XXXI G.L. - Il peso della farfalla (Erri De Luca)

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asiul

New member
ma quindi siamo passati al commentarlo questo libro? credo ci siano delle sviste di moderazione in questa discussione :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

beh devo dire che mi unisco al coro dei delusi, il peso della farfalla non è il miglior libro di erri de luca. Nonostante la lettura sia piacevole, la favoletta carina, e la morale ricca di significato, di certo non ci lascia a bocca aperta. E forse è vero, sa anche di già sentito, a me ricorda per alcuni versi il cacciatore, il mitico film con robert de niro, e in parte il vecchio e il mare di Hemingway, non so se anche a voi ha dato la stessa impressione. Il secondo racconto non si commenta proprio.

Però andava letto, era sul mio comodino da troppi mesi!!!
Vado a postare questo commento nella piccola biblioteca.

Il vecchio e il mare sì, anche a me lo ricorda molto. Il cacciatore :)ad:)non saprei.Dove esattamente?

Ps per _Tipo : puntualizzo altrimenti pensi ch'io voglia far polemica.Ti ho chiesto "dove", perché ho visto quel film, che amo, un milione di volte e sono curiosa di sapere cosa hai trovato di simile. Tutto qui. :)
 
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Dallolio

New member
Questo racconto-poesia è la storia di due decadenze, di due silenziose agonie, di due spegnersi di candele (espressione usata dall'uomo pensando alla sua morte). E' molto scorrevole e leggibile, e l'immagine finale della farfalla che appesantisce l'uomo fino alla morte è stupenda. Mi lascia un po' perplesso l'uso piuttosto libero di due congiuntivi (è stato fatto apposta?) e di un infelice aggettivo (il camoscio non è scemo).
7/10

P.s. allorquando De Luca tratteggia la vecchiaia del camoscio mi ha ricordato la malinconia del racconto "Tronk, il tiranno" di Buzzati.
 

Brethil

Owl Member
El_Tipo questa discussione non si intitola "Sei pronto?", quindi credo che quella fase sia stata unita a quella dei commenti in una sola discussione :boh:

asiul: Ben scritto, alcuni passaggi mi piacciono molto, ma sembra qualcosa di già letto. 3/5
nicole: l'intero racconto in se mi ha datto un leggero senso di dejavù, 3/5
Meri: Il racconto non mi ha colpita più di tanto, sembra un po' banale, eccessivamente poetico, 3/5
Elisa: favola dal forte impatto emotivo; non nota similitudini con altre letture; voto: 4/5
Dory: alternarsi tra scrittura poetica e monotonia che scompare con l'avvicinarsi dell'intenso finale; avrebbe preferito un racconto ancora più breve; voto: 4/5
Darida: libro ben scritto e in stile molto "fisico"; non ci si annoia e si ricevono belle sensazioni durante la lettura.
Palmaria: poche pagine ma dense di emozioni e spunti di riflessione; non le è piaciuto il secondo racconto; voto: 4-
El_Tipo: non è il miglior libro dell'autore; lettura piacevole ma non sorprendente.
Dallolio: scorrevole e leggibile, anche se con qualche libertà grammaticale e nelle scelte di aggettivi; voto: 7/10.
 

El_tipo

Surrealistic member
El_Tipo questa discussione non si intitola "Sei pronto?", quindi credo che quella fase sia stata unita a quella dei commenti in una sola discussione :boh:

leggi il primo post bel tipo :mrgreen:

avete bleffato! :D cmq mi dispiace che il libro che ho proposto non sia stato all'altezza delle vostre aspettative, e anche delle mie, ma non mi sarei mai aspettato un'opera simile da erri de luca. Pazienza
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
avete bleffato! :D cmq mi dispiace che il libro che ho proposto non sia stato all'altezza delle vostre aspettative, e anche delle mie, ma non mi sarei mai aspettato un'opera simile da erri de luca. Pazienza

a me non è affatto dispiaciuto, 4/5 mi smebra un'ottima valutazione. E' una favola, e io c'ho trovato la cifra di Erri De Luca, quell'orgoglio del solitario, un po' misogino, e di chi rispetta le leggi della natura. Compresa la morte.
 

Dallolio

New member
Ho appena letto che De Luca è un amante della montagna, in effetti il suo amore traspare in alcuni piccoli particolari che arricchiscono la lettura, come ad esempio il fatto che la montagna per il bracconiere nasconda mille anfratti o nascondigli per le munizioni, i fucili e il cibo...

Ho rimeditato questo breve racconto con attenzione e ho formulato le seguenti osservazioni e critiche:
1) Il racconto doveva essere più lungo... senza lo spazio che separa i diversi paragrafi diventa di poche paginette, ciò reca danni alla ricchezza delle descrizioni (qualche particolare in più come quello che ho citato in precedenza non sarebbe stato più opportuno?)
2) E' suggestiva la citazione di un precedente periodo di vita dell'uomo, riassunto in accenni a un pericoloso passato di rivoluzionario
3) Bella l'identificazione dei due personaggi con lo stesso epiteto di "re dei camosci"
4) Intrigante è la figura della donna misteriosa, donna che si evince essere probabilmente una giornalista o una scrittrice, tuttavia questa parte del racconto poteva e doveva essere approfondito, è appena accennato di sfuggita
Il mio giudizio finale è quindi quello di un grande racconto mancato di poco... qualche arricchimento nella trama e qualche attenzione alla forma in più (I CONGIUNTIVI!!!) lo avrebbero reso affascinante e profondo... confermo comunque il mio mio 7/10.
 

