XXXI G.L. - Il peso della farfalla (Erri De Luca)

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Dallolio

New member
Ehi, mi assento un giorno e già voi iniziate? :p
Datemi tempo, devo passare in libreria prima!!!
 

asiul

New member
Comprato oggi...


" La sua vita a spasso di stagioni era andata col mondo. Se l'era guadagnata molte volte,ma non era roba sua. Era da restituire,sgualcita dopo averla usata, da buttare.
Gli serviva credere che c'era un capomastro e che il mondo era il sui manufatto?Non serviva per parlargli, per crederlo in ascolto, però era un pensiero che teneva compagnia.Un padrone di tutto se c'era, non avrebbe permesso il guasto della sua roba, non l'avrebbe lasciata alla malora in mano alla specie degli uomini.Un padrone se c'era s'era ubriacato e aveva perso la via di casa
Meglio se non c’era l’uomo prosperava in sua assenza. Aveva imparato il bene e il male servendosi da solo.Era impossibile un padrone di tutto, però quell’impossibile teneva compagnia. Gli piaceva dire di fronte al cielo che calava in terra per la sera, un grazie al capomastro”

Particolare, mi piace. Vi dirò "poi", cosa ne penso.
Una discussione, mi ha portata ad interromperne la lettura. Finirò domani ora è tardi.:wink:
 

asiul

New member
Finito di leggere adesso...

“L’uomo aveva assistito a duelli di camosci di altri branchi. Ammirava la loro lealtà, mai due contro uno(…)Gli uomini hanno inventato i minuziosi codici ma appena c’è occasione si azzannano senza legge”

Un camoscio che ha perduto sua madre e che vorrebbe vendicarla,ma non può farlo perché si ritrova ad essere re del suo branco e deve evitare spargimenti inutili di sangue. Un uomo. Un bracconiere, apparentemente crudele, ma con una sua etica nel dare la morte. Lui uccide con un colpo soltanto.
E poi lei la farfalla, con il suo peso quasi inesistente nella realtà E a dire il vero resterà inesistente per tutto il racconto, fino a quando non lascerà la sua impronta sul camoscio preannunciandogli la sua ora.

La storia del camoscio ormai vecchio stanco che decide,sacrificandosi, di lasciare il suo posto ad un suo successore giovane e quindi più forte è l’immagine di giustezza della vita.
Il farsi da parte in favore del prossimo, quando ormai non si può più garantire la sicurezza del “branco”.


Per gli appassionati della montagna suggerirei di soffermarsi sul racconto finale “Visita a un albero”, la descrizione della straordinarietà degli alberi di montagna. Qui il cirmolo.

Che dire. Ben scritto, alcuni passaggi mi piacciono molto, ma sembra qualcosa di già letto. Comunque grazie, a chi l’ha fatto, per averlo proposto.

Il mio giudizio è 3/5.
 
L'ho letto ieri pomeriggio, in poco più di un'ora.... mentre pioveva dirotto fuori.... (ideale come sfondo della lettura :roll:)
Non so che cosa dire.... non mi ha colpito più di tanto.... Non lo trovo proprio un testo brutto, ci sono alcune frasi che mi hanno fatto riflettere per un po', ma l'intero racconto in se mi ha datto un leggero senso di dejavù.... non ho letto mai Moby Dick, ma tutto il tempo di lettura, mi faceva pensare a questo libro.... sono molto curiosa per sapere quanto ne hanno in comune...:?
Voto: 3/5

Ops, adesso vedo che ho espresso lo stesso parere di Luisa.... in ogni caso, si, confermo, non è stato per niente un racconto originale.... e questo è forse il motivo più grande della mia delusione.... mi dispiace....:boh:
 

isola74

Lonely member
Io passo, ne ho un altro già in attesa di De Luca e preferisco per adesso non comprare anche questo.
 

