Ammaniti, Niccolò

zolla

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bello sia il libro che il film di io non ho paura..le location a cavallo tra puglia e basilicata sono stupende!
 

libraia978

New member
zolla ha scritto:
bello sia il libro che il film di io non ho paura..le location a cavallo tra puglia e basilicata sono stupende!

Come sempre ho preferito il libro, però questo film merita, soprattutto per i paesaggi.
 

FORTUNAlex

New member
Ho letto Branchie, Ti prendo e ti porto via, Io non ho paura.

L'unico che non mi è piaciuto è stato Branchie.

"Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura", meritano di essere letti. Ti suscitano molteplici emozioni e fanno riflettere.

Li consiglio a tutti.
 
a me invece branchie è paiciuto tantissimo...!!! sarà un caso ma le prime opere di moltissimi autori le arrivo spesso a preferire ai loro capolavori, o comunque ai più famosi...
 

zaratia

Sideshow
io non hho paura e come dio comanda mi mancano... fino ad ora il mio preferito è ti prendo e ti porto via...
 

sun

b
ho riscoperto questo autore proprio alla fine della settimana scorsa

tempo fa avevo letto IO NON HO PAURA e mi era piaciuto un sacco. Adesso sono a metà di TI PRENDO E TI PORTO VIA e lo trovo di una ironia dilagante (almeno fino ad ora) anche se magari il linguaggio a qualcuno può risultare pesante, un libro che si legge proprio bene, con desiderio, mentre proprio oggi ho preso (cazzolina in forma economica l'ho dovuto pagare 13 euro) COME DIO COMANDA ... vedremo
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho letto "Io non ho paura" e "Ti prendo e ti porto via", molto belli entrambi. Sono libri che mi hanno veramente "preso e portato via", nel senso che mi hanno coinvolto fino al midollo. In tutti e due i romanzi è presente un senso di desolazione e di mancanza quasi assoluta di speranza, di una via d'uscita. Nonostante ciò, mentre leggevo "Ti prendo e ti porto via" mi sono fermata almeno una volta ogni 4 pagine per ridere, ma proprio ridere di pancia, fino ad arrivare alla parte finale, leggendo la quale ho smesso di ridere per lasciarmi invece prendere dall'angoscia. La bravura dell'autore secondo me sta proprio nell'avere creato uno stile tutto suo, piuttosto grottesco, che provoca nel lettore sensazioni contrastanti. I personaggi sono caratterizzati benissimo, indimenticabile la figura della professoressa Flora e di Graziano Biglia, così "bonariamente" grezzo da risultare simpatico. Realistica per certi versi, anche se assurda nei dettagli, la descrizione della vita di provincia, della mancanza di ideali o di un obiettivo. Sono libri che non molli un attimo finchè non li hai finiti e che mi hanno "accompagnato" anche nei giorni successivi alla lettura. Il fatto che entrambi abbiano come protagonista un bambino costretto a crescere in fretta mi ha colpito, penso che sia anche una caratteristica di "Come Dio comanda", che cercherò di leggere presto.
 

Lauretta

Moderator
Ho letto tre dei suoi sei libri recensiti nel forum:
- come Dio comanda
- Ti prendo e ti porto via
- Io non ho paura
Trovo Ammaniti un ottimo scrittore, assolutamente realista e immediato nelle descrizioni di qualsiasi suo personaggio, vicenda o quant'altro. Lessi "Io non ho paura" all'età di 16 anni e ne rimasi affascinata...ma non avevo ancora lo spirito di dire: "Proviamo a leggere altri libri dell'autore". Così solo l'anno scorso ho divorato letteralmente gli altri due. Il più bello in assoluto non può che essere Come Dio Comanda, per la particolare tematica di riferimento e per le meravigliose descrizioni che mi sono rimaste impresse in modo indelebile. Mi ricordo quanta violenza veniva descritta in modo più che sublime.
presto leggero "Fango" di cui tanti mi hanno parlato bene e anche "Branchie"...ma la lista è lunga...ho ancora tutti i libri regalati a Natale da leggere!!!!:mrgreen:
 

sergio Rufo

New member
Io e te

Julia, dopo avermi regalato La fine di un mondo storto di Corona, mi indica un libro sullo scaffale:
" Io e te" di Ammaniti.
Nemmeno il tempo di vederlo e gia' lo avevo comprato.
Considero Ammaniti uno dei piu' grandi scrittori italiani. Non tanto per la scrittura ( i congiuntivi...ecc.ecc.) ma per il modo di costruire storie, uniche, inimitabili, perfette.

Strano che gli scrittori d'elite, se la menano all'inverosimile per definire giusto o sbagliato un termine come schifo a posto di scafo ( e su che autore poi!); altri fondono nuovi stili come se questo fosse cosa importante; alcuni, infine, dissertano su scrittura, su linguaggio e su cose e ciance simili.
Come dicevano i Cinici : rifiuto di tutto quello che e' incivilimento e soprattutto rifiuto della scrittura il prodotto piu' alto della cosidetta cultura. Conta solo la vita.
Ed infatti non lasciarono una riga scritta.

Cosi' Ammaniti: seppur debba necessariamente usar scrittura racconta questa vita ( di tutti i giorni) senza troppe menate e senza troppi virtuosismi.
Lui ci riesce davvero bene.
 

sergio Rufo

New member
Letto in una serata Io e te, racconto lacinante, di Ammaniti.
Lontano dalla comicita' che lo contraddistingue, ha ricalcato con un tema diverso, Io non ho paura , dedicando questo racconto al mondo dell'adolescenza.
Un Ammaniti , dunque, diverso, che si immerge in quel mondo adolescenziale cosi' importante nella vita di ogni persona.

Il malessere di vivere, il rifiuto dell'esterno visto e vissuto da un ragazzino in una cantina che diverra' uno psazio vitale dove ritrovera' uno stimolo perduto.
Ritrattista acuto, Ammaniti, dipinde e racconta il suo ragazzino con quei piccoli particolari che segnano una personalita' particolare, in un certo modo originale.
Qualcosa di legegrmente autobiografico forse no, ma aqlcune qualita' si.
Odio per le feste, per il capodanno, gli auguri vissuti come incubo.
Per non parlare dei matrimoni.
Un carattere schivo come quelli gia' incontrati nell'Ultimo capodanno dell'umanita' ( capolavoro) o Ti prendo e ti porto via.
Un carattere, forse, come il suo: Ammaniti si vede pochissimo in televisione e sui giornali, in compenso vende milioni di copie.

Da leggere.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
:) Grazie Sergio per questa tua opinione...proprio oggi mi sono trattenuta dall'acquisto (torre di libri da leggere troppo alta...), ma sinceramente la tentazione è stata forte.
Il tuo commento e le ridotte dimensioni del libricino rendono questo titolo sicuramente papabile come prossimo acquisto.
 

gallo

New member
Ammaniti

Salve sono nuovo di questo forum, trovato assolutamente per caso sulla rete.

Non sono un grande lettore, vado a momenti, ma di Ammaniti ho letto:
Fango
Branchie!
Come Dio Comanda
Ti Prendo e ti porto via
Che la Festa Cominci
Il momento è delicato (solo qualche racconto)
Io e Te (letto tutto d'un fiato stasera, devo ammettere che mi ha colpito parecchio)

Secondo me Ammaniti è al contempo un maestro del romanzo noir (soprattutto nei suoi racconti), un autore esilarante, tragicomico, accattivante, introspettivo e stravagante. Insomma inutile dire che mi piace un sacco.

L'ultimo libro che ho letto, Io e te, l'ho finito stasera tutto d'un fiato e, come ho detto, mi ha impressionato molto. Di romanzi mi manca praticamente solo Io non ho paura, che provvederò a sbranare ben presto come tutti gli altri…

Se avete voglia di discutere sui suoi libri non esitate a contattarmi, mi piacerebbe molto! Mandatemi pure un messaggio privato :)
 

gallo

New member
questione di stile...

PS secondo me il successo di Niccolò (oramai ne posso parlare in tono confidenziale eheh) si deve principalmente al suo stile conciso, semplice e diretto. Poi ovviamente le storie sono affascinanti e qualche volta direi addirittura geniali, ma è questa scrittura tagliente e spesso lapidaria (periodi mediamente molto brevi) che lo rendono un'autore così "fruibile".
 

paolasirigu

New member
Autore moderno

Ammaniti è un autore molto amato, soprattutto dai giovani ma non solo. Descrive l'adolescenza in modo moderno e accattivante. Il quadro che ne esce non sempre è lusinghiero, ma in fondo questa è la nostra realtà sociale. Dovessi fare un paragone con Murakami, quando ad esempio in Norwegian wood parla delle problematiche giovanili, non posso non vederne la profonda differenza. In effetti i due autori rispecchiano bene due realtà diverse della gioventù, una italiana, disordinata e caciarona, una giapponese, composta e ordinata.
 
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