C'è sempre qualcuno più a sud.

Se siamo in grado di distinguere una persona buona da una cattiva, distinguiamola. Non chiedo altro. Lungi da me voler difendere i criminali, ma è doveroso ricordare che oltre diecimila detenuti stranieri sono dentro per aver infranto la Bossi-Fini, che non è esattamente come sparare alla tempia una persona o violentare una donna. Ed ancora, lungi da me voler fare il buonista a tutti i costi, ma non capisco perché si insista a dire che coloro che approdano sulle nostre coste siano tutti senza documenti. Coloro che sono senza documenti vanno nei CIE, coloro che richiedono i permessi temporanei devono necessariamente avere un documento di riconoscimento. La palese et falsa deduzione che tutti gli immigrati siano delinquenti è un monito lanciato dal Ministero dell’Interno, che un anno si e un anno pure, durante la presentazione dei dati sulla criminalità, invita a non fare un uso emotivo di quei dati, che volendo o nolendo ti porta ad identificare lo straniero come delinquente. Non è nemmeno tanto lontano quel periodo in cui nella Capitale a seguito dell’omicidio della signora Reggiani, commesso da un romeno, e dell’omicidio in metropolitana commesso da una romena con un ombrello, serpeggiava tra la popolazione capitolina l’equazione romeno = delinquente. E vi prego di non scandalizzarvi quando vi dico che al nord dire che serpeggia la stessa equazione, è dir poco, basta sostituire romeno con straniero in generale. Diciamoci la verità, siamo più indulgenti se uno stupro lo compie un italiano autoctono che non un energumeno della Sierra Leone. Io invece vedo solo due delinquenti, non un delinquente bianco e un delinquente nero. Non bisogna scomodare Rousseau per dire che compito dei governi è garantire la sicurezza sociale dei cittadini. Tale materia non può essere delegata a ronde verdi, rosse o nere. Forse questi immigrati hanno davvero un concetto di educazione diverso dal nostro, e per loro fare pipì in piazza o sporcare i monumenti (era la stessa accusa che si faceva ai meridionali, manco fossimo stati piccioni), magari non è reato. Ma se mentre fanno la loro minzione interviene uno di quei preposti alla nostra sicurezza e gli fa gentilmente notare che non lo può fare, magari costui impara.
Leggete con attenzione ciò che ha postato Mary e poi se avete avuto un parente emigrato nell’ “Merica bbona”, provate ad immedesimarvi con lui. Io, onesto, lavoratore, cerco di sfuggire alla miseria più nera del mio borgo e vorrei solo un’occasione di riscatto. Come pensate che mi sentirei se venissi guardato dagli autoctoni come un animale, un individuo geneticamente malvagio, puzzolente, depravato?
 

skitty

Cat Member
No, ma davvero, dai...
Se di tutti gli esempi, l'esposizione dei pensieri, dei dubbi, delle paure, Baldassarre ne deduci questa frase qui, scusa, ma mi pare inutile continuare a discutere :roll:
 
Forse non è un'affermazione politicamente corretta. Ma spero, mi sembra di no, che tu abbia capito che il reato di stupro era esemplificativo di ogni tipo di reato. Ma tant'è... riformulo la frase, e poi in coscienza vi chiedo di rifletterci, non voglio una risposta. Siamo più indulgenti se un reato lo commette un italiano che non uno straniero.
 
Per me possiamo anche finirla qui la discussione. Ripeto ognuno ha la sua sensibilità. Io non accuso nessuno di scarsa ospitalità, non li accuso di razzismo (parole mai scritte, né tantomeno pensate), non li accuso di niente. La discussione era partita da un barcone che arrivava a Lampedusa con dei disgraziati. Per me sono disgraziati e meritano un'accoglienza umana, e non penso di essere buonista o emulo di Santa Francesca Cabrini. loro sono il mio Sud e io provo a dargli una mano e mi piacerebbe che la nazione alla quale pago le tasse, si comportasse alla stessa maniera. C'è il rischio che qualche serpe morda la mano che li aiuti. Lo accetto.
 

Zefiro

da sudovest
(...) ma è doveroso ricordare che oltre diecimila detenuti stranieri sono dentro per aver infranto la Bossi-Fini, che non è esattamente come sparare alla tempia una persona o violentare una donna (...) siamo più indulgenti se uno stupro lo compie un italiano autoctono che non un energumeno della Sierra Leone.

