cos'è per voi la religione? e quanto credete in essa?

io sono credente...alnche se secondo me il vaticano è ipocrita...saite umili, non vivete nel superfluo..e loro vivono come berlusconi..ma per piacere...
che inizino loro a dare il buon esempio....non dico di vivere sotto i ponti..ma così è veramente esagerato!!!!

Le ricchezze (liquide e solide) che si trovano nella Città del Vaticano sono pari conti correnti depositati in Svizzera sommati a quelli depositati in Lussemburgo.

Fonte: The Economist
 

Lisistrata

New member
ho fatto quella domandina in alto perchè il distinguo è basilare
la fede ti porta a credere in qualcuno senza se senza ma
Io vorrei avere fede, nel senso di trovare sollievo e serenità nella religione...Mi hanno detto che è una cosa che va coltivata, ma per ora non ho trovato la fiammella iniziale....
certo, come nei matrimoni di una volta, "coltiva l'affezione per il marito che ti hanno scelto ed alla fine lo amerai"
balle
la fede è innamoramento, non educazione

poi ci sono i dogmi

resto sulla religione cattolica che dovrebbe essere quella che conosciamo meglio
un mio amico palestinese ha sbarrato gli occhi quando gli ho detto che molti pochi italiani hanno letto i Vangeli. - Ma allora come conoscete il vostro Dio? -
ciapa su e porta a ca'
ho letto i Vangeli e li ho trovati pieni di incongruenze fantastiche
da un lato Gesù dice: - Porgi l'altra guancia
dall'altro lo stesso dice: - Chi non è con me è contro di me; dividerò i padri dai figli... - (e compagnia cantante, per chi volesse la citazione precisa sono pronta)
comuque sia Gesù non ha mai parlato di preti, nè del loro celibato, nè della verginità, nè dell'indissolubilità del matrimonio
tanto per essere pratici, il dogma dell'Immacolata Concezione data anno 1800 e pussa

quello che mi fa davvero incaxxare è che la chiesa cattolica governi il nostro stato, che è costituzionalmente laico solo a parole

sono atea, rispetto tutti i credo, sempre che non mi rompano le scatole
 
quello che mi fa davvero incaxxare è che la chiesa cattolica governi il nostro stato, che è costituzionalmente laico solo a parole

potresti spiegare meglio il ruolo ricoperto dalla chiesa nell'ordinamento del nostro stato? In cinque anni di superiori devo essermi perso le lezioni più interessanti...
 

Elena.90

Curly member
Ho mille domande che mi frullano nella testa, entro in crisi sempre più spesso, non ho il coraggio di entrare in un confessionale da anni, provo simpatia per i protestanti anglicani e luterani, spesso mi distraggo durante la messa e questo papa bigotto asserragliato nel Vaticano non mi sta per niente simpatico, ma io continuo a credere nella religione cattolica.

Per l'Essere Onnipotente non è impossibile essere uno e trino, incarnarsi nel corpo di una vergine così come in un pezzo di pane, compiere miracoli, resuscitare dalla morte... Una consapevolezza simile dà speranza anche nelle ore di maggiore sconforto.

L'Antico Testamento è stato scritto in epoche diverse e da diverse mani. Per come lo vedo io, è un romanzone interessantissimo e appassionante, con degli slanci di autentica poesia... Il fatto che sia pieno di incongruenze mi è del tutto indifferente, ma so che in esso si può trovare la "legittimazione" di Cristo, annunciato dai profeti. Nei Vangeli è contenuto il vero messaggio di Dio... Il cuore non può non commuoversi, ma la mente e il corpo sembrano sempre voler seguire un'altra strada... Che io sappia, solo mia nonna ha abbastanza forza e semplicità di spirito da vivere una vita veramente irreprensibile.

Per quanto riguarda il clero cattolico direi che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio: ho conosciuto giovani preti che sanno come va il mondo e che non hanno paura ad usare il buonsenso ed il senso pratico quando si tratta di consigliare i loro fedeli.

Ci vuole coraggio a prendere i voti sacerdotali, io posso solo stimarli per questo. Tuttavia, "è meglio un buon cristiano che un cattivo prete": se la tua vocazione non è autentica, meglio per tutti se resti laico.
 

darkshine

New member
Per quanto riguarda il clero cattolico direi che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio: ho conosciuto giovani preti che sanno come va il mondo e che non hanno paura ad usare il buonsenso ed il senso pratico quando si tratta di consigliare i loro fedeli.

Ci vuole coraggio a prendere i voti sacerdotali, io posso solo stimarli per questo. Tuttavia, "è meglio un buon cristiano che un cattivo prete": se la tua vocazione non è autentica, meglio per tutti se resti laico.

In questo sono d'accordissima con te, però rimane una minoranza che diventa l'eccezione che conferma la regola...
Stimo molto anche le persone che aiutano veramente il terzo mondo... figure cattoliche come Maria Teresa di Calcutta (qui ritorna il mio discorso iniziale)...
 

Elena.90

Curly member
ho letto i Vangeli e li ho trovati pieni di incongruenze fantastiche
da un lato Gesù dice: - Porgi l'altra guancia
dall'altro lo stesso dice: - Chi non è con me è contro di me; dividerò i padri dai figli... - (e compagnia cantante, per chi volesse la citazione precisa sono pronta)

Scusa ma non vedo dove sia l'incongruenza: con "dividerò i padri dai figli ecc." intende dire che lui e il suo messaggio saranno motivo di discordia ed odio persino all'interno delle famiglie. Basti vedere la vita che dovevano fare i primi cristiani...

comuque sia Gesù non ha mai parlato di preti, nè del loro celibato, nè della verginità, nè dell'indissolubilità del matrimonio

Ogni chiesa ha diritto di darsi delle regole che ritiene in linea con i propri principi. E cmq Gesù aveva indicato Pietro come fondamento della Chiesa e a seguito della diffusione della nuova religione le comunità hanno pur dovuto darsi un capo...
Il tema della sacralità del matrimonio è ampiamente affrontato da S. Paolo in una delle sue tante lettere. Per quanto riguarda l'importanza della verginità, mi pare che sia trattato da qualche parte o nell'Antico Testamento o sempre da S. Paolo... La prossima volta che telefono a mia nonna glielo chiedo :D

tanto per essere pratici, il dogma dell'Immacolata Concezione data anno 1800 e pussa

Non ricordo se in uno dei Salmi o nel libro di qualche Profeta si annuncia una creatura nata senza peccato e destinata a divenire sposa del Signore...

quello che mi fa davvero incaxxare è che la chiesa cattolica governi il nostro stato, che è costituzionalmente laico solo a parole

E questo fa "incaxxare" anche me...
 
Leggendo questo topic, ho notato che molti, parlando di religione, hanno finito per attaccare la Chiesa cattolica.
Niente di più errato. Non si può far coincidere la fede con un'istituzione.

Le religioni sono nate per uno specifico bisogno dell'uomo - bisogno primordiale- di sentirsi parte di un tutto-unico, di un piano divino che non vanificasse la sua esistenza, o quantomeno non la riducesse ad un mero processo biologico. Tale bisogno, però, si spinge però ad assunere un significato più vasto, ovvero di spiegare tutto il nostro Circostante, attraverso attribuzioni di significati mistici, sottigliezze metafisiche.

Per mia esperienza, mi sono trovato ad assistere persone sole, malate, dimenticate da tutti, o, peggio, con solerti inviti alla dipartita alle spalle.
persone senza casa, senza gambe, con i figli magari emigrati chissà dove.
Uomini e donne vedovi da una vita, con da parte solo un gruzzolo per le spese funerarie.
Ebbene, queste persone, così sole e abbandonate si facevano forza: avevano Dio. Nella solitudine, non erano sole, perchè sentivano - il bisogno appunto - qualcuno a sostenerle.


Io dal canto mio, non ho mai creduto.
Sono per il rigore matematico.
Credo al dimostrabile.

Ma ammiro chi riesce a credere, perchè di sicuro riuscirà ad affrontare la vita con più serenità.
Il credente non si interroga sul senso della vita, non si chiede se dopo saremo soltanto carne in putrefazione, e dopo neanche più questo.
Chi crede davvero sa che continuerà ad esistere, e non ha bisogno di rassegnarsi.

Detto questo, potremmo ritornare alle cause che hanno portato alla nascita delle religioni, ma sorvoliamo.



Quando si passa a parlare della diverse confessioni religose, e quindi anche alle istituzioni, il discorso è estremamente diverso. Semplicemente sono due temi distinti.

Certo, ognuno poi può scegliere la religione che fa per sé, anche se io credo fermamente che ognuno senta la propria religiosità.
Non posso accetare l'idea di religione-pacchetto, già preconfezionata da altri. No.

La fede è il frutto di un'attenta analsi interiore, che porta a conclusioni individuali, strettamente soggettive, e per questo non applicabili alle grandi masse.

Concludo scusandomi per la vaghezza, ma vista la complessità dell'argomento, non riesco ad esprimermi al meglio in un unico post.
 

darkshine

New member
Leggendo questo topic, ho notato che molti, parlando di religione, hanno finito per attaccare la Chiesa cattolica.
Niente di più errato. Non si può far coincidere la fede con un'istituzione.
No è vero ma chi è che rappresenta la religione? Chi è oratore di fede? Chi è portatore di fede? Chi è il più vicino a dio? (sempre secondo la religione)
Le religioni sono nate per uno specifico bisogno dell'uomo - bisogno primordiale- di sentirsi parte di un tutto-unico, di un piano divino che non vanificasse la sua esistenza, o quantomeno non la riducesse ad un mero processo biologico. Tale bisogno, però, si spinge però ad assunere un significato più vasto, ovvero di spiegare tutto il nostro Circostante, attraverso attribuzioni di significati mistici, sottigliezze metafisiche.
Da qui nasce il politeismo...

Concludo scusandomi per la vaghezza, ma vista la complessità dell'argomento, non riesco ad esprimermi al meglio in un unico post.
Idem ...
 
Leggendo questo topic, ho notato che molti, parlando di religione, hanno finito per attaccare la Chiesa cattolica.
Niente di più errato. Non si può far coincidere la fede con un'istituzione.

Le religioni sono nate per uno specifico bisogno dell'uomo - bisogno primordiale- di sentirsi parte di un tutto-unico, di un piano divino che non vanificasse la sua esistenza, o quantomeno non la riducesse ad un mero processo biologico. Tale bisogno, però, si spinge però ad assunere un significato più vasto, ovvero di spiegare tutto il nostro Circostante, attraverso attribuzioni di significati mistici, sottigliezze metafisiche.

Per mia esperienza, mi sono trovato ad assistere persone sole, malate, dimenticate da tutti, o, peggio, con solerti inviti alla dipartita alle spalle.
persone senza casa, senza gambe, con i figli magari emigrati chissà dove.
Uomini e donne vedovi da una vita, con da parte solo un gruzzolo per le spese funerarie.
Ebbene, queste persone, così sole e abbandonate si facevano forza: avevano Dio. Nella solitudine, non erano sole, perchè sentivano - il bisogno appunto - qualcuno a sostenerle.


Io dal canto mio, non ho mai creduto.
Sono per il rigore matematico.
Credo al dimostrabile.

Ma ammiro chi riesce a credere, perchè di sicuro riuscirà ad affrontare la vita con più serenità.
Il credente non si interroga sul senso della vita, non si chiede se dopo saremo soltanto carne in putrefazione, e dopo neanche più questo.
Chi crede davvero sa che continuerà ad esistere, e non ha bisogno di rassegnarsi.

Detto questo, potremmo ritornare alle cause che hanno portato alla nascita delle religioni, ma sorvoliamo.



Quando si passa a parlare della diverse confessioni religose, e quindi anche alle istituzioni, il discorso è estremamente diverso. Semplicemente sono due temi distinti.

Certo, ognuno poi può scegliere la religione che fa per sé, anche se io credo fermamente che ognuno senta la propria religiosità.
Non posso accetare l'idea di religione-pacchetto, già preconfezionata da altri. No.

La fede è il frutto di un'attenta analsi interiore, che porta a conclusioni individuali, strettamente soggettive, e per questo non applicabili alle grandi masse.

Concludo scusandomi per la vaghezza, ma vista la complessità dell'argomento, non riesco ad esprimermi al meglio in un unico post.

clap clap clap....mi piace il tuo post!
 
No è vero ma chi è che rappresenta la religione? Chi è oratore di fede? Chi è portatore di fede? Chi è il più vicino a dio? (sempre secondo la religione)
A questo punto, allora, perché non attaccare gli shintoisti?
Perché non gli islamici?

Perché proprio la Chiesa?

La fede, prima di tutto, è un atto interiore.
Prima senti in te la fede,
solo dopo decidi se aggregarti o meno ad una comunità.

Il principio di ogni religione, risiede nella fede di ogni credente.
Solo allora un gruppo di "oligarchi fideisti",
può porsi come tramite, o ministro.

Quindi c'è una differenza enorme tra l'atto della fede,
e la sua regolamntazione, non credi?

Da qui nasce il politeismo...
Non necessariamente.
Il monoteismo nasce dall'attribuzione delle proprietà di una moltitudine di dèi,
ad un dio unico, il quale presenta le stesse caretteristiche "riunite" in sé.

Il Dio cristiano, corrisponde perfettamente ai canoni attribuiti da Parmenide
all'essere, molto prima che Cristo nascesse.
Non era politeismo quello. Ma neppure panteismo.
 

Lisistrata

New member
potresti spiegare meglio il ruolo ricoperto dalla chiesa nell'ordinamento del nostro stato? In cinque anni di superiori devo essermi perso le lezioni più interessanti...

in teoria: zero
in pratica: ricordi, ad esempio, il martello anche biecamente fuorviante nel corso del referendum sulla procreazione assistita?
(quando pure la Madonna ha concepito in maniera non naturale....)
 

darkshine

New member
A questo punto, allora, perché non attaccare gli shintoisti?
Perché non gli islamici?

Perché proprio la Chiesa?
Certo che non attacco solo la Chiesa... il mio discorso si estende al generale
Quindi c'è una differenza enorme tra l'atto della fede,
e la sua regolamntazione, non credi?
Se io ho fede, credo ciecamente in tutto ciò che mi avvicina a dio, credo in ogni segno e parola di dio.
Qual'è il modo per avvicinarsi il più possibile? la comunione
Ma per prendere il corpo di cristo devo avere i primi due sacramenti.
E questo per te non è "regolamentare"? (notare le virgolette... parola presa con le pinze)
Non necessariamente.
Il monoteismo nasce dall'attribuzione delle proprietà di una moltitudine di dèi,
ad un dio unico, il quale presenta le stesse caretteristiche "riunite" in sé.
Il Dio cristiano, corrisponde perfettamente ai canoni attribuiti da Parmenide
all'essere, molto prima che Cristo nascesse.
Non era politeismo quello. Ma neppure panteismo.

Il bisogno dell'uomo di avere un'entità sovrana fa sì di credere in qualcosa di superiore che spiega ciò che accade nella terra, per questo ogni evento era associato ad un dio. Molteplici dii --> politeismo.

N.B: Non ho un tono aggressivo come può sembrare :) "vengo in pace"
 
Certo che non attacco solo la Chiesa... il mio discorso si estende al generale

Se io ho fede, credo ciecamente in tutto ciò che mi avvicina a dio, credo in ogni segno e parola di dio.
Qual'è il modo per avvicinarsi il più possibile? la comunione
Ma per prendere il corpo di cristo devo avere i primi due sacramenti.
E questo per te non è "regolamentare"? (notare le virgolette... parola presa con le pinze)
Fai discorsi troppo "cattolici".

Se non ti apri all'idea di religiosità generale,
non approderemo mai a nessuna conclusione.:wink:


Il bisogno dell'uomo di avere un'entità sovrana fa sì di credere in qualcosa di superiore che spiega ciò che accade nella terra, per questo ogni evento era associato ad un dio. Molteplici dii --> politeismo.

N.B: Non ho un tono aggressivo come può sembrare :) "vengo in pace"
La pluralità di "dii", come dici tu, aveva la stessa funzione
che ha oggi il Dio unico. Né più. Né meno.
 
in teoria: zero
in pratica: ricordi, ad esempio, il martello anche biecamente fuorviante nel corso del referendum sulla procreazione assistita?
(quando pure la Madonna ha concepito in maniera non naturale....)

beh la posizione della chiesa nei confronti della procreazione assistita mi sembra ovvia...
Che poi c'è gente che vada dietro alle idee della chiesa mi sembra pure normale...
Sinceramente non ci vedo nulla di scorretto :boh:

Da noi si dice "è più scema la volpe o chi le va dietro?"
 

darkshine

New member
Allora cerco di allargare la mia mente...
Io trovo la fede e la religione due cose indipendenti; posso avere fede in un amico, in parente, in un amore, in un dio.
Posso definirmi religiosa solo dal fatto che seguo alla perfezione le "regole" della mia religione, ma posso anche definirmi religiosa soltanto perchè ho fede in dio (un dio qualsiasi).
 
beh la posizione della chiesa nei confronti della procreazione assistita mi sembra ovvia...
Che poi c'è gente che vada dietro alle idee della chiesa mi sembra pure normale...
Sinceramente non ci vedo nulla di scorretto :boh:

Da noi si dice "è più scema la volpe o chi le va dietro?"
Per vedere quanto la Chiesa sia stata fantasiosa,
leggete il topic che ho aperto poco fa.

Calati, juncu, ca passa la china. :wink:
 
Allora cerco di allargare la mia mente...
Io trovo la fede e la religione due cose indipendenti; posso avere fede in un amico, in parente, in un amore, in un dio.
Posso definirmi religiosa solo dal fatto che seguo alla perfezione le "regole" della mia religione, ma posso anche definirmi religiosa soltanto perchè ho fede in dio (un dio qualsiasi).

quoto!!!!!!!!
 
Alto