Ero un po' spaventato all'idea di leggere questo romanzo, ma non sono rimasto deluso. Oltre allo stile, è sicuramente degno di nota come Flaubert sia riuscito a rendere credibile e allo stesso tempo un personaggio con cui identificarsi la protagonista, che nelle vicende del romanzo è causa di tutti i suoi guai. Fanno da contorno vari personaggi, primo fra tutti Charles Bovary, forse vera vittima in tutto il romanzo (per quanto anche Emma sia vittima di sé stessa e della sua tendenza a sognare troppo una vita idealizzata e irrangiungibile). Eppure mi sono trovato a tifare per lei, a provare a capire le sue difficoltà e seguirla nei suoi guai. E anzi, sono proprio queste vicende a far riflettere.
Il romanzo è un bel mix fra descrizioni, per me mai noiose, dialoghi, e gli eventi della trama, facendoci passare più volte dal provare compassione a condannare, senza mai però odiare la protagonista.
Un po' lungo il finale, ma ci sta per il periodo in cui è stato scritto.
Voto: 3,5 stelle su 5
Il romanzo è un bel mix fra descrizioni, per me mai noiose, dialoghi, e gli eventi della trama, facendoci passare più volte dal provare compassione a condannare, senza mai però odiare la protagonista.
Un po' lungo il finale, ma ci sta per il periodo in cui è stato scritto.
Voto: 3,5 stelle su 5