Scusate...non ho resistito..
una volta qualcuno mi ha detto che la felicità è quella cosa che hai quando smetti di pensarci.
Sul fatto che la filosofia sia, dal punto di vista pratico, inutile, non concordo. Credo che molte delle invenzioni della modernità derivino da scoperte e indagini filosofiche.
Se poi ci riferiamo al nozionismo, allora quello è sempre sterile e in ogni ambito.
siamo felici quando smettiamo di "volere" qualcosa o qualcuno che (pensiamo) ci renderà felice. E lasciamo scorrere gli eventi, tanto se è destino quel qualcosa (o qualcuno) ci capita tra i piedi comunque. :? Io sono sempre poco convinta.
Questa cosa mi fa anche ragionare sul fatto molto spesso siamo felici "a posteriori" cioè ricordando un determinato momento o una situazione piacevole. Mentre stavamo vivendo l'attimo non ne eravamo pienamente consapevoli, o forse sì, ma eravamo talmente inebriati (o increduli) da non pensarci.
Statisticamente la depressione colpisce maggiormente le persone che “hanno di più”, sia in termini materiali che culturali. Volendo azzardare che la depressione è il contrario della felicità, si potrebbe dire che meno si ha e più si è felici, essendo vero il contrario.
E’ una similitudine alla quale non credo nemmeno io.
Sono comunque convinto che l’essere umano abbia bisogno di stimoli legati alla scoperta di ciò che gli sta intorno, al gioco, al viaggio, al sapere, alla conoscenza, all’acquisizione nel senso ampio del termine. Sapere e avere tutto sarebbe la morte dell’istinto.
Così come non è possibile “avere” e “sapere” tutto, è secondo me sbagliato sostenere che non avere e non sapere nulla sia condizione di felicità.
Io non so come stiano le cose e non ho nemmeno un’opinione precisa in merito, ma credo che la felicità si esaurisca quando non si hanno più stimoli e il grado di questo esaurimento dipende da tanti fattori, in primis dalle singole caratteristiche di ciascuno di noi.
Così come esistono le soglie del dolore, per cui la stessa martellata ad una persona fa un male cane mentre ad un altro non dà alcun fastidio, credo esista una "soglia di felicità" diversa per ciascuno di noi.
La mia personale ricerca della felicità consiste anzitutto nel capire cosa veramente mi faccia stare bene e in secondo luogo nello sbarazzarmi totalmente da quelle seghe mentali che tutti quanti, chi più chi meno, ci facciamo. Mi sbarazzo quotidianamente del futile, più che posso.
Qualcuno ha detto che il problema non è mai il problema, ma è la percezione che se ne ha.
Solo su questo post ci sarebbe da ragionare un mese intero ....magari ne parliamo con calma con te e con altra buona compagnia forumlibrosa davanti a qualcosa di buono e una birretta fresca, tutti elementi che che non fanno la felicità ma l'aiutano molto non trovi? :wink:
Da tempo attendevo di poter disputare su tale questione, e questo interessante topic me ne fornisce l'occasione e una nutrita quantità di interlocutori.
1) Non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo CONCEDO
2) Esiste un'altra felicità, non comunemente intesa NEGO
Da cosa lo deduci? Noi possiamo solo essere profondamente indignati nel contemplare il dolore senza scopo (un bambino che muore di morte atroce ad esempio) ma è irrazionale fare un salto logico ed affermare che c'è un'altrarealtà in cui la felicità può essere raggiunta... da dove lo argomenti? Solo perchè lo ha detto un uomo vissuto 2000 anni fa, attestato tra l'altro da pochissime fonti storiche e sul quale si è costruito un insieme di associazioni del tutto umane in dissidio tra loro? Io dico:
3) La felicità non esiste in questa vita, e questa vita è l'unica di cui abbiamo una logica certezza. Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.
... Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.
...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...
la vecchia tecnica di san tommaso !
però chissà:
se ha funzionato una volta ...
tutto sta nell'avere cu*o, che il tuo caso personale
rientri nel disegno divino.
altrimenti ciccia.
:MUCCA
(Sono uomo)
Comunque, quali prove hai di questa felicità terrena intangibile superiore e inattingibile di cui un uomo ha parlato 2000 anni fa? Perchè mai lui non ha rifilato sole come Apollonio di Tiana, Maometto e tanti altri? Non hai prove di questa felicità che dopo la morte ti attende, almeno la breve e illusoria felicità di questa vita è sicura (ma appunto breve, illusoria e inconsistente).
Parli per discorsi preconfezionati e infarciti di pregiudizio che non riusciranno a farti vedere il sole neanche in pieno deserto del Sahara...
...intanto scusa se ti ho dato della femmina...
...però è chiaro una cosa: tu non leggi quello che scrivo.
Parli per discorsi preconfezionati e infarciti di pregiudizio che non riusciranno a farti vedere il sole neanche in pieno deserto del Sahara...
Tu dici:
...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...
Ti chiedo (ma senza polemica, è solo perproseguire il discorso):
1) Hai delle prove dell'annuncio della vita dopo la morte?
2) Se sai cosa dopo la morte non c'è, posso chiederti cosa c'è e quali prove hai?
Cari saluti e grazie della risposta!!!
So cosa c'è nell'altra vita...e se vuoi saperlo, vieni a bere un bicchiere di vino insieme a me, davanti al caminetto di Hotwireless a Bolzano...
ok, Mac
:SISI
a patto che evitiamo trucchetti
tipo far passare il vino
per il sangue di qualcuno ...
:BLABLA
non sarebbe il mio concetto di
"in vino veritas"
:wink:
1) Ho le prove della vita dopo la morte.