Leggendo questo topic, ho notato che molti, parlando di religione, hanno finito per attaccare la Chiesa cattolica.
Niente di più errato. Non si può far coincidere la fede con un'istituzione.
Le religioni sono nate per uno specifico bisogno dell'uomo - bisogno primordiale- di sentirsi parte di un tutto-unico, di un piano divino che non vanificasse la sua esistenza, o quantomeno non la riducesse ad un mero processo biologico. Tale bisogno, però, si spinge però ad assunere un significato più vasto, ovvero di spiegare tutto il nostro Circostante, attraverso attribuzioni di significati mistici, sottigliezze metafisiche.
Per mia esperienza, mi sono trovato ad assistere persone sole, malate, dimenticate da tutti, o, peggio, con solerti inviti alla dipartita alle spalle.
persone senza casa, senza gambe, con i figli magari emigrati chissà dove.
Uomini e donne vedovi da una vita, con da parte solo un gruzzolo per le spese funerarie.
Ebbene, queste persone, così sole e abbandonate si facevano forza: avevano Dio. Nella solitudine, non erano sole, perchè sentivano - il bisogno appunto - qualcuno a sostenerle.
Io dal canto mio, non ho mai creduto.
Sono per il rigore matematico.
Credo al dimostrabile.
Ma ammiro chi riesce a credere, perchè di sicuro riuscirà ad affrontare la vita con più serenità.
Il credente non si interroga sul senso della vita, non si chiede se dopo saremo soltanto carne in putrefazione, e dopo neanche più questo.
Chi crede davvero sa che continuerà ad esistere, e non ha bisogno di rassegnarsi.
Detto questo, potremmo ritornare alle cause che hanno portato alla nascita delle religioni, ma sorvoliamo.
Quando si passa a parlare della diverse confessioni religose, e quindi anche alle istituzioni, il discorso è estremamente diverso. Semplicemente sono due temi distinti.
Certo, ognuno poi può scegliere la religione che fa per sé, anche se io credo fermamente che ognuno senta la propria religiosità.
Non posso accetare l'idea di religione-pacchetto, già preconfezionata da altri. No.
La fede è il frutto di un'attenta analsi interiore, che porta a conclusioni individuali, strettamente soggettive, e per questo non applicabili alle grandi masse.
Concludo scusandomi per la vaghezza, ma vista la complessità dell'argomento, non riesco ad esprimermi al meglio in un unico post.