Che cosa stai facendo per aiutare il Mondo e/o l'Umanità?

Dallolio

New member
Uso la lista di elisa, che mi sembra molto ben fatta.

vediamo quello che dovrei fare e non faccio:


acquistare frutta e verdura direttamente dal produttore e solo quella di stagione
NON LO FACCIO, VADO AL SUPERMERCATO
acquistare latte, acqua, detersivi, caffè ed altro dai distributori automatici usando un contenitore riciclato
HO PAURA CHE DENTRO CI SI TROVINO I BACAROZZI
prendere i prodotti con minor imballaggio oppure in un'unica confezione grande invece che in tante piccole
OTTIMO, LO FACCIO SEMPRE
acquistare i prodotti del commercio equo e solidale
NON L'HO MAI FATTO
non mangiare al MacDonald, sono ancora impressionata dal discorso di Umberto Veronesi sull'allevamento dei bovini e del mangime che consumano
MANGIO DAL MACDONALD QUASI OGNI SETTIMANA

acquistare nei piccoli esercizi commerciali e mangiare dove usano prodotti del luogo
CERCO DI FARLO QUANDO POSSIBILE




raccolta differenziata: carta, plastica, tappi di plastica, vetro, umido, lattine, residuo secco, medicinali, batterie, metalli, rifiuti ingombranti, abbigliamento.
L'HO SEMPRE FATTA ANCHE SE A VOLTE è DAVVERO COMPLICATO SAPERE DOV'è IL PUNTO DI RACCOLTA DI TUTTO CIò.

uso il meno possibile gli elettrodomestici, niente phon, spremiagrumi, friggitrici od altro
NON LI POSSIEDO
uso accorto dei detersivi: non pretendo il pulito più pulito che c'è
NON LI USO
faccio la doccia e chiudo l'acqua quando mi insapono, quando mi lavo i denti pure
ANCH'IO
uso oculato dello sciacquone del wc
NON CI RIESCO, MI FACCIO FACILMENTE PRENDERE DAL TUNNEL DELLO SCIACQUONE
lascio qualche ragnatela con il suo bel ragnetto per non usare insetticidi
PER TUTTI GLI ALTRI INSETTI FACCIO COSì, MA VERSO I RAGNI HO UN ODIO ATAVICO
tengo il riscaldamento a 18 gradi, la temperatura del frigo non troppo bassa, niente aria condizionata
NON TENGO Nè RISCALDAMENTO Nè ARIA CONDIZIONATA
non andare nei villaggi turistici di paesi poveri dove non c'è nessuna ricaduta economica per gli abitanti del luogo
IO NON VIAGGIO
 

alexyr

New member
faccio la differenziata, spengo le luci,le cose classiche...
sono molto attenta a cosmetici, detersivi e prodotti che uso in generale. Diciamo che sono strettamente ecobio, evito qualsiasi cosa di tossico, inquinante o poco naturale. Nulla che inquini il mondo o possa danneggiare la mia pelle.
Credo di non avvicinarmi a un Pantene o all'olio johnson da anni e anni.
prediligo piccole produzioni di eccellenza, fatte spesso con prodotti di fairtrade
L'unica difficolta' e' che i costi lievitano e i lreperimento e' meno efficiente..
ma pazienza.
 

ila78

Well-known member
Prediligo cosmetici non testati su animali (sperando che sia vero! :boh:)

Quando posso compro equo e solidale

Spengo la luce e rompo le scatole agli altri se non lo fanno.

Chiudo l'acqua quando mi lavo i denti e quando mi insapono sotto la doccia

Ucciderei quelli che sporcano i luoghi pubblici (ma questo non c'entra, temo)
 

trevis

New member
io mi sono fatto regalare ebook ,così evito il consumo di carta , poi faccio la raccolta differenziata (anche se credo che una volta che la raccolgono tutto vada nella stessa discarica ed è tutto inutile ) però la faccio comunque , poi per bere l'acqua dal rubinetto nn credo che sia una buona idea (in campania è tutto inquinato) figuriamoci se l'acqua è buona ,:W
 

isola74

Lonely member
nuove aggiunte

abbiamo creato una compostiera in giardino per tutto il materiale organico

abbiamo un piccolo orto e non usiamo mai pesticidi nè altri prodotti chimici e pazienza se devo lavare l'insalata 5 volte ( una volta però è scita una coccinella:YY)

ultima cosa, ma più importante: DEVO educare mio figlio al rispetto dell'ambiente
 

