11° Minigruppo - Il paradiso è altrove di Mario Vargas Llosa

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

asiul

New member
Io sono in alto mare.Se non riuscissi a finirlo per la chiusura di questo minigruppo, posterò il mio commento nella piccola biblioteca...:roll:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
io vado un po' a rilento e ho superato da poco la metà. Interessante il mondo in cui lo scrittore affronta la sessualità dei due protagonisti, una sessualità complessa per tutti e due, parallela sotto diversi aspetti, quella di Flora sconta il condizionamento femminile e la violenza sottesa al matrimonio, quella di Gaugin sconta il condizionamento religioso e culturale dell'epoca nei confronti di una sessualità libera e non legata al rapporto maschio-femmina. Sicuramente per Gaugin è stato il perno su cui ha girato la sua arte, sia come ispirazione che come temi.

Sì,è vero,è stata molto complessa la sessualità per entrambi.
A proposito riporto un brano riguardante Flora che avevo sottolineato a pag 104 sul rapporto uomo-donna nella coppia:
"Il matrimonio attuale,questa compravendita di donne,sarebbe stato sostituito da unioni libere.Le coppie si sarebbero costituite perchè le persone si amavano e avevano scopi comuni,e,al minimo disaccordo,si sarebbero separate in maniera amichevole.Il sesso non avrebbe avuto il carattere dominante che mostrava perfino nella concezione dei falansteri di Fourier;sarebbe stato vagliato,imbrigliato,dall'amore per l'umanità.I desideri sarebbero stati meno egoistici,perchè le coppie avrebbero dedicato buona parte della loro tenerezza agli altri,a migliorare la vita comune."
 

franceska

CON LA "C"
Anche io ho appena superato la metà e vado a rilento. Quando sono immersa nella storia, il continuo avvicendamento dei personaggi mi allontana dal libro rallentandone la lettura. Non so a voi, ma a me è come se spezzasse un momento magico e mi ritrovo spesso a chiudere il libro.
Per ora mi sento di dire che avrei letto volentieri solo la parte del pittore, ma pur non apprezzando molto la parte di donna Flora, trovo il tutto molto interessante.
 

franceska

CON LA "C"
E questa è la tela che lui stesso definì un capolavoro: Nevermore.
Lo dipinse dopo aver visto, forse nella sua follia, un corvo che gli avrebbe annunciato un momento funesto. Diede questo nome al quadro in ricordo della poesia di Poe “Il corvo”. Non ricordava i versi, soltanto il ritornello con cui si concludevano le strofe: “Nevermore”, “Mai più”.

Nevermore, Paul Gauguin – 1897

 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Per ora mi sento di dire che avrei letto volentieri solo la parte del pittore, ma pur non apprezzando molto la parte di donna Flora, trovo il tutto molto interessante.

Praticamente l'opposto di quello che penso io :wink: :mrgreen:.
Infatti ho preferito di più la parte su Flora,ma ho trovato comunque interessante l'altra su Gauguin.
Il mondo è bello proprio perchè è vario e mi ha fatto piacere poter scambiare opinioni con voi durante la lettura del libro.
Anche l'idea di mettere le immagini dei quadri è stata azzeccata.
 

skitty

Cat Member
Anche se non sto leggendo questo libro, vi sto seguendo! I vostri commenti sono molto interessanti, ed è molto bello vedere anche le immagini dei quadri! :)
 

franceska

CON LA "C"
“ Un affresco su una parete d’oro, con gli angoli rovinati: a destra, in basso, un bambino addormentato e tre donne sedute. Due figure vestite di porpora si confidano i propri pensieri. Una grande figura accovacciata, che elude volutamente le leggi della prospettiva, leva il braccio e guarda attonita le due donne che osano pensare al loro destino. Al centro una figura coglie i frutti. Due gatti accanto a un fanciullo. Una capra bianca. Un idolo, con le braccia alzate misteriosamente e ritmicamente, sembra additare l’aldilà. Una fanciulla seduta pare ascoltare l’idolo. Infine una vecchia, prossima alla morte, placata e presa dai suoi pensieri, completa la storia, mentre uno strano uccello bianco, che tiene una lucertola con gli artigli, rappresenta la vanità delle parole”.
(P. Gauguin)

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? – Paul Gauguin 1897

 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
finito oggi :) un libro superbo che ha dentro tutto, dalla storia all'analisi sociale, dall'arte alla politica, dalla filosofia agli usi e costumi di due epoche e di più mondi, ma soprattutto grande letteratura, capacità tecnica di tenere in mano tale materia senza mai farla scadere, senza mai confondere i piani e i livelli, ottimo ritmo e tutto questo in 400 pagine. Nobel meritato per quanto mi riguarda. Questo è il commento a caldo, prossimamenti quelli a freddo e poi quelli riscaldati. :)
 

franceska

CON LA "C"
Anche io sono alle ultime pagine di questo magnifico libro, scritto magistralmente, e quasi mi dispiace finirlo da quanto ne sono affascinata.
Grazie Elisa, è bellissima la serie di opere dove si può notare l’evoluzione, e anche l’involuzione direi, che hanno determinato sull’esistenza di Gauguin e sulla pittura i luoghi e le persone. Da notare non solo i soggetti, ma anche i colori. Io personalmente trovo straordinari i quadri del periodo tahitiano, quelli che in assoluto lo caratterizzano, come trovo davvero straordinaria la descrizione di Mario Vargas Llosa.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la cosa che mi ha colpito in modo particolare è come i due protagonisti si dissolvano nel loro destino che è la loro passione, nascono tutti e due in situazioni familiari difficili e per qualche anno vivono secondo le regole a loro imposte dalle famiglie e dalle convenzioni, poi ad un certo punto riconoscono dentro di loro la scintilla della loro passione e senza por indugio cambiano completamente vita fino a dar la vita stessa bruciati nello spirito e nel fisico da questo fuoco interiore.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto