Scrivere in italiano: dubbi, errori, forme corrette

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Bellino il topic; già pronta la stampa per il 46 di via Castello :mrgreen:
 

sergio Rufo

New member
Ma alla fin della fiera come si scrive qual'e'?

Poi tanto che ci siamo: "puo'" puo' essere benissimo scritto e pronunciato pue' e voglio vedere chi dice il contrario

Saluti
 

Zefiro

da sudovest
Ma alla fin della fiera come si scrive qual'e'?

Poi tanto che ci siamo: "puo'" puo' essere benissimo scritto e pronunciato pue' e voglio vedere chi dice il contrario

Saluti

Oh yes. Del resto sempre pensato che a via di Castello 46 ci volesse una faccia da mandato di cattura per smuovere le acque :mrgreen:
 

Sir

New member
Io, per non saper nè leggere nè scrivere, direi che non esistono errori ma solo usi diversi.:mrgreen:
Che poi, nella realtà dei fatti, scrivere "io ho" senza <h> sia da considerarsi un errore è una verità indubitabile; voglio solo sottolineare che tali errori non sono mai assoluti bensì relativi a un sistema di linguaggio costruito arbitrariamente per intendersi meglio nella comunicazione (peraltro, in questo topic si discute di casi ancora più sottili, problemi relativi a minuzie grafiche che sono un dettaglio difficilissimo da regolamentare in un sistema così complesso come una grammatica; più che intristirmi per i comuni "errori", a me viene da essere soddisfatto perchè in linea di massima ci si orienta bene in questo sistema e si riesce a comunicare nonostante provenienze e culture diverse).

Venendo al caso che mi pare più interessante e delicato, insegnamo/insegniamo... A livello fonetico, come si è già notato, non c'è alcuna differenza. Il digramma <gn> rappresenta la nasale palatale che è la stessa di gnomo, castagna e via discorrendo. Si mantiene la <i> per ragioni puramente morfologiche, come in "compagnia" dove gn- e -ia sono due parti disgiunte, di cui la seconda flessiva. Stesso discorso, anche qui lo avete già notato, per i verbi: -iamo è la parte flessiva ed ha tutte le ragioni per rimanere al suo posto.
Però a mio avviso va considerato che la grammatica, in particolar modo per ciò che riguarda le convenzioni grafiche, dev'essere funzionale e mai pedante. La grafia etimologica, come suggerisce il termine stesso, è un residuo di cui il parlante medio perde ben presto la cognizione; osservando la storia della lingua si nota che tende a scomparire a meno che la sua conservazione non abbia uno scopo preciso. Quella <h> del verbo "ho" che citavo all'inizio è etimologica ma, nonostante molti non sappiano che in latino il verbo aveva <h>, crea una distinzione con la congiunzione "o". La <i> di "compagnia", similmente, se tolta creerebbe confusione col termine "compagna". "Insegnamo" privo di <i> invece non dà origine a nessuna difficoltà insormontabile.
Possiamo fare tutte le valutazioni che vogliamo, sottolineando come sia effettivamente un notevole peccato che la ragione etimologica che sta dietro alla voce "insegniamo" sia dai più sconosciuta o dimenticata; in senso scientifico però questo non importa, perchè mi pare ci siano tutti i presupposti per considerare "insegnamo" una voce valida accanto alla sua sorella munita di <i>, sulla quale peraltro, secondo tendenze generali, potrebbe affermarsi in futuro.
 

Camille

New member
Io non ricordo mai gli accenti sulle forme verbali dove vanno e dove no, tipo 'do' e 'da' del verbo dare. Ogni volta controllo da qualche parte e puntualmente lo dimentico... come adesso :?
 

mame

The Fool on the Hill
Io non ricordo mai gli accenti sulle forme verbali dove vanno e dove no, tipo 'do' e 'da' del verbo dare. Ogni volta controllo da qualche parte e puntualmente lo dimentico... come adesso :?

