Non rileggo molto spesso due volte lo stesso libro... Anzi, ho dovuto pensarci su parecchio per ricordarmi se è capitato o meno! Invece se un libro mi è piaciuto particolarmente ne rileggo dei passaggi qua e là a distanza di tempo
Da giovincello qual ero è successo per
Il giovane holden, di Salinger... Poi per
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino,
Il ritratto di Dorian Gray di Wilde... Sta succedendo adesso per il
Bel-Ami, di Maupassant. Ho riletto molte volte alcuni passaggi di Proust... Di Dostoevskij... Ho riletto molte, lunghe, parti di
Se questo è un uomo di Primo Levi. Ho riletto estratti de
La passeggiata di Walser e alcuni racconti di Poe, che per la brevità si prestano bene a una rilettura completa.
Stranamente adorando i romanzi polizieschi non credo di aver mai letto due volte lo stesso libro, solo forse il trattato "sulla camera chiusa", un capitolo-saggio particolare presente nel libro
Le tre bare di John Dickson Carr, che rimane ancora oggi l'analisi più esaustiva e affascinante sull'argomento dei delitti commessi in condizioni impossibili! Consigliatissimo agli appassinati :wink: