Introversia VS Estroversia

Mary70

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Io sono introversa, molto timida, preferirei essere estroversa, è molto meglio. La gente non pensa che sei timida, ma che sei snob o musona. Si fa subito una brutta impressione.
 

EgidioN

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Il più delle volte tengo gelosamente per me e pochi intimi riflessioni, sentimenti, problemi e quant'altro sia "sensibile". Sono pro riservatezza intellettuale ed emotiva, molte volte si è incompresi dal prossimo, o peggio strumentalizzati o ancora diffamati. Meglio centellinare solo con coloro che valgono.
 

ValeG

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La gente non pensa che sei timida, ma che sei snob o musona. Si fa subito una brutta impressione.

Vero!...Concordo pienamente!
Molte volte, persone incontrate anche solo in un paio di occasioni han detto di me che "me la tiro"... :boh: E' solo il mio essere introversa e lo stare un po' nel mio guscio che spinge gli altri a trarre queste conclusioni affrettate; ma credo soprattutto perché manca, in primis da parte loro, la voglia di aprirsi, di conoscere davvero qualcuno.
Però chi rimane male per questi comportamenti, per questi giudizi, in fin dei conti, non sono loro, ma siamo noi, che ci sentiamo inadatti.
Penso che bisognerebbe avere la pazienza di conoscere le persone, andare al di là delle apparenze, dalle etichette che siamo soliti imporre meccanicamente e dare un'opportunità a tutti di essere come davvero sono, ognuno con i suoi tempi. E' proprio perché molte persone che ho incontrato lungo il mio cammino non sono state in grado di fare questa cosa, che posso dire di avere pochi amici che mi conoscono per quello che sono, e non per quello che posso sembrare dopo qualche ora di "conoscenza". Pochi ma buoni. E ne vado fiera.


Meglio centellinare solo con coloro che valgono.
Parole sante...
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Modifico interamente, onde evitare fastidi legali.
L'Università di Bologna sa essere un'abile persecutrice quando le si citano i professori,
senza aver ottenuto preventivo consenso s'intende - ci tuteliamo entrambi.

Tipologie psicologiche

Le osservazioni del tedesco Jung, pubblicate nel volume Tipi psicologici (1923), inerenti alle tipologie "opposte" di introverso ed estroverso non sono state esenti, come il resto della materia psicologica, dallo sconvolgimento del metodo sperimentale: i metodi psicometrici hanno dimostrato come gli esiti abbiano disegnato, in seguito alla somministrazione di tests appositamente composti, curve convergenti, e non divergenti, tradendo in questo modo le aspettative degli scienziati: la scoperta cui si è giunti, dunque, è il carattere dell'ambiversità dell'essere umano, nella compresenza di due modalità differenti di rapportarsi agli oggetti. Introversia ed estroversia sono la risultante di un allontanamento dal punto intermedio di annullamento di entrambe, laddove, in sostanza, coesistono aspetti dell'una e dell'altra senza prevaricazione od orientamento in senso specifico.
Le intromissioni di altre componenti nella formazione della personalità, rendono esile - eufemisticamente - il contributo del metodo sperimentale; pur prendendone le distanze, difatti, esso non riesce a negare, e pertanto a dimostrare la falsità, del ruolo dei fattori genetici ereditari. E' cosa nota, almeno ai più, come l'incidenza dei caratteri ereditari abbia una grandissima influenza sulla personalità, tanto che si può parlare a buon diritto di caratteristiche comportamentali genetiche derivate. Oltre a ciò, è interessante notare, tuttavia, come le tessere di una predisposizione ereditata si incastrino con altre assunte dall'esterno, in quei meccanismi sociali e culturali estremamente complessi che di fatto mutano l'individuo a seconda della sua collocazione (Hilgard, 1962).

L'inclusione in una categoria di così estesa generalità [riducendosi alla dicotomia introverso-estroverso], infine, può provocare il sorgere di tipi stereotipi, e ciò in quanto da una persona classificata secondo certi criteri, ci si aspetta un certo grado di conformità ai canoni generalemente connessi e riconosciuti a quei modelli generalissimi.

