Quarantaseiesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

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Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich

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Osservandolo per una frazione di secondo subito dopo La nave negriera, si potrebbe pensare "ecco, la quiete dopo la tempesta". Poi ci si sofferma sulla roccia minacciosa e sulla nebbia, e si pensa "o prima della tempesta?". In realtà questo quadro tutto è tranne che quiete. Il volto del viandante non si vede, ma la sua figura lascia indovinare una tempesta interiore. Dall'alto, sembra osservare tutte le direzioni, chiedendosi dove andare per sfuggire alla nebbia. Forse sta cercando la stessa nitidezza dentro di sé.
 

alessandra

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Marc Chagall, Su Vitebsk, 1984
Ecco il prossimo quadro, di Marc Chagall :)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Preferisco un Marc Chagall più colorato, per quanto riguarda l'aspetto visivo.
Per quanto riguarda il significato non conoscevo questo quadro ed ho letto che rappresenta la città natale del pittore da cui è dovuto fuggire, a causa delle persecuzioni del regime zarista nei confronti degli ebrei, per andare a Parigi.
Anche qui c'è il tema del volo, onnipresente nelle opere del pittore, ed è molto affascinante il suo significato:
Il tema del volo, rappresenta appieno il senso di vertigine, di perdita delle proprie radici e di mancanza di stabilità. Il vagare tra le nuvole in una surreale dimensione al confine tra sogno e realtà è simbolo della ricerca di se stessi e della propria identità in un mondo lontano, visto dall’alto, in cui tutto è rovesciato. E così, mentre tra le deserte vie di Vitebsk tutto tace sotto una fitta coltre di neve bianca, ecco il solitario "ebreo errante", che con il suo personale "bagaglio" di cultura e conoscenza, rappresentate dal pittore come un pesante fardello caricato sulle spalle, lascia inesorabilmente la propria casa e i propri affetti alla ricerca di un futuro diverso, in un nuovo Paese che possa permettere la piena espressione delle sue idee e della sua personalità artistica.
Esteticamente non mi colpisce molto ma il significato è molto bello.
 

qweedy

Well-known member
Mi piace Chagall, e questo quadro ha una dimensione infantile, fiabesca, onirica, potrebbe essere l'illustrazione di un libro per bambini. Eppure rappresenta un tormento, un dolore: mentre tra le deserte vie di Vitebsk tutto tace sotto una fitta coltre di neve bianca, ecco il solitario «ebreo errante», emblema di un esodo millenario, che con il suo personale “bagaglio” di cultura e conoscenza, rappresentate dal pittore come un pesante fardello caricato sulle spalle, lascia inesorabilmente la propria casa e i propri affetti.
 

ariano geta

New member
Condivido l'aggettivo "fiabeschi" per i quadri di Chagall, compreso questo. Magari ha sempre un sottile velo di tristezza, o piuttosto ce lo vedo io.
 

alessandra

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Non avrei mai immaginato che il quadro rappresentasse una storia così triste!
Avrei pensato a un omino che lascia il suo mondo grigio per rincorrere sogni bianchi e nevosi.
Invece lascia la sua vita perché vi è costretto, e il suo volo rappresenta tutt'altro che un viaggio onirico.
Eppure l'atmosfera di questo quadro mi sembra serena; l'impressione più immediata è che l'ottimismo e la speranza di un futuro in cui il "fuggitivo" possa esprimersi prevalgano su tutto.
Bellissimo.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Abbiamo finito, credo.
Tolgo il 3d dal rilievo e vado ad aprire il prossimo, lasciando aperto qui per eventuali commenti.
 
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