Hesse, Hermann - Siddharta

danae

New member
a me non è piaciuto, l'ho finito con fatica e non mi ha trasmesso nessuna emozione. un giorno lo rileggerò, credo che anche per i libri ( per alcuni)ci siano dei "momenti giusti"...forse è proprio questo il caso.
 

siasiqueneau

New member
"so digiunare, meditare e aspettare".
La più difficile delle tre è senza dubbio l'attesa, nemica del desiderio.

Grande libro.

ohmmmm :idea:
 

lillo

Remember
libro per me molto significativo. La storia di Siddharta si collega molto alla storia del Buddha. Entrambi sono alla ricerca della liberazione dell'uomo dal continuo ciclo della vita e della morte (samsara), dall'illusione (Maya) e dal dolore.
Siddharta lo fa passando attraverso numerose e diversissime fasi. Alla fine comprende che tutte le esperienze umane sono comprese nello spirito unico ed universale (Atman) e che lo stesso io individuale (atman) è parte di tale spirito ed alla fine fluisce nell'Atman come l'acqua del fiume sfocia e si unisce all'acqua del mare rendendosi indistinguibile da questa. Credo che questo libro costituisca una lettura iniziale significativa per chi voglia addentrarsi nello studio delle filosofie e delle religioni orientali, l'ho consigliato a mio figlio di 16 anni e devo dire che gli è piaciuto.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Ah, Siddartha. Quanti bei ricordi... A parte gli anni Settanta, la rivoluzione e tutto il resto, per me resta il più bel libro di Hesse, quello dove i contenuti presenti in altri suoi libri importanti, come narciso e boccadoro, il lupo della steppa, il gioco delle perle di vetro, si cristallizzano in una forma essenziale e fluida, con un risultato di grande forza stilistica e narrativa.
L'ho riletto anche un paio di anni fa, e il giudizio è rimasto lo stesso.
 

elena

aunt member
Siddharta è veramente un libro stupendo......ma io non l'ho letto proprio in concomitanza con gli eventi degli anni settanta :roll: ....e per questo motivo reputo forse ancora più bello, tra il libri di Hesse, Il gioco delle perle di vetro :wink: !
 

lillo

Remember
mi è piaciuto molto.il mio personaggio preferito sembrerà strano sentirlo ma è il pescatore,secondo me ha insegnato tanto a siddharta..non trovate?
Hai ragione anche per me il pescatore costituisce la figura più bella insieme al Buddha; rappresenta l'ultimo maestro di Siddharta e forse il più importante, colui il quale lo traghetta dal mondo delle passioni, dell'attaccamento verso la compensione ultima dell'Unità.
 

Masetto

New member
Letto a 15 anni come era uso fare a quei tempi, gli anni 70, lettura penso importante in un periodo di formazione. Non lo rileggerei adesso

concordo :D non è uno scritto soggetto a rilettura, serve più che altro a marcare un periodo, è un passaggio.
A me è capitato di rileggerlo ultimamente. E concordo con voi: è un passaggio, può essere importante in un periodo di "formazione". Insegna (giustamente) ad essere disponibili ed aperti verso le esperienze della vita, a non avere pregiudizi, a ragionare con la propria testa. Ma l' "illuminazione" finale, quell' "immersione dell'io nel tutto" cui perviene alla fine il protagonista, concretamente non significa un tubo, non è una risposta al male di vivere. Di certo questo libro non è un capolavoro della letteratura.

Stavolta ho apprezzato maggiormente lo stile: è leggero e raffinato (per quanto possa renderlo una traduzione ovviamente).
 
Ultima modifica:
Incredibile, ho letto questo autentico capolavoro, eppure non l'avevo commentato!
Beh, che dire, semplicemente stupendo.
Siddharta non accetta il fatto che la vita sia fatta solo delle cose materiali componenti il mondo, ritiene che vi sia qualcosa, qualcosa che sta oltre, e sin da bambino decide di mettersi alla ricerca di questo qualcosa (potrebbe essere definito come il senso della vita, ma mi sembra troppo eufemistico), lasciando la famiglia e partendo con l'amico Govinda.
Nel suo cammino arriva anche ad incontrare il famoso Buddha, ma Siddharta non si accontenta di una verità stabilita da altri, vuole trovare ciò che cerca attraverso un proprio cammino spirituale. Purtroppo nessuno è perfetto, ed anche un uomo moralmente irreprensibile come lui (si era appunto staccato da tutti i bisogni materiali, tipicamente umani) cade nel peccato, riuscendo però a risalire, e capendo infine che l'oggetto della sua ricerca non si può trovare, e che la vita va comunque vissuta appieno, meritando ogni singolo momento.
 

