Non è una questione di editing ma di dare alla storia un minimo di plausibilità... comunque vediamo:
Quando ci fu l'esplosione Jackson tolse istintivamente il piede dall'accelearatore e la vecchia auto rallentò di colpo, scartando a destra. Riaccelerò subito ma poi ci rinunciò: dietro di lui la loro Mercedes non c'era, l'esplosione indicava che il loro piano era avviato... rallentò, questa volta di proposito, e accostò a destra, entrando in una piazzola di sosta. C'erano già due auto che s'erano fermate per l'esplosione e i cui occupanti erano scesi per vedere meglio cosa stava succedendo ma lui rimase in macchina, appoggiandosi al volante, improvvisamente stanco. Non ce l'aveva fatta.
Lo sapeva che non avrebbe avuto la possibilità di arrivare in tempo, che la sua era stata una corsa senza senso... non era in telefilm dove l'eroe attraversa la città e arriva in tempo a salvare tutti, nella realtà gli eroi chiamano il pronto intervento e...
Si risollevò: il traffico stava diminuendo, evidentemente la Polizia aveva bloccato i caselli. Ovvio, era imprudente lasciar passare il traffico così vicino all'aeroporto: tra poco qualche pattuglia avrebbe percorso l'autostrada per far ripartire i curiosi che si fossero fermati. Era meglio andare, in certi casi non chiedevano i documenti ma qualche agente zelante o sospettoso poteva decidere di identificare chi era fermo così vicino al luogo dell'attentato, misura logica a ben guardare. Avviò l'auto sperando che riuscisse a portarlo fino al casello: da lì poteva andare... mentre si immetteva nella corsia di marcia si rese conto che ora non sapeva dove andare.
Michele continuava a guardare fuori dal finestrino come tutti gli altri, a bordo: più che su un aereo sembrava di essere su un bus cha stava passando vicino a un incidente stradale. L'aereo, dopo essersi staccato dalla rampa per lo sbarco dei passeggeri s'era allontanato dall'area del terminal dirigendosi verso le piste: un'idea veramente idiota, si disse Michele, rischiava di causare una collisione con qualche aereo in fase di atterraggio. Il pilota doveva aver perso completamente la testa, mancava solo che decidesse di decollare di nuovo!
Ma non era questo il punto, ricordò a se stesso, il punto per lui era capire cosa era successo.
Il piano prevedeva che l'esplosione avvenisse dopo la sua uscita dall'aerostazione, in modo che lui, innocente passeggero in arrivo, potesse testimoniare di aver visto due arabi aggirarsi intorno all'imbarco bagagli, sulle piste, dove dovevano avvenire le esplosioni. Invece le esplosioni c'erano state ma prima che lui arrivasse. Pure gli altri dovevano aver visto che il suo aereo era in ritardo di cinque minuti: perché non avevao aspettato?, l'innesco delle bombe era radiocomandato, non ci sarebbero stati problemi ad aspettare qualche minuto. Forse qualcuno s'era insospettito?
E poi le esplosioni erano chiaramente avvenute dentro l'aerostazione. Perchè?, cosa era successo?