Esattamente questo il punto su cui dissento, e dissento profondamente. Il concetto subdolo (ma non troppo) per cui ci son leggi che vanno rispettate di più ed altre di meno sostanzialmente perché non ci piacciono. Se le leggi non vanno bene, in uno stato democratico di diritto c'è un parlamento per cambiarle. Finchè sono in essere il fatto debbano essere rispettate, e rigorosamente, Bossi-Fini inclusa, (ti prego di non attribuire a me o ad altri il consenso tout court a questa legge...) non è in discussione. Altro affare è l'ammenda conseguente al non rispetto della legge, che non a caso è diversa da reato a reato.

L'affermazione sul diverso grado di indulgenza a proposito del reato di stupro, o su altri reati è, ancora una volta, una gratuita deduzione semplificativa tutta tua, che poi attribuisci ad altri funzionalmente all'avvaloramento delle tue tesi, procedimento dialettico che, di principio ritengo non corretto.

In realtà, la cosa che scandalizza è che, al solito, sulla carta, tutto è praticamente perfetto, per legge ed a livello oltre che nazionale, anche europeo:

  1. definizione quantitativa del piano dei flussi immigratori (si fa ogni anno)
  2. criteri di ammissibilità (visti temporanei e non, turistici e per lavoro)
  3. criteri per il riconoscimento del diritto d’asilo
  4. criteri per espulsione e rimpatri
  5. applicabilità del codice penale in caso di reati
  6. diritti/doveri in caso di permanenza ed a secondo del titolo cui si permane, in un dato paese.
  7. criteri per il riconoscimento della cittadinanza
Per l’assistenza di primo soccorso e “safety of life” non c’è nemmeno da discutere.

C’è tutto dicevo, non manca proprio nulla. Basterebbe farlo, ossia applicare rigorosamente quanto già scritto e legiferato. E di corsa.

Ma ahimè..., mi sento di concordare quando s’osserva che esistono precise e contrastanti volontà culturali e politiche per cui, tutto sommato, la situazione "non è poi così male" (sic!) ed il reale interesse a risolvere forse non c’è.

Non degli oltranzismi nazionalisti (quando non genuinamente razzisti) pagati dall’innalzamento e dal mantenimento del livello di tensione funzionale al mantenimento del potere; non del buonismo dell’accoglienza, pagata dalla messa in difficoltà del governo e dall’immenso giro di soldi che alimenta molte ONG sia laiche che religiose, reso ancor più turpe dallo sfruttamento di molti sinceramente alimentati da un puro spirito solidale; non degli imprenditori del nero e del sommerso, nonché della delinquenza organizzata pagati da un immenso bacino di manodopera a basso costo.

Sono pessimista anche io: un circolo vizioso e di poteri forti difficilmente frangibile. Non un buon motivo per arrendersi e cedere naturalmente. Semplicemente è dura, molto dura.

PS sul fatto che dove si mangia in tre si mangia anche in quattro non ci piove Baldy. Quando osservi che siamo uomini e non animali hai un mondo di ragione. Fate bene al tuo pase e fa bene ciascuno a contribuire come si sente e come può. Ieri il parroco che sta facendo il giro del quartiere mi si è prensentato in casa su questa storia, e mi ha spillato una somma, posso garantirti, spropositata per quelle che sono le mie possibilità. Non è questione d'appagamento della coscienza: ho un sacco di pelo sullo stomaco e non sono incline alla commozione facile. Penso semplicemente siano soldi ben spesi. Il minimo aggiungerei. Si, piace anche a me immaginare che il mio paese si comporti di conseguenza.
 
Ultima modifica:

Shoofly

Señora Memebr
La paura nei confronti dello straniero è antica quanto l'uomo e destinata (temo) a sopravvivere almeno fino a quando sopravviverà la tendenza dell'uomo stesso a riunirsi in "gruppi", territorialmente e culturalmente separati fra loro.
L'avversione per coloro che vengono "da lontano", che parlano e si comportano diversamente da noi e che hanno un concetto della "legalità" diverso dal nostro è sempre stato espresso in termini tendenti ad etichettare i nuovi arrivati come brutti, sporchi e cattivi.

A proposito delle genti levantine già i Greci eran d'accordo che fossero tutti pericolosi furfanti, in primis i Fenici (gli attuali Palestinesi).

Lo stesso Ulisse (da che pulpito!) racconta di aver incontrato "un uomo fenicio esperto di frodi, avido" che gli aveva offerto di partecipare ad un buon affare in Libia " inventando menzogne" perché l'aiutasse a portare il carico ma in realtà per venderlo laggiù e ricavarne un mucchio di soldi.
Opinione condivisa da Eumeo che descriveva i Fenici come "navigatori famosi, avidi che con le loro nere navi portavano una quantità di paccottiglia".

Da allora poco o nulla è cambiato, molti di loro continuano a vendere "paccottiglia" per strada e li chiamiamo odiosamente vugumbrà, molti altri arrivano su imbarcazioni nere sì ma di sporcizia e fatiscenti. Fanno riflettere, peraltro, le stime di questo sondaggio (datato al 2009 e quindi in tempi "meno" sospetti) rivolto ai giovanissimi e al loro atteggiamento nei confronti degli "stranieri":

http://movimentodeisenzavoce.wordpress.com/2009/09/22/i-giovani-italiani-e-la-paura-dello-straniero/

... un malessere che come sempre troverà (ma che dico? ha già trovato) chi è pronto a farne strumento di propaganda politica e culturale (con tutti gli annessi del caso, quattrini compresi----> vd. sopra: Zefirointervento).
 

Shoofly

Señora Memebr
Ieri il parroco che sta facendo il giro del quartiere mi si è prensentato in casa su questa storia, e mi ha spillato una somma, posso garantirti, spropositata per quelle che sono le mie possibilità. Non è questione d'appagamento della coscienza: ho un sacco di pelo sullo stomaco e non sono incline alla commozione facile. Penso semplicemente siano soldi ben spesi. Il minimo aggiungerei. Si, piace anche a me immaginare che il mio paese si comporti di conseguenza.[/FONT]


spero che siano davvero soldi ben spesi :roll:: questa dei parroci questuanti pro immigrati proprio ci mancava....
 

Zefiro

da sudovest
spero che siano davvero soldi ben spesi :roll:: questa dei parroci questuanti pro immigrati proprio ci mancava....

Ti confesso che l'ho pensato anche io nel dargli i soldi. Ma ho giudicato, nel caso di specie, la persona, che pur essendo un prete ho valutato come persona seria... il che è tutto dire. Abbastanza almeno da decidere di mettergli in mano dei soldi. Chiede l'elemosina per dei disperati. Tanto di cappello.
 
Caro Zefiro,
io non voglio avvalorare un bel niente. Non sto considerando questa discussione una tenzone con tesi da dimostare o un pensiero da sostenere. Al termine di questa discussione io continuerò a portare pacchi di pasta al limite della scadenza ai migranti, anche grazie ai tuoi soldi e voi continuerete a vivere come avete sempre fatto. Non cambierò io, non cambierete voi. E' bello così. Si porta un proprio punto di vista su un problema serio. Che come insegna Shoofly viene da lontano. Anche se mi sento di poter dire che il Meridione d'Italia è una felice eccezione, qui sono passati tutti e tutti si son trovati sempre bene. Io stesso sono fototipo 1, capelli tendenti al rosso, barba rossa, occhi azzurri e un mare di efelidi, un vero terrone. Mezzo normanno e mezzo svevo. E a Napoli dopo la seconda guerra mondiale "è nat nu criatur e nat ner". Diciamo più di un "criatur" nato nero.
Condivido tutto il tuo post. Anche quando dici c'è la Bossi - Fini e rispettiamola.
Permettimi una domanda: "tu davvero pensi che nella psiche di un italiano un reato compiuto da uno straniero e lo stesso reato compiuto da un italiano, usufruiscano della stessa "indulgenza"?
 

Shoofly

Señora Memebr
io continuerò a portare pacchi di pasta al limite della scadenza ai migranti


:? :)OO.... se consideriamo che la pasta dura un paio d'anni all'incirca....)


"tu davvero pensi che nella psiche di un italiano un reato compiuto da uno straniero e lo stesso reato compiuto da un italiano, usufruiscano della stessa "indulgenza"?

A mio modestissimo parere una differenza ci sarebbe. Diciamo che i reati dei nostrani ci fanno indignare mentre i i reati "extranostrani" ci fanno incazz(bliip).
La differenza è lieve ma percettibile. E.... sì, per me (purtroppo) c'è.
 

Zefiro

da sudovest
Caro Zefiro,
io non voglio avvalorare un bel niente. Non sto considerando questa discussione una tenzone con tesi da dimostare o un pensiero da sostenere. Al termine di questa discussione io continuerò a portare pacchi di pasta al limite della scadenza ai migranti, anche grazie ai tuoi soldi e voi continuerete a vivere come avete sempre fatto. Non cambierò io, non cambierete voi. E' bello così. Si porta un proprio punto di vista su un problema serio. (...)
Condivido tutto il tuo post. Anche quando dici c'è la Bossi - Fini e rispettiamola.
Permettimi una domanda: "tu davvero pensi che nella psiche di un italiano un reato compiuto da uno straniero e lo stesso reato compiuto da un italiano, usufruiscano della stessa "indulgenza"?

Ora è il mio di turno nel concordare con te. Se si è intellettualmente onesti e per quanto possibile si tenta di esercitare il raziocinio senza preconcetti, non necessariamente allo stesso modo, questo va da sé, ciascuno ci mette quel che pensa, come lo pensa e tutto ciò che ne consegue.

Per venire alla tua domanda, assolutamente si Baldassare. Per tornare all'esempio che hai fatto tu, prova a chiedere qui nel forum o a qualunque altra donna di tua conoscenza se le fa differenza essere stuprata da un italiano o da un extracomunitario. Io credo di conoscere in anticipo la risposta. E secondo me la conosci anche tu.
 

Shoofly

Señora Memebr
si parlava però d'indulgenza da parte di chi giudica e non da parte delle vittime del reato (che è cosa ben diversa e aggiungo "purtroppo")
 
Grazie Shoofly.
Ammetto di aver sbagliato ad aver usato lo stupro come esemplificativo di tutti i reati. Ma nella globalità della discussione credevo si capisse che intendevo tutti i reati.
 

asiul

New member
Questo è un problema che non si risolverà perché nessuno a parte noi altri qui vuole che si trovi una soluzione.
L’ondata degli extracomunitari serve ai paesi più sviluppati per varie ragioni.
Consentono l’abbassamento della mano d’opera favorendo le imprese a Nord come a Sud. I datori di lavoro possono facilmente ricattare chi è senza documento e sfruttarlo come è accaduto con i Romeni prima che divenissero comunitari.
La criminalità si approvvigiona di nuove leve che sfrutta la massa in entrata e che si mescola con i veri profughi.
È vero che molti, sono in fuga e scappano da guerre, sottomissioni e disperazione, ma altrettanti sono coloro che indossano la pelle dell’orso.
Non è facile controllare tutti, sono troppi e soprattutto non c’è alcuna volontà di farlo.
Avere un problema serve a parlarne e a promettere di risolverlo. Se non ci fosse di cosa parlerebbero i vostri politici? Avere questo problema serve probabilmente a far girare il denaro per (non)sistemarlo.

Sono anni che sento parlare di ondate di extracomunitari. Una volta dall’Africa, un’altra dalla Bosnia, poi dalla Cecenia, la Serbia, ora questi poveretti.
Nessuno li vuole e l’Italia promette di aiutarli. Ho sentito parlare di aprire, in alcuni casi un’attività commerciale, per loro, nel paese d’origine. Ed il cittadino medio si domanda perché a loro sì ed ai nostri disoccupati no? Facile, questi poveretti sono probabilmente la merce di scambio per gli affari del paese che li ospita.
Capisco e in parte condivido le opinioni che mi hanno preceduto. Con i disperati stanno entrando anche i delinquenti, ma è altrettanto vero ciò che sostiene Baldassarre, la nostra criminalità è ben superiore in numero a quella che ci viene imposta. Ricordiamoci che abbiamo la mafia e la stiamo anche esportando.
Cosa fare? Mah! Certamente porre un freno a questa “colonizzazione” dall’interno.
 

apeschi

Well-known member
Riguardo agli ultimi interventi:

4) apeschi, mentre io raccolgo la cacca del mio cane al parchetto, vicino alla siepe c'è l'omino che fa pipì davanti a tutti in pieno giorno. Non voglio sottolineare il fatto che fosse un extracomunitario perché poi mi tacciano di razzismo. Ma forse davvero hanno un concetto di educazione molto diverso dal nostro.

E questo ti fa sicuramente onore. Fossero tutti come te.

Peccato che purtroppo ci sia tanta di quella cacca sui marciapedi che la mattina devo fare lo slalom se voglio evitare di pestarla (e parlo nella civilissima Milano, non di un paesino incivile).

In quanto all'extracomunitario che fa la pipi' e' da biasimare, non perche' sia extracomunitario ma perche' fa la pipi' nel cespuglio. Non deve farla e basta. E non va difeso.

In ogni caso se c'e' una cosa che non sopporto e' chi dice... tanto c'e' chi fa peggio.

E' questo concetto che va condannato.
Tanto c'e' chi ruba di piu', per cui cosa vuoi che sia una cosa piccola... tanto evadono tutti...

Cominciamo noi che abbiamo piu' cultura e siamo civili a dare il buon esempio, mentre nella civile Milano piu' volte ho rischiato di venire investito perche' i SUV sono parcheggiati occupando tutto il marciapiede, costringendomi a scendere sulla strada.

E non mi e' capitato una volta, ma mi capita purtroppo troppo spesso. E di multe ne ho viste veramente molto poche, di rimozioni non parliamone.
 

Zefiro

da sudovest
(...) Diciamo che i reati dei nostrani ci fanno indignare mentre i i reati "extranostrani" ci fanno incazz(bliip).
La differenza è lieve ma percettibile. E.... sì, per me (purtroppo) c'è.

si parlava però d'indulgenza da parte di chi giudica e non da parte delle vittime del reato (che è cosa ben diversa e aggiungo "purtroppo")

Ti ringrazio anche io per il chiarimento Shoo, ma avevo compreso perfettamente. Ed anche in questo caso mi trovo a dissentire per la terza volta sul medesimo punto: argomentare e prendere posizioni ed agire sulla base di ciò che “si presume” gli altri pensino o sentano. Sulla base di, sempre presunte, lievi ma percettibili differenze o quant'altro.

Sono sicurissimo che se apriamo un sondaggio sul forum chiedendo se a parità di reato la legge debba prevedere un diverso trattamento a seconda della latitudine d’origine di chi quel reato ha commesso non ci sarebbe storia. E le medesime risposte si otterrebbero chiunque possa venire in mente di interrogare in merito oggi in Italia. Ed i medesimi risultati si otterrebbero in caso si andasse a votare su questo specifico punto.

Neanche la mitica casalinga di Voghera, neanche il più bieco razzista, nessuno metterebbe in discussione una cosa del genere. A parte un generico pour parler di pancia, tipo “sti sporchi negri non ci bastano i nostri di delinquenti…” et similia, certamente da non sottovalutare e da censurare sicuramente sempre ed in ogni occasione, (che quando si comincia con robe del genere non si sa mai dove si finisce...o meglio si sa benissimo... ) non c’è nessun segnale nel paese, vuoi a livello parlamentare, che di opinione, che di piazza, che di movimento politico o quant’altro che ponga all’ordine del giorno l’idea di perseguire una medesima fattispecie di reato secondo modalità diverse in virtù della nazionalità o razza di chi quel reato ha commesso. Nessuno, neppur come vago sentore, si sogna di metter in discussione questo elementare principio giurisprudenziale. Grazie al cielo oggi in Italia non c'è nessun dibattito in merito. Su questo particolare e specifico punto lo scontro politico semplicemente non esiste.

Resta invece il punto d’esser realisti, semplicemente realisti, nonché accorti in merito alle politiche di governance dei flussi migratori e d’integrazione in modo da prevenire, (prevenire, non tentare di porre riparo ex post) per quanto possibile, la formazione di quell’humus su cui ben fiorisce il micidiale moltiplicatore “x 4” di cui si parlava in precedenza. E, insisto, perché qui sta il punto, di far rispettare le leggi che ci sono.

Come tentavo di spiegare nel precedente post, su ben altri e più prosaici tavoli (di potere e di quantum) si gioca lo scontro vero.
 
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asiul

New member
prima probabile contraddizione della Bossi-Fini...

Arresto immediato per mancata esibizione di documento senza giustificato motivo.

Le forze dell'ordine hanno l'obbligo (non la possibilità) di arrestare un immigrato che non esibisca il documento su richiesta degli stessi a meno che quest'ultimo non abbia un motivo valido.

La polizia ferma un extracomunitario...chiede i documenti e questo non mostra loro alcun documento
Lo arrestano (ex lege), il clandestino viene processato per direttissima...
a domanda del Giudice ... (discorso tipo)

"perché non ha mostrato il documento? Ha un motivo sufficiente per giustificarsi?"

l'imputato risponde (un cittadino qualunque venuto da un qualsiasi paese sotto dittatura non comunitario)...

"Sì, non ho il documento" oppure "l'ho perduto durante il naufragio" e così via...

secondo la legge questo è un "giustificato motivo"... così viene, per legge. scarcerato...

questo vuol dire far rispettare la legge nel nostro paese? :roll:

La Bossi - Fini dovrebbe essere rivista (?)

Questa legge sembra favorire chi viene per delinquere e sfavorisce chi vorrebbe venire qui con l'intento di lavorare.

Altra contraddizione è la seguente.

La legge prevede che chi voglia venire a lavorare nel nostro paese possa farlo a patto che abbia già un lavoro pronto ad accoglierlo.

Cosa vuol dire?

Semplicissimo...per restare in Italia bisogna lavorare, sì serve un lavoro per arrivare in Italia. Ma prima di avere il permesso di soggiorno, altrimenti si è rispediti immediatamente nel proprio paese.
Ebbene questo favorisce indirettamente il commercio del lavoro e con molta probabilità incrementa il lavoro nero.

----------------------------

Ah! Ho letto una frase che m'ha fatto sorridere...quella (non ricordo chi l'ha scritta, scusate) dell'individuo che fa la pipì per la strada.
Qui si son visti da tempi remoti italiani fare la pipì ovunque.Ai margini delle autostrade, lungo le stradine di campagna. In alcune città nelle campagne fanno anche altro.Per non parlare degli italiani che si fermano in luoghi non proprio appartati, dopo aver caricato in macchina giovani donne vittime della prostituzione.
Non credo sia sensato intavolare una discussione elencando ciò che il clandestino o l'immigrato faccia, perché gli altri non sono da meno. :roll:
 
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apeschi

Well-known member
prima probabile contraddizione della Bossi-Fini...

Arresto immediato per mancata esibizione di documento senza giustificato motivo.

Le forze dell'ordine hanno l'obbligo (non la possibilità) di arrestare un immigrato che non esibisca il documento su richiesta degli stessi a meno che quest'ultimo non abbia un motivo valido.

La polizia ferma un extracomunitario...chiede i documenti e questo non mostra loro alcun documento
Lo arrestano (ex lege), il clandestino viene processato per direttissima...
a domanda del Giudice ...

"perché non ha mostrato il documento? Ha un motivo sufficiente per giustificarsi?"

l'imputato risponde...

"Sì, non ho il documento" oppure "l'ho perduto durante il naufragio" e così via...

secondo la legge questo è un "giustificato motivo"... così viene scarcerato...

questo vuol dire far rispettare la legge nel nostro paese? :roll:

La Bossi - Fini dovrebbe essere rivista (?)

Questa legge sembra favorire chi viene per delinquere e sfavorisce chi vorrebbe venire qui con l'intento di lavorare.

Altra contraddizione è la seguente.

La legge prevede che chi voglia venire a lavorare nel nostro paese possa farlo a patto che abbia già un lavoro pronto ad accoglierlo.

Cosa vuol dire?

Semplicissimo...per restare in Italia bisogna lavorare, sì serve un lavoro per arrivare in Italia. Ma prima di avere il permesso di soggiorno, altrimenti si è rispediti immediatamente nel proprio paese.
Ebbene questo favorisce indirettamente il commercio del lavoro e con molta probabilità incrementa il lavoro nero.

Non ero a conoscenza di quanto da te sottolineato. Grazie per la puntualizzazione.
Questo conferma il mio parere. Si fa tanta pubblicita' per motivi elettorali, poi all'atto pratico non si ha nessun interesse a risolvere in alcun modo il problema immigrazione.
D'altro canto gli extracomunitari schiavizzati che lavorano in nero fanno comodo proprio a coloro che poi a parole non li vorrebbero. Se fossero legalizzati sarebbe necessario metterli in regola pagare i contributi, invece in questo modo si ha mano d'opera in nero che puo' lavorare a basso costo, semi-schiavizzata, e quando non serve piu' la si caccia. Altrimenti chi farebbe la raccolta dei pomodori al sud, la raccolta della frutta al nord-est, chi farebbe il muratore lavorando sempre senza contestare?
E' ovvio che questa situazione fa comodo. Poi si invoca il rischio dell'immigrazione, dell'esodo biblico per prendere i voti. Non penso che i problemi si possano risolvere per decreto, per magia, per intervento di un miracolo, ci vuole la buona volonta' (e non voglio in alcun modo giustificare i delinquenti che ci sono purtroppo d'appertutto) pero' la mia sensazione e' che si faccia 100 di pubblicita' e forse 0,1 di tentativo di risoluzione dei problemi.
 
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