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E la propria realtà INTERIORE non è anch'essa una chimera? E' solo ed esclusivamente nostra, sicchè non è più reale dei sogni secondo me...
Osservazione importante, Masetto, e molto utile per una riflessione congiunta, se vorrai. Permettimi dunque di soffermarmi su questa, mentre le parzialmente diverse opinioni che abbiamo su Flaubert (moralista pessimista secondo me, nichilista secondo te) magari le trattiamo in secondo momento.
Allora, io trovo guida di vita in due affermazioni apparentemente incompatibili, ma che a guardar bene si tengono reciprocamente:
Noli foras ire, in te redi, in interiorem hominem habitat veritas (S. Agostino)
Chiudevano gli occhi sul mondo esterno, che può sempre guarire da tutto, intestarditi com'erano a carezzare le loro chimere (Albert Camus)
Se nell'uomo interiore abita la verità, allora la realtà interiore non è una chimera. Le chimere di camus sono le fantasticherie. Sognare di essere un grande uomo, mentere si è un comunissimo mortale, è fantasticheria narcisista. Osservare con obiettività i propri pensieri e i propri sentimenti così come sono, molteplici e vaghi e confusi, è conoscenza della realtà interiore, del fondo reale e "vuoto" della mente da cui i pensieri e sentimenti sgorgano. Non solo questa oservazione cosciente, senza desiderio e senza giudizio (questa mindfulness, per usare un termine inglese difficilmente traducibile) non è una chimera: è il nosce te ipsum di Socrate.
Ora, il mondo interiore dei pensieri e dei sentimenti può ammalarsi, può riempirsi di dolore, e in tal caso, sostiene Camus, il mondo esterno può guarirlo, mentre le fantasticherie e i sogni ad occhi aperti aggravano probabilmente la malattia. Diciamo che, come insegnano i maestri zen, se oservi il mondo interiore senza giudizio e senza desiderio, e allo stesso tempo osservi il mondo esterno, divieni tutt'uno col mondo esterno; SEI la percezione del mondo esterno e SEI la coscienza che osserva (lo provano, da millenni, le tecniche di meditazione e di contemplazione dei mistici di ogni religione).
Dunque non è logicamente necessario concordare con la tua opinione, che il mondo interiore, in quanto tale, non si differenzi in nulla da una fantasticheria (una chimera). Non è ovviamente neppure necessariamente logico concordare con la mia opinione, che ci sia una bella differenza fra la reverie, il sogno ad occhi aperti mosso dal desiderio come nel caso di Emma, e l'auto-osservazione obiettiva del contemplativo che osserva se stesso osservare un qualunque oggetto del mondo esterno.
E' difficile rendere il pensiero dei mistici, che sono dei grandi realisti, ma spero di essermi almeno avvicinato ad una sintesi accettabile.
Ti sono grato per lo spunto.