Il primo romanzo multihand di Forumlibri: interventi e commenti

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Facciamo un'ipotesi (seria ora): in un certo luogo viene trovato il cadavere di...X (da decidere). Come ogni indagine che si rispetti, esaurita la fase dei rilievi, è necessario approfondire la vita e il carattere della vittima in modo da scoprire perché s'è messa nelle condizioni di farsi ammazzare. Questo comporta la "scoperta" progressiva di tutta una serie di personaggi (amici, parenti, colleghi) da tratteggiare di volta in volta. L'avvio e l'impostazione, così come la dinamica e la tempistica delle indagini sarebbe curata da alcuni mentre gli altri potrebbero "scegliersi" uno o più personaggi che svilupperebbero quando vengono interrogati. La difficoltà risiederebbe nella necessità che uno dei personaggi dovrebbe essere il colpevole e quindi la sua delineazione o meglio le sue risposte dovrebbero rispondere a precisi criteri per arrivare alla conclusione logica. E' solo un abbozzo cosa ve ne pare?


No maurizio, rischi di cristallizzare sin dall'inizio il romanzo in un legal thriller a cui parteciperemmo 3 gatti. Ha ragione Valentina, è la prima volta che ci proviamo, dovremmo tenere le cose più semplici possibile. Non dico facciamo una storiella alla Moccia, dico solo non infiliamoci in qualcosa di complicato.
 

maurizio mos

New member
Non sono convinto ma proviamoci, si può sempre correggere e perfezionare strada facendo
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io sono dell'idea che un lavoro condiviso sia la miglior partenza, anche uno scrittore multiforme costruisce qualcosa seguendo un pensiero, lasciamo almeno una traccia, un percorso, altrimenti si rischia che si vada ognuno per conto suo senza costrutto
 

Max P

Dreamer Member
Se si sceglie il genere, si limita troppo chi scrive, perdendo secondo me un’occasione per arricchire lo scritto data dalla diversità dei gusti di chi partecipa. Se non si sceglie nulla però saranno i primi a scegliere per tutti. Oggi ho il cervello che galleggia nella sua parte che si è sciolta sul lavoro, quindi non connetto bene, però direi di fare un sondaggio a maglie larghe, scegliendo solo tra due ambientazioni, fantasy o reale. Forse anche ambientazione passata presente o futura? Tanto per avere una linea generale apprezzata dai più, poi all’interno di questa ambientazione possono svilupparsi più generi, però non in contrasto con essa. Ho pensato così perché personalmente credo che un’ambientazione reale possa essere apprezzata anche da chi vorrebbe quella fantasy, ma credo più difficile che uno che non ama i fantasy si senta stimolato, però andrebbero sentiti anche gli altri.
 

maurizio mos

New member
No maurizio, rischi di cristallizzare sin dall'inizio il romanzo in un legal thriller a cui parteciperemmo 3 gatti. Ha ragione Valentina, è la prima volta che ci proviamo, dovremmo tenere le cose più semplici possibile. Non dico facciamo una storiella alla Moccia, dico solo non infiliamoci in qualcosa di complicato.

Però un poliziesco (non un legal thriller) avrebbe il vantaggio di consentire a molti di noi di "inventarsi" un personaggio da inserire nella storia.
Meglio ancora: potrebbe essere la rievocazione di una saga familiare, i ricordi di qualcuno che ripercorre la sua vita e quella dei suoi genitori e nonni attraverso gli anni, per quel che l'ha vissuta lui stesso o l'ha sentita raccontare. Anche in questo caso ognuno di noi potrebbe "fare" qualcuno secondo il suo estro, raccontando un episodio o più di uno. Ne uscirebbe un ritratto corale: in fondo non stiamo facendo qualcosa di simile con "Mi ricordo quando.."? Basterebbe che ciascuno di noi attingesse ai suoi ricordi.
Parliamo però di un'altra difficoltà: alla fine le varie parti andrebbero amalgamate con un lavoro di editing non indifferente. Tuttavia in questo caso ognuno potrebbe veramente esprimere qualcosa di originale senza sottostare a criteri predefiniti, salvo un minimo di tempistica.
(sì, lo so correremmo il rischio di rifare Le veglie di Neri ma insomma...)
 

ila78

Well-known member
Tranquillo Des, io non parto di sicuro, sopravvaluti la mia fantasia e sopratutto il tempo che mi manca per mettermi lì a inventare storie di elfi goblin e fate....;)
E se casomai dovessi decidere di partire non andrei sul fantasy ma sul romanzo storico, quindi tranquillizati il rischio fantasy, da parte mia, è scongiurato!
Ma stai comunque in guardia perchè di appassionati di fantasy qui ce ne sono tanti!
 

francesca

Well-known member
io non sarei per scegliere il genere
ma per impostare un minimo la trama
come proponeva elisa
scegliendo tramite sondaggio.

