Orwell, George - 1984

leonardodavinci

New member
Chissà se avrebbero tutti la smania di entrare nella casa se il Grande Fratello venisse organizzato come Orwell comanda! Mi fa rabbia che questa definizione sia diventata famosa grazie a quella porcheria e che pochissimi sappiano da dove viene! io sono convinta però di una cosa: il Grande Fratello esiste! Troppo paranoica? Basta pensare a ciò che ci dicono e ciò che non ci dicono, a come la nostra vita è pilotata dai mass media (tranne per chi ha abbastanza spirito critico da non farsi sopraffare troppo, è chiaro), certo non ci portano nella stanza 101 se dissentiamo, non ancora almeno! Con questo voglio solo dire che Orwell ha colto veramente nel segno col suo capolavoro, anche se inizialmente era indirizzato come critica al comunismo, alla fine tutti i sistemi anche quello definito democratico, rientrano nella fattispecie Orwelliana...

io non sarei del tutto sicuro che orwell tenesse fuori dalla sua critica il sistema capitalistico anzi, avrebbe potuto vederlo come un potenziale terzo totalitarismo dopo il nazifascismo ed il comunismo. da anarchico e libertario durante la guerra di spagna era stato shockato dal silenzio del mondo civile riguardo l'alleanza implicita di nazisti e comunisti per far fuori i non totalitaristi che si battevano per la repubblica contro i falangisti di franco
 

klosy

Cicciofila Member
Terminato ieri notte.
Avevo una vaga idea dell'argomento:
sapevo che parlava di un regime totalitario,
di 3 superpotenze e di un controllo assoluto sull'uomo,
ma non l'avevo ancora letto.

Pensavo che avrei impiegato almeno una settimana per leggerlo, immaginavo fosse più complicato, invece l'ho divorato in due giorni, anche se mi ha fatto riflettere, soprattutto su alcuni aspetti della realtà che sono come Orwell li descrive, ma molto più subdoli.
Che dire, per esempio, del fatto che il Partito modifica il passato convincendo tutti, o meglio (grazie al bipensiero) modificando la memoria dell'uomo, che quel fatto è avvenuto in un certo modo anche se è palese che è avvenuto all'opposto?
Beh, a me non sembra molto diverso da alcuni politici di oggi che stanno sempre a dire: "E' colpa del Governo precedente", e il piattume culturale è uno dei motivi per cui c'è davvero chi ci crede. :??

Sapevate che il titolo originario dell'opera era The last man in Europe?
Orwell l'ha sempre chiamato cosi, modificandone poi il titolo per i motivi che ha spiegato Poirot.
Trovo che questo titolo riveli maggiormente il pessimismo del finale del libro,
infatti Winston (almeno per come l'ho vista io) era l'ultima possibilità.

Non so se sono l'unica, ma a tratti questo libro mi ha commosso e ho quasi pianto, sia quando lui comincia ad innamorarsi di Julia, sia quando subisce le torture, per quello che accade nella 101 ho quasi pianto di rabbia, e cosi nel finale.

Come al solito, non so dare voti ai libri, ma se avevo amato Orwell con Animal Farm, 1984 ha consolidato di brutto questa ammirazione.


Ps: Ho letto che parlavate anche de Il mondo nuovo, me l'ha consigliato mio fratello questa mattina, dopo che ha saputo che avevo letto 1984, e mi ha detto che a confronto Orwell è ottimista.
 

elena

aunt member
Rileggendo i vostri commenti ora mi sono resa conto che quando ho letto questo libro (tanto tanto tempo fa:roll:) non avevo individuato alcun tipo particolare di "totalitarismo"...... e anche ora penso che l'immagine di questo mondo agghiacciante senza speranza ben si adatta a qualsiasi regime totalitario (anche inserendolo nel contesto storico del periodo in cui è stato scritto).
Questo romanzo (che secondo me è notevole) lascia comunque una forte sensazione di ciò che ci auguriamo non possa mai avvenire........il serrato controllo da parte del Grande Fratello :OO!!!!
 

klosy

Cicciofila Member
Rileggendo i vostri commenti ora mi sono resa conto che quando ho letto questo libro (tanto tanto tempo fa:roll:) non avevo individuato alcun tipo particolare di "totalitarismo"...... e anche ora penso che l'immagine di questo mondo agghiacciante senza speranza ben si adatta a qualsiasi regime totalitario (anche inserendolo nel contesto storico del periodo in cui è stato scritto).

Io penso che le intenzioni dell'autore fossero proprio queste,
ovvero non associare il Partito ad un tipo in particolare di totalitarismo,
ma piuttosto all'idea stessa di totalitarismo,
prendendo vari concetti o aspetti di alcuni regimi.
Il Socing è, per stessa ammissione di Orwell, il socialismo inglese,
ma a me i baffetti del Grande Fratello fanno pensare immediatamente a Hitler.

Ricordiamo, inoltre, che 1984 è stato criticato ed osteggiato sia dalla destra che dalla sinistra, e lo stesso Orwell mal visto dall'uno e dall'altro schieramento.

Ragionando sul periodo storico in cui il libro è stato scritto, per me è naturale che il messaggio sia quello di stare attenti a qualsiasi regime totalitario. :wink:
 
Klosy, lo stesso Orwell dichiarò che tutto 1984 era un'allegoria dello stalinismo, e anche i baffetti del Grande Fratello sarebbero quelli di Stalin e non di Hitler.
 

Belinda47

New member
Questo libro è riuscito a mettermi addosso più paura di qualsiasi horror. La scena in cui al protagonista viene portata la gabbia con dentro il ratto per me è indimenticabile, mi ha fatto sudare freddo per parecchio tempo, quando non riuscivo a dormire di notte.
 

Dorylis

Fantastic Member
Ho appena finito di leggerlo.. Un capolavoro! Orwell è un grande! Non vedo l'ora di leggere anche "La fattoria degli animali"
 

Dorylis

Fantastic Member
Ero molto partecipe! Pensate che ero commossa sia quando lui si avvicina Julia sia quando viene torturato nella stanza 101! Nel finale invece ero fumante di rabbia.. Un libro che mi ha proprio coinvolta!
 
Come sono contento che ti sia piaciuto! Leggi anche La Fattoria degli animali: è un po' più sottile l'intenzione dell'autore, e sembra quasi una favoletta, ma ti stupirai tu stessa del genio di Orwell.
 

gelsomina

New member
Sono d'accordo. A me 1984 è piaciuto, ma non moltissimo. troppo evidente l'intenzione dell'autore di "educare" i lettori, che va a scapito della riuscita del libro come opera letteraria. In genere i romanzi ideologici non mi piacciono mai (infatti non leggo i Wu ming, a parte Q che è bello).

Di questo mi è piaciuto più il film del libro. Comunque concordo sul fatto che si tratta di una lettura imprescindibile.

Completamente d'accordo con te!!!
 

Lauretta

Moderator
eccomi qua...io ho finito di leggerlo domenica..devo dire che la prima parte mi aveva un po' lasciata perplessa...non capivo come avrebbe potuto procedere la storia...ma andando avanti mi ha preso sempre di più e la terza parte l'ho divorata...un libro ben scritto, commovente e struggente...un libro che rivela la potenza del totalitarismo....mi ha veramente spiazzato....pensavo avesse un finale positivo, ma probabilmente è stato più realistico così...
 

Elena.90

Curly member
Per me è stata una folgorazione.
Più che una critica allo stalinismo e ai regimi totalitari in generale, nel libro c'è un monito a guardarsi da tutte le manipolazioni del pensiero alle quali l'uomo è stato ed è tuttora sottoposto, come già aveva brillantemente notato ciberpunk. è qui la grandiosità del genio profetico di Orwell, l'insegnamento che rende il romanzo ancora così tremendamente attuale!
Sono ben consapevole che le impressioni di un lettore valgono ben poco rispetto alle reali intenzioni dell'autore, ma noi leggiamo cose anche più antiche proprio perché vi possiamo scorgere un messaggio valido anche ai giorni nostri, credo...

