Quarantaseiesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

ariano geta

New member
Mi fa pensare allo stile liberty.
Ho detto una fesseria ariano?
E' stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
Le ambientazioni giapponesi (o cinesi?) mi piacciono molto, questi colori tenui, questo bianco dominante, questo spazio di natura limpida e invernale.
La tecnica del disegno delle figure umane e del cavallo mi piace un po' meno, poi noto che non ci sono le orme sulla neve, chissà se è una cosa voluta.

Lo stile liberty in parte si ispira all'orientalismo che si è andato diffondendo in Europa alla fine dell'800, quindi un minimo legame c'è sicuramente, anche se in genere le illustrazioni in stile liberty sono più stilizzate (per esempio, vedi questa stampa di Mucha che rappresenta l'inverno e quindi, come quella di Hokusai, ha la neve);
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La stampa che ho postato appartiene a una serie di Hokusai dedicata a grandi poeti del passato. Le stampe giapponesi classiche non hanno uno stile realistico, quindi l'assenza di dettagli logici (come le orme sulla neve, ma anche l'uso un po' libero della visione prospettica che non rispetta alcuna regola) sono "normali", gli autori delle stampe giapponesi avevano altri ideali estetici.
L'ho proposto perché adoro l'arte giapponese tradizionale (ma anche le subculture moderne come i manga e gli anime) e volevo condividerla con voi.
 

qweedy

Well-known member
Mi piace molto questo quadro. E' piuttosto particolare, molto tranquillo. Mi pare che manchi di profondità.
Forse questo modo di dipingere può essere considerato il precursore del fumetto?

Ho trovato in internet due curiosità su di lui:

Le opere di Hokusai divennero famose in Europa in un modo piuttosto bizzarro. Le stampe del maestro giapponese venivano infatti utilizzate per incartare oggetti preziosi spediti dal Giappone. Venivano inoltre utilizzate come cartoline spedite dall’esotico oriente.

Hokusai lavorò fino alla sua morte che, con suo grande rammarico, lo sorprese alla “tenera” età di ottantanove anni. L’arista infatti pare avesse espresso il desiderio di vivere fino a centrotrent’anni, età necessaria per raggiungere la perfezione artistica. Era infatti convinto che l’arte migliorasse con l’età e che nessuna delle sue opere realizzate prima dei settant’anni avesse valore.
 

ariano geta

New member
Mi piace molto questo quadro. E' piuttosto particolare, molto tranquillo. Mi pare che manchi di profondità.
Forse questo modo di dipingere può essere considerato il precursore del fumetto?

Secondo alcuni è invece l'ispiratore dell'impressionismo. Le stampe giapponesi colpirono molto i pittori come Monet (ma anche Van Gogh ne fu estasiato) che ne imitarono lo stile.
Riguardo i fumetti posso dirti una curiosità: Hokusai fece una sorta di manuale di illustrazioni per insegnare la sua tecnica del disegno, e questo manuale si intitolava... "Manga". Però a quei tempi "manga" significava "illustrazioni caricaturali". Quando un secolo e mezzo dopo nel Giappone ormai non più isolato e aperto al resto del mondo giunse la novità dei "comics", quelli prodotti localmente presero il nome di manga, ormai diventato universale.
 

alessandra

Lunatic Mod
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E' un piacere leggere i vostri approfondimenti :)
Questo quadro mi sembra quasi onirico, molto "orientale". Nemmeno a me piace il modo in cui è disegnata la figura del servitore, però tutto il resto, la neve, gli uccelli, il paesaggio in genere e la figura del poeta a cavallo mi trasportano placidamente dentro un sogno infantile, un viaggio che è esteriore ma anche interiore. Chissà dove andranno a finire, questi due.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E qui si viaggia in grande stile...

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Canaletto, Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione, 1729
 

qweedy

Well-known member
Il dipinto di Canaletto documenta le celebrazioni, nel giorno dell’Ascensione, della vittoria navale, contro la Dalmazia, avvenuta nel 998 d.C. Momento centrale della giornata è il matrimonio con il mare, tra Adriatico e città di Venezia, mediato dal Doge. Il Bucintoro, una grande imbarcazione dorata, porta il Doge e la corte nel Lido dove il matrimonio viene sancito con un anello gettato tra le onde.
Nel bacino di San Marco gondole e piccole imbarcazioni di aristocratici navigano intorno alla grande galea dorata e gli storici edifici di Venezia sono al centro del dipinto creando uno spettacolare fondale per l’evento. Gli edifici sono riprodotti con grande attenzione ai dettagli architettonici, la luce dorata del sole illumina le facciate dei palazzi.
Sembra di sentire il brusio e le voci, in un dì di festa...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non è il mio genere di pittura, troppo perfetta, ma Venezia ha pur sempre il suo fascino.....
 

qweedy

Well-known member
Uno dei segreti del Canaletto è l’uso della camera ottica. Egli, affinché la veduta fosse aderente al vero, utilizzava quel marchingegno, che può essere considerato l’antenato della macchina fotografica. Con la camera ottica il pittore ruotava l’obiettivo per cogliere in sequenza i vari segmenti della veduta reale. In questo modo ottenne un effetto che oggi può essere paragonato al grandangolo fotografico. Il risultato dell'uso della camera ottica faceva in modo che i quadri così ottenuti fossero molto più precisi facendo quasi assomigliare il quadro ad una foto.
 

ariano geta

New member
Canaletto è uno dei grandi pittori classici che prediligo. Riesce a essere preciso e realistico come un "fotografo" ma al tempo stesso sa creare la scena come un regista teatrale. La sua Venezia su tela è un luogo incantato e incantevole ancor più di quanto non sia il luogo reale.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il matrimonio con il mare, che meraviglia.
Il quadro è talmente preciso e vivo che sembra davvero di partecipare a questa giornata perfetta. Qualche nube all'orizzonte, ma niente che possa offuscare la bellezza della cerimonia.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo dipinto ha un forte impatto di dolore: in primo piano c'è un mare che si divide (mi ricorda l'episodio biblico della separazione delle acque nel Mar Rosso) e quello che scorgo mi angoscia: sembrano uomini caduti in mare che cercano aiuto, si vedono solamente le mani che emergono, aleggia il senso della morte.
In lontananza una nave, forse è la nave dalla quale sono caduti o forse sarà la nave accorsa in loro aiuto?
A rendere più cupo il dipinto è il cielo preda di un violento temporale, che fa ondeggiare la nave e agita le onde, metafora dello stato d'animo dello spettatore, a mio modo di vedere.
Unica fonte di luce è uno spicchio di tramonto che quasi stona con l'atmosfera, ci vedo il simbolo della speranza.
 

qweedy

Well-known member
“La nave negriera” (Mercanti di schiavi che gettano in mare i morti e i moribondi - Tifone in arrivo)

« In alto tutte le mani, colpite i pennoni e avvolgeteli: / tu irato sole al tramonto e voi nubi sfrangiate / dichiarate che il Tifone è in arrivo. / Prima che lambisca i vostri ponti, gettate fuori bordo / Il morto e il morente senza pensare alle loro catene / Speranza, Speranza, Fallace speranza! Dov’è ora il tuo mercato? » Turner


E' un quadro di denuncia, il soggetto che il pittore riporta su tela deriva da un fatto di cronaca: la nave protagonista nel grande quadro contiene degli schiavi ed era diretta verso la Giamaica; poiché la situazione stava diventando critica e durante il viaggio stavano terminando sia cibo che acqua, il comandante ordinò all’equipaggio di gettare in mare più di cento schiavi africani, malati ma ancora vivi. Questo perchè l'assicurazione avrebbe pagato per i morti in mare, ma non per i morti per malattia.

