quest'auto dovrebbe andar bene per scorrazzare sulle assolate autostrade texane...
è un auto invisibile
p.s. almeno io non la vedo :wink:
Io la vedo,ma forse ho fatto qualche errore nel caricare l'immagine comunque è una Chevrolet Camaro rossa fiammante!
Riassumendo:
Il mio viaggio: Posti visitati
1° tappa New York - Le ceneri di Angela di Frank McCourt
2° tappa Massachusets - La campana di vetro di Sylvia Plath (in corso)
Il film l'hai visto? È meglio guardarlo dopo aver letto il libro ovviamente. Comunque a me è piaciuto molto anche il film.Lette 50 pagine di Non è un paese per vecchi che si svolge in Texas e devo dire che è piuttosto avvincente.Le numerose descrizioni paesaggistiche con tanto di piante e animali del deserto al confine col Messico permettono di immaginare i fatti calati nel reale. Per ora il modo di narrare è asciutto,abbastanza lento,ma credo che col proseguo della storia si farà più serrato. Come primo libro di Cormac McCarthy che leggo direi che ci siamo.
Il film l'hai visto? È meglio guardarlo dopo aver letto il libro ovviamente. Comunque a me è piaciuto molto anche il film.
E riprendendo il post dei cibi (a quest'ora ci sta bene... :sbav ecco il piatto tipico del Rhode Island:
Hot wieners: un hot dog con un inedito mix di spezie ( eanche del riso a quanto pare...)
Il sito lo classifica all'11°posto, non male allora... :wink:
Allora vorrà dire che cercherò di procurarmelo anche io, "Reservation blues". Ho parecchia roba sui nativi americani. Gli indiani d'America e la loro storia mi hanno sempre affascinato. Se mi dici in due righe due di cosa tratta io ti consiglio un testo che danno da studiare nelle università: "Olocausto americano" di David E. Stannard. Un libro che fornisce una documentazione impressionante. Da Colombo in poi, la storia del più grande genocidio della storia dell'umanità. Ci sono racconti che fanno rabbrividire, foto e illustrazioni agghiaccianti. Testimonianze di una crudeltà inaudita.Il mio viaggio in Oregon si sta protraendo molto più a lungo del previsto e non perché mi stia particolarmente divertendo.
Penso che sia il primo caso accertato in cui mi è piaciuto di più il film.
Siccome mi stavo annoiando troppo, ho sconfinato nello stato di Washington.
Ora sto leggendo Reservation blues di Alexie Sherman, che ho cominciato a leggere in inglese, e a parte il fatto che comunque si capisce abbastanza bene, è STUPENDO!
Una sorta di realismo magico, ma più magico, e c'è musica, lo leggo ascoltando musica e mi sento come avvolta da una nuvola.
Visto che il pendolarismo tra due regioni confinanti è il mio pane quotidiano, farò la spola tra i due finché non finisco il libro di Kesey.
Sherman Alexie è davvero una bellissima scoperta. E' nato nella riserva indiana di Wellpinit nello stato di Washington, luogo in cui è anche ambientato Reservation blues.
Nei suoi libri parla molto delle tradizioni delle tribù indiane del nord-america, aspetto degli Stati Uniti che mi interessa forse più di ogni altro perché in fondo sono loro i veri americani.
Allora vorrà dire che cercherò di procurarmelo anche io, "Reservation blues". Ho parecchia roba sui nativi americani. Gli indiani d'America e la loro storia mi hanno sempre affascinato. Se mi dici in due righe due di cosa tratta io ti consiglio un testo che danno da studiare nelle università: "Olocausto americano" di David E. Stannard. Un libro che fornisce una documentazione impressionante. Da Colombo in poi, la storia del più grande genocidio della storia dell'umanità. Ci sono racconti che fanno rabbrividire, foto e illustrazioni agghiaccianti. Testimonianze di una crudeltà inaudita.
Uno dei libri più completi sulla storia degli Stati Uniti d'America, a livello storico, e più interessanti che io abbia mai letto. Se anche a te piacciono le tradizioni dei cosiddetti pellerossa, allora questo libro non può mancare nei tuoi scaffali!