Una piccola curiosità:
Nella mia edizione di 1984 (Mondadori, Classici Moderni) c'è una nota riferita al passo in cui Smith, ormai "rieducato", siede in un bar e soprapensiero scrive col dito sul tavolo polveroso: "2+2=5". Cito testualmente la nota al riguardo:

"Questa riga, che contribuisce in modo decisivo all'interpretazione del testo, ha una storia che sembra tratta da un racconto di Edgar Allan Poe. Dal 1950 al 1987 tutte le edizioni inglesi di 1984 riportavano la versione "2+2=". La differenza tra le due formule è, come s'intende, fondamentale. Se Winston lascia in sospeso il risultato dell'operazione aritmetica si aprono infatti spazi per speculare su una sua residua resistenza al Partito. In caso contrario si configura invece la sua sconfitta e accettazione. I fatti erano andati così: nel corso dell'edizione Secker del 1951 la forma di stampa si era allentata, provocando la caduta dell'ultimo carattere che in tal modo sparì per sedici da tutte le edizioni britanniche di 1984. Con un tocco di perfidia, Davison sottolinea che apparentemente nessun critico si avvide del cambiamento (op. cit.,p. 134)"

Ed io che speravo che nelle prime edizioni Orwell fosse più ottimista... Mi sarebbe paciuto se davvero Winston non si fosse arreso al Partito!
 

mandri

New member
Purroppo piano piano questo libro sta rispecchiando la realtà attuale: sempre più sotto controllo con qualsiasi mezzo(satelliti, telecamere,telefoni), sempre meno libertà.
 

coffeegirl

New member
Una piccola curiosità:
Nella mia edizione di 1984 (Mondadori, Classici Moderni) c'è una nota riferita al passo in cui Smith, ormai "rieducato", siede in un bar e soprapensiero scrive col dito sul tavolo polveroso: "2+2=5". Cito testualmente la nota al riguardo:

"Questa riga, che contribuisce in modo decisivo all'interpretazione del testo, ha una storia che sembra tratta da un racconto di Edgar Allan Poe. Dal 1950 al 1987 tutte le edizioni inglesi di 1984 riportavano la versione "2+2=". La differenza tra le due formule è, come s'intende, fondamentale. Se Winston lascia in sospeso il risultato dell'operazione aritmetica si aprono infatti spazi per speculare su una sua residua resistenza al Partito. In caso contrario si configura invece la sua sconfitta e accettazione. I fatti erano andati così: nel corso dell'edizione Secker del 1951 la forma di stampa si era allentata, provocando la caduta dell'ultimo carattere che in tal modo sparì per sedici da tutte le edizioni britanniche di 1984. Con un tocco di perfidia, Davison sottolinea che apparentemente nessun critico si avvide del cambiamento (op. cit.,p. 134)"

Ed io che speravo che nelle prime edizioni Orwell fosse più ottimista... Mi sarebbe paciuto se davvero Winston non si fosse arreso al Partito!

Grazie per la curiosità Elena.
Libro da leggere assolutamente.
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Ora che l’ho letto penso “perché non l’ho letto prima?” Erano due mesi che avevo in giro questo libro e non mi convincevo ad iniziarlo, e grazie all’iniziativa della “lettura collettiva” mi è stato consigliato. Ora sono contenta di averlo letto, è veramente un bel libro. Con rammarico penso a come sarebbe stato leggerlo anche solo una decina di anni fa, per poi rileggermelo ora, raffrontare anche solo un decennio di tempo, un romanzo pubblicato nel 1948 ma così attuale. Mi ha messo ansia leggerlo, la terza parte è angosciante, consiglio di prendersi del tempo per leggerla in una volta sola. Certi passaggi te li senti “addosso” perché ti immedesimi in Winston, lo vedi come un eroe e non sai cosa aspettarti dal finale. Grande, un capolavoro!
 

zolla

New member
ancora adesso a distanza di decenni il genio di Orwell è sottovalutato malgrado due grandi capolavori e altri ottimi libri...
 
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