ariano geta
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Il tema è quello classico a cavallo fra XIX e XX secolo: la femme fatale, la donna che calpesta gli uomini (in questo caso nel senso letterale del termine).
Sartorio, pittore-esteta amico di D'Annunzio e ammiratore dei pittori preraffaelliti, si ispira al mito greco delle Gorgoni, donne mostruose con gli artigli e i capelli fatti di serpenti, soprattutto con occhi in grado di pietrificare chiunque li guardasse.
Sartorio dipinge la creatura mitologica come una donna, senza artigli né altri elementi antropomorfi, con un solo serpente quasi invisibile tra i capelli. Gli uomini calpestati sono le sue vittime, raffigurazione simbolica dell'uomo soggiogato dalla passione per una donna spietata.
Particolare curioso: questo quadro ha materializzato una "gorgone" nella vita del pittore stesso. La giovane tedesca Julie Bonn, poco più che ventenne figlia di una ricca famiglia di banchieri, fu talmente colpita dal quadro da voler conoscere l'autore. Sartorio, che a quel tempo era un quarantenne scapolo impenitente, si innamorò della giovane e i due si sposarono dopo pochi mesi. Ma il matrimonio si trasformò in un incubo per il pittore. La giovane moglie divenne presto insofferente alla vita coniugale e dopo circa un anno scappò in Germania portandosi dietro la figlia appena nata e - secondo quanto ha lasciato scritto Sartorio - anche denaro e quadri del pittore. Lui andò in Germania per reclamare i suoi diritti di padre e di proprietario degli effetti rubati e dovette vedersela con un tribunale tedesco e, soprattutto, con le accuse di Julie Bonn che lo aveva definito "impotente" e "malato di mente". Sartorio dovette sottoporsi a "esami umilianti" (parole sue) per dimostrare di non essere impotente, e ci riuscì anche; ma per la seconda "accusa" non ci fu nulla da fare: il tribunale tedesco lo ritenne affetto da "isteria" e quindi non credettero alle sue accuse che la ex moglie gli avesse trafugato soldi e quadri, né ritennero opportuno che gli venisse affidata la figlia. Tornò quindi in Italia sconfitto dalla "gorgone" Julie Bonn.
Però - lieto fine - anni dopo si risposò con un'attrice spagnola e quel matrimonio gli diede altri figli e tante soddisfazioni.
Sartorio, pittore-esteta amico di D'Annunzio e ammiratore dei pittori preraffaelliti, si ispira al mito greco delle Gorgoni, donne mostruose con gli artigli e i capelli fatti di serpenti, soprattutto con occhi in grado di pietrificare chiunque li guardasse.
Sartorio dipinge la creatura mitologica come una donna, senza artigli né altri elementi antropomorfi, con un solo serpente quasi invisibile tra i capelli. Gli uomini calpestati sono le sue vittime, raffigurazione simbolica dell'uomo soggiogato dalla passione per una donna spietata.
Particolare curioso: questo quadro ha materializzato una "gorgone" nella vita del pittore stesso. La giovane tedesca Julie Bonn, poco più che ventenne figlia di una ricca famiglia di banchieri, fu talmente colpita dal quadro da voler conoscere l'autore. Sartorio, che a quel tempo era un quarantenne scapolo impenitente, si innamorò della giovane e i due si sposarono dopo pochi mesi. Ma il matrimonio si trasformò in un incubo per il pittore. La giovane moglie divenne presto insofferente alla vita coniugale e dopo circa un anno scappò in Germania portandosi dietro la figlia appena nata e - secondo quanto ha lasciato scritto Sartorio - anche denaro e quadri del pittore. Lui andò in Germania per reclamare i suoi diritti di padre e di proprietario degli effetti rubati e dovette vedersela con un tribunale tedesco e, soprattutto, con le accuse di Julie Bonn che lo aveva definito "impotente" e "malato di mente". Sartorio dovette sottoporsi a "esami umilianti" (parole sue) per dimostrare di non essere impotente, e ci riuscì anche; ma per la seconda "accusa" non ci fu nulla da fare: il tribunale tedesco lo ritenne affetto da "isteria" e quindi non credettero alle sue accuse che la ex moglie gli avesse trafugato soldi e quadri, né ritennero opportuno che gli venisse affidata la figlia. Tornò quindi in Italia sconfitto dalla "gorgone" Julie Bonn.
Però - lieto fine - anni dopo si risposò con un'attrice spagnola e quel matrimonio gli diede altri figli e tante soddisfazioni.