Pensieri filosofici

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Io vi dico la mia, senza fronzoli e frasi fatte: la felicità non esiste. E' un concetto inventato dall'uomo per riempire il vuoto che ha dentro di sè...
Cerca, cerca, cerca...affannosamente...che cosa? Cerca semplicemente la ragione per cui esiste e la chiama felicità... e la cerca attraverso l'avere, dimenticando l'essere, dimenticando l'essenza di ognuno di noi: la scintilla d'amore che ci ha creati...
L'infinitamente grande è perfettamente uguale all'infinitamente piccolo. Siamo noi che vogliamo dare una dimensione alle cose. Siamo noi che cerchiamo affannosamente quello che siamo... chi non ci riesce vuole riempire il suo vuoto con le cose materiali e la chiama ricerca della felicità.
Ma noi non siamo stati creati per il fine ultimo dell'avere: noi siamo essere.
L'unica cosa che possiedo realmente, l'unica cosa che potrò portare con me nell'altra vita è l'Amore. Nient'altro.
La felicità sta nel dare, non nel ricevere. L'amore è quando dai...quando negli occhi di chi ti sta di fronte riesci a vedere il tuo amore...

Io vi dico la mia, senza ... frasi fatte: la felicità non esiste.


mi sembra di leggere le regole di eco ...
:mrgreen:

per non essere ot, ti dico che in linea di massima su alcune cose concordo con te ...
ma non posso biasimare al contempo chi afferma che la vita è qui e oggi !

credo che se siamo (stati creati ?) umani, sia doveroso essere felici anche nel concreto, altrimenti si potrebbe accusare qualcuno di averci fatto difettosi (con tutte le considerazioni filosofiche conseguenti ...).

poi (prima, assieme) vi è certo la spiritualità. ma chi ha provato a liberarsi della zavorra del proprio corpo, non è stato a mio avviso ossequioso del (presunto) disegno divino.
prendere scorciatoie, fare i raccomandati, non fa parte del gioco !
 

ila78

Well-known member
Gli esempi che fai sono tutti incontrastabili. Il punto, secondo me, è: di quanta felicità stiamo parlando? Si può quantificare la felicità?
Io sono felice quando ho un piatto di pastasciutta davanti. Sarei più felice se vincessi al Superenalotto così potrei aggiungerci scampi e zucchine. Ma gli scampi costano, così mi accontento e sono felice lo stesso.

Il desiderio di trascendere da se stessi. La smania di evadere. La colpa per molti è la vita penosa che conducono. La monotonia. La voglia di evadere è sempre stato uno dei principali bisogni dell'anima. I modificatori naturali della coscienza sono sempre stati, da tempo immemorabile, conosciuti e usati dagli esseri umani. La scienza, col tempo, li ha resi meno naturali, ma il desiderio di ciò che produce dei cambiamenti nella coscienza, il bel sognare, l'illusione di onnipotenza, il sollievo dall'inibizione, in pratica il bisogno di una vacanza dalla propria intollerabile personalità cosciente, supera purtroppo di gran lunga il pericolo che il "perfezionamento" delle sostanze da assumere per raggiungere la trascendenza dall'Io comporta.
Ma nelle droghe esistenti oggi, il modo in cui le hanno sintetizzate, il danno remoto è, per tutte, sempre maggiore del vantaggio immediato.

Il messaggio di Epicuro si chiama Eroina. L'assenza di dolore e la calma spirituale è l'effetto dell'eroina. Il più micidiale "pain-killer" del mondo.
Durante una premiazione per True Detective, Matthew McConaughey raccontò che una volta chiese a Woody Harrelson come superava quei periodi in cui hai una cosa che ti tormenta, un problema che non sai come affrontare e che si avvicina sempre di più. Disse che Woody stette dieci, venti secondi a pensare. Dopo mezzo minuto gli rispose: "forget about it" (fregatene, dimenticatene, non ci pensare).
Ecco, questo permetterebbe ai piccoli piaceri quotidiani di trasformarsi in felicità. Ma poter permettersi di vivere spensieratamente, non avere incombenze o bollette da pagare, il mutuo o portare fuori il cane a pisciare quando stai vedendo la partita ti darebbe quanto, una spanna di felicità? Ci accontenteremmo? Non vorremmo di più dopo un po'?

Socrate diceva che esiste un mondo ideale al di sopra e al di là del mondo della natura. Non so se intendesse nell'aldilà, ma molti l'hanno cercato con la religione. E quando non ci riescono ricorrono ai surrogati chimici della religione, che sono differenti in ogni area religiosa della terra. Non si tratta di fantascienza. L'impiego di sostanze tossiche per scopi religiosi è incredibilmente diffuso. E spesso lo è pure quando la religione non soddisfa i bisogni di coloro che la abbracciano.

Credete davvero che la coscienza umana abbia fatto passi da gigante e ci siamo evoluti, vero? Quale parte della coscienza, quale livello? Nel campo dell'evoluzione non c'è più discernimento. In certe circostanze l'uomo ne ha meno di tre secoli fa. Oggi è necessario, per combattere la tristezza, tirarsi su di morale con un consumismo sfrenato, che duole solo al portafoglio. Ci sono tanti modi e non mi metterò di certo io a elencarli tutti. Siete tutti dei gran lettori e siete tutti adulti.

Edit: non avevo letto l'ultimo post di ila.
Ila, vai a quel paese :twisted:! Ho scritto tutta quella roba ieri, poi ho preso sonno. Meno male che l'avevo copiata negli appunti e oggi ho dovuto solo incollarla. Poi arrivi tu e lo dici con quattro frasi? ...me lo dicevi prima no, eh? :ABBB
Comunque, a parte gli scherzi, la faccenda è molto più complicata. Ma imbarcarmi più di così, no. Troppo lunga la regata...



Coco....prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr :ABBB

Vedi a non frequentare Facebook e questi mezzi "moderni". :mrgreen:

Scherzi a parte, è davvero davvero complicato e la mia frase non voleva certo essere esaustiva del problema, l'ho trovata, l'ho pensata adatta, mi ha resa FELICE :mrgreen: e l'ho messa. Fine.
 

maclaus

New member

Io vi dico la mia, senza ... frasi fatte: la felicità non esiste.


mi sembra di leggere le regole di eco ...
:mrgreen:

per non essere ot, ti dico che in linea di massima su alcune cose concordo con te ...
ma non posso biasimare al contempo chi afferma che la vita è qui e oggi !

credo che se siamo (stati creati ?) umani, sia doveroso essere felici anche nel concreto, altrimenti si potrebbe accusare qualcuno di averci fatto difettosi (con tutte le considerazioni filosofiche conseguenti ...).

poi (prima, assieme) vi è certo la spiritualità. ma chi ha provato a liberarsi della zavorra del proprio corpo, non è stato a mio avviso ossequioso del (presunto) disegno divino.
prendere scorciatoie, fare i raccomandati, non fa parte del gioco !

Certamente la vita è adesso :) e lungi da me pensare di vivere solo in funzione dell'aldilà...:D
La "cosiddetta" felicità che l'uomo rincorre, secondo me, non esiste (se poi lo dice anche U. Eco mi fa piacere...).
Tu sai, caro Hot, quanto io ricerchi la spiritualità attraverso l'insegnamento di Gesu' e posso tranquillamente affermare senza tema di smentita che non c'è una sola parola detta da Gesu' che vada "contro" il vivere la vita cercando di goderne i frutti che Dio ci regalato...anzi...e potrei fare tanti esempi, ma non voglio uscire fuori tema... Dico solo che non si deve pensare alla vita spirituale così come ci è stata spesso (purtroppo!) insegnata da catechisti incompetenti o sacerdoti rimasti al medio evo (vedi Il nome della rosa, tanto per rimanere con Eco...:YY)
La felicità dell'uomo sta nel non inseguire la felicità.

p.s.: L'ultima frase è mia e ne rivendico il copyright...:YY :YY :YY
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Certamente la vita è adesso :) e lungi da me pensare di vivere solo in funzione dell'aldilà...:D
La "cosiddetta" felicità che l'uomo rincorre, secondo me, non esiste (se poi lo dice anche U. Eco mi fa piacere...).
Tu sai, caro Hot, quanto io ricerchi la spiritualità attraverso l'insegnamento di Gesu' e posso tranquillamente affermare senza tema di smentita che non c'è una sola parola detta da Gesu' che vada "contro" il vivere la vita cercando di goderne i frutti che Dio ci regalato...anzi...e potrei fare tanti esempi, ma non voglio uscire fuori tema... Dico solo che non si deve pensare alla vita spirituale così come ci è stata spesso (purtroppo!) insegnata da catechisti incompetenti o sacerdoti rimasti al medio evo (vedi Il nome della rosa, tanto per rimanere con Eco...:YY)
La felicità dell'uomo sta nel non inseguire la felicità.