Nerst

enjoy member
ultima cosa, ma più importante: DEVO educare mio figlio al rispetto dell'ambiente


Hai perfettamente ragione, l' educazione è necessaria e sembra che stia scomparendo. Mia madre da piccola mi ha trasmesso l' importanza del non gettare carte e cicche in terra, ma vedevo che i miei compagni lo facevano ugualmente. :boh:
 

zanblue

Active member
Cosa sto facendo per aiutare il mondo e l'umanità?
Ecologicamente parlando,tutto il possibile.Dove vivo io,purtroppo l'ecologia non è una priorità,ma cerco di dare l'esempio.
Si può aiutare il mondo,anche liberandosi di stupidi pregiudizi,lasciando libera la propia mente,aiutando le persone che sappiamo
essere in difficoltà.Non di soldi sto parlando,ma se avete un vicino di casa disoccupato,anche comprargli un pacco di spaghetti e
un pò di verdura lo può aiutare ad arrivare a fine mese.Senza bisogno di dare soldi ad organizzazioni internazionali,che poi li
utilizzeranno per comprare costose jeep,ai lori funzionari.
 

Dallolio

New member
Come vi comportate con l'olio della frittura? Mia madre lo porta in bottiglioni appositi all'isola ecologica, io non friggo... qualcun altro lo fa?
 

ila78

Well-known member
Come vi comportate con l'olio della frittura? Mia madre lo porta in bottiglioni appositi all'isola ecologica, io non friggo... qualcun altro lo fa?

Se non si è fritto il pesce lo si può riutilizzare una o due volte (facendolo raffreddare, filtrandolo e mettendolo in una bottiglia), dopodichè anch'io lo porto all'isola ecologica.
 

Antonia

New member
Se non si è fritto il pesce lo si può riutilizzare una o due volte (facendolo raffreddare, filtrandolo e mettendolo in una bottiglia), dopodichè anch'io lo porto all'isola ecologica.

Conosco una persona che circa 6 anni fa (non lo so se lo fa ancora) lo utilizzava come carburante per l'auto. Per il resto anch'io non friggo e faccio di tutto per rispettare l'ambiente: do anche denaro alle organizzazioni internazionali (no, non voglio pensare che se ne approfittino) e ho adottato e ho fatto adottare animali in via di estinzione (Wildlife).
 

Apart

New member
Uso poco l'auto, mi muovo perlopiù a piedi
Consumo il meno possibile carne, vorrei toglierla del tutto, più che altro ho difficoltà per il pesce, perchè mi piace tanto.
Non mi abbuffo di cibo, ma a volte capita come alle feste, è inevitabile
Raccolta differenziata
Evito il condizionatore
Bevo l'acqua del rubinetto
Non prendo sacchetti dai negozi, questa è buffa perchè esco con la merce in mano

se me ne vengono in mente altre le scrivo

credo di fare ancora poco
 

Lauretta

Moderator
La Stampa.it

È l’Overshoot Day, il giorno
in cui la Terra finisce le risorse dell’anno. Venticinque anni fa
la data cadeva a dicembre,
ora arriva ad agosto
E gli studiosi avvertono: l’umanità avrebbe bisogno
di una Terra e mezza
è il momento di pensare
al futuro e di invertire
la tendenza

VALENTINA ARCOVIO
ROMA
Siamo ancora lontani dalla fine dell’anno e già la Terra è andata «in rosso». Ieri si sono esauriti ufficialmente i beni naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Praticamente, in soli 234 giorni, anziché 365 abbiamo sperperato tutto quello che la Terra ha da offrire all’umanità. Siamo quindi giunti in larghissimo anticipo al «Global Overshoot Day», concetto ideato dalla New Economics Foundation di Londra, che calcola il rapporto tra la biocapacità globale (l’ammontare di risorse naturali che la Terra genera ogni anno) e l’impronta ecologica (la quantità di risorse e di servizi che richiede l’umanità), moltiplicato per tutti i giorni dell’anno.