Mi sa che dovremo fare più sondaggi.... :D

Francesca
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
mi sa che andrò per tentativi e alla fine tireremo le somme, nel senso proveremo sia la "briglia sciolta" che i sondaggi per mettere qualche paletto. Poi dei due esperimenti, prenderemo a modello quello venuto meglio.
Do io il "la"?:mrgreen:
 

maurizio mos

New member
Cioè ognuno imposta il racconto che vuole e gli altri gli vanno dietro o viceversa aspetta la proposta di qualcuno e se vuole la segue?
 

Daniele Cavagna

New member
Scusate l'intromissione, ma io credo che sarebbe bello partire e basta, se poi non dovesse andar bene si potrà riprovare con qualche accorgimento in più...
Visto che nessuno lo fa ci provo io:


All'orizzonte il sole morente dipingeva il paesaggio di un arancione infuocato. Jackson correva sull'autostrada oltrepassando abbondantemente il limite di velocità. La ventola del riscaldamento al massimo e il rumore del motore e delle ruote sull'asfalto rendevano inutile la compagnia dell'autoradio. Tremava, Jackson, perchè i vestiti fradici e strappati gli si stavano asciugando sulla pelle. Guardò l'orologio sul cruscotto. Le diciannove e quarantasette minuti, il tempo correva maledettamente veloce. Spinse ancora più a fondo l'acceleratore.

L'aereo atterrò senza problemi sulla pista di fianco all'autostrada. Michele sganciò la cintura di sicurezza e si preparò a scendere. All'improvviso un boato proveniente dall'esterno scosse l'aeroplano facendo cadere a terra alcuni passeggeri. Il panico si propagò in un istante e la gente cominciò ad urlare e a correre verso l'uscita. Ma il personale di bordo richiuse lo sportello e in pochi minuti riuscì a riportare la situazione alla normalità, facendo tornare tutti i passeggeri al loro posto. Dai finestrini dell'aereo si vedeva una parte dell'aeroporto divorata dalle fiamme. Il comandante annunciò che era tutto sotto controllo e che per motivi di sicurezza la discesa sarebbe stata ritardata. Pochi minuti dopo l'aereo era in decollo tra le proteste di tutti i passeggeri. Michele, seduto al suo posto in silenzio, stava cercando di decidere come agire. Alcune gocce di sudore gli bagnavano la fronte.
 

maurizio mos

New member
La notizia dell'esplosione all'aeroporto arrivò al centro comunicazioni della Polizia da una pattuglia in servizio antirapine nel grande parcheggio dell'aerodromo.
Senza perder tempo a chiedersi che fine avevano fatto quelli della Polizia aeroportuale il responsabile di turno in sala radio diede il via alle procedure previste in casi simili. Mentre lui informava il capo della Polizia e il suo vice telefonava all'ospedale e ai Vigili del fuoco gli operatori radio spedivano la pattuglia più vicina in appoggio all'unità che aveva dato l'allarme e mandavano le due auto di servizio sull'autostrada a bloccare i caselli. Il tracciato dell'arteria passava accanto alle piste ed era prudente interrompere il traffico veicolare.
Due minuti dopo, mentre ambulanze e mezzi antincendio uscivano a sirene spiegate dai depositi e si immettevano nel traffico di fine giornata sconvolgendolo, e i passanti si fermavano a seguirli con gli occhi, stupiti, il capo della Polizia arrivò nel centro comunicazioni. La ridda di telefonate isteriche che arrivavano dall'aeroporto da parte di passegeri terrorizzati che urlavano la loro paura nei cellulari non forniva informazioni precise ma autorizzava le più fosche previsoni, così diede ordine di far convergere sul luogo le pattuglie in servizio nelle aree limitrofe che non fossero impegnate in interventi particolarmnete gravi e confermò l'uscita delle unità di riserva. Si rendeva conto che così sguarniva di ogni controllo praticamente tre quarti della città ma era un prezzo da pagare: se l'aeroporto era stato oggetto di un attentato o s'era verificato un grave incidente tutto il retso doveva passare in secondo piano.
Poco dopo poteva seguire soddisfatto sul quadro di autoposizionamento le lucine rosse che indicavano le auto della Polizia, le ambulanze e i mezzi antincendio convergere velocemente sull'aeroporto. Tra tre mesi sarebbe scaduto il suo mandato e la città avrebbe dovuto decidere se confermarlo nell'incarico o trovarsi un altro capo della Polizia: la velocità con cui i mezzi di emergenza avevano fatto fronte alla notizia dell'esplosione era senz'altro un buon punto a suo vantaggio
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Bravo mauri! Adesso per esempio qualcuno potrebbe fare un flashback psicologico/descrittivo sul Capo della Polizia. Che bello, il romanzo del forum prende vita :YY
 