p.s.: L'ultima frase è mia e ne rivendico il copyright...:YY :YY :YY

sai che quando incontro chi persegue la conoscenza lontano da diktat fondamentalisti
non posso che quotare.
ti apprezzo moltissimo quando accenni a catechisti incompetenti e sacerdoti rimasti al medio evo,
pure se sono portato a credere che mano a mano che
si sale di livello siano invece guidati da una malafede
(che è pur sempre fede...) adottata coscientemente e deliberatamente, che li porta a considerare la gente una massa ignorante da gestire anche ricorrendo a minacce di fiamme eterne, magie, rimproveri, e istigando sensi di colpa.
pecore smarrite cui imporre cosa sia la felicità,
da conseguire solo tramite obbedienza e sacrifici.
laddove la felicità dovrebbe prescindere dalla prima
e non far percepire i secondi come tali.
devo dire che disapprovo molti di quelli che identificano fede con felicità,
perché non ammetto seguire un qualcuno/qualcosa
per dissetarsene come sanguisughe rimanendo
comodamente al traino.
oggi fortunatamente molte più persone usano il proprio senso critico come fai tu, tuttavia così si crea una sottile linea di confine tra l'averla, la fede, e non.
(e chi vi si identifica, finisce per acquisire un senso di superiorità e privilegio, mettendo gli altri all'indice. come si trattasse di un partito al potere, o una casta si eletti).
voglio dire che per me la felicità starebbe nella ricerca, ritenendo io la fede un punto di arrivo artificioso creato dall'uomo per darsi illusione su ciò che mai potrà dare per certo, proprio per la propria natura umana.
perciò ritengo la felicità nella fede una sorta di nirvana...
d'altronde, riconoscendo che la ricerca non potrà mai portarmi alla meta, sono il primo a negare che in realtà otterro' felicità da tale ricerca.
ergo la felicità su questa terra non esiste. se non brevemente, saltuariamente, episodicamente. e forse in quegli attimi non è esattamente felicità, ma qualcosa di non ben definibile, forse anche superiore.
ma dato che l'alternativa è riceverla dall'alto, come si fa con la luce del sole, io rivendico il mio essere umano continuando nella ricerca finché avrò fiato.
per questo non concordo con quella frase finale che ti attribuisci.


ps) non intendevo che la frase fatta fosse attribuibile ad eco, ma solo che mi pareva tu avessi fatto come lui, allorché esponeva una regola subito lui stesso infrangendola.
infatti hai esordito dichiarando che avresti evitato frasi fatte, subito scrivendone una...
:wink:
 
Ultima modifica:

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
[/B]

Coco....prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr :ABBB

Vedi a non frequentare Facebook e questi mezzi "moderni". :mrgreen:

Scherzi a parte, è davvero davvero complicato e la mia frase non voleva certo essere esaustiva del problema, l'ho trovata, l'ho pensata adatta, mi ha resa FELICE :mrgreen: e l'ho messa. Fine.
E hai fatto bene! Ha reso felice anche me.
Salutone! :wink:
 

maclaus

New member
...e le frasi fatte sono fatte apposta per essere dette... infatti:D
...ma se le ho scritte, la mia ironia, difatti, dove la metti? :YY

n.b.: la fede non c'entra nulla con la felicità ricercata dagli uomini...:boh:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
...e le frasi fatte sono fatte apposta per essere dette... infatti:D
...ma se le ho scritte, la mia ironia, difatti, dove la metti? :YY

n.b.: la fede non c'entra nulla con la felicità ricercata dagli uomini...:boh:

c'entra ...
non potrò mai essere veramente felice
non avendo la certezza
se vi sia un aldilà dopo la morte.

la felicità terrena è del tutto arbitraria
e senza la vita eterna
puoi sentirti felice magari anche facendo
ciò che per altri è il male ...

dunque la fede c'entra, perché
pone paletti tra il bene e il male.
e mentre la felicità terrena finirebbe con la morte
quella spirituale prosegue.

ne deduco matematicamente
che la vera felicità è quella eterna
proprio perché non limitata alla sola fase
temporanea dell'essere biologicamente vivi.

ma dato che credere alla nostra risurrezione
dipende dalla fede
la mia felicità sulla terra è una chimera...
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
una cosa è avere dubbi
altro ingannare sé stessi ...
:BLABLA
Già... Infatti se ti fai delle domande ti devi anche dare delle risposte.
Si possono trovare più anime perdute in una bottiglia che in guerra e l'uomo non ha più integrità. Si tratta del vizio e delle tentazioni; siamo tutti dei viziosi. Nessuno escluso. Di chi ci si può fidare? O di cosa?
Mi viene in mente quella barzelletta... quella del tizio che dice: "Non ci si può fidare più di nessuno. L'altro giorno credevo di scorreggiare e invece mi sono cagato addosso. Non mi posso fidare più nemmeno di me stesso, cazz0!"

Atti immorali e azioni antisociali compiute per un proprio tornaconto sono sempre più frequentemente giustificate da credenze religiose. Sociopatici e terroristi adoperano il loro credo o la loro condizione mentale dovuta a sostanze più o meno illegali per discolparsi direttamente da operazioni criminali o terroristiche.

L'abitudine ai cruciverba può, in proporzione, essere deleteria, quando questa viene forzatamente a mancare, quanto un'abitudine a qualsiasi condizione di benessere ottenuta con prodotti psicotropi. La felicità contrasta condizioni emotive considerate spiacevoli e quindi la si cerca e "ottiene" alleviando stati di disagio e smarrimento con tutto ciò che il sistema ha capito può causare emozioni piacevoli e stimolare le nostre endorfine a darci sensazioni euforiche o di appagamento.

Quindi, come diceva l'amico Hot mi sembra (Edit: o forse Mac?), la felicità non esiste. O meglio non ci si sveglia felici, ci si sveglia riposati con una sensazione di placida calma e positività. A volte.
Altre volte incominciamo a farci una birra prima di mezzogiorno o contattiamo il nostro spacciatore personale quando neanche se lo aspetta o andiamo alla messa delle 12:00 invece che a quella solita delle 18:00.
 

maclaus

New member
...ma pensate per un momento che vita piatta sarebbe senza avere dubbi...
Il dubbio è il sale della nostra esistenza: faccio bene o faccio male? Faccio il bene o faccio il male? Dipende sempre da noi quale strada scegliere...
L'esistenza è di per sè il contrasto delle cose: il bianco e il nero, il giorno e la notte, il positivo e il negativo, l'intelligente e il cretino...
...basta capire e scegliere cosa si vuol essere...:YY
 

Dallolio

New member
Bellissimo e coinvolgente topic!!!

Concordo con Maclaus quando afferma che la felicità non esiste, ma non sul seguito del suo discorso.
Secondo me l'uomo non è fatto per essere felice, perchè nasce con una condanna a morte già stabilita; negli occhi innocenti del neonato già c'è la sua fine...inoltre si muove in questa vita senza avere nessuna certezza, brancolando nell'estrema varietà di spiegazioni possibili (religiose, filosofiche, scientifiche...)... infine è costantemente in competizione con gli altri esseri umani e ne è contemporaneamente vittima e carnefice.
Per capire quale sia la vera essenza dell'uomo bisogna a mio avviso recarsi in una casa di riposo o negli altri luoghi di sofferenza, fino a giungere idealmente alla torre della fame del Conte Ugolino, metafora della condizione umana.
 

maclaus

New member
...perfetto: è proprio recandomi nei luoghi indicati da Dallolio che la mia certezza diventa incrollabile...:):)
Che la nascita (al mondo) sia il primo passo verso la morte (terrena) ci è stato già insegnato da qualcuno...
...ergo: non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo...ecco perchè la felicità (comunemente intesa) non esiste...:YY
 

Dallolio

New member
...perfetto: è proprio recandomi nei luoghi indicati da Dallolio che la mia certezza diventa incrollabile...:):)
Che la nascita (al mondo) sia il primo passo verso la morte (terrena) ci è stato già insegnato da qualcuno...
...ergo: non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo...ecco perchè la felicità (comunemente intesa) non esiste...:YY

Da tempo attendevo di poter disputare su tale questione, e questo interessante topic me ne fornisce l'occasione e una nutrita quantità di interlocutori.

1) Non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo CONCEDO
2) Esiste un'altra felicità, non comunemente intesa NEGO

Da cosa lo deduci? Noi possiamo solo essere profondamente indignati nel contemplare il dolore senza scopo (un bambino che muore di morte atroce ad esempio) ma è irrazionale fare un salto logico ed affermare che c'è un'altrarealtà in cui la felicità può essere raggiunta... da dove lo argomenti? Solo perchè lo ha detto un uomo vissuto 2000 anni fa, attestato tra l'altro da pochissime fonti storiche e sul quale si è costruito un insieme di associazioni del tutto umane in dissidio tra loro? Io dico:

3) La felicità non esiste in questa vita, e questa vita è l'unica di cui abbiamo una logica certezza. Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.
 

shvets olga

Member
siamo proprio
una bella banda di
ALLEGRONI ...

:mrgreen:

Proprio per questo io non amo chiacchiere filosofiche, perché tutto si riduce a morte, ma prima di morire quante abbiamo cose belle e semlici :)

Ogni uomo normale pensa alla morte, ma senza esagerare.
Se anche il mio nipote mi chiede: “Nonna quando io avrò 27 anni tu sarai viva? “ , io faccio conti insieme con lui e lo assicuro che certo saro viva e tutti due siamo felici e contenti. :)

L'altro giorno ho letto un articolo con titolo, secondo me, molto filosofico "la fedeltà com'e' tradimento", per essere più chiara di quello che voglio dire vi propongo un bellissimo e filosofico racconto di W. Somerset Maugham (siccome stiamo nel forumlibri) The Judgment Seat
http://pioneer.chula.ac.th/~pukrit/bba/js.pdf
Scusate che in inglese, l'ho letto in russo, ma non ho trovato traduzione italiana, ma lo so che sapete bene l'inglese
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Da tempo attendevo di poter disputare su tale questione, e questo interessante topic me ne fornisce l'occasione e una nutrita quantità di interlocutori.

1) Non può essere la felicità terrena lo scopo dell'uomo CONCEDO
2) Esiste un'altra felicità, non comunemente intesa NEGO

Da cosa lo deduci? Noi possiamo solo essere profondamente indignati nel contemplare il dolore senza scopo (un bambino che muore di morte atroce ad esempio) ma è irrazionale fare un salto logico ed affermare che c'è un'altrarealtà in cui la felicità può essere raggiunta... da dove lo argomenti? Solo perchè lo ha detto un uomo vissuto 2000 anni fa, attestato tra l'altro da pochissime fonti storiche e sul quale si è costruito un insieme di associazioni del tutto umane in dissidio tra loro? Io dico:

3) La felicità non esiste in questa vita, e questa vita è l'unica di cui abbiamo una logica certezza. Sarebbe desiderabile che ci fosse un Dio, ma il mio desiderio da solo non può portare qualcosa a esistere, altrimenti troverei nel cassetto 100 mila euro, e in camera Avril Lavigne.

quoto in larga parte.

un paio di note: un salto logico può essere irrazionale?

quella dimensione nell'aldilà è reale, nel senso che possiamo immaginarcela noi che ragioniamo in termini di concretezza?

desiderare che ci sia un dio, paragonando ciò all'avere il denaro e la fanciulla ...
ancora una volta la nostra natura ci porta a confondere (identificare) essere e avere.

ps) perché "solo" 100mila €?
e perché proprio Avril Lavigne?

Una cifra così potenzialmente risicata sembra dire che hai rinunciato da tempo a desiderare,

e se è vero che ciascuno desidera in maniera proporzionale, credo che il tuo mito femminile non valga poi molto per te...
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Proprio per questo io non amo chiacchiere filosofiche, perché tutto si riduce a morte, ma prima di morire quante abbiamo cose belle e semlici :)

in un certo senso posso darti ragione.
la morte è l'unica certezza. acquisita.
le considerazioni filosofiche non trovano verifica in vita.
ergo, la filosofia son tutte chiacchiere, come tra 4 amici al bar, solo un po' più elevate di livello -ma magari meno produttive nei risultati...-, e varrebbe forse la pena prendere atto che per nostra limitata natura non ci porteranno a nulla.
quindi impiegare più proficuamente tempo e risorse per goderci al meglio questo breve soggiorno ...
 

Dallolio

New member
in un certo senso posso darti ragione.
la morte è l'unica certezza. acquisita.
le considerazioni filosofiche non trovano verifica in vita.
ergo, la filosofia son tutte chiacchiere, come tra 4 amici al bar, solo un po' più elevate di livello -ma magari meno produttive nei risultati...-, e varrebbe forse la pena prendere atto che per nostra limitata natura non ci porteranno a nulla.
quindi impiegare più proficuamente tempo e risorse per goderci al meglio questo breve soggiorno ...

Però la Filosofia è simile a una malattia e a un tormento, qualcosa che non puoi evitare nonostante sia chiara la sua inutilità pratica... onestamente se io potessi con un farmaco (Mortil 3000 ?) togliermi i pensieri filosofici dalla testa lo farei volentieri... mi piace l'aneddoto di Olga, tuttavia le domande sulla morte non sono spesso placabili, e nemmeno quelle sulla felicità, per tornare in topic.

P.s. 100 mila euro per me sono LA CIFRA tonda e perfetta che mi consentirebbe di vivere seguendo la mia inclinazione (insegnare Filosofia) senza però averne troppi da gestire attirando l'invidia altrui. Avril è una dea e su questo non ammetto repliche :-D
 
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