Pagine

Calliope

New member
Poichè, sebbene egli fosse vissuto tutta la vita seconda la Regola e fosse anche considerato con rispetto dai monaci più giovani per la sua età e per la sua devozione, pure non era spenta nel suo cuore l'irrequietezza e l'ansia della ricerca. Venne dunque al fiume, pregò il vecchio che lo traghettasse , e quando furono sulla barca gli disse: << Tu hai dimostrato molta bontà verso noi monaci e pellegrini, molti di noi hai già traghettato. Non sei anche tu, o barcaiolo, uno che cerca la retta via?>>
Parlò Siddharta, e i suoi vecchi occhi eran tutto un sorriso: <<Come, tu dici uno che cerca, o venerabile, eppure sei già avanti negli anni, e porti l'abito dei monaci di Gotama?>>.
<<Son vecchio sì >> disse Govinda <<ma di cercare non ho mai tralasciato. E mai cesserò di cercare, questo mi sembra il mio destino. Ma tu pure hai cercato, così mi pare. Vuoi dirmi una parola, o degnissimo?>>
Disse Siddharta: <<Che dovrei mai dirti, io, o venerabile? Forse questo, che tu cerchi troppo? Che tu non pervieni a trovare per il troppo cercare?>>
<<Come dunque?>> chiese Govinda.
<<Quando qualcuno cerca>> rispose Siddharta <<allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovar nulla, non possa assorbir nulla, in sè, perchè pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perchè ha uno scopo, perchè è posseduto dal suo scopo. Ma trovare significa: esser libero, restare aperto, non aver scopo. Tu, venerabile, sei forse di fatto uno che cerca, poichè perseguendo il tuo scopo, non vedi tante cose che ti stanno davanti gli occhi>>.

Da dove è preso??
 

Clo

Like a fish out of water.
Da dove è preso??

Oh cavolo, mi sono dimenticata di citare libro e autore!:W
Sarà che la mia testolina, inconsciamente, pensa che tutti conoscano Siddharta e Govinda, due personaggi di "Siddharta" di Hermann Hesse! Chiedo venia :)
 

Apart

New member
Bellissimo il pezzo di "Siddharta". Ammetti, Clo, che non hai messo il titolo perchè volevi metterci alla prova! :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
da "Istanbul" - Ohran Pamuk

“Ci sono scrittori, come Conrad, Nabokov e Naipaul che hanno scritto con successo pur avendo cambiato lingua, nazione, cultura, paese, continente, persino civiltà. Io so che la mia ispirazione trae vigore dall’attaccamento alla stessa casa, alla stessa strada, allo stesso panorama e alla stessa città, come l’identità creativa di quegli scrittori ha preso forza dall’esilio e dall’emigrazione. Questo mio legame con Istanbul significa che il destino di una città può diventare il carattere di una persona”.
 

Clo

Like a fish out of water.
Bellissimo il pezzo di "Siddharta". Ammetti, Clo, che non hai messo il titolo perchè volevi metterci alla prova! :wink:

Giurin giurello, è stato casuale! Una dimenticanza pura e semplice :)
Comunque è un passo del libro che ricordo e rileggo spesso; nei momenti di smarrimento può essere illuminante.
 

Apart

New member
Giurin giurello, è stato casuale! Una dimenticanza pura e semplice :)
Comunque è un passo del libro che ricordo e rileggo spesso; nei momenti di smarrimento può essere illuminante.

E va bene, ti credo! E' un pezzo illuminante, si. Piace tanto anche a me. Non lo ricordavo più. "Siddharta" l'ho letto un bel po' di anni fa. E' proprio vero che quando uno è preso dal suo scopo ne rimane inevitabilmente posseduto.
 

SALLY

New member
I compiti delle vacanze - Lidia Ravera

Selinunte non esiste,se non in funzione del parco archeologico che la sovrasta,templi greci,grandi massi giallo pergamena,possenti,schiaccianti,così diritti verso il cielo,così intensamente sacri.Sono allineati su un poggio che precipita a mare,fra zolle di terra e lastre di pietra.Tutti i giorni,come un pellegrinaggio demente,mi aggiro fra le rovine.Ah,come mi è cara la mia solitudine in quei momenti.
I turisti camminano in fila dietro guide locali che riducono il sublime a barzelletta perchè non faccia paura.E' questa la loro funzione professinale.Subisco i paragoni con il presente che somministrano ai loro assistiti:"Qui c'era la vasca da bagno,vedete,come noi,questo era il mercato,lei signora ci và al mercato,che cosa mangiavano,carne,pesce,uova,non c'erano ancora gli hamburger e la pizza,quì pregavano,e a quei tempi si pregava per difendersi dal male,non avevano ancora inventato la penicillina".Li seguo,e mi congratulo con me stessa per aver deciso di morire.Nessuno rivolge la parola a Francoise Demi.
 

Apart

New member
Signore, fa si che io possa cercare piuttosto / di consolare che d'essere consolato, / di capire che d'essere capito, / di amare che d'essere amato; / perchè è dimenticando se stessi che ci si trova; / é perdonando che si viene perdonati, / è morendo che ci si desta alla vita eterna.

(K. Spink, Madre Teresa. Una vita straordinaria)
 

Apart

New member
Avevo un'andatura grandiosa in quei giorni, il portamento di un pistolero, la scioltezza del mancino classico, con la spalla sinistra leggermente calata, Il Braccio mollemente dondolante, come un serpente - il mio braccio, il mio benedetto, santo braccio che mi era stato dato da Dio, e se anche il Signore mi aveva creato figlio di un povero muratore, mi aveva però fatto un gran regalo quando aveva fissato sui cardini della clavicola quella centrifuga.
Che nevicasse, allora! E che l'inverno fosse lungo e freddo, e la primavera restasse un sogno, perchè quella dopotutto non era la fine di Dominic Molise, ma solo il suo inizio, e il sole estivo l'avrebbe trovato mentre faceva un lavoro divino con il suo sapiente braccio sinistro.

(John Fante, Un anno terribile)
 

Apart

New member
Nel gioco dei vuoti e dei pieni i vuoti vincono sempre più spesso. Allora meglio seguire i rituali: che se non riempiono il vuoto, almeno lo nascondono; se non riempiono il silenzio, almeno danno l'illusione di un senso.

(Gianrico + Francesco Carofiglio, Cacciatori nelle tenebre)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'ambulanza arrivò, mi ritrovai disteso su una lettiga e mi facevano un sacco di domande: religione? luogo di nascita? data di nascita? ero in debito con la Contea per precedenti ricoveri? genitori viventi? coniugato? la solita solfa. Ti parlano come se tutte le tue facoltà fossero intatte, mica ti trattano come un moribondo, neanche per finta. E non hanno nessuna fretta. Questo, è vero, fa un effetto calmante; ma non è mica voluto: no, è che sono semplicemente scocciati, e non gliene frega niente se crepi o se campi, se scappi o scorreggi. No, veramente, preferiscono che non scorreggi.

Da "Vita e morte all'ospedale dei poveri"

TUNZZZ TUNZZZ

Insomma - per tornare a noi - ai degenti che, secondo loro, erano in via di guarigione, consentivano di andar in libera uscita due volte a settimana, lunedì e giovedì, dalle 2 alle 5 e mezza. Se non rientravano in orario perdevano questo privilegio. La teoria era: che ci riadattassimo a poco a poco alla società, anzichè passare tutt'in una botta dal manicomio alla vita normale. Sennò rischi che ti debbano rinchiudere di nuovo: alla vista di tutti quei matti in circolazione per strada.

Da "Rosso come un giaggiolo"

Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski
 

SALLY

New member
Niente di nuovo sul fronte occidentale - E.M.Remarque

Se fossimo tornati a casa nel 1916,dal dolore e dalla forza delle nostre esperienze si sarebbe sprigionata la tempesta.Ritornando ora,siamo stanchi,depressi,consumati,privi di radici,privi di speranze.Non potremmo mai più riprendere il nostro equilibrio.E neppure ci potranno capire.Davanti a noi infatti stà una generazione che ha,si,passato con noi questi anni,ma che aveva già prima un focolare ed una professione,ed ora ritorna ai suoi posti d'un tempo,e vi dimenticherà la guerra;dietro a noi sale un'altra generazione,simile a ciò che fummo noi un tempo,la quale ci sarà estranea e ci spingerà da parte.Noi siamo inutili a noi stessi.Andremo avanti,qualcuno si adatterà,altri si rassegneranno,e molti rimarranno disorientati per sempre;passeranno gli anni,e finalmente scompariremo.

Egli cadde nell'ottobre 1918,in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte,che il bollettino del Comando Supremo si limitava a questa parole: " Nulla di nuovo sul fronte occidentale ".
Era caduto con la testa in avanti e giaceva sulla terra come se dormisse.Quando lo voltarono si vide che non doveva aver sofferto a lungo:il suo volto aveva un'espressione così serena,quasi che fosse contento di finire così.
 

luxi

New member
Scusate, ma come fate a riportare i brani, non li copierete mica a mano. Una volta dei libri che leggevo sottolineavo i passi che più mi piacevano. Ora non ho più quell'abitudine, forse perchè quello che mi ha colpito in un determinato momento non è detto che a distanza di tempo possa provocare lo stesso effetto. Ciao
 

Apart

New member
Scusate, ma come fate a riportare i brani, non li copierete mica a mano. Una volta dei libri che leggevo sottolineavo i passi che più mi piacevano. Ora non ho più quell'abitudine, forse perchè quello che mi ha colpito in un determinato momento non è detto che a distanza di tempo possa provocare lo stesso effetto. Ciao

Si, li copiamo a mano, questo è il bello. Siamo un po' folli, vero? :wink:
 

SALLY

New member
Magari qualche pazzia la farò anch'io. Pensavo però che ci fosse qualche metodo più veloce.

Il bello di ricopiarli a mano è che dai modo ad una frase che ti aveva colpito di emozionarti ancora,sempre più intensamente.Un metodo più veloce,sarebbe come mangiare una pillola al raviolo invece di un bel piatto di ravioli al ragù. :wink:
 
... lui ascoltava con avidità la storia della sua vita e lei, con la stessa avidità, lo ascoltava. Capivano perfettamente il significato logico delle parole che si dicevano, ma non sentivano il mormorio del fiume semantico che scorreva in quelle parole.

Da L'insostenibile leggerezza dell'essere, M. Kundera
 
Alto