Meri

Viôt di viodi
Il racconto non mi ha colpita più di tanto, sembra un po' banale il solito nemici amici ed anche il finale prevedibile. Mi sembrava di leggere Corona, ma senza lo stile diretto e l' ironia che rendono le storie dello scrittore friulano interessanti. Inoltre l'ho trovato eccessivamente poetico. 3/5
 

Dallolio

New member
Ciao a tutti
non ho ancora comprato il libro, avrei bisogno ancora di qualche giorno! Poi vi lascio le mie impressioni...
Nicola
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
faccio la prima sintesi dei primi lettori :)

asiul: Ben scritto, alcuni passaggi mi piacciono molto, ma sembra qualcosa di già letto. 3/5
nicole:
l'intero racconto in se mi ha datto un leggero senso di dejavù, 3/5
Meri:
Il racconto non mi ha colpita più di tanto, sembra un po' banale, eccessivamente poetico, 3/5


c'è una costante nei tre commenti giunti sino adesso, comunque prende la sufficienza, chissà se con i prossimi sale, scende o resta stabile :D
 

novella76

New member
Mi ero ripromessa di partecipare a guesto gruppo di lettura ma visto i vostri commenti mi tiro indietro. Preferisco rimanere con il bel ricordo dell'ultimo De Luca letto (Il giorno prima della felicità) e spendere i soldi per qualche altro romanzo!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io vado fuori dal coro e devo dire che questa favola di Erri De Luca ha una dolcezza e un impatto emotivo fuori dal comune, il parallelo tra il vecchio camoscio e il vecchio bracconiere, ognuno dei due solitario e con delle regole proprie mi ha commosso. Non ho trovato somiglianze con altre storie, anche perchè questa non era una sfida secondo me, ma un accompagnarsi fuori dalla vita, dopo che per tanto tempo questi due personaggi si erano sentiti uniti e simili nel bene e nel male. Decreto un 4/5 perchè troppo breve per potersi esprimere al meglio. Ho trovato notevole anche il secondo brevissimo racconto.
 

Dory

Reef Member
L'ho finito già da un po' ma avevo bisogno di sedimentarlo per bene prima di riuscire ad esprimere ciò che ho provato leggendolo.
Indubbiamente definire Erri De Luca "scrittore poeta" è assolutamente calzante, i suoi scritti sono "poesie in prosa" e, al contrario di elisa, penso che la brevità sia una componente indispensabile, secondo me la lunghezza avrebbe appesantito il racconto. Per usare la stessa immagine dell'autore, un rigo in più sarebbe stato proprio come il peso della farfalla sulle spalle del bracconiere.

Devo dire che all'inizio ho fatto fatica, tra periodi di intensa bellezza poetica ho trovato alcuni scorci di monotonia, che si sono diradati con il proseguimento del racconto fino a culminare in un finale di grande intensità. Quindi io l'avrei preferito ancora più breve, ancora più concentrato.
Bellissima la descrizione del camoscio che schizza agile e veloce giù per gli irti e aspri pendii della montagna, lo scorso giugno mi è capitato di vederlo con i miei occhi e vi assicuro che la descrizione che l'autore ne fa è di una perfezione sosprendente.

Per i punti di monotonia che ho detto prima do un 4/5, ma mi è assolutamente piaciuto molto.
 

darida

Well-known member
A me questo libro e' piaciuto, trovo che sia scritto bene, mi ha trasmesso delle belle sensazioni, lo trovo uno stile molto fisico e al contrario di altri pareri non rilevo nessun abuso poetico, inoltre per essere una favola-metafora non cade in stucchevoli moraleggiamenti
Alcuni passaggi forse stentano un po' ma mai al punto di annoiare, credo che la brevita' stessa del racconto non lo permetta :)

non so se avro' voglia di leggere altro di questo autore, ma questo glielo promuovo :wink:

p.s. non ho letto Melville, ma da piccola ho avuto tra le mani un magnifico libro illustrato di Bambi...e per un attimo, badate bene, solo per un breve istante me lo ha ricordato e mi ha preso un groppone in gola, ma e' perche' sono una tenerona :mrgreen:
 
Ultima modifica:

