Scirocco, A. - Giuseppe Garibaldi battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo

sergio Rufo

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Baldassarre, il discorso verteva semplicemente sui motori del Risorgimento. Il Piemonte innanzitutto.
Non ne voglio fare una questione becera di nord contro sud: almeno questa non la ritengo la stanza giusta, ma ancor di piu', non ritengo che la questione debba essere posta in queste misure.
Proprio proponendola cosi' , non si fa altro che perpetrare l'ipocrisia italiana che e' sfociata in maniera scandalosa in movimenti come quello Leghista o quant'altro.
Molte volte parlo con Julia di questi temi. Lei e' una rivoluzionaria, in un certo senso.
Non la pensiamo uguale in molti temi: immigrazione, nord, sud, stranieri, e tutti quei temi sociali di cui non se ne vede la soluzione.
Puoi chiedere a lei come impostiamo le discussioni: se sono muro contro muro, non ne usciremo piu'. E l'italia di oggi lo dimostra.
Capire le dinamiche di movimenti culturali economici sociali di secoli, esula dalla capacita' di comprensione di ogni storico o da ogni revisione storica. Potremmo addirittura accontentarci di risponderci che la storia e' indifferente al concetto di giusto o sbagliato. La storia la scrivonogli uomini e gli uomini sono essenzialmente egoisti. Va da se', cosa succede...
Pero' credo che un sano spirito auutocritico scevro da pregiudizi, da rancori, da risentimenti, politici sociali, possa aiutare ciascuno di noi a cambiare le cose.
Io non ho piu' voglia di partecipare ai giochi, noi di qui voi di la': e allora Julia ascolta me e io ascolto lei.
Noi siamo solo una coppia che discute a cena, ma dovrebbe essere il modo " universale" di comprenderci reciprocamente.
Ma non perche' lo facciamo noi ma perche' e' l'unico modo di comunicazione - da non confondere con l'informazione storica - da intendere come l'unico per capire le nostre differenze; solo allora, cambieremo la storia sia del nord sia del sud.
Oggi non e' ancora cosi'. Il campanilismo meschino e' persino tra un milanese e un pavese.
Tu capirai bene, che una cosa cosi', puo' solo dimostrarne un'altra : e' inutile essere idealisti nelle parole e in malafede negli atti.
E' quello che avviene, di solito, tra coloro che fanno dell'ideale il loro vangelo.
Io credo che se imparassimo ad ascoltare io comunista un fascista, tu meridionale un nordista, io cattolico un mussulmano, tu europeo uno straniero, allora, ci sarebbe un vero Risorgimento culturale.
Se ascoltiamo invece di dare colpe, impariamo.
Io da Julia ( e non sono di sinistra) ho imparato tante cose. Se non avessi ascoltato, non so.
Naturalmente su altre cose rimango della mia opinione, ma un passo e' stato fatto.
E la storia degli uomini e' fatta di piccoli passi.
Poi, ovvio, non si accettano prediche da pulpiti poco " innocenti".
 
Mi guardo bene dal fare prediche.
Il discorso verteva inizialmente sulla veridicità di certe affermazioni trovate nel libro di Scirocco e non sul Risorgimento italiano.
Che poi sia sfociato in una contrapposizione nord – sud me ne assumo la responsabilità, ma leggere ciò che hai scritto: “Napoletani lazzaroni, Borboni come il peggio del peggio, ringraziare i Savoia”, mi ha portato ad alzare i toni e di questo chiedo venia. Essere etichettato un giorno si e uno pure come cancro dell’Italia, fannullone, delinquente, ratto, ladro, incapace, non ti concilia la calma.
L’ipocrisia italiana non sta nel proporre la “becera” (perché poi?) contrapposizione nord- sud, la vera ipocrisia italiana sta nell’ignorare la pericolosità di movimenti come quello delle camicie verdi. L’ipocrisia italiana sta nel considerare “normali” gli insulti che ogni giorno ricadono su una parte d’Italia. L’ipocrisia italiana sta nel voler ignorare che una scuola della Repubblica, è stata intitolata a colui il quale ha teorizzato che una parte d’Italia fosse data in appalto alla criminalità organizzata, a colui che in un’intervista alla tv nazionale disse che se non ci fosse stato il federalismo anche noi avremmo avuto la nostra Algeria.
La storia la scrivono i vincitori, concetto ben differente da quello di uomo, e nel 1861 chi uscì vincitore da quella guerra non fu certo il Meridione.
Sono d’accordo con te, comunichiamo, siamo scevri da pregiudizi, ma forse dovresti dirlo a chi porta i suoi bambini nel Museo Lombroso pagando tre euro per vedere una testa di “Meridionale naturalmente delinquente”.
Forse prima di un risorgimento culturale, per usare le tue parole, sarebbe meglio conoscere davvero la storia del nostro Risorgimento.
Schopenhauer sostiene che la verità attraversa tre fasi: prima la si ridicolizza, poi ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia.
Quando parli di “cattivoni settentrionali”, dimostri di esserti fermato alla prima fase.
 

sergio Rufo

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Appunto.
Bisogna conoscere bene la storia del Risorgimento e non pensare che " necessariamente" ed esclusivamente tutti i mali del meridione siano dello spirito santo del nord Risorgimentale o no.
Un atteggiamento cosi' fazioso, del resto, indebolisce un discorso: lo rende poco credibile, Baldassarre, perche' vedo che imperterrito continui con gli improperi contro questo e quello mentre dovresti dare un sguardo dalle tue parti da qualche secolo a questa parte. Forse ci troveresti qualche magagna tipicamente " locale" ed una certa cultura insediatasi secolarmente nella forma mentis della gente perche', prima di altre cose , loro stessi hanno accettato un modus vivendi apatico.
La lega? non capisco, ti ripeto che non sono leghista e poi il salto temporale rende poco omogeneo il discorso.
Ma se vuoi, affrontiamolo: la Lega diverra' il pericolo maggiore nella politica italiana. Mettiti il cuore in pace. Tutto il Nord sta diventando leghista perche' a differenza dei vangeli della sinistra ( ma esiste ancora una sinistra da qualche parte?) che predicano idealucci banalotti , quelli della lega sono andati al sodo della questione.
E il sodo certamente non e' rappresentato dalla valanga di insulti che tu dici; e' rappresentato da una sperequazione allucinante nel sistema fiscale italiano.
Non sto qua' ad annoiarti con i dati della tesoreria di Stato. Noiosi, ma che la dicono lunga su un paese nel quale una sola regione versa da sola piu' tributi in proporzione di tutta l'italia messa insieme.
Capirai da solo che qualcosa non va' al di la' di tutte le teorie del politicamente corretto.
E per dirla tutta, questi leghisti che tu vedi come il fumo negli occhi e che a me politicamente non piacciono in molti loro assunti , e' anche gente che si alza alle 4 del mattino per andare a lavorare, che non ruba, che ha una famiglia, che rispettano certi valori, certe tradizioni, che insomma conduce una vita sana come la vorrebbero condurre un po' tutti.
Beh? che pensi? che i leghisti siano dei vesuviani venuti giu' sulla terra? che queste Camice Verdi siano tutte al museo a fare vedere la testa del meridionale delinquente?
Ti consiglio di toglerti la benda colorata di ideale che hai sugli occhi.
 
In realtà sei tu che mi fai dei salti temporali non indifferenti, io mi sono adeguato.
Non devo tornare tanto indietro, mi basta arrivare a 150 anni fa per scoprire i "mali" della mia terra. Ma a te i nomi di Daniele e Malanima dicono poco.
Una scemenza grossa come una casa, la gente del meridione che ha accettato un modus vivendi apatico, ma da dove trai le tue conclusioni? Ma la smettete con i luoghi comuni del settentrionale laborioso e del meridionale tutto pizza, sole e mandolino.
La gente del meridione è laboriosa e lo ha dimostrato in un secolo e mezzo di emigrazione.
Mi importa meno di zero della sinistra, di questa sinistra che c'è in Italia almeno, ti rispondo come farebbe Antonio Ciano, per me destra e sinistra sono indicazioni stradali.
Annoiami con qualche dato, che evidentemente non conosci, altrimenti non li tireresti in ballo.
Riconosco che si versano più tasse in tre regioni del nord che non da noi, ma se non lavoriamo come facciamo a versare le tasse, questo prova a spiegarmelo. Spiegami perché nel 1945 avevamo 9500 km di strada ferrata e nel 2010 ne abbiamo mille di meno. Spiegami perché nella progettazione delle infrastrutture 2010-2012 il sud è toccato solo marginalmente, spiegami perché la spesa pubblica per un cittadino del nord è superiore a quella per un cittadino meridionale, spiegami l'assunto di un leghista che si alza alle quattro non ruba, mentre un meridionale che sia alza alle 8 dovrebbe rubare.

Non mi metterò il cuore in pace con la Lega, alcuni italiani l'hanno fatto prima di me con camicie di altro colore e hanno passato una vita a pentirsene (Mio nonno no, ed io ne sono orgoglioso), vorrei che i miei nipoti lo fossero di me.

Vesuviani, credo non sia un lapsus linguae, ma inizio a pensare che davvero tu consideri i meridionali dei marziani.
 

sergio Rufo

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Baldassarre ( a proposito: che significa Embriaco?) andremmo avanti all'infinito e io sono piu' preoccupato della partita con Zefiro (che gioca bene) di tutti gli altri problemi regionali, nazionali, e persino mondiali. Non ho la soluzione per tutto e nemmeno una risposta per tutto.
Due tre cose spicciole: non ti riporto i dati perche' so gia' la risposta canonica: ah, ma questo non dimostra nulla, questo e' populismo..Sara', ma sono numeri.

Le camice verdi o nere: ma che credi che quelle nere del 30/40 ai cari italiani gliele hanno indossate per forza? Correvano a mettersele dopo essersi tolte quelle socialiste. Gli italiani seguono la moda: non lo sapevi che e' il popolo par excellenxe degli stilisti?

La serie delle domande che mi rivolgi in modo estemporaneo in una discussione cosi' articolata, dimostrano la pochezza delle tue argomentazioni e la strada della discussione che vuoi prendere: il ping pong del muro contro muro. Non un minimo di senso autocritico e laddove riconosci qualcosa naturalmente trovi subito una giustificazione imputabile al nord, guarda caso.
Io incomincio a pensare, invece, che tu soffra di un complesso da " vessato del potere " un poco rancoroso, e questo ti fa vedere un po' di colori...come le Camice verdi e Camice nere...e allora molliamola qui se no facciamo il giro di tutto l'arcobaleno. Se vuoi ti smonto la scemenza di prima: giu' al sud siete laboriosi ( tanto da sentirmi dire mille volte dalle vostre parti, ehi milanese !! che corri a fare??)) e noi qui su', siamo in attesa della divina provvidenza, tranne il sottoscritto che deve giocare a scacchi con Zefiro e ha il suo bel da "fare" perche' il cielo non mi suggerisce nessuna mossa. Nessuno mi assiste.
Per caso sai giocare?
 
"tanto da sentirmi dire mille volte dalle vostre parti, ehi milanese !! che corri a fare??"

Ottima argomentazione.


Se mi avessi chiesto di svaligiare una banca, oppure di sbarcare il lunario senza lavorare avrei potuto darti una mano, sul gioco degli scacchi ho le mie difficoltà, anche se gli studi sul cretinismo Lombroso li ha svolti in pianura padana (http://www.corriere.it/cultura/09_a...ta_8bd638b2-33c2-11de-8558-00144f02aabc.shtml).

Dati, cifre, statistiche, vs impressioni, di Voltaire, ma sempre impressioni sono.


Per chiudere la discussione, dopo aver letto alcuni atti parlamentari del 1861, penso abbia avuto ragione Garibaldi, i Mille erano in maggioranza avventurieri, altro che buona borghesia.

Gli Embriaco erano una famiglia di Genova. Baldassarre un libraio di Gibelletto.


Ti lascio giocare a scacchi, non voglio sottrarti altro tempo.
 
:)

La domanda era: "I Mille erano dei delinquenti o provenivano dalla buona borghesia?".

La mia risposta dopo poche letture (ma la vita è fatta di priorità, anche per noi meridionali che viviamo facendo nulla e nulla facendo viviamo) è: "I Mille erano dei delinquenti avventurieri".

La trenata contro la borghesia l'hai vista solo tu.

E per questo voglio farti un regalo:

 

sergio Rufo

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La tirata alla borghesia c'era, checche', tu dica il contrario.
Tutte, o comunque moltissime fonti, riportano la composizione dei Mille soprattutto tra la classe borghese. Quasi tutti non erano del popolo, anzi il popolo era assente.
Che avessero gia' avuto altre esperienze insurrezionali non fa di essi degli avventurieri e ne' li estrania dalla loro classe sociale. Borghesi erano e borghesi rimasero.
Non so la tua fonte. Fidati di essa se ti fa piacere.

Il video: bellissimo, Guzzanti mi piace tantissimo :non ho pregiudizi di sorta, anzi ritengo che la vera critica politica in italia oggi, sia nella satira di alcuni comici.
Ben vengano, meno male che ci sono.:D
 
Faremmo prima se mi indichi qualche fonte, che non sia Scirocco o Camera. te ne sarei davvero grato (detto senza ironia).

Intanto ti indico la mia, anche se l'ho già fatto e con un minimo di attenzione te ne saresti accorto anche tu:

Discorso dell'Onorevole Giuseppe Garibaldi al Parlamento piemontese del 5 dicembre 1861.
 

sergio Rufo

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Baldassarre, Garibaldi non faceva testo.
Leggi Pasquale Villani ( NAPOLETANO) che partecipo' a moti rivoluzionari :
" A Fermare il nostro cammino Risorgimentale non fu il quadrilatero Mantova Verona ( Austriaci) ,ma il quadrilatero di 17 milioni di popolo analfabeta e cinque milioni di Arcadi." Di quell'Arcadia dell'indifferenza in cui si trasformo' il Regno Borbonico.
Lo dice un NAPOLETANO. Senatore del Regno.

"La lista con 1089 persone fornita dal Ministero della Guerra fu pubblicata nel 1864, dal Giornale Militare come risultato di un'inchiesta istituita dal Comitato di Stato. Questo comitato fu creato per determinare quanti e chi erano i reali partecipanti a quella storica spedizione e come avvenne lo sbarco l'11 maggio del 1860 in Marsala.
Per la maggior parte i volontari erano Lombardi 434, Veneti 194, Liguri 156, Toscani 78, Siciliani palermitani 45, Stranieri 35; pochissimi i piemontesi, poco più di una decina. Altri 26 erano i siciliani di vari paesi e città dell'Isola.

La composizione sociale: 150 avvocati, 100 medici, 20 farmacisti, 50 ingegneri e 60 possidenti, circa 500 ex artigiani, ex commercianti. E una sola donna (la moglie di Crispi).
Di popolino o contadini, quasi nessuno. La composizione politica era una sola, quella di sinistra repubblicana, mentre quella sociale, quasi la metà erano professionisti e intellettuali, l'altra metà artigiani, affaristi, commercianti, qualche operaio. Comunque tutti avevano alle spalle delle esperienze cospirative; alcuni erano reduci dei Cacciatori delle Alpi, o ex appartenenti al "BATTAGLIONE DELLA MORTE", e c'erano alcuni siciliani e no che avevano avuto sull'isola o in altre regioni meridionali, noie con la giustizia (famosi i due della grande truffa del lotto in Sicilia, che inseguiti dalla giustizia borbonica, si rifugiarono proprio a Quarto, e rientrarono sull'isola con la spedizione. Uno ci morì, l'altro più tardi si suicidò)"
Basta?
Oppure vai a vedere Montanelli, ma e' uno dei tanti, credimi.
 
E' ovvio che non basta, prima perché hai estrapolato una frase dall'opera di Villani che non sa di nulla.
Secondo se le tue fonti sono:

http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/garibal4.htm

fai prima ad andare su wikipedia e trovi tutto ciò che vuoi sentirti dire.

Trova qualcosa di più serio e poi continuiamo il discorso, altrimenti lascia perdere.

Garibaldi non fa testo? Fino a prova contraria Garibaldi era il comandante di quei mille. E se non conosceva lui i suoi soldati...
 

sergio Rufo

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Garibaldi era quello che sposo' una donna incinta di un altro e se ne accorse sul segrato della chiesa.
Capisco

Wilkipedia ( che riprende dalle opere) non sa nulla, Villani non sa nulla, Montanelli pure, per non parlare degli altri.
Probabilmente sai tutto tu, Baldassare.
Riscriviti la storia che vuoi , ben tinta di rosso, naturalmente.

ti saluto, stavolta.
 
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