Miag ha scritto:Libro assolutamente geniale a mio parere, tra i miei preferiti al di là delle ideologie che possono esserci dietro.
Lo consiglio vivamente!
Se questo era il suo obiettivo, dubito della sua riuscita.darseven ha scritto:L'obiettivo preso di mira da Orwell (anche con La fattoria degli animali) era chiaramente il comunismo
Simenon ha scritto:Se questo era il suo obiettivo, dubito della sua riuscita.darseven ha scritto:L'obiettivo preso di mira da Orwell (anche con La fattoria degli animali) era chiaramente il comunismo
In primo luogo perchè il comunismo è uno slancio, una tensione, un'ideologia che ha avuto applicazioni pratiche molto diverse e con risultati spesso catastrofici e sanguinari. E in secondo luogo perchè, anche volendosi riferire alla Russia di Stalin, mi sembra di voler immergere in maniera eccessivamente forzosa l'autore DENTRO la materia del suo racconto.
Manovra, questa, storicamente e letterariamente assai azzardata.
Trovo che 1984 si la descrizione di un incubo, di una premonizione.
Che trascende perfino i confini delle esperienze storiche nate, cresciute e collassate all'ombra delle ideologie del Novecento
Poirot ha scritto:Su ammissione dello stesso Orwell, "La fattoria degli animali" si riferisce particolarmente al comunismo sovietico (i due maiali che si susseguono impersonano Lenin e Stalin)
cjale ha scritto:Mi spiace, ma ho interrotto la lettura a poco dopo la metà del libro.
Cominciava ad essere un pò troppo paranoico per i miei gusti.
Apprezzo lo sforzo di voler lasciare un messaggio ai lettori, ma io non ho retto a quel clima di violenze psicologiche e di forzature.
darseven ha scritto:fermo restando che Orwell ce l'aveva molto probabilmente contro entrambe le ideologie (tanto è vero che l'immagine del Grande Fratello pare fondere i volti di Stalin e Hitler), e più in generale contro il totalitarismo, io credo che:
- anzitutto la data di pubblicazione del romanzo, successiva all'epilogo della II guerra Mondiale, faccia pensare che il problema serio che si poneva nella nuova scena internazionale caratterizzata dalla contrapposizione fra blocchi (tematica presente in 1984) fosse il consolidamento del blocco sovieto, laddove invece il regime nazista era stato ormai liquidato:
- il modello del Socing pare ricalcato su ideali di egualitarismo e collettivizzazione molto più prossimi alla ideologia comunista;
- anche la decadenza morale, l'impostazione materialistica della vita, la cronica penuria delle risorse, la divisione classista della società, la ferrea censura, il controllo della cultura e finanche della lingua presenti nello scenario orwelliano richiamano più da vicino la critica alla Russia sovietica, che costituiva allora il nuovo reale pericolo.
Con questo, senza pretesa di convincere nessuno, voglio dire che secondo me Orwell vide sicuramente anche nell'esperienza nazi-fascista un modello negativo di riferimento, ma nel momento in cui scrisse il romanzo, ossia nel '48, probabilmente ebbe come bersaglio polemico il modello sovietico, soprattutto considerando il prestigio che l'Urss aveva conseguito all'indomani della IIGM.