I risultati nel 2012 sono sconfortanti: fino alla fine dell’anno vivremo in debito. Non che sia una novità, ma rispetto al 2011 la Terra si è scaricata con 36 giorni d’anticipo. «Il giorno della resa dei conti è arrivato», dice l’organizzazione non governativa Global Footprint Network, che calcola l’impronta ecologica annuale. «Nel corso degli ultimi 50 anno il deficit ecologico sta crescendo in modo esponenziale», afferma Mathis Wackernagel, fondatore di Gfn. Un pianeta solo non è più sufficiente per soddisfare le nostre esigenze e per assorbire i nostri rifiuti. Ora i bisogni dell’umanità superano il 50% delle risorse disponibili. Già oggi avremmo bisogno di un pianeta e mezzo e, di questo passo, l’umanità necessiterà di due «Terre» entro il 2050. Gli effetti del sovra-consumo sono molto evidenti: scarsità idrica, desertificazione, ridotta produttività dei campi coltivati, collasso degli stock ittici e cambiamenti climatici.

«Il degrado dell’ambiente naturale, poi, porta inevitabilmente a una riduzione della superficie produttiva e il nostro debito aumenta, condannando le generazioni future», dice il presidente del Gfn. Basta guardare l’andamento degli ultimi anni per farsi un’idea più chiara. Il primo Overshoot Day dell’umanità è stato il 19 dicembre 1987, anche se i calcoli hanno stabilito che il «debito ecologico» è iniziato già negli Anni Settanta dello scorso secolo. Tre anni dopo, nel 1990, il giorno del sovra-consumo era già passato al 7 dicembre, e dieci anni dopo (1997) al 26 ottobre.

L’anno scorso il deficit ecologico è stato raggiunto il 27 settembre, ma quest’anno si è appunto riusciti ad anticipare ulteriormente arrivando al 22 agosto. «Questo giorno è inteso come una indicazione piuttosto che la data esatta», precisano gli scienziati del Gfn. «Ma mentre non possiamo determinare con esattezza il giorno in cui sorpassiamo la soglia – aggiungono - sappiamo che ci stiamo spostando su un livello di domanda di risorse non sostenibile, e molto prima che l’anno sia finito». Dal 2003 gli esperti hanno iniziato a valutare la quantità di risorse nel mondo e il modo in cui vengono gestite. Utilizzando l’ettaro globale come unità di misura dell’impronta ecologica (gha), gli scienziati hanno confrontato il consumo effettivo dei paesi analizzati alla biocapacità. Nel 2008 (i dati per gli anni successivi non sono stati ancora elaborati), l’impronta ecologica è stata del 2,7 gha pro-capite per un limite di capacità di 1,8 gha pro-capite. I principali responsabili del disavanzo sono state le emissioni di anidride carbonica che da sole hanno riguardato il 55% dell’impronta ecologica globale.

Ma ci sono Paesi che hanno più colpe di altri. Sui 149 presi in esame, 60 sono responsabili del debito. In cima alla classifica troviamo il Qatar che ha finito per superare il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti con un consumo di 11,68 gha pro-capite. Per gli esperti non abbiamo più tempo da perdere. Bisogna approfittare di questo momento di grande cambiamento per l’economia globale per aiutare il pianeta a «rigenerarsi». «Ora che tentiamo di ricostruire le nostre economie sane e robuste, è il momento di proporre delle modalità che siano valide e adatte per il futuro», conclude Wackernagel.
 

zanblue

Active member
Beh, sì funzionava. Aveva alterato qualcosa nel motore, non so cosa. Quando metteva in moto, per strada, c'era odore di patatine fritte, di pesce fritto,...

Viene usato l'olio di colza,che ha odore di pesce:é economico,bisogna fare una piccola modifica al motore ma in Italia,é illegale sia la vendita che l'utilizzo....perderebbero le accise sui carburanti..
 
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