Dumas, Alexandre - Il Conte di Montecristo

Fata Carabina

New member
é assolutamente uno dei miei libri preferiti. Avvincente e magico. Me lo sono mangiato in pochi giorni e più di una volta. Personaggi unici e storia raccontata e articolata con maestria...Non si può non innamorarsi del Conte. I temi della vendetta e della rassegnazione, dell'amore e della disperazione, della solitudine e della crescita affrontati in modo unico e profondo. Da leggere assolutamente!
 

Usagi

New member
Bellissimo libro, pieno di dettagli. L'ho letto anni fa e ricordo che passavo i pomeriggi a leggere e fantasticare sulla trama.
Prossimamente lo rileggerò e scommetto che mi trasmetterà le stesse contrastanti sensazioni della prima lettura.
 

Marzati

Utente stonato
Ho scovato questa discussione e non posso fare a meno di scrivere alcune, seppur insignificanti, righe su quello che giudico un libro da leggere assolutamente, seuppur non sia perfetto, per il mio modestissimo parere.
La storia è, nel complesso, avvincente ed interessante, e farà provare la disperazione dello sfortunato protagonista, l' odio per chi lo ha ingiustamente condannato, ma anche la compassione per le persone , talvolta della stessa famiglia di chi ha portato Edmond al carcere, e soprattutto l' ammirazione per la figura del conte.
I personaggi sembrano delineati secondo la dicotomia buono/cattivo, anche se in realtà ho notato diverse sfumature caratteriali, un ottimo esempio è Edmond, che addirittura si pente per la sua vendetta e per la convinzione di essere strumento divino, cose di cui, quando viene presentato, sembrano essere sicuro.
Al di là dei messaggi, già da altri descritti e su cui non mi soffermo, che Dumas vuole trasmettere al lettore, ritengo che il libro sia veramente bello ed interessante, la sua mole poi non risulta essere problematica, anzi è insufficiente, anche se riconosco che qualche cesura poteva essere fatta, e che Dumas si sia dilungato forse un po' troppo su avvenimenti e personaggi che sì, direttamente o indirettamente, delineano meglio la figura del Conte, ma su cui si poteva anche sorvolare (ma forse è meglio che non lo abbia fatto!).
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Cosa si può dire di questo capolavoro che non ne riduca il pregio e la bellezza? Non lo so, davvero: l’unica cosa che so è che credevo di trovarmi davanti ad un classico oscuro, ostico, impegnativo, che mi avrebbe portato via molti giorni difficili, invece ho scoperto un’opera di una piacevolezza sconcertante che ho divorato in tre giorni e che annovero ora fra i miei libri preferiti. Siamo di fronte ad un capolavoro, l’ho già scritto, perché non c’è fra queste tante pagine una che avrei voluto saltare, non c’è stato neanche un momento, durante la lettura, nel quale ho pensato:”Va beh, quando finisce questo passaggio?”, semplicemente ho cominciato a leggere e non ho più smesso.
Edmond Dantès, il Conte di Montecristo, il protagonista di questo libro, è un uomo tradito, un buono, un giovane che aveva davanti a sé un futuro radioso, la promessa di diventare comandante di un bastimento, l’amore di un padre e della donna amata. Proprio nel giorno più bello, quello nel quale l’avrebbe sposata, è stato arrestato e rinchiuso in una prigione isolata e terribile per colpa dell’invidia e dell’ambizione di coloro che credeva amici e che avrebbero dovuto tutelarlo. Ha desiderato morire, ha conosciuto il dolore più oscuro, ma nel momento più tetro ha incontrato un uomo, un abbate creduto pazzo e rinchiuso ingiustamente, che l’ha salvato infondendogli speranza, ricchezza e conoscenza. L’uomo che è uscito dalla prigione era un uomo diverso, pronto a vendicarsi di chi gli aveva provocato tanta sofferenza. Per farlo ha atteso, ha lavorato su di sé e sul destino, lo ha modificato pazientemente secondo il suo volere e, soprattutto, guidato dal volere di Dio. Il risultato di questo piano è stato ben più grande di quanto sperasse, perché l’attesa e la speranza hanno in parte modificato i suoi propositi e corretto i suoi errori.
La lettura di questo romanzo è un’esperienza avvincente ed entusiasmante, i personaggi sono caratterizzati in modo superbo, gioie e tribolazioni non mancano… che dire ancora? Se non l’avete ancora fatto, leggetelo! Io lo rifarò.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Opera mastodontica già a partire dalla sua mole, con tuttavia uno stile scorrevole e facilmente comprensibile. Dumas non usa mai un linguaggio troppo arzigogolato o pieno di digressioni e riferimenti inutili, è anzi molto concreto e diretto. È stata una lettura piacevole, ho invidiato all’autore la grande capacità di aver messo in piedi intrecci così complessi ma gestiti sempre in maniera esemplare, talmente bene che è sembrato naturale quando alla fine sono andati a convergere in un’unica grande vicenda che ha concluso il racconto.
Al contrario di molti, io non ho trovato una divisione così netta in buoni e cattivi, a parte per pochissimi personaggi. Diciamocelo: Edmond aveva tutte le ragioni di questo mondo per sentirsi tradito e umiliato, però con la sua vendetta si è spinto anche troppo oltre, in qualche caso superando di parecchio il livello di squallore a cui erano arrivati i suoi nemici in gioventù.
Mi è piaciuta tantissimo la storia d’amore di Maximilien e Valentine, così come il rapporto tra lei e il nonno paralitico: non è il genere con cui mi trovo meglio, ma quest’amore così puro e un po’ timoroso è stato dolcissimo da leggere.
 

Nefertari

Active member
La mole di questo libro mi preoccupava parecchio, pensavo continuamente che era meglio rimandarne la lettura perchè ero sicura fosse troppo impegnativo e che quindi non sarei riuscita a portarlo a termine. Invece leggendo le varie opinioni qui sul forum mi sono convinta a leggerlo perchè le recensioni erano ottime e gli ingredienti giusti sembravano esserci tutti. Devo dire che è stato davvero un colpo di fulmine! Mi sono innamorata dei personaggi, delle ambientazioni e delle relative descrizioni. Come si dice spesso riguardo i buoni libri: ora che l'ho finito, mi manca...
 

velvet

Well-known member
Poco da aggiungere: un bellissimo libro, un romanzo dalla trama intricata e una lezione per tutto. Non il mio genere preferito ma sicuramente un'opera mastodontica, appassionante, avvincente e ricca di dettagli e colpi di scena. Io avrei sicuramente sforbiciato qua e là ma probabilmente rovinando il tutto. :mrgreen: Concordo con Spilla, l'avrei apprezzato sicuramente di più in fase adolescenziale ma non posso che ammettere la grandezza dell'opera.
 
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