1° MiniSfida - On The Road (in viaggio)

unkadunka

New member
Se ho capito bene dai post precedenti funziona così: atterraggio all'aeroporto di Dallas-Fort Worth
1280px-Dfw_airport.jpg
 

unkadunka

New member
File:2010ChevroletCamaro-05.jpg
quest'auto dovrebbe andar bene per scorrazzare sulle assolate autostrade texane...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sono circa a metà viaggio, il libro e l'Arizona sono affascinanti. Il deserto con tutti quegli animali che di notte escono dai loro nascondigli perché il sole dà un po' di tregua sono una prova di resistenza e di controllo dei nervi per noi europei. Penso ad esempio ai serpenti e a tutte le strategie che bisogna usare per evitare che ti entrino in casa. anche il cibo è una prova non da poco, ad esempio questo tipo di burrito in cui c'è dentro di tutto: il chimicanga.


54f9411ae44ee_-_chimichanga.jpg
 

velvet

Well-known member
Riassumendo:
Il mio viaggio: Posti visitati
1° tappa New York - Le ceneri di Angela di Frank McCourt
2° tappa Massachusets - La campana di vetro di Sylvia Plath (in corso)

Causa vacanze di Pasqua il secondo libro non lo ho ancora iniziato. :boh:
Mi sa che a questo punto lo rimando così lo faccio rientrare anche nell'altra sfida. Se riesco nel frattempo ne leggo un altro più veloce.
Ripasso ad aggiornare. :wink:
 

unkadunka

New member
Lette 50 pagine di Non è un paese per vecchi che si svolge in Texas e devo dire che è piuttosto avvincente.Le numerose descrizioni paesaggistiche con tanto di piante e animali del deserto al confine col Messico permettono di immaginare i fatti calati nel reale. Per ora il modo di narrare è asciutto,abbastanza lento,ma credo che col proseguo della storia si farà più serrato. Come primo libro di Cormac McCarthy che leggo direi che ci siamo. :)
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Lette 50 pagine di Non è un paese per vecchi che si svolge in Texas e devo dire che è piuttosto avvincente.Le numerose descrizioni paesaggistiche con tanto di piante e animali del deserto al confine col Messico permettono di immaginare i fatti calati nel reale. Per ora il modo di narrare è asciutto,abbastanza lento,ma credo che col proseguo della storia si farà più serrato. Come primo libro di Cormac McCarthy che leggo direi che ci siamo. :)
Il film l'hai visto? È meglio guardarlo dopo aver letto il libro ovviamente. Comunque a me è piaciuto molto anche il film.
 

velvet

Well-known member
Correggo quanto scritto in precedenza:

Il mio viaggio: Posti visitati
1° tappa New York - Le ceneri di Angela di Frank McCourt
2° tappa Rhode Island - La casa stregata di P.H. Lovecraft (in corso)

Prossimi posti da visitare:
3° tappa Massachusets - La campana di vetro di Sylvia Plath
 
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velvet

Well-known member
E riprendendo il post dei cibi (a quest'ora ci sta bene... :sbav:) ecco il piatto tipico del Rhode Island:

Hot wieners: un hot dog con un inedito mix di spezie ( eanche del riso a quanto pare...)
Il sito lo classifica all'11°posto, non male allora... :wink:

img_6645-640x426.jpg
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E riprendendo il post dei cibi (a quest'ora ci sta bene... :sbav:) ecco il piatto tipico del Rhode Island:

Hot wieners: un hot dog con un inedito mix di spezie ( eanche del riso a quanto pare...)
Il sito lo classifica all'11°posto, non male allora... :wink:

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certo che agli americani il cibo piace grosso, grasso e cilindrico :mrgreen: in ogni stato che ho toccato quello mi è capitato :wink:
 

Dory

Reef Member
Il mio viaggio in Oregon si sta protraendo molto più a lungo del previsto e non perché mi stia particolarmente divertendo. :mrgreen:
Penso che sia il primo caso accertato in cui mi è piaciuto di più il film.

Siccome mi stavo annoiando troppo, ho sconfinato nello stato di Washington.
Ora sto leggendo Reservation blues di Alexie Sherman, che ho cominciato a leggere in inglese, e a parte il fatto che comunque si capisce abbastanza bene, è STUPENDO!
Una sorta di realismo magico, ma più magico, e c'è musica, lo leggo ascoltando musica e mi sento come avvolta da una nuvola.

Visto che il pendolarismo tra due regioni confinanti è il mio pane quotidiano, farò la spola tra i due finché non finisco il libro di Kesey.

Sherman Alexie è davvero una bellissima scoperta. E' nato nella riserva indiana di Wellpinit nello stato di Washington, luogo in cui è anche ambientato Reservation blues.
Nei suoi libri parla molto delle tradizioni delle tribù indiane del nord-america, aspetto degli Stati Uniti che mi interessa forse più di ogni altro perché in fondo sono loro i veri americani.
 
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velvet

Well-known member
Riguardo alla musica sembra non ci sia grande scelta per il Rhode Island, ma questa sembra proprio carina anche se d'altri tempi... :)

 
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c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Il mio viaggio in Oregon si sta protraendo molto più a lungo del previsto e non perché mi stia particolarmente divertendo. :mrgreen:
Penso che sia il primo caso accertato in cui mi è piaciuto di più il film.

Siccome mi stavo annoiando troppo, ho sconfinato nello stato di Washington.
Ora sto leggendo Reservation blues di Alexie Sherman, che ho cominciato a leggere in inglese, e a parte il fatto che comunque si capisce abbastanza bene, è STUPENDO!
Una sorta di realismo magico, ma più magico, e c'è musica, lo leggo ascoltando musica e mi sento come avvolta da una nuvola.

Visto che il pendolarismo tra due regioni confinanti è il mio pane quotidiano, farò la spola tra i due finché non finisco il libro di Kesey.

Sherman Alexie è davvero una bellissima scoperta. E' nato nella riserva indiana di Wellpinit nello stato di Washington, luogo in cui è anche ambientato Reservation blues.
Nei suoi libri parla molto delle tradizioni delle tribù indiane del nord-america, aspetto degli Stati Uniti che mi interessa forse più di ogni altro perché in fondo sono loro i veri americani.
Allora vorrà dire che cercherò di procurarmelo anche io, "Reservation blues". Ho parecchia roba sui nativi americani. Gli indiani d'America e la loro storia mi hanno sempre affascinato. Se mi dici in due righe due di cosa tratta io ti consiglio un testo che danno da studiare nelle università: "Olocausto americano" di David E. Stannard. Un libro che fornisce una documentazione impressionante. Da Colombo in poi, la storia del più grande genocidio della storia dell'umanità. Ci sono racconti che fanno rabbrividire, foto e illustrazioni agghiaccianti. Testimonianze di una crudeltà inaudita.
Uno dei libri più completi sulla storia degli Stati Uniti d'America, a livello storico, e più interessanti che io abbia mai letto. Se anche a te piacciono le tradizioni dei cosiddetti pellerossa, allora questo libro non può mancare nei tuoi scaffali!
 

Dory

Reef Member
Allora vorrà dire che cercherò di procurarmelo anche io, "Reservation blues". Ho parecchia roba sui nativi americani. Gli indiani d'America e la loro storia mi hanno sempre affascinato. Se mi dici in due righe due di cosa tratta io ti consiglio un testo che danno da studiare nelle università: "Olocausto americano" di David E. Stannard. Un libro che fornisce una documentazione impressionante. Da Colombo in poi, la storia del più grande genocidio della storia dell'umanità. Ci sono racconti che fanno rabbrividire, foto e illustrazioni agghiaccianti. Testimonianze di una crudeltà inaudita.
Uno dei libri più completi sulla storia degli Stati Uniti d'America, a livello storico, e più interessanti che io abbia mai letto. Se anche a te piacciono le tradizioni dei cosiddetti pellerossa, allora questo libro non può mancare nei tuoi scaffali!

Grazie, bellissimo, ci darò un'occhiata. Reservation blues è una sorta di Faust d'oltreoceano, un uomo ha venduto l'anima diavolo per diventare il più grande musicista blues d'america.
 
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