Palahniuk, Chuck - Soffocare

alexyr

New member
PS: ho dato uno sguardo ai commenti precedenti. Qualcuno ha paragonato palahniuk niente di meno che a Baricco. Per chi non avesse idea di questo autore, posso dirvi che non esiste paragone più forzato di questo. Parliamo veramente di 2 cose diversissime. In primo luogo è diverso il genere: Baricco punta ad un romanzo pseudo-letterario, ricco di virtuosismi ed esercizi di stile, mentre quello di palahniuk è un romanzo d'azione, fluido, cruso e senza pretese. Inoltre lo stile è completamente diverso: il primo usa frasi brevi dove anche una sola parola vuole essere evocativa; il secondo usa un discorso smorzato per velocizzare l'azione. Non so, è come dire che Martin Scorsese è il Tornatore americano, delirante!

avrei qualcosa da ridire,specie sull'uso del lessico.
Chuck è tutto tranne che fluido, e privo di virtuosismi. Usa le parole in maniera ripetuta,quasi assillante, inserisce frasi "totem" che sono a metà tra la formula magica e il messaggio pubblicitario.
Ogni libro ha un suo registro "tormentone": le pietre preziose di NinnaNanna o i trucchi di bellezza di GangBang ,passando per le regole dell'assassino perfetto di Pigmeo.

Le parole di Palahniuk sono evocative nel senso che diventano l'etichetta,il pensiero ossessivo del libro, il suo marchio di fabbrica. Dopotutto,ogni libro è dedicato a un'ossessione che spesso non è quella più evidente, ma una secondaria e latente.
 
Non lasciatevi scappare questo libro, ve ne pentireste! Graffiante e divertente, cinico ed esilarante, riflessivo e geniale, questo è Soffocare. Un libro interessante che fa riflettere. Certe scene poi sono davvero esilaranti. Lo stile differenzia l'autore dagli altri. Consigliato :wink:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
uno dei libri più belli, divertenti, sagaci, mordaci, salaci, che ho letto nel 2011.
Quando tornerò attivo, lo recensirò a puntino.
 

marc88

New member
Ho letto anche io questo libro. Mi aspettavo moolto ma molto di più, sono sincero: me ne avevano parlato come di un capolavoro e un poco mi ha deluso. IN ogni caso lo reputo un libro scorrevole, (l'ho letto in una settimana) e piacevole. Non sono riuscito a leggerlo, forse, con l'attenzione che meritava, tant'è il finale nonostante l'ho letto più volte, non mi è chiaro. Non sono riuscito a capire il ruolo della Dottoressa/Paziente. Forse mi sono perso dei dettagli durante la lettura.
 

Holly Golightly

New member
Non è un capolavoro, ma è un libro molto gradevole :D
"il martirio di San Me Stesso" ha qualcosa di geniale XD
 

stellonzola

foolish member
L'ho trovato geniale e completamente assurdo.
Del resto un incipit del genere prometteva qualcosa di estremamente fuori dall'ordinario!
Lo stile è sconnesso, quasi onirico, ripetitivo, angosciante. E' stato come entrare nella mente di un pazzo a metà di un pensiero sconnesso.
La storia è assurda, ma non in modo irreale. Potrebbe esistere. Potrebbe essere una storia vera, in fondo l'assurdità non stà in quello che succede, ma nella testa del protagonista.
Perché, un bambino cresciuto da una madre psicopatica, passando da un affido all'altro, non dovrebbe sviluppare dei disturbi comportamentali, che lo portino poi a conoscere e ad essere attratto da persone con personalità eccentriche e a comportarsi in modo assurdo? La storia ha un suo filo logico...
La parte interessante è il modo che ha questo personaggio di interpretare la sua vita... Filosofia, reazioni, sentimenti, negazioni. Una persona che soffre molto e vive gli eventi a fondo, ma che finge, finge sempre e cerca di convincersi di essere cinico e cattivo... per difendersi dal suo passato e dalle mancanze affettive di sua madre.
L'unica cosa che non mi è piaciuta molto sono le continue descrizioni degli atti sessuali, forse troppo minuziose... ma se leggi un romanzo che parla di un sessodipendente cosa ti aspetti? :boh:
Credo mi sia piaciuto anche più di "Fight Club", forse perché di quello ho visto prima il film che mi ha svelato il finale e molti aspetti della storia si sono persi...
 

Jessamine

Well-known member
Direi che questo autore non fa proprio per me.Io ci ho provato, per ben tre volte, ma ogni suo libro è stata una delusione più grande della precedente.Qui, dopo una cinquantina di pagine, mi sono resa conto di non aver letto altro che di sesso, sesso, escrementi, sesso, poltiglie di cibo masticato e sputato, sesso, sesso, muco.Il tutto condito da termini volgari, giusto perché non abbiamo più cinque anni, dove si ride a crepapelle perché qualcuno ha detto "cacca", ma abbiamo raggiunto i tredici, e ridiamo perché in un libro il pene è chiamato "uccello".Be', direi che non mi interessa per niente trovare tutto questo in un romanzo, per cui ho evitato di soffrire oltre e l'ho abbandonato (sia il libro, che l'autore).Probabilissimo che sia io a non coglierlo, eh, ma di geniale in questo autore io non ci vedo proprio nulla.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Possibili spoiler

Il mio primo impatto con Palahniuk. Scrittore crudo e irriverente. Osceno no, non è la parola esatta, ma è la prima che viene in mente :mrgreen: Scarno e diretto. Grottesco, surreale, spassoso e malinconico insieme. Originale come pochi, spesso geniale.
Mi è piaciuto molto, soprattutto nella prima parte, perché si sofferma maggiormente sulla descrizione della madre e del suo rapporto con lei, a mio parere brillante e ben riuscita. E', in un certo senso, un romanzo di formazione, certo sui generis.
Come può crescere un bambino la cui mamma entra ed esce di prigione (per reati a dir poco singolari), quando esce lo "ruba" alle madri adottive e lo trascina nelle sue follie, coinvolgendolo e cercando di inculcargli le sue teorie sconclusionate o forse troppo intelligenti per questo mondo? La dipendenza dal sesso, alla fin fine, non è poi il suo maggior problema. In realtà, è principalmente di affetto che ha bisogno, nonostante si ostini a cercare di convincere se stesso e gli altri del fatto che lui non prova sentimenti. E ha bisogno di denaro, per pagare la clinica in cui è ricoverata sua madre. Questi due bisogni insieme danno il via alla sua, a dir poco fantasiosa, attività di "soffocamento". Certo, non è molto credibile il fatto che siano i suoi salvatori ad adorarlo vita natural durante, sentendosi gratificati dalla loro azione, e che continuino a scrivergli e a mandargli soldi, e non il contrario. Ma è pur sempre finzione, e in un contesto surreale come questo direi che ci sta.
Leggerò anche gli altri. Lo consiglio vivamente, ma solo a chi ama il genere.
 
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