Brethil

Owl Member
Aggiorniamo:

asiul: Ben scritto, alcuni passaggi mi piacciono molto, ma sembra qualcosa di già letto. 3/5
nicole: l'intero racconto in se mi ha datto un leggero senso di dejavù, 3/5
Meri: Il racconto non mi ha colpita più di tanto, sembra un po' banale, eccessivamente poetico, 3/5
Elisa: favola dal forte impatto emotivo; non nota similitudini con altre letture; voto: 4/5
Dory: alternarsi tra scrittura poetica e monotonia che scompare con l'avvicinarsi dell'intenso finale; avrebbe preferito un racconto ancora più breve; voto: 4/5
Darida: libro ben scritto e in stile molto "fisico"; non ci si annoia e si ricevono belle sensazioni durante la lettura.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
p.s. non ho letto Melville, ma da piccola ho avuto tra le mani un magnifico libro illustrato di Bambi...e per un attimo, badate bene, solo per un breve istante me lo ha ricordato e mi ha preso un groppone in gola, ma e' perche' sono una tenerona :mrgreen:

darida sarà l'età ma anche a me ha ricordato la storia di Bambi, quella più intensa e commovente degli affetti profondi, sarà che siamo mamme e ci identifichiamo come tali?:mrgreen:
in quanto a Moby Dick avendolo riletto da non molto posso dire che non ho trovato attinenze, perchè la sfida è di un altro tipo, mentre quella del bracconiere è solitaria tanto da non trascinare nessuno nella sua sfida quella di Achab trascina tutti nella sua follia.
 

darida

Well-known member
darida sarà l'età ma anche a me ha ricordato la storia di Bambi, quella più intensa e commovente degli affetti profondi, sarà che siamo mamme e ci identifichiamo come tali?:mrgreen:
in quanto a Moby Dick avendolo riletto da non molto posso dire che non ho trovato attinenze, perchè la sfida è di un altro tipo, mentre quella del bracconiere è solitaria tanto da non trascinare nessuno nella sua sfida quella di Achab trascina tutti nella sua follia.

gia', gia', Bambi mica e' per tutti :wink:
siamo molto mamme e anche in eta' :mrgreen: situazione senza via di uscita:non riusciremo mai a smettere di essere mamme...credimi, per l'eta' ho gia' detto troppo :wink:

Ora sono incuriosita da Moby Dick, sono anni che mi balla in giro, forse e' giunto il momento di affrontarlo :)
 

Palmaria

Summer Member
Premesso che generalmente non amo i racconti brevi, che non riescono a farmi appassionare appieno alla vicenda nè a farmi fraternizzare con i personaggi, con questo piccolo libro la scintilla è scoccata e indubbiamente il merito è di De Luca.

Poche pagine, ma estremamente dense di emozioni, spesso da rileggere per cogliere i diversi spunti che con esse lo scrittore vuole offrire.

Mi sono affezionata al re dei camosci a quattro zampe, forte e solitario, per il quale la lealtà costituisce un valore fondamentale, ancor più che per il cacciatore.

In sintesi, ecco il messaggio che mi rimarrà di questa favola: l'istinto spesso domina l'uomo più dell'animale, ma il primo, a differenza del secondo, conosce il rimorso.

Invece non mi è piaciuto affatto il secondo brevissimo racconto, che ho trovato un mero riempitivo!

Voto globale: 4 -
 

El_tipo

Surrealistic member
ma quindi siamo passati al commentarlo questo libro? credo ci siano delle sviste di moderazione in questa discussione :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

beh devo dire che mi unisco al coro dei delusi, il peso della farfalla non è il miglior libro di erri de luca. Nonostante la lettura sia piacevole, la favoletta carina, e la morale ricca di significato, di certo non ci lascia a bocca aperta. E forse è vero, sa anche di già sentito, a me ricorda per alcuni versi il cacciatore, il mitico film con robert de niro, e in parte il vecchio e il mare di Hemingway, non so se anche a voi ha dato la stessa impressione. Il secondo racconto non si commenta proprio.

Però andava letto, era sul mio comodino da troppi mesi!!!
Vado a postare questo commento nella piccola biblioteca.
 
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