Eve

Member
Un libro piuttosto particolare! Per quello che riguarda la scrittura mi hanno colpita in particolare alcuni paragoni insoliti, come quello sugli zoccoli del camoscio: "gli zoccoli del camoscio sono le quattro dita del violinista [...] giocolieri in salita, acrobati in discesa, sono artisti da circo per la platea delle montagne [...] Gli zoccoli del camoscio sono quattro assi in tasca a un baro.. Oppure mi viene in mente anche quello in cui si parla del salto del camoscio: Il loro salto era un rammendo tra due bordi, un punto di sutura sopra il vuoto.
Per quello che riguarda il racconto...devo dire che all'inizio non mi entusiasmava più di tanto: mi sembrava la solita favola in cui il bene combatte contro il male. Andando avanti invece l'ho apprezzato molto di più, in particolare per l'impatto emotivo che riesce a dare. Molto bello il concetto (come ha già scritto qualcuno prima di me) dei due vecchi nemici che, ormai consapevoli dell'approssimarsi della fine, quasi si accompagnano verso l'inevitabile.
Ho trovato molto bella anche la presa di coscienza finale del vecchio cacciatore, che nell'attimo in cui realizza il sogno che ha inseguito per tutta la vita, la sua più grande ossessione, ne comprende l'inutilità e la bassezza, tanto da commuoversi (forse per la prima volta in vita sua): Niente aveva capito di quel presente che era già perdutoLa più aspettata vittoria era gemella uguale di una sconfitta mai conosciuta prima. Disprezzò l'istinto che gli aveva allineato il tiro. Gli venne uno sputo in gola e un'acqua al naso, mentre gli occhi erano appannati.
Voto 4/5 :D
 

franceska

CON LA "C"
Ho spesso la sensazione di essere un po’ fuori dal coro. A me questo libro è piaciuto da impazzire ed è proprio la brevità, di un racconto così intenso, che mi ha affascinato. L’animale superiore all’uomo, perché privo della smania di potere, e questo peso della farfalla, talmente lieve e impercettibile all’apparenza, ma allo stesso tempo devastante. Bello bello bello e non mi interessa che fine ha fatto lei… poco importa e anche i congiuntivi… passino, quando la storia mi acchiappa così io ne leggo solo l’anima. 9,5/10
 

Minerva

New member
Questo racconto mi ha fatto conoscere Erri De Luca; scrittore (poeta?) dallo stile semplice e scorrevole, intenso e toccante.

“Il peso della farfalla”, la storia del confronto tra l’uomo e l’animale; tra chi agisce per la brama di primeggiare sfidando la natura e chi agisce secondo natura; tra la cattiveria umana e la lealtà animale.
È vero che il tema non brilla per originalità, ma l’epilogo – bell’esempio di solidarietà animale – è sorprendente e poetico. :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non mi è piaciuto come Il giorno prima della felicità, che ho letto in tempi recenti.
Troppo breve per coinvolgermi seriamente, tuttavia la scrittura di De Luca, inutile ripeterlo, è quanto di più poetico e delicato si possa immaginare e toccante nel descrivere questi due esseri a loro modo entrambi solitari e spietati, ma uniti da un filo più o meno invisibile (la farfalla?) nella vita come nel momento della resa.
La figura della donna, così di passaggio, sottolinea agli occhi del lettore l'ombrosità dell'uomo, non predisposto per i legami ma sensibile al minimo accenno di un contatto, al quale non è avvezzo.
Un libro un po' "fuggevole", ma che infonde tenerezza.
 

Brethil

Owl Member
asiul: Ben scritto, alcuni passaggi mi piacciono molto, ma sembra qualcosa di già letto. 3/5
nicole: l'intero racconto in se mi ha datto un leggero senso di dejavù, 3/5
Meri: Il racconto non mi ha colpita più di tanto, sembra un po' banale, eccessivamente poetico, 3/5
Elisa: favola dal forte impatto emotivo; non nota similitudini con altre letture; voto: 4/5
Dory: alternarsi tra scrittura poetica e monotonia che scompare con l'avvicinarsi dell'intenso finale; avrebbe preferito un racconto ancora più breve; voto: 4/5
Darida: libro ben scritto e in stile molto "fisico"; non ci si annoia e si ricevono belle sensazioni durante la lettura.
Palmaria: poche pagine ma dense di emozioni e spunti di riflessione; non le è piaciuto il secondo racconto; voto: 4-
El_Tipo: non è il miglior libro dell'autore; lettura piacevole ma non sorprendente.
Dallolio: scorrevole e leggibile, anche se con qualche libertà grammaticale e nelle scelte di aggettivi; voto: 7/10.
Eve: libro di forte impatto emotivo e particolare, contenente insoliti paragoni; voto: 4/5.
Minerva: storia non originale ma scorrevole e intensa, con un finale sorprendente e poetico.
Alessandra: troppo breve per coinvolgere ma poetico e toccante; libro sfuggevole ma che suscita tenerezza.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
C'è ancora qualcuno che partecipa a questo Gruppo, che domenica si chiude :roll:
 
Stato
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