I 3 libri che ogni persona deve aver letto almeno una volta

mame

The Fool on the Hill
Comunque la Pivano.... :ad: :ad::ad:

Potrei segnalarti fior di stroncature sulle traduzioni della Pivano. Per esempio? Non aver saputo che in inglese ci si riferisce alle navi usando il pronome personale "she" e aver preso per questo clamorose cantonate. A volte i miti vanno ridimensionati......
 
Forse anche la Pivano era un po' come Pavese, più che traduttrice era "ricreatrice".

Pavese è stato spesso accusato di prescindere dalla lingua per le sue traduzioni, di non essere fedele alle regole, insomma di tradurre con un suo stile.

Io e la lingua anglicanorum siamo due corpi estranei, ergo vorrei sapere da te che ne pensi delle traduzioni dello scrittore di Santo Stefano Belbo.

Ti ringrazio in anticipo Mame!
 

Mizar

Alfaheimr
Potrei segnalarti fior di stroncature sulle traduzioni della Pivano. Per esempio? Non aver saputo che in inglese ci si riferisce alle navi usando il pronome personale "she" e aver preso per questo clamorose cantonate. A volte i miti vanno ridimensionati......
Concordo in tutto
 

mame

The Fool on the Hill
Forse anche la Pivano era un po' come Pavese, più che traduttrice era "ricreatrice".

Pavese è stato spesso accusato di prescindere dalla lingua per le sue traduzioni, di non essere fedele alle regole, insomma di tradurre con un suo stile.

Io e la lingua anglicanorum siamo due corpi estranei, ergo vorrei sapere da te che ne pensi delle traduzioni dello scrittore di Santo Stefano Belbo.

Ti ringrazio in anticipo Mame!

Uno che "ricrea" dovrebbe fare come Baricco e usare lo stesso titolo ma mettendoci il proprio nome come autore.... Per spiegare il lavoro di traduttore dovrei impiegare tre giorni per scrivere il post e temo di non potermelo permettere. Posso dirti che nella traduzione esiste una sola regola: il rispetto dell'autore. Per il resto, ci sono paletti, cioè cose che non ci si può assolutamente permettere, per esempio riscrivere un testo secondo il _proprio_ stile, e creatività, che non è riscrivere, ma rendere in modo geniale nella propria lingua ciò che l'autore ha detto nell'altra.
Non conosco Santo Stefano Belbo, e per dirla tutta, non leggo mai libri in traduzione a meno che l'originale non sia scritto in una lingua che non conosco. Ma ti assicuro che anche quando non conosco l'originale, se c'è qualcosa che non va me ne accorgo....

Segnalo questi articoli a chi fosse interessato:

http://intramel.splinder.com/archive/2005-05
http://www.retididedalus.it/Archivi/2009/ottobre/TRADUCENDO_MONDI/1_hemingway.htm
http://www.retididedalus.it/Archivi/2010/gennaio/TRADUCENDO_MONDI/4_revisioni.htm
 

Evy

Member SuperNova
Potrei segnalarti fior di stroncature sulle traduzioni della Pivano. Per esempio? Non aver saputo che in inglese ci si riferisce alle navi usando il pronome personale "she" e aver preso per questo clamorose cantonate. A volte i miti vanno ridimensionati......

ops... non lo sapevo questo...
Precisoche non ho detto che la Pivano che è un mito, però ha fatto conoscere la Beat Generation anche qua, questo pregio,almeno per me le spetta... e per quello che ho messo la faccina che si inchina.
:wink:
 
Santo Stefano Belbo è il paese di Pavese, descritto benissimo ne' La luna e i falò.

"Un paese ci vuole, non fosse altro che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

A causa della mia ignoranza devo giocoforza affidarmi alle traduzioni. E ti dirò, a meno che non sia fatta con i piedi, non riesco ad accorgermi se c'è qualcosa che non quadra. Il mio sogno sarebbe quello di leggere Dickens in lingua, magari in un'altra vita lo realizzerò.

Rendere in modo geniale nella mia lingua quello che un autore ha scritto in un'altra non è una cosa malvagia.

Però forse hai ragione tu. La traduzione dovrebbe essere un'altra cosa.

Grazie dei link e della spiegazione.

Tornando alla domanda del mio post, cosa ne pensi delle traduzioni di Cesare Pavese?
 

mame

The Fool on the Hill
Santo Stefano Belbo è il paese di Pavese, descritto benissimo ne' La luna e i falò.

