La storia mi sta prendendo assai, la trovo molto movimentata, consigliata a chi deve elaborare un recente addio da parte di una persona amata.
Credo di essere a pagina 30 (con l'ebook e difficile stabilirlo). La incapacità di Marcellino di vedere l'evidente mi sorprende sempre
E anche ora non sa concepire l'amore che come possesso, è strabiliante. Cerca addirittura di " comprare " il ritorno di Albertine offrendo una cifra spropositata alla zia :?
Per me è davvero impossibile entrare in empatia con questo modo di intendere le relazioni, continuo a sentirmi vicina ad Albertine:boh:.
Felicissima che sia scappata
Io ho letto una ventina di pagine ma purtroppo oggi ho dimenticato il libro a lavoro (i libri li porto sempre con me) e mi sono dovuta fermare… :W
Anche nelle vostre edizioni l'Abitudine è sempre riportata con la lettera maiuscola quasi fosse una divinità?
Anche nelle vostre edizioni l'Abitudine è sempre riportata con la lettera maiuscola quasi fosse una divinità?
certo che Proust è proprio una "pittima", vuole sapere tutto e si rivolge tramite Aimé alle lavandaie e alle custodi dei bagni per sapere vita morte e miracoli di Albertine, che stress!
Qui Marcel è più poetico, descrive le sensazioni del rimpianto e del ricordo con toni magici. Sì, con la penna era davvero un grande.
Come sempre, comunque, non fa che guardare sé stesso, troverei gentile dedicare alla povera Albertine due righe che esaminassero lei, i suoi desideri, i suoi sogni... qualcosa chs abbia la parvenza di essere esistito al di fuori delle elucubrazioni morbose di Marcel :boh: