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The Fool on the Hill
Ho avuto a volte l'impressione che in questo forum ci sia chi "bolli" determinati libri come emerita spazzatura senza averli letti. Tanto è vero che non ne lascia una recensione, se pur negativa. Quel che è peggio è che per proprietà transitiva questi stessi giudici tacciano di... diciamo imbecilli, coloro che leggono questa per loro "notoria" spazzatura. La mia opinione è che per giudicare un libro si debba quanto meno leggerlo per darne un giudizio, positivo o negativo che sia. Personalmente evito un libro quando dal genere o dalla sinopsi valuto che non rientri nei miei gusti. Per esempio, credo di poter generalizzare dicendo che se non mi piacciono le biografie non me ne vado a comprare una perché so già che non mi piacerebbe. Poi magari mi perdo un libro che potrebbe piacermi, però la mia selezione ha avuto un senso. Allo stesso modo potrei non comprare il libro di una persona che ho sentito magari in tv e mi è antipatica o sbaglia i congiuntivi. Anche qui la selezione è giustificata da un rifiuto dell'autore. Ma mi sono concessa anche letture immonde, magari raggirata da una buona quarta di copertina o da una buona eco mediatica. Ciò non toglie che per conoscere io abbia letto, anche se per poi esprimere un giudizio negativo. Posto che secondo me leggere è sempre meglio che non leggere, non trovo corretto dare dell'imbecille a qualcuno che legge ciò ch'io reputo "scadente", ma soprattutto non giudicherei "spazzatura" quello che non conosco. L'atteggiamento da depositario della cultura che legge solo classici "memorabili" immortalati dal tempo (e da nient'altro, perché a volte ci sono classici di cui francamente non si riesce a comprendere il successo) è secondo me estremamente antipatico, tanto più che la "spazzatura" non classifica un lettore, che magari in vita sua si è letto libri dal valore realmente inestimabile. Mi sembra che credere in una letteratura "antica" di valore contro una letteratura "moderna" deprecabile sia un preconcetto sciocco. Al di là di tutto, buono o cattivo, un libro parla a un lettore, che in quel momento è UNO, con il suo passato e il suo metro di giudizio, e se quel libro tocca le corde interiori di quel particolare lettore, non c'è scala di valori che tenga.