Nerst

enjoy member
Oramai non riusciva più a dormire.
Marco Sorgelli, il capo della polizia che tutti stimavano, integerrimo, onesto ed incorruttibile, giusto nella vita, ed abile nelle indagini, era riuscito a mantenere la lucidità sul lavoro, ma a casa gli incubi lo tenevano sveglio la notte.
Tutto per colpa di un errore, "sarei potuto arrivarci prima", si ripeteva al risveglio madito di sudore nel letto.
"se fossi stato più tempestivo, tutto questo non sarebbe successo e forse lei sarebbe..."
La puntualità era il suo forte, soprattutto nell' inchiodare i criminali, ma quella volta le lancette dell' orologio correvano inverosimilmente molto più veloci.
 

maurizio mos

New member
Nerst mi hai fregato! il mio capo della Polizia doveva essere un politicante opportunista pronto a sfruttare le occasioni per il suo interesse e tu me lo trasformi in un mezzo eroe complessato...
E io che pensavo di metterlo in combutta con gli attentatori per trarne vantaggio!
 

maurizio mos

New member
Era stato allora, quando non era riuscito a salvare sua moglie, quando era arrivato troppo tardi perché non aveva capito, era stato allora che aveva deciso che non avrebbe più rischiato la pelle, non avrebbe più esposto a rischi la sua famiglia per quattro soldi. Si rivedeva ancora davanti allo specchio, in casa sua, mentre i colleghi gli mormoravano vuote parole di conforto che non servivano a niente e lui decideva che da allora in avanti avrebbe badato solo a far soldi.
Distolse lo sguardo dal quadro di controllo e si vide riflesso in un pannello lucido come allora nello specchio. Era cambiato, anno dopo anno aveva messo su peso, le linee del viso s'erano come arrotondate eppure indurite nello stesso tempo, quasi riflettessero la sua nuova vita. Era stato eletto capo della Polizia in quella città di provincia dove al massimo c'era qualche furto d'auto. I buoni cittadini avevano gioito all'idea che il loro capo fosse un ex capitano detective di una grande città, l'avevano accolto a braccia aperte e lui... Ritornò alla realtà: il capo sala gli stava dicendo qualcosa a proposito di un elicottero.
 

Dory

Reef Member
Bellissima idea, purtroppo non potrò partecipare ma vi seguirò con molto piacere da lontano...

In bocca allo squalo! :wink:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
«Ispettore, la protezione civile sta già inviando alcuni mezzi con le pompe d’acqua per spegnere il fuoco. Sta arrivando anche l’elisoccorso, non sappiamo ancora quanti feriti ci siano però. L’esplosione sembra partita dal locale dell’approvvigionamento carburante… il problema è che si trova vicino al check in, chissà quanta gente c’era in quel momento… »
«Che cosa sappiamo? È stato un errore umano o abbiamo a che fare con un attacco terroristico?»
«Ho già fatto richiesta per i filmati delle telecamere di sicurezza. Se non si tratta di un tragico incidente e qualcuno è entrato nel locale carburante nelle ultime 24 ore, dovremmo essere in grado di individuarlo.»
«Mi chiami immediatamente appena arrivano le registrazioni.»
«Sì, ispettore.»
Sorgelli lasciò il capo sala da solo e si diresse deciso a coordinare le operazioni sul campo.
Ho bisogno di un caffè, cazzo…
Erano solo le 19.58 e quello sarebbe stato il suo tredicesimo caffè.
 

Zaccone

New member
Se posso esprimere la mia opinione, questa è veramente una bella idea: che io sappia, sono veramente pochi i libri scritti a tante mani come questo. Non parteciperò alla scrittura (sono, ahimé, un novellino in questo campo) ma se volete posso scrivere una prefazione al libro.
Un altra cosa: chi sarà indicato come autore???
 
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