van Dyck nel dipingere i bambini riuscendo a rendere con immediatezza l'essenza, la tenerezza e la spontaneità dell'infanzia.
Molto interessante, mi piace!
 
Ultima modifica:

ariano geta

New member
Tristissima la storia della tela tagliata :paura:
Il ritratto è delizioso perché riesce a fare quello che ogni bravo ritrattista dovrebbe fare: non un'immagine statica tipo foto segnaletica della polizia, ma una rappresentazione che esprima la persona ritratta. In questo caso il moto quasi di sorpresa del volto del bimbo e il suo sorriso dolce esprimono perfettamente l'innocenza dell'infanzia. L'assenza di "autorità" nel volto del bimbo è azzeccatissima.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non conoscevo né il pittore, né il dipinto e né la storia del dipinto, interessante spiegazione.
All'inizio quando lettore ha postato quest'opera mi sono chiesta come mai ci fosse la parte di tela mancante e ho pensato ad un difetto della foto.
Quando un'opera d'arte viene deturpata è come distruggere una parte di sé dell'autore ma anche di noi che la guardiamo e che in essa ci rispecchiamo, è un vero peccato.
La figura del padre è comunque presente e attira la mia attenzione, sembra un fantasma che aleggia intorno al bambino che infatti volge lo sguardo dall'altra parte come in un moto di ribellione all'autorità, come un rivendicare il proprio libero spirito, mi sembra un bambino dall'animo curioso e vivace, indipendente nel temperamento.
Con la mano destra indico un punto, chissà cos'avrà visto, immagino abbia fatto impazzire il pittore muovendosi continuamente, mi è simpatico!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nemmeno io pensavo si potesse tagliare la tela :paura:
Il ritratto del bambino è molto bello, con quell'espressione birichina ... di certo lui non è ingessato,
non sembra nemmeno in posa ...
sembra dire "dai, devo andare a giocare, volete lasciarmi in pace?"
 
Alto