Finita oggi la lettura!
Questo libro non mi ha particolarmente esaltata, soprattutto nella prima parte, mentre dalla seconda metà in poi si è lasciato leggere molto più piacevolmente.
Ho apprezzato alcuni spunti, tra cui sicuramente il punto di "vista" di Simone, e dunque le scene descritte in prima persona dal ragazzo, in cui le sensazioni e gli odori prendono nettamente il sopravvento rispetto agli aspetti visivi!
Tuttavia ho trovato altri aspetti fuori luogo, oppure poco approfonditi.
In particolare l'insistenza sulla sindrome premestruale di Grazia, come già rilevato da altri, appare eccessiva, mentre non mi è sembrata adeguatamente approfondita nè la psiche dell'Iguana nè il suo rituale nè la capacità di un ragazzo disturbato di annientare così facilmente un pò pò di poliziotto.
Per carità, qualcuno potrebbe contestare che così viene lasciato spazio all'immaginazione del lettore e che comunque stiamo parlando di un libro di nemmeno duecento pagine, in cui l'autore ha sicuramente preferito puntare sulla storia in sè e sulle descrizioni, piuttosto che sulla caratterizzazione dei personaggi.
Tant'è, non mi è particolarmente piaciuto probabilmente proprio per questo e per lo stile narrativo un pò confuzionario, in cui la voce narrante cambia spesso anche all'interno dello stesso capitolo.
Voto: sufficiente.