Ho letto con un po' di fatica questo libro perchè alcuni termini risultano un po' "ostici" un po' difficili da comprendere e un po' "noiosi" da leggere e digerire, ma Piergiorgio Odifreddi, ateo convinto, è anche molto pungente e i suoi commenti su alcuni passaggi del libro, fanno sorgere anche un breve e intenso sorriso sulle labbra.
La domanda è "possiamo essere cristiani? Possiamo essere cattolici?" Sono sempre stato affascinato dal mondo della storia e dal mondo religioso. Affascinato e incuriosito dalle storie raccontate dai tanti preti con cui ho sempre parlato apertamente e sempre confessato i miei dubbi sulla chiesa e sul personaggio di Gesù, e questo libro in parte riesce a dare delle risposte e accentuare dei dubbi. Molti hanno "crocefisso" il professore Odifreddi, perchè da ateo ha espresso la propria opinione e come al solito sono partite le crociate contro gli atei. In un libro che cerca di spiegare perchè non possiamo essere cattolici e cristiani, Odifreddi "attacca" i vangeli e chi li ha corretti, cerca di dare un senso "logico" da uomo di scienza, a le scritture che oggi rileggendole sembrano sempre indirizzate alla scienza e che qualcuno ha voluto farci passare per scritture Divine.
Il libro fa riflettere su molti controsensi della religione ( o forse le religioni) un esempio su tutti prendo il capitolo dedicato ai comandamenti e sopratutto prendo un comandamento. Non uccidere. Siamo tutti consapevoli della giustezza di questo comandamento, ma poi leggiamo una parte dell'enciclica di Giovanni Paolo II del 1995 in cui si dice "...e non devono giungere alla misura estrema della soppressione del reo se non in casi di assoluta necessità..." all'ora i casi sono due. O il comandamento è uguale per tutti o "chi scrive le regole" trova anche "l'inganno".
Insomma il libro affronta argomenti cari a tutti, e li affronta dalla parte del matematico, del razionale della scienza e sicuramente, come ho notato anche su ciao, questo da molto fastidio e la gente incuriosita compra il libro e poi lo critica e critica all'inverosimile l'autore. Ma se il libro ha venduto 140.000 copie in due mesi ci sarà.
La domanda è "possiamo essere cristiani? Possiamo essere cattolici?" Sono sempre stato affascinato dal mondo della storia e dal mondo religioso. Affascinato e incuriosito dalle storie raccontate dai tanti preti con cui ho sempre parlato apertamente e sempre confessato i miei dubbi sulla chiesa e sul personaggio di Gesù, e questo libro in parte riesce a dare delle risposte e accentuare dei dubbi. Molti hanno "crocefisso" il professore Odifreddi, perchè da ateo ha espresso la propria opinione e come al solito sono partite le crociate contro gli atei. In un libro che cerca di spiegare perchè non possiamo essere cattolici e cristiani, Odifreddi "attacca" i vangeli e chi li ha corretti, cerca di dare un senso "logico" da uomo di scienza, a le scritture che oggi rileggendole sembrano sempre indirizzate alla scienza e che qualcuno ha voluto farci passare per scritture Divine.
Il libro fa riflettere su molti controsensi della religione ( o forse le religioni) un esempio su tutti prendo il capitolo dedicato ai comandamenti e sopratutto prendo un comandamento. Non uccidere. Siamo tutti consapevoli della giustezza di questo comandamento, ma poi leggiamo una parte dell'enciclica di Giovanni Paolo II del 1995 in cui si dice "...e non devono giungere alla misura estrema della soppressione del reo se non in casi di assoluta necessità..." all'ora i casi sono due. O il comandamento è uguale per tutti o "chi scrive le regole" trova anche "l'inganno".
Insomma il libro affronta argomenti cari a tutti, e li affronta dalla parte del matematico, del razionale della scienza e sicuramente, come ho notato anche su ciao, questo da molto fastidio e la gente incuriosita compra il libro e poi lo critica e critica all'inverosimile l'autore. Ma se il libro ha venduto 140.000 copie in due mesi ci sarà.
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