franzecta

dilettante
devo dire che l'ho letto con interesse,circa 4 anni fa...
mi è piaciuto..
ma all'epoca ero molto più fiduciosa ed ottimista....
concordo con chi ha scritto che Siddartha sia un libro di passaggio...non lo rileggerei adesso e non ci crederei neanche molto...
ho letto anche Narciso e Boccadoro be l'ho trovato un Siddartha diluito...in genere ciò che ho letto di Herman Hesse mi è sembrato una filosofia identica in diverse forme,ma c'è da precisare che ho letto poco per poter parlare...

in conclusione,Siddartha va assolutamnente letto...ci si deve appassionare...e poi andare avanti....

belle le pagine su Kamala,probabilmente le migliori....anche la conclusione è magica....ma...adesso....uhm....non mi colpisce più....

sarà la perdita delle illusioni????
 

adriano89

New member
Incredibile, ho letto questo autentico capolavoro, eppure non l'avevo commentato!
Beh, che dire, semplicemente stupendo.
Siddharta non accetta il fatto che la vita sia fatta solo delle cose materiali componenti il mondo, ritiene che vi sia qualcosa, qualcosa che sta oltre, e sin da bambino decide di mettersi alla ricerca di questo qualcosa (potrebbe essere definito come il senso della vita, ma mi sembra troppo eufemistico), lasciando la famiglia e partendo con l'amico Govinda.
Nel suo cammino arriva anche ad incontrare il famoso Buddha, ma Siddharta non si accontenta di una verità stabilita da altri, vuole trovare ciò che cerca attraverso un proprio cammino spirituale. Purtroppo nessuno è perfetto, ed anche un uomo moralmente irreprensibile come lui (si era appunto staccato da tutti i bisogni materiali, tipicamente umani) cade nel peccato, riuscendo però a risalire, e capendo infine che l'oggetto della sua ricerca non si può trovare, e che la vita va comunque vissuta appieno, meritando ogni singolo momento.

Per certi versi lo si può paragonare a "Nelle terre estreme" di Krakauer Jon.
 

Bibi

New member
lettura risalente ai 14 anni

mio fratello mi ha prestato questo libro perché mi voleva insegnare ad allenare il cervello... in pratica dovevo riuscire a leggere e a contare contemporaneamente le parole (siamo una famiglia un po' strana)
mi dispiace però non ce l'ho fatta,anche perché è impossibile capire cosa si legge in questo modo... non fatelo!!
alla fine ho letto questo libro in maniera... umana...e la verità è che la fine è arrivata troppo presto... mi sono riproposta di leggerlo in maniera più graduale,direi "dosandolo".
però ricordo di essere rimasta piacevolmente colpita,non mi aspettavo di riuscire a comprenderlo davvero,insomma,credo di non essere stata l'unica ad aver considerato questo libro (prima della lettura) qualcosa di difficile,altamente filosofico,quindi inaccessibile per chi (come me a quei tempi)era completamente a digiuno di filosofia... invece è un libro scorrevole,ma che lascia una traccia!! bello bello bello
 

LouD

blowfisher
che dire.. illuminante. scherzi a parte, dovrei leggere qualcos' altro di hesse. purtroppo non ho ancora avuto occasione. questo siddharta non mi dispiace ma sono convinto di poter trovare di meglio tra le cose di questo scrittore.
 

isola74

Lonely member
Forse è un libro che va letto in un momento preciso della vita.. io devo averlo letto troppo tardi (circa a 25 anni) e così non mi è sembrato quel capolavoro che tutti reputano :boh: Bello sì, ma niente di eagerato!
 

claire_b

New member
ooops

...ehm, e io che l'ho letto tre anni fa a ventisei anni suonati... ;)
eppure m'è piaciuto tanto lo stesso, sarà che l'ho letto d'estate in vacanza quindi con molta rilassatezza :)
 
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