"Un paese ci vuole, non fosse altro che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

A causa della mia ignoranza devo giocoforza affidarmi alle traduzioni. E ti dirò, a meno che non sia fatta con i piedi, non riesco ad accorgermi se c'è qualcosa che non quadra. Il mio sogno sarebbe quello di leggere Dickens in lingua, magari in un'altra vita lo realizzerò.

Rendere in modo geniale nella mia lingua quello che un autore ha scritto in un'altra non è una cosa malvagia.

Però forse hai ragione tu. La traduzione dovrebbe essere un'altra cosa.

Grazie dei link e della spiegazione.

Tornando alla domanda del mio post, cosa ne pensi delle traduzioni di Cesare Pavese?

Ma Santo Stefano Belbo dove si trova? :wink: (temo che la mia battuta sia passata inosservata.... :W)

A parte gli scherzi, forse tradotto da Pavese ho letto solo il David Copperfield, ma non ci giuro, perché l'ho letto forse a quindici anni e non so se la traduzione fosse la sua. Forse no perché lui ha tradotto per Einaudi e l'edizione che ho letto io era UTET, che era quella disponibile in casa. Non ne ho fatto uno studio approfondito. Non sono in grado di esprimere un'opinione. Io leggo sempre in lingua originale da quando avevo forse diciassette o diciotto anni. In italiano leggo gli autori italiani o gli stranieri di lingua a me sconosciuta.
 
Ma Santo Stefano Belbo dove si trova? :wink: (temo che la mia battuta sia passata inosservata.... :W)
QUOTE]


Già, ma è un mio limite :).

Godi della mia invidia.

Eco faceva dire a Guglielmo da Bascavilla ne' Il nome della rosa, che la cultura passa dalla conoscenza delle lingue.
 

mame

The Fool on the Hill
Godi della mia invidia.Eco faceva dire a Guglielmo da Bascavilla ne' Il nome della rosa, che la cultura passa dalla conoscenza delle lingue.

Ognuno di noi nasce con un talento (a parte Paris Hilton). Nella Bibbia è scritto che Dio li assegna a ciascuno senza questioni di ereditarietà. Io non saprò mai fare un impianto elettrico, ma so fare il mio mestiere. Così come tu saprai fare il tuo. In inglese l'invidia si sovrappone semanticamente alla gelosia, il mostro dagli occhi verdi, come lo chiamava Shakespeare. A che pro invidiare?
 
Ognuno di noi nasce con un talento (a parte Paris Hilton). Nella Bibbia è scritto che Dio li assegna a ciascuno senza questioni di ereditarietà. Io non saprò mai fare un impianto elettrico, ma so fare il mio mestiere. Così come tu saprai fare il tuo. In inglese l'invidia si sovrappone semanticamente alla gelosia, il mostro dagli occhi verdi, come lo chiamava Shakespeare. A che pro invidiare?

Secondo me qualche talento la Hilton dovrebbe averlo (Chiedere a Schicchi per un'adeguata valutazione).

Anche in italiano gelosia può esser usato come sinonimo di invidia. Allora forse ho sbagliato ad usarlo questo termine.

Mettiamola così, chi conosce le lingue gode della mia più viva ammirazione.
 

reader

New member
Quali sono secondo voi, carerrimi forumlibrosi ©, che una persona deve aver letto almeno una volta nella vita?
Attualmente ne posso consigliare solo uno, Il Piccolo Principe, mentre sono indeciso sul consigliare "La Bibbia". Forse Candido potrebbe essere un altro... ma a 3 non ci arrivo. Tutti quelli che mi vengono in mente non li ritengo così "pregni di siginificato" da definirli imperdibili in una vita.

Cordiali Saluti,
Fabio


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Troppo difficile! :)

Sarebbe interessante un topic (se già non esiste) nel quale si elencano 3 libri dei quali si sconsiglia assolutamente la lettura...:mrgreen:
 

Juliàn

New member
Il ritratto di Dorian Gray, per poi confrontarlo con il film, non il film uscito nel 2009 che non rispecchia di una virgola il libro. Sono due opposti ed è assurdo stravolgere un libro così :W
 

laura.81

New member
solo tre?!! questa è difficile...

-piccolo principe
-la divina commedia
-tutto shakespeare

lo so non vale!! huuuummm, a me è sempre piaciuto l'amleto! però rigorosamente in lingua originale!!TUNZZZ
 

Bobbi

New member
Tralascio i classici (Omero, Dante, etc.) perché non si può scegliere tralasciandone qualcuno. Per il momento mi vengono in mente due libri:

La storia infinita
Un uomo

Per il terzo mi sto attrezzando
 
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