A maggior ragione questo è valido tenendo presente la storia dell'uomo. Come accennato in precedenza, abbiamo da tempo perso quel contatto diretto con la prosecuzione dei nostri geni, tipico della lentissima e infallibile evoluzione biologica. L'evoluzione culturale, infinitamente più rapida, ci ha portati addirittura a dubitare del nostro ruolo nella natura. Ritornando a quel patto iniziale, quella "monogamia di convenienza", si capisce come essa si sia dimostrata col tempo una scelta sempre più sensata. Il maschio non ha più bisogno di fecondare più femmine per accrescere la sua progenie prima di morire, non ha più quell'istinto; viceversa si è creato un ruolo, in origine insospettabile, nell'allevamento dei figli, la struttura monogoma gli dà una collocazione nella civiltà e, tratto che presumibilmente avrà più spazio ora che questa struttura si sta allentando, una compagna fissa gli è d'ausilio per il raggiungimento della - termine evoluzionisticamente folle - "felicità".
Alla luce di tutto questo, definirei senza patemi l'uomo come "monogamo", nè vedo per esso destino diverso.
Ciao Sir, trovo questo tuo pezzo estremamente interessante. E anche discutibile.
Tu parli di evoluzione culturale piu' rapida di quella naturale e hai ragione. Ma dimentichi una cosa. La seconda e' eterna e immutabile. L'istinto puo' modificarsi in sfumature diverse, ma quello primordiale rimane inalterato. Mentre lo sviluppo dell'evoluzione culturale incontra nei millenni repentini capovolgimenti. Prima andabva in una direzione, poi magari, andra' all'opposto.
In piu: l'istinto sessuale non e' solamnte tendenzioso alla procreazione. Questo appartiene a una sovrastruttura mentale e ideale umana: un pizzico di romanticismo. E la natura, che sapeva anche questo, infatti ha colorato l'atto sessuale con il piacere.
L'uomo fa sesso innanzitutto per piacere.
Se in un'ipotesi nemmeno assurda immaginiamo l'atto sessuale come qualcosa di estremamente doloroso, puoi ben immaginare che nascerebbero molti meno figli. L'uomo smetterebbe di fare sesso.
In fondo l'istinto e' senza scopo e perche' ed quasi sempre rivolto come " appetito" a qualcosa che lo soddisfi.
L'uomo e' fondamentalmnte poligamo. La storia lo dimostra, anche quella di oggi.
Nel 2009 , per fare un esempio stupidissimo, i divorzi in italia superano i matriomoni.
Bene: se andassimo a vedere nel numero ipotetico di questi divorzi, troveremo come causa principale, un motivo sessuale.
Certo ci sono tante componenti che spingono una coppia a dividersi, ovvio, ed alcune di esse sono molto piu' importanti della sfera sessuale. Non sto affermando il contrario.
Ma sotto sotto se gratti bene, fara' capolino ovunque il sesso.
Inutile negarlo: almeno per gli uomini l'istinto sessuale e' assolutamente diviso dai sentimenti. L'uomo puo' fare benissimo sesso senza nemmeno pensare.
Se poi qualcuno sostiene che Sharon Stone ( un nome a caso) sdraiata nel suo letto beata e disponibile lo lascia assolutamente indifferente perche' convinto monogamo...be', allora, beato lui.
Ma ti diro' di piu', Sir: proprio di coloro che affermano questo, bisogna diffidare.
Io preferisco che una donna mi dica chiaramente: se arriva....mister...., come faccio a resistere? e' molto piuì' onesta.