Nel dipinto la nave si vede a malapena, ma le onde e il vento trascinano chi guarda tra la violenza dei flutti, insieme a mani e piedi incatenati. Verso il fondo.
Il tramonto è dipinto con colori molto accesi e sanguigni, mentre alcune nuvole si stanno avvicinando, profetizzando l’arrivo di una violenta tempesta. in primo piano, si può vedere la fauna marina che sta divorando i poveri schiavi gettati poc’anzi dalla nave e che occupano quasi tutto il mare dipinto dal pittore inglese.
La morte degli schiavi, infine, viene riflessa cromaticamente nel cielo, infuocato da bagliori rossi e gialli. I colori, infatti, non sembrano diluiti ma posti sulla tela in modo diretto.

Trovo Turner, "il pittore della luce", straordinario per come utilizza in modo drammatico la luce e i colori.
 

ariano geta

New member
Turner è stato sicuramente un artista innovativo per i suoi tempi, tanto è vero che viene considerato un precursore dell'impressionismo. Però i suoi quadri non mi intrigano granché. Hanno quelle forme vaghe, quelle pennellate acquerellose che me li rendono (percezione personale, beninteso) poco attraenti visivamente.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il dipinto mi piace perché c'è il mare che si infrange sugli scogli, spettacolo, e perché mi sembra davvero in movimento, mi sembra di sentire sul viso il vento che porta con sé gocce d'acqua con il loro profumo di salsedine.
Credo che l'umo che guarda l'orizzonte abbia l'animo inquieto e cerchi nel mare in tempesta un'affinità di senso.
Forse sta aspettando il ritorno di qualcuno o forse vorrebbe partire alla ricerca di qualcuno o qualcosa.
La tecnica non la riconosco, non vedo pennellate, sembra una stampa.
 

ariano geta

New member
Friedrich è uno dei miei pittori preferiti, basta dire questo perché sia chiaro che il quadro sicuramente mi piace.
Il viandante nel mare di nebbia peraltro è uno dei miei preferiti, simbolico, romantico e suggestivo quanto basta per farmi restare in ammirazione estatica di fronte alla tela e perdermi a mia volta nell'arte del grande pittore tedesco.
 

qweedy

Well-known member
«Chiudi il tuo occhio fisico, al fine di vedere il tuo quadro con l’occhio dello spirito. Poi dai alla luce ciò che hai visto durante la notte, affinché la tua visione agisca su altri esseri dall’esterno verso l’interno»
Caspar David Friedrich

Mi piace molto questo quadro, si riesce a immedesimarsi nel viandante, nel senso di meraviglia, di stupore e di inquietudine che trasmette. Forse il volto dell’uomo è nascosto proprio perché rappresenta l’umanità intera, affinchè lo spettatore possa identificarsi nelle emozioni che trasmette. La nebbia potrebbe essere simbolo dell'incertezza del futuro.
Il viandante, seppur di spalle, trasmette una sensazione fatta di meraviglia, sorpresa, attrazione, ma anche di sgomento, paura, preoccupazione. Non vediamo il suo viso, ma guardiamo attraverso i suoi occhi e si intuisce che i suoi pensieri sono profondi.
La forza della natura attrae il viandante verso l’infinito mare di nebbia, ma al tempo stesso lo turba. La natura prevale dunque sull’uomo e il viaggiatore non può fare altro che ammirarla in silenzio.
La parte con l'uomo e le rocce è dipinta con durezza e con colori scuri, mentre per la nebbia e il panorama i colori chiari e luminosi danno una resa più liquida e vaporosa. Il pittore dipinge non soltanto semplici paesaggi, ma stati d’animo, emozioni umane.
 

alessandra

Lunatic Mod
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"La nave negriera" di William Turner 1840

Mi scuso per aver presentato questo quadro con una stupidaggine, non mi ero soffermata né sul titolo né sull'opera in sé o sul suo significato.
Ora che l'ho fatto posso dire che lo trovo bellissimo nella sua crudezza, i colori efficacemente cupi ma anche quelli accesi che quasi sembrano simboleggiare l'ultimo legame con la vita, le forme vaghe che annaspano lottando contro la morte, i pesci affamati che si tuffano sui corpi, la tempesta in arrivo ... tutto trasmette alla perfezione la drammaticità del contesto. In un certo senso, trovo il quadro molto attuale.
Un tipo particolare di viaggio, senz'altro.
 
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