In genere vale la regola del doppione: "dà" verbo ha l'accento per non essere confuso con "da" preposizione (tranne che nel megacartellone di un negozio in Via Vitruvio che ha dà verbo scritto senza accento). "Fa" è scritto senza accento perché non ha concorrenti, esattamente come "do" (non contano le note musicali). Sia "da'" che "fa'" vengono scritti con l'apostrofo quando sono imperativi, perché l'apostrofo indica la troncatura della vocale i.

Per la frase di Patrizia, è corretta con il verbo al plurale.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
grazie Mame! :ABBB (e qui un'eccezione al mio assurdo principio "I don't thank" è doverosa)
Io avevo scritto esattamente nel messaggio, ma con il dubbio...
Quindi il concetto non mi è del tutto chiaro... al fine di dirimerlo per sempre mi aiuti a comprenderlo meglio...?
 

darida

Well-known member
Dunque, mi confesso volentieri così mi tolgo un peso dal cuoricino :mrgreen:

Quando scrivo dalla tastiera collegata alla stampante, dal lavoro insomma, non ho altra scelta che l'apostrofo,il poverello ha tutto sul groppone: accenti acuti, gravi...la fame nel mondo; me ne sono fatta una ragione.
Perchè o perché dovessi campare mille anni, e non vorrei, l'azzeccherei sempre e solo per caso.

Un aneddoto a parte per il celeberrimo qual è (... ma tanto avrò cannato l'accento...:mrgreen:)

"Senza apostrofo, ragazzi!" La signora Colla, una maestra in pensione, entrò nel mio negozio qualche anno fa con la bacchetta in mano; avevo esposto una pubblicità per stampare sulla maglietta: Qual'è il tuo genere di reato: troppo buono, troppo gloloso...troppo pirla :mrgreen: niente da ridire sul pirla, ma l'apostrofo...:mrgreen: non ho più dimenticato la regola

per quanto riguarda correggere gli errori degli altri, eviterei di entrare in terreni minati :wink: :D
 
P

~ Patrizia ~

Guest
ah ah Zef, avevi ragione!
E penso che la motivazione sia quella che hai addotta tu... :ABBB
...........................................................................................

Accidenti... vedo ora il tuo messaggio nel mio profilo...
grazie infinite per il chiarimento, adesso vado a "thankarti" :D
 
Ultima modifica:

mame

The Fool on the Hill
grazie Mame! :ABBB (e qui un'eccezione al mio assurdo principio "I don't thank" è doverosa)
Io avevo scritto esattamente nel messaggio, ma con il dubbio...
Quindi il concetto non mi è del tutto chiaro... al fine di dirimerlo per sempre mi aiuti a comprenderlo meglio...?

L'Accademia della crusca fornisce le regole che seguono:
Se più soggetti singolari sono uniti da né…né…, l’accordo può essere al plurale o, specialmente se il soggetto è posposto, al singolare;

Se uno dei soggetti è plurale, l’accordo è al plurale se i soggetti precedono il verbo;

Se i soggetti seguono il verbo, l’accordo è al plurale se il soggetto plurale è il più vicino al verbo; se no, può essere al singolare o al plurale;

Se le persone sono diverse, l’accordo è sempre al plurale;

Se più soggetti sono uniti da (o)…o…, l’accordo è al singolare se i singoli soggetti sono singolari, altrimenti al plurale;

Possiamo però avere anche l’accordo al plurale con soggetti singolari, specialmente se si tratta di una disgiunzione inclusiva;

L’accordo al plurale è obbligatorio se i soggetti congiunti sono di persone diverse.

Nel tuo caso sarebbero state corrette entrambe, ma nell'uso comune avrebbe prevalso comunque il verbo al plurale, come riconosciuto anche dall'Accademia. I dizionarii non forniscono spiegazioni in merito. Nel tuo caso però danno il verbo al plurale.
 

asiul

New member
(...) Nel tuo caso sarebbero state corrette entrambe, ma nell'uso comune avrebbe prevalso comunque il verbo al plurale, come riconosciuto anche dall'Accademia. I dizionarii non forniscono spiegazioni in merito. Nel tuo caso però danno il verbo al plurale.

Scusa, forse non ho ben capito... allora non è sbagliato usarle entrambe? :?
 
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