Se parliamo in generale è così, però penso (mi auguro) che chi crede non sia mosso solo da ciò che la tradizione impone. Quello che non capisco è come si fa a far proprie quelle regole. Non so, è come fossero una specie di costituzione che comprende non solo regole di condotta ma anche regole che toccano la sfera affettiva e morale?
Beh ogni società si impone delle regole, anzi è quasi una tautologia: la società è un sistema di regole che i componenti accettano con l'adesione alla società (naturalmente ognuno è libero di andare a vivere nella giungla per i fatti suoi). Le regole sono necessarie per l'esistenza stessa della società. La fonte naturalmente è variabile (stato, religione, gruppi sociali), ma il principio è lo stesso. E tutte le regole alla fine interagiscono proprio con la sfera affettiva morale: nel momento in cui indirizzi la tua condotta in una direzione piuttosto che un'altra, il tuo agire si riverbera anche sulla tua moralità/psicologia necessariamente.
Alcune regole non sono direttamente necessarie alla sopravvivenza della società (come può esserlo invece la regola Non uccidere), ma mirano a dar valore a determinati elementi, come la famiglia p.es., nella convinzione che ciò arricchisca lo spirito, quindi l'uomo, quindi la società. In ultima analisi, sono pur sempre regole che mirano al benessere sociale.
Il matrimonio è un rito che ci viene tramandato e tutto in esso mira a dar valore e significato al legame che si sta instaurando: la collettività viene chiamata a testimoniare, persino dio, il prete (che dovrebbe essere una figura simbolica di guida) sancisce l'unione con la sua autorità, ecc.
In questo contesto è determinante l'importanza del rito, come elemento che dà sicurezza, importanza, ma soprattutto legittimità agli atti che si compiono. In questo senso credo che abbia ragione Dory.
Naturalmente i membri di una determinata società credono che determinante cose (es. matrimonio) vadano fatte in un determinato modo (in chiesa ecc.), altrimenti la società sarà punita dal dio in questione (timore atavico!)
Ho letto un libro della Margaret Mead Sesso e temperamento (sesso nel senso di genere sessuale) dove emerge molto chiaramente l'importanza delle tradizioni e dei rituali per le società.
Fortunatamente non viviamo una società chiusa, non abbiam bisogno di fuggire nella giungla per sottrarci alle regole di un gruppo che sociale che non condividiamo e credo che la citazione di Voltaire riportata da Nicole dovrebbe costituire la prima regola di condotta morale di tutti noi.