Bibliografia:
Canestrari Renzo
Psicologia generale e dello sviluppo/Renzo Canestrari, Bologna CLUEB, 1984, pp. 487-488


Messa in luce la mia posizione scettica sulla classificazione delle persone,
posto una tabella ritenuta valida per l'inclusione introverso-estroverso:

Introverso

- Ha poche amicizie
- Molto sensibile
- Diffidente verso gli altri
- Preoccupato delle possibili disgrazie
- Inquieto quando le cose vanno male
- Facilmente sconvolto
- Nel gruppo si tiene di preferenza alla periferia
- Critico verso gli altri
- Preferisce lavorare solo piuttosto che in gruppo
- Di umore mutevole
- Meticoloso, accurato nei suoi affari, attento nel suo abbigliamento
- Sensibile al rumore
- Male accetta gli ordini e la disciplina
- Radicale: preferisce cambiare il mondo piuttosto che adattarvisi
- Evita le occasioni di parlare in pubblico
- Non è morbido nelle sue parole
- Preferisce le distrazioni intellettuali


Estroverso

- Ha numerosi amici
- Poco sensibile
- Fiducioso verso gli altri
- Non si preoccupa delle possibili disgrazie
- Indifferente quando le cose vanno male
- Difficilmente sconvolto
- Si tiene sempre al centro del gruppo
- Tollerante verso gli altri
- Preferisce lavorare in gruppo piuttosto che solo
- Di umore stabile
- Poco attento nel vestire, incurante negli affari
- Insensibile al rumore
- Si piega volentieri agli ordini e alla disciplina
- Cerca le occasioni di parlare in pubblico
- Conservatore: preferisce adattarsi al mondo piuttosto che cambiarlo
- Sa essere arrendevole nelle sue parole
- Preferisce le distrazioni atletiche
 
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lillo

Remember
Credo che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, suddivere personalità estroverse da quelle introverse, sia riduttivo e comunque poco esplicativo dei diversi disturbi di personalità che possiamo osservare nella realtà.
Concordo con D=I quando afferma che la dicotomia introverso/estroverso determina delle strutture stereotipe in cui risulta difficile inserire la variabilità della popolazione osservata.
Interessante a questo proposito la teoria neurbiologica di Cloninger in cui si afferma che la personalità rappresenta un complesso sistema gerarchico che può essere naturalmente suddiviso nelle due distinte dimensioni psicobiologiche del temperamento e del carattere
.
Elementi fondanti di questa teoria sono la presenza di tre neurotrasmettitori che regolano in modo graduale e continuo gli aspetti del temperamento e del carattere e cioè la DOPA, la noradrenalina e la serotonina. Avremo allora tre dimensioni principali della personalità:
1. novelty seeking; esplorativo, impulsivo, stravagante, eccitabile/irritabile
2. harm avoidance; pessimista e con ansia anticipata, timoroso/apprensivo
timido, stancabile/affaticabile
3. reward dependence. sentimentale, aperto e disponibile, affettuoso, solidale/amichevole
Ai quali successivamente è stato aggiunto un quarto il persistence: laborioso/diligente, determinato, ambizioso, perfezionista.
Studi del cervello effettuati con PET o RMN funzionale hanno dimostrato come soggetti con diversi tratti comportamentali siano caratterizzati dall'attivazione di diverse aree cerebrali conseguentemente a stimoli specifici.
Quindi sicuramente la genetica interviene nel determinare la personalità dell'individuo, ma a questa deve sicuramente associarsi l'esperienza e le relazioni sociali in grado di modificare o addirttura alterare elementi ereditari.
La ricerca in questo senso si trova ad un punto decisivo nella comprensione delle interazioni tra quanto è innato e quanto invece è successivamente acquisito.
... Tutto questo per giustificare la mia avversione per il libro di Jung che letto in giovane età mi ha avvilito per tanto tempo visto che mi sono sempre considerato un estroverso :W
 

SALLY

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Io secondo la tabella postata da D= I,sono decisamente introversa 13 a 4, SEMBRO molto solare quando sono con gli altri,in realtà non vedo l'ora di mollarli e andarmene a casa,col mio cane,le mie cose e i miei riti,e quando mi invitano se posso scanso...all'inizio mi preoccupavo di questa cosa,perchè non ero così,ma cerco di seguire le mie priorità interiori,sono diventata un pò misantropa.:?
 

EgidioN

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Confermo il mio: "DECISAMENTE INTROVERSO"
sebbene qualche punto non mi rappresenti appieno. (6, 7, 15 della classificazione dell'introverso)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Tendo all'introversia,ma sono capace anche di essere estroversa;insomma molto dipende dal mio stato d'animo,dalla situazione e dalle persone con cui mi trovo.Sto molto bene da sola con me stessa e con un buon libro tra le mani,ma a volte sento anche il bisogno di contatti sociali.
 

sergio Rufo

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E' proprio il tema generale dei Tipi psicologici di Jung. Introverso ed estroverso: il tratto fondamentale di un tipo. Sbagliato pero' pensare che uno escluda l'altro.
 

Biancaneve

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E chi te lo dice che in mezzo a quella folla non ci sia almeno una persona che pur trovandosi lì, scherzando chiacchierando di cose futili e prendendo il sole, non sogni dentro di sé di essere altrove?

lacolazionedeicanottier.jpg


La ragazza con il bicchiere d'acqua cosa fa? C'è un uomo accanto a lei, che probabilmente le parla e lei lo ascolta, e magari gli risponderà a sua volta, ma i suoi occhi sono altrove, vagano in una terra lontana, e pur apparendo perfettamente integrata nel contesto, nel profondo di se stessa se ne sente estranea.

Dove si nasconde il vero io? Una persona apparentemente estroversa può nascondere se stessa dietro una falsa apertura, laddove la sua reale introversia sta nel non voler mostrare a chiunque il suo vero io.

Bella interpretazione, mi ha fatto ricordare una poesia di Quasimodo, Ed è subito sera, che parla dello stesso stato d'animo:

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera

È il tema della solitudine insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri.
 

Denni

New member
E chi te lo dice che in mezzo a quella folla non ci sia almeno una persona che pur trovandosi lì, scherzando chiacchierando di cose futili e prendendo il sole, non sogni dentro di sé di essere altrove?

lacolazionedeicanottier.jpg


La ragazza con il bicchiere d'acqua cosa fa? C'è un uomo accanto a lei, che probabilmente le parla e lei lo ascolta, e magari gli risponderà a sua volta, ma i suoi occhi sono altrove, vagano in una terra lontana, e pur apparendo perfettamente integrata nel contesto, nel profondo di se stessa se ne sente estranea.

Dove si nasconde il vero io? Una persona apparentemente estroversa può nascondere se stessa dietro una falsa apertura, laddove la sua reale introversia sta nel non voler mostrare a chiunque il suo vero io.



Sii..mi piace! Tu stai proponendo di evitare le Etichette! Tu ci chiedi “ Ma chi l’ha detto?”
Mi piace il modo in cui NON sei stata superficiale…cioè tu ci hai fatto vedere un quadro…un quadro che a primo impatto si può sicuramente considerare estroverso pieno di gente pieno di colori e sfumature…e ci hai fatto notare alcuni singoli personaggi. Quella ragazza che si trova in mezzo alla gente bevendo chiaccherando …si può trovare nel posto che meno la rispecchia con persone che probabilmente non sanno neanche chi è! Chi può dire che tu sei introverso o estroverso?…devi capire bene il significato di questo aggettivo?…si da al primo impatto guardando una persona dall’esterno? Oppure, è un aggettivo un po’ meno superficiale che si da quando si conosce una persona?
Guardando di nuovo il quadro…

http://img188.imageshack.us/img188/5553/lacolazionedeicanottier.jpg

la ragazza seduta al tavolo a destra che guarda in modo buffo l’uomo davanti a lei… è estroversa? Sta parlando con lui..ridendo e facendo faccie buffe, si! Ma magari frequenta l’amico da anni e lui non ha ancora visto casa sua…non sa le domande che lei si fa…e non ha ancora capito che lei sta male…pensa che lei sia tutta li tutta in una battuta o in un sorriso la considera una gran donna ma quando parla di lei sa solo dire…è Aperta e molto simpatica! E invece c’è magari un ragazzo serio e chiuso che non hanno neanche rappresentato nel quadro ( questo lo dico perché non ho trovato il soggeto adatto ) che è la persona più timida del mondo …ma ha già detto tutto ..a tutti..e sta pensando a come vestirsi l’indomani! ..insomma bo mi vengono dei dubbi…e mi viene rabbia quando si considera la gente così dall’esterno…lui è introverso e chiuso allora ha una storia dietro! chissà che gli è successooo …chissa che pensa…lui è estroverso bè allora lui è tutto li… non sa fare altro che scherzare e far stare bene gli amici !

Io sorrido…spesso…io scherzo e non sono timida come persona… canto gli animals nel mezzo della pista con uno sconosciuto…però da 5 anni che conosco le mie amiche non le ho mai invitate a casa mia…da 5 anni che conosco le mie amiche non ho mai detto quando è morto mio nonno…sono tra le più solari del “gruppo” … ma non ho niente in comune con loro… quando ci sono sorrido scherzo e quando non ho voglia sono irreperibile. Cosa sono introversa o estroversa? No perché io non l’ho ancora capito..non sarebbe bello essere e basta per una volta senza i limiti dell’aggettivo?
 

sergio Rufo

New member
introverso ed estroverso sono due concetti che hanno un significato non proprio letterale e figurato: per sapere a quale tipo si appartiene ( sempre mischiato) bisogna rivolgersi un'autosservazione: si e' piu' condizionati dall'oggetto che percepiamo o dal nostro modo di vedere l'oggetto?
realismo o idealismo, in fondo?
 
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