Pensieri filosofici

ila78

Well-known member
Scusate...non ho resistito..:mrgreen:


Grande Sally! :YY

A me Al Bano sta cordialmente sulle scatole, però bisogna ammettere che questo è l' inno nazionalpopolare alla felicità di coppia! :D

Ps Quanto erano felici questi due?!?!? Che tristezza pensare a come si sono ridotti....:W

Pps Ma lei com'è vestita?!?! :paura:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
una volta qualcuno mi ha detto che la felicità è quella cosa che hai quando smetti di pensarci.

Sul fatto che la filosofia sia, dal punto di vista pratico, inutile, non concordo. Credo che molte delle invenzioni della modernità derivino da scoperte e indagini filosofiche.

Se poi ci riferiamo al nozionismo, allora quello è sempre sterile e in ogni ambito.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
ho dato ragione a Olga
premettendo "in un certo senso" ...

chiaro -come spero dai miei precedenti post-
che però io non la penso così.

:BLABLA
 

ila78

Well-known member
una volta qualcuno mi ha detto che la felicità è quella cosa che hai quando smetti di pensarci.

Sul fatto che la filosofia sia, dal punto di vista pratico, inutile, non concordo. Credo che molte delle invenzioni della modernità derivino da scoperte e indagini filosofiche.

Se poi ci riferiamo al nozionismo, allora quello è sempre sterile e in ogni ambito.

Ottimo spunto. Quindi si torna al discorso iniziale: siamo felici quando smettiamo di "volere" qualcosa o qualcuno che (pensiamo) ci renderà felice. E lasciamo scorrere gli eventi, tanto se è destino quel qualcosa (o qualcuno) ci capita tra i piedi comunque. :? Io sono sempre poco convinta. :D
Questa cosa mi fa anche ragionare sul fatto molto spesso siamo felici "a posteriori" cioè ricordando un determinato momento o una situazione piacevole. Mentre stavamo vivendo l'attimo non ne eravamo pienamente consapevoli, o forse sì, ma eravamo talmente inebriati (o increduli) da non pensarci.

@Ziggy I tuoi ragionamenti fanno correre troppo i miei due neuroni. Fa caldo, poi mi si stancano. :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
siamo felici quando smettiamo di "volere" qualcosa o qualcuno che (pensiamo) ci renderà felice. E lasciamo scorrere gli eventi, tanto se è destino quel qualcosa (o qualcuno) ci capita tra i piedi comunque. :? Io sono sempre poco convinta. :D
Questa cosa mi fa anche ragionare sul fatto molto spesso siamo felici "a posteriori" cioè ricordando un determinato momento o una situazione piacevole. Mentre stavamo vivendo l'attimo non ne eravamo pienamente consapevoli, o forse sì, ma eravamo talmente inebriati (o increduli) da non pensarci.


Statisticamente la depressione colpisce maggiormente le persone che “hanno di più”, sia in termini materiali che culturali. Volendo azzardare che la depressione è il contrario della felicità, si potrebbe dire che meno si ha e più si è felici, essendo vero il contrario.

E’ una similitudine alla quale non credo nemmeno io.

Sono comunque convinto che l’essere umano abbia bisogno di stimoli legati alla scoperta di ciò che gli sta intorno, al gioco, al viaggio, al sapere, alla conoscenza, all’acquisizione nel senso ampio del termine. Sapere e avere tutto sarebbe la morte dell’istinto.

Così come non è possibile “avere” e “sapere” tutto, è secondo me sbagliato sostenere che non avere e non sapere nulla sia condizione di felicità.

Io non so come stiano le cose e non ho nemmeno un’opinione precisa in merito, ma c
redo che la felicità si esaurisca quando non si hanno più stimoli e il grado di questo esaurimento dipende da tanti fattori, in primis dalle singole caratteristiche di ciascuno di noi.

Così come esistono le soglie del dolore, per cui la stessa martellata ad una persona fa un male cane mentre ad un altro non dà alcun fastidio, credo esista una "soglia di felicità" diversa per ciascuno di noi.

La mia personale ricerca della felicità consiste anzitutto nel capire cosa veramente mi faccia stare bene e in secondo luogo nel tentativo di sbarazzarmi da quelle seghe mentali che tutti quanti, chi più chi meno, ci facciamo. Mi sbarazzo quotidianamente del futile, più che posso.

Qualcuno ha detto che il problema non è mai il problema, ma è la percezione che se ne ha.

 

ila78

Well-known member
Statisticamente la depressione colpisce maggiormente le persone che “hanno di più”, sia in termini materiali che culturali. Volendo azzardare che la depressione è il contrario della felicità, si potrebbe dire che meno si ha e più si è felici, essendo vero il contrario.

E’ una similitudine alla quale non credo nemmeno io.

Sono comunque convinto che l’essere umano abbia bisogno di stimoli legati alla scoperta di ciò che gli sta intorno, al gioco, al viaggio, al sapere, alla conoscenza, all’acquisizione nel senso ampio del termine. Sapere e avere tutto sarebbe la morte dell’istinto.

Così come non è possibile “avere” e “sapere” tutto, è secondo me sbagliato sostenere che non avere e non sapere nulla sia condizione di felicità.

Io non so come stiano le cose e non ho nemmeno un’opinione precisa in merito, ma c
redo che la felicità si esaurisca quando non si hanno più stimoli e il grado di questo esaurimento dipende da tanti fattori, in primis dalle singole caratteristiche di ciascuno di noi.

Così come esistono le soglie del dolore, per cui la stessa martellata ad una persona fa un male cane mentre ad un altro non dà alcun fastidio, credo esista una "soglia di felicità" diversa per ciascuno di noi.

La mia personale ricerca della felicità consiste anzitutto nel capire cosa veramente mi faccia stare bene e in secondo luogo nello sbarazzarmi totalmente da quelle seghe mentali che tutti quanti, chi più chi meno, ci facciamo. Mi sbarazzo quotidianamente del futile, più che posso.

Qualcuno ha detto che il problema non è mai il problema, ma è la percezione che se ne ha.


Solo su questo post ci sarebbe da ragionare un mese intero :D ....magari ne parliamo con calma con te e con altra buona compagnia forumlibrosa davanti a qualcosa di buono e una birretta fresca, tutti elementi che che non fanno la felicità ma l'aiutano molto non trovi? :wink:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Solo su questo post ci sarebbe da ragionare un mese intero :D ....magari ne parliamo con calma con te e con altra buona compagnia forumlibrosa davanti a qualcosa di buono e una birretta fresca, tutti elementi che che non fanno la felicità ma l'aiutano molto non trovi? :wink:

Non sono d'accordo, nel senso che la fanno proprio (la felicità):HIPP
 

maclaus

New member
Da tempo attendevo di poter disputare su tale questione, e questo interessante topic me ne fornisce l'occasione e una nutrita quantità di interlocutori.

1) Non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo CONCEDO
2) Esiste un'altra felicità, non comunemente intesa NEGO

Da cosa lo deduci? Noi possiamo solo essere profondamente indignati nel contemplare il dolore senza scopo (un bambino che muore di morte atroce ad esempio) ma è irrazionale fare un salto logico ed affermare che c'è un'altrarealtà in cui la felicità può essere raggiunta... da dove lo argomenti? Solo perchè lo ha detto un uomo vissuto 2000 anni fa, attestato tra l'altro da pochissime fonti storiche e sul quale si è costruito un insieme di associazioni del tutto umane in dissidio tra loro? Io dico:

3) La felicità non esiste in questa vita, e questa vita è l'unica di cui abbiamo una logica certezza. Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.

...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...:):)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
... Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.

la vecchia tecnica di san tommaso !
però chissà:
se ha funzionato una volta ...

tutto sta nell'avere cu*o, che il tuo caso personale
rientri nel disegno divino.
altrimenti ciccia.

:MUCCA
 

Dallolio

New member
...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...:):)

(Sono uomo)
Comunque, quali prove hai di questa felicità terrena intangibile superiore e inattingibile di cui un uomo ha parlato 2000 anni fa? Perchè mai lui non ha rifilato sole come Apollonio di Tiana, Maometto e tanti altri? Non hai prove di questa felicità che dopo la morte ti attende, almeno la breve e illusoria felicità di questa vita è sicura (ma appunto breve, illusoria e inconsistente).
 

maclaus

New member
(Sono uomo)
Comunque, quali prove hai di questa felicità terrena intangibile superiore e inattingibile di cui un uomo ha parlato 2000 anni fa? Perchè mai lui non ha rifilato sole come Apollonio di Tiana, Maometto e tanti altri? Non hai prove di questa felicità che dopo la morte ti attende, almeno la breve e illusoria felicità di questa vita è sicura (ma appunto breve, illusoria e inconsistente).

...intanto scusa se ti ho dato della femmina...:):)

...però è chiaro una cosa: tu non leggi quello che scrivo.

Parli per discorsi preconfezionati e infarciti di pregiudizio che non riusciranno a farti vedere il sole neanche in pieno deserto del Sahara...
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Parli per discorsi preconfezionati e infarciti di pregiudizio che non riusciranno a farti vedere il sole neanche in pieno deserto del Sahara...


ti adoro quando usi un linguaggio
para-evangelico, emulo di grandi maestri ...

nel deserto si vedono molti miraggi.
mi dirai che sono prova della presenza dell'acqua,
e quindi segno di speranza
ma seguendoli non la trovi
e muori di sete.

perciò meglio occuparsi
di cammelli e
di crune degli aghi ...
 

Dallolio

New member
...intanto scusa se ti ho dato della femmina...:):)

...però è chiaro una cosa: tu non leggi quello che scrivo.

Parli per discorsi preconfezionati e infarciti di pregiudizio che non riusciranno a farti vedere il sole neanche in pieno deserto del Sahara...

Tu dici:

...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...

Ti chiedo (ma senza polemica, è solo perproseguire il discorso):

1) Hai delle prove dell'annuncio della vita dopo la morte?
2) Se sai cosa dopo la morte non c'è, posso chiederti cosa c'è e quali prove hai?

Cari saluti e grazie della risposta!!!
 

maclaus

New member
Tu dici:

...quell'uomo vissuto 2000 anni fa, di cui tu hai poche fonti storiche e praticamente nessuna cognizione, non è venuto a venderci nessuna felicità...
"La buona notizia" che egli annuncia è semplicemente la vita dopo la morte...
Ma attenta: la vita dopo la morte non è l'immagine iconografica dei colori, dei fiori e degli angioletti che ti svolazzano intorno...

Ti chiedo (ma senza polemica, è solo perproseguire il discorso):

1) Hai delle prove dell'annuncio della vita dopo la morte?
2) Se sai cosa dopo la morte non c'è, posso chiederti cosa c'è e quali prove hai?

Cari saluti e grazie della risposta!!!

Caro Dallolio, hai fatto due domandine facili facili... Ho appena terminato di leggere (per l'ennesima volta) un libro "Il segno del comando" (c'entra anche nel discorso...): è molto bello, scorrevole ed affronta molto delicatamente alcuni temi che potrebbero piacerti. Ti consiglio di leggerlo.
Detto questo: è una vita che studio certe cose e come posso risponderti, così su due piedi...
Altre volte ho toccato certe tematiche su questo forum e ho riscontrato nella maggioranza dei casi un pò (molto) di scetticismo, pregiudizio e supponenza preventiva... Non tutti, però... c'è anche chi è dotato di apertura mentale ed è disposto al dialogo su certe tematiche (vero...Hot?)
Comunque non mi tiro indietro e ti rispondo, schiettamente, come è mia abitudine:
1) Si. Ho le prove della vita dopo la morte.
2) So cosa c'è nell'altra vita...e se vuoi saperlo, vieni a bere un bicchiere di vino insieme a me, davanti al caminetto di Hotwireless a Bolzano...:YY:YY
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
So cosa c'è nell'altra vita...e se vuoi saperlo, vieni a bere un bicchiere di vino insieme a me, davanti al caminetto di Hotwireless a Bolzano...


ok, Mac

:SISI

a patto che evitiamo trucchetti
tipo far passare il vino
per il sangue di qualcuno ...

:BLABLA

non sarebbe il mio concetto di
"in vino veritas"

:wink:
 
Ultima modifica:

maclaus

New member
So cosa c'è nell'altra vita...e se vuoi saperlo, vieni a bere un bicchiere di vino insieme a me, davanti al caminetto di Hotwireless a Bolzano...


ok, Mac

:SISI

a patto che evitiamo trucchetti
tipo far passare il vino
per il sangue di qualcuno ...

:BLABLA

non sarebbe il mio concetto di
"in vino veritas"

:wink:

...sarebbe peggio che il vino si trasformasse in acqua... o no :? :D :YY
 

maclaus

New member
Caro Zingaro, l’uomo è un essere composto di anima e di corpo. Che sia composto di corpo è sotto gli occhi di tutti. Che sia un corpo vivo, e cioè animato (che è quanto dire: dotato di anima), è ugualmente sotto gli occhi di tutti.
Ciò che diversifica un corpo vivo da un corpo morto è proprio la presenza dell’anima. Per anima intendiamo ciò che dà la vita. Sotto questo aspetto sono esseri composti di anima e di corpo anche gli animali, tuttavia gli animali hanno una vita soltanto sensitiva e vegetativa.
L’uomo invece, per la sua capacità di pensare, di elaborare concetti, di astrarre, di fare conti, di dedurre, di progettare, ha una vita non soltanto sensitiva e vegetativa, ma anche spirituale.
La sua stessa capacità di pensare a realtà spirituali, ancora indipendentemente dalla loro esistenza (come gli Angeli e Dio), sta a significare che è dotato di vita spirituale e non solo materiale.
Per questo l’anima dell’uomo non è solo un’anima sensitiva che gli permette di gustare, di toccare, di odorare, di vedere, di udire come tutti gli animali, ma è anche spirituale, perché è capace di pensare, è capace di vita spirituale.
Tra l’altro, proprio perché è capace di vita spirituale, è capace di conoscere, amare e possedere Dio, che è purissimo spirito.
Dunque quando si dice che l’uomo è un essere composto di anima e di corpo si sottintende che è composto di anima spirituale (e cioè razionale) e di corpo.
Ora muore solo ciò che è dotato di vita sensitiva, ciò che è organico.
Quando le varie parti si logorano e non armonizzano più tra loro, l’essere si disgrega, viene meno, muore.
Ma ciò che è spirituale non può morire perché è al di sopra della materia. È immateriale, non si disgrega, e pertanto è immortale.
Da ciò segue che l’anima umana, proprio perché dotata di vita spirituale, immateriale e immortale, non ci viene comunicata dai nostri genitori, ma è creata direttamente da Dio nell’atto del concepimento del corpo.
Ne segue anche che l’anima, al momento della morte del corpo, proprio perché è dotata di vita spirituale, non muore e non può morire.
Sopravvive ed è immortale.
Fin qui, in tutti i ragionamenti che ho fatto, non è necessario scomodare la fede. Tutto questo lo capisce la ragione con le sue sole forze.
Invece per comprendere quale sia la sorte dell’anima quando si separa dal corpo dobbiamo bussare alle porte della fede.
Se io ti dicessi ora che ho avuto "occasione" di aver osservato e percepito la presenza della vita spirituale, immateriale ed immortale, che sopravvive alla morte fisica del corpo (mettiamola così...), non dovrei fare appello alla tua "fede", caro Zingaro, nei miei confronti?
Due sono le cose che ti possono passare per il cervello razionale di cui sei dotato:
1) maclaus è un millantatore;
2) credo in ciò che ha scritto maclaus...
Per il momento ti devi accontentare di queste prove: le mie parole...:)

p.s.: ti faccio notare che Tommaso ha dovuto mettere il dito nelle piaghe delle ferite di Gesù per credere: quindi, tranquillo... se hanno fatto santo lui...:YY
 
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