Garcia Marquez, Gabriel - Cent'anni di solitudine

Meri

Viôt di viodi
Faccio parte dellla categoria che non è rimasta affascinata e lo dimostra il fatto che ho da poco scoperto di averne due copie e non lo sapevo:boh:
 

Mary70

New member
E' uno dei miei libri preferiti!!!! Bellissimo:YY Però so che è un libro che può non piacere, o lo si ama o lo si odia. Concordo con Minerva6 ed el tipo sul cd dei Modena City ramblers :YY
 

franceska

CON LA "C"
Credo di aver letto questo libro nel momento meno opportuno perché col poco tempo a disposizione l’ho lasciato e l’ho ripreso mille volte. Ho iniziato a leggerlo con piacere poi ho cominciato a trovarlo pesante e noioso con tutti quei figli coi nomi uguali ai quali non riuscivo a dare una collocazione precisa e che mi hanno creato non poca confusione. Ad un certo punto ho anche pensato che mai titolo fosse stato più appropriato perché mi pareva di averlo tra le mani da cent’anni. Dopo la metà l’avrei sconsigliato a chiunque. Ma bisogna soffrire un po’ ed arrivare alla fine per capire questo capolavoro di Marquez. Quando ho chiuso il libro ho passato un paio di giorni a ripensarci e ne ho dedotto che non si poteva scrivere diversamente perché doveva essere raccontato proprio così. Stupendo. 4/5
 

Dorylis

Fantastic Member
Un libro bellissimo in cui con sorprendente abilità Marquez riesce a trascinare il lettore in un mondo fantastico dove il reale e l'assurdo tendono a sovrapporsi! Questo vortice narrativo, fatto di numerosi personaggi che portano gli stessi nomi (Josè Arcadio e Aureliano in primis), conduce a una disarmante verità: la ripetività della storia che non cambia mai, e tutto questo porta a far cadere l'illusione che l'uomo sia artefice del proprio destino.
Meravigliosa tecnica espressiva, che coinvolge senza neppure una vera trama, un capolavoro di sicuro!!! Macondo infine diventa un'utopia del mondo, ma che caricatura! Premio Nobel meritato!! :mrgreen:
 

Sere

New member
Ho sempre avuto la curiosità di leggerlo, e sicuramente pima o poi lo farò. Dello stesso autore ho letto "L'amore ai tempi del colera", che però si è rivelato una grandissima delusione... pesante lo stile, pesante la terminologia e, a tratti, pesante anche la storia. Eppure ha avuto un successo notevole! :??
Spero che almeno "Cent'anni di solitudine" non si riveli un flop!
 

franceska

CON LA "C"
Ho sempre avuto la curiosità di leggerlo, e sicuramente pima o poi lo farò. Dello stesso autore ho letto "L'amore ai tempi del colera", che però si è rivelato una grandissima delusione... pesante lo stile, pesante la terminologia e, a tratti, pesante anche la storia. Eppure ha avuto un successo notevole! :??
Spero che almeno "Cent'anni di solitudine" non si riveli un flop!

Se hai trovato l'amore ai tempi del colera pesante nello stile, pesante nella terminologia e, a tratti, pesante anche nella storia. Armati di una buona dose di pazienza, cent'anni lo è di più, ma garantisco ne val la pena :D
 

ValeG

New member
... pesante lo stile, pesante la terminologia...

Questa era l'opinione corrente, giunta sino a me, che per anni mi ha bloccato nella scelta di questo autore; così la conseguente lettura di Cent'anni di solitudine inizia un po' per caso, non senza scetticismo.
Tuttavia sin dalle prime pagine, non si può non restare impigliati nella rete di eventi narrati dall'autore: al contrario delle aspettative ho divorato questo libro magnetico. Marquez, attraverso le parole, racconta di un luogo fantastico, colorato, sprizzante di vita, indefinito e un po' magico. Permette l'immersione del lettore nella caleidoscopica realtà di questa grande famiglia. Macondo si popola di straordinari personaggi, descritti con le loro storie così nel particolare, da esser destinati a rimanere ben impressi nella mente.
Grazie a Marquez per il bellissimo viaggio regalatomi, per avermi presentato ai Buendia, variopinta e strana famiglia, che ha saputo adottare anche a me nel tempo che le ho dedicato: mi sono sentita veramente partecipe con ansie, gioie e dolori alla vita di famiglia, durante la mia lettura.
Bellissimo, a parer mio, il contrasto che si crea tra questo coinvolgimento, questo ardore del lettore (almeno nel mio caso) nei confronti di ciò che legge, e la tematica portante del libro stesso: la solitudine dell'uomo. Nonostante la definizione prima di uomo sia quella di "animale sociale", Marquez, in questo romanzo, dimostra come, anche nello stretto tessuto degli affetti della famiglia, sia possibile questa condizione di isolamento del singolo.

Credo che presto mi dedicherò anche alle altre produzioni dell'autore. :)
Consigliatissimo!!
 

Palmaria

Summer Member
Ho letto il romanzo alcuni mesi fa e da subito sono rimasta affascinata dalle atmosfere magiche e surreali di Macondo, che animano la saga della famiglia Buendìa, i cui membri, sebbene via via sempre più numerosi, sembrano destinati a vivere ciascuno nella propria immensa solitudine!

Anch'io, come Gio, sono rimasta colpita anche dalla denuncia dell'Autore nei confronti delle condizioni dei lavoratori nelle piantagioni di banani e dal soffocamento delle loro proteste da parte del Governo!

Tuttavia temo di non aver colto appieno la straordinarietà di questo romanzo a causa della sua lettura giocoforza frammentaria per lo scarso tempo a disposizione, che non mi ha permesso di destreggiarmi con scioltezza tra tutti gli omonimi della famiglia Buendìa!

Chissà, magari rileggendolo tra qualche anno...comunque il mio voto attuale è 4/5!
 

kikko

free member
Uffa!!!! io proprio non riesco a finirlo e no mi piace lasciare i libri a metà :W
A poco più di cento pagine dalla fine però mi sono arreso,personaggi con nomi simili che hanno figli con i nomi quasi uguali ,che hanno figli.... Dopo 200 pagine mi sembrava di continuare rileggere sempre lo stesso capitolo. :? Certo alcuni spunti interessanti ci sono, come la peste dell'insonia, che porta a non dormire mai,la bella Remediosla cui bellezza sconvolge e fa morire chi la gurda ( e poi ascende in cielo?:boh:).Insomma ingranaggi poco oliati che spesso si inceppano rendendo la lettura poco coinvolgente
 
Ultima modifica:

lavy

New member
l' ho iniziato qualche sera fa e non posso dire che mi stia piacendo, fatto stà che da quando lo leggo non ho più problemi ad addormentarmi un lato positivo c' è :), stò veramente iniziando ad impazzire su tutti i figli illegittimi e nipoti vari, per non confondermi mi sono pure fatta l' albero genealogico :? spero di finirlo al più presto per passare a qualcosa di un po' diverso
 

pigreco

Mathematician Member
Pur odiando le classifiche dei libri più belli, credo di potermi sbilanciare e dire che è il primo titolo che mi viene in mente se mi chiedono il mio testo preferito. Leggendo questo romanzo si vivono momenti di pura magia, completo incanto. Niente da dire. Da leggere, in ogni modo, superando eventuali difficoltà iniziali, che io personalmente non ho provato ma che so essere frequenti. Se la scala arriva a 5, voto 10.
 

white89

InLove Member
Il più bel libro che abbia mai letto! E penso che nessun altro lo sostituirà!
Non sto qui a discutere se sia un capolavoro o meno, in me ha lasciato moltissimo..come un sogno bellissimo popolato di personaggi di ogni tipo, così improbabili e così veri allo stesso tempo!
Insomma Marquez è riuscito a farmi amare così tanto questo mondo lontano, tanto da farlo sentire mio, da farmi sentire parte della famiglia Buendia! Al solo pensiero mi vien voglia di riprendere in mano questo mio "prezioso tesoro" e di rileggerlo tutto d'un fiato!
Ricordo che quando l'ho finito per la prima volta (l'ho già riletto due volte! :mrgreen:), ho sentito come un grande vuoto, quasi una perdita (non sto esagerando)..infatti delle ultime pagine ho fatto un uso avido..le ho lette con una lentezza spaventosa, non volevo finirlo,non volevo separarmene! Anche a voi è successo??
Ma è un libro che non consiglio volentieri, ne sono profondamente gelosa! Come se qualcuno curiosasse nelle mie cose! E' strano vero?? Va beh..credo che abbiate capito quanto io ami questo libro! :D
 

sherazade2.0

New member
dopo aver incontrato 2.500 personaggi con nomi molto simili nelle prime pagine avevo desistito...ma i vostri commenti mi hanno incuriosita!!!!!!!devo assolutamente rileggerlo!!!
 

Lia

New member
Ho gradito questo libro! La verità è che ero curiosa di leggerlo per conoscere le vicende di Remedios la bella cantata dai MCR... dall'inizio la lettura mi ha coinvolto tantissimo, sebbene a 3\4 mi sono dovuta dedicare ad un altro testo e ho rallentato, a circa metà ho iniziato a fare l'albero genealogico della famiglia per semplificarmi un pò le cose.
Il mio personaggio preferito è... Ursula.
Ognuno si sceglie la sua solitudine :)
 

Mattia Buendia

New member
yes!!!!!!!!!!!!!

Uno dei miei libri preferiti!... Intrigante e coinvolgente ricco di tutto, dall'amore alla morte, è un obbligo verso la società leggerlo!... capito?!!:D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
...la storia della famiglia era un ingranaggio di ripetizioni irreparabili, una ruota giratoria che avrebbe continuato a ronzare fino all'eternità, se non fosse stato per il logorio progressivo e irrimediabile dell'asse.

Macondo è il cerchio della vita, dove tutto si annulla e rivive grazie al suo ciclico ripetersi. Ciascuno dei personaggi vive a suo modo i suoi cent'anni di solitudine, così come ogni abitante del mondo. L'espressione di una visione apocalittica della vita contrasta con la magia variopinta che pervade ogni pagina: il miracolo, secondo me, sta nel far prevalere ora l'uno ora l'altro dei due elementi, ora entrambi, fino a creare un perfetto e forse irripetibile equilibrio.
Non vi è, apparentemente, una reale descrizione psicologica dei personaggi. Ma se oggi, a libro terminato, dovessi aprire il libro e leggere una frase pronunciata da uno di loro, capirei immediatamente se è stata pronunciata da Ursula, da Aureliano (forse anche da quale :mrgreen: ) o da Amaranta, e non solo: se dovessi incontrare per strada uno di loro, lo riconoscerei :D La caratterizzazione è perfetta: Ursula, la coraggiosa e determinata matriarca che tiene in piedi il tutto, Amaranta con le sue contraddizioni così tipicamente femminili portate all'ennesima potenza, Remedios la bella con il suo cinico candore, l'ombroso e contraddittorio colonnello Aureliano, Rebeca con la sua passionalità e le sue decisioni drastiche, Aureliano Secondo con i suoi bagordi e la terribile Fernanda, e così via fino ad arrivare agli ultimi Aureliano, Josè Arcadio e Amaranta Ursula.
Non manca una certa forma di denuncia sociale, attraverso il racconto delle vicissitudini della compagnia bananiera e poi dello sfruttamento dei lavoratori, il tutto, ahimè, molto vero e attuale, compresa la negazione a oltranza della verità fino a renderla invisibile ai più.
L'ultima riga è agghiacciante.
Nessuno ha mai avuto il coraggio di trarne un film, o sbaglio? E' comprensibile, ma sarei proprio curiosa di vederne la trasposizione cinematografica!
Un libro bellissimo, nel quale la magica combinazione delle parole rende reali e palpabili persone, cose, colori, odori, sapori, atmosfere, gioie, amori, odi e dolori e nel quale ogni cosa è possibile e naturale. Originale, democratico e anticonvenzionale. 5/5 e lode
 

Cla1985

New member
Cent'anni di solitudine è entrato prepotentemente a far parte della lista dei miei libri preferiti.. Letto per la prima volta qualche anno fa, ogni rilettura è sempre un'emozione; credo che sia uno di quei libri che per essere appreso appieno abbia bisogno di essere letto più di una volta.. Rileggendolo, infatti, mi è capitato di soffermarmi su parti che a una prima lettura mi erano sfuggite o a cui avevo fatto poco caso..
E che dire poi delle ultime righe.. secondo me sono pura poesia.. mi mettono i brividi ogni volta.. Meraviglioso..
 

ayla

+Dreamer+ Member
Marquez ci trasporta, con estrema facilità, grazie al suo stile ricco e descrittivo, in un magico e surreale microcosmo, Macondo, dove si viene inevitabilmente rapiti dalle tormentate vicende della famiglia Buendia. Tragica è la storia che viene raccontata, perché la felicità non viene mai agguantata o goduta, se non per qualche breve sprazzo e i sogni e le speranze per il futuro finiscono sempre per naufragare o abbattersi contro la dura realtà. Ogni personaggio si chiude nel proprio guscio, in solitudine, estraneo e sbiadito non solo al mondo che lo circonda ma anche alla propria famiglia, chi fabbricando pesciolini d'oro, chi studiando il sanscrito ammuffendo in una stanza, chi cucendo il proprio sudario. Niente cambia anche se tutto scorre, la storia si ripete e nessuno può farci nulla, così è stato scritto, non si può cambiare l'inevitabile nonostante gli sforzi dei protagonisti, Ursula su tutti, il personaggio che più mi è rimasto nel cuore, la trisnonna centenaria, che fino alla fine, anche se cieca, resiste agli eventi e al vento che farà precipitare nel buio la sua stirpe.
L'immagine finale del neonato gonfio, trascinato dalle formiche, mi perseguiterà!
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Le prime 70 pagine sono bellissime, l'atmosfera surreale che crea Marquez è molto interessante e accattivante, ti fa venire voglia di andare avanti per sapere cosa succede.
Poi ho cominciato a trovarlo noioso, non mi prendeva, non riuscivo a leggere più di un capitolo per volta. :MM
Dalla morte del colonnello Aureliano Buendía per fortuna è tornato ad essere interessante.
La fine mi è piaciuta: mi aspettavo una conclusione del genere ma Marquez è riuscito a renderla davvero bene!
Nel complesso non riesco a dargli più